Lavoratori Solvay spontaneamente vogliono il C6O4.

La CGIL ne ha preso le distanze, ma da  settimane circola in fabbrica, spinta da timorosa cortigianeria, una “Lettera aperta ai cittadini di Spinetta Marengo” attribuita al direttore Andrea Diotto e firmata “Gruppo spontaneo dipendenti”. Talmente spontaneo che, excusatio non petita accusatio manifesta,  ci tengono a precisare: “Lo facciamo con il supporto della nostra azienda ma senza nessun condizionamento”. “La nostra salute viene costantemente monitorata e i risultati delle analisi effettuate non ci danno motivo di essere preoccupati” perciò rassicuriamo anche voi cittadini che non dovete mostrare alcuna “preoccupazione per la salvaguardia della salute attorno al polo chimico”. Delle due l’una: o questo direttore è un impudente cinico o questi lavoratori sono degli irresponsabili. Infatti le analisi del sangue sono secretate alle Autorità pubbliche in quanto contengono da decenni livelli spropositati dei cancerogeni Pfas. Infatti le analisi delle falde e acquedotti ne sono pieni. A tacere dei Pfas respirati. Le indagini epidemiologiche sono drammatiche.

I francobolli sulle lettere spedite, e acclusi depliant, sono stati pagati dal direttore.

Nel 2008, spontaneamente, lavoratori minacciavano telefonicamente la mia famiglia e me per l’avvio del processo. Lino Balza.

M5S: “No al Pfas C6O4 mostro sulle rive del Po”.

Il Movimento Cinquestelle ha fatto una interpellanza (clicca qui) al ministro dell’ambiente Sergio Costa sostenendo “Non facciamo nascere un altro mostro sulle rive del Po” riferendosi alla autorizzazione AIA  per il pfas C6O4 che Solvay ha chiesto alla Provincia di Alessandria. Costa aveva già anticipato la risposta all’interpellanza tramite un inequivocabile  preciso impegno: “Abbiamo stabilito di abbassare a livello nazionale i limiti fino allo zero laboratoriale i livelli di Pfas, dando ovviamente alle Regioni la competenza per il monitoraggio” (clicca qui). Il M5S  si batterà  a mantenere gli impegni, senza ripetere una ulteriore delusione al mondo ambientalista?

L’intelligenza artificiale della Solvay.

L’attuale disastro ecosanitario è il risultato di come Solvay abbia tutelato e tuteli il territorio dall’inquinamento terra-aria-acqua provocato senza soluzione di continuità dal suo stabilimento di Spinetta Marengo. Questo eccezionale risultato, tragicamente misurabile in morti e malattie, è stato conseguito in condizioni meteorologiche normali. Ma se dovessero verificarsi fenomeni meteorologici di eccezionale portata? Niente paura, Solvay è preparata ad affrontarli con “la consolidata ottica di prevenzione,” tramite “un innovativo sistema di previsione dei fenomeni meteo eccezionali”, che susciterà l’invidia di Luca Mercalli. A dire il vero, precisa il comunicato stampa aziendale (clicca qui CorriereAL), già ora la barriera idraulica è da considerarsi degna di lode, a prescindere dai 21 cancerogeni (tra cui il Pfas C6O4) che sempre fluttuano in falde e acquedotti. Ma addirittura questa efficienza “d’avanguardia” sarà miracolata da un “innovativo sistema di intelligenze artificiali”. Tra queste intelligenze, noi annoveriamo la connivenza degli Enti locali auspicata per l’autorizzazione AIA al C6O4.