Una “bussola etica” internazionale, per l’accesso a trattamenti e vaccini.

Il problema dell’accessibilità equa ai farmaci e ai trattamenti, pur diversificandosi nei vari sistemi sanitari, riguarda il diritto universale alla tutela della salute. Va dunque, inquadrato in una prospettiva di diritti umani e di rispetto dei princìpi bioetici universali, specie alla luce di quanto accaduto durante la pandemia da coronavirus. (continua…)

Il Comitato della salute di Malhmour, campo rifugiati, ci ringrazia nome di tutti gli ammalati.

Clicca qui la commovente lettera di ringraziamento dal Campo profughi di Makhmour in Sud Kurdistan (Mosul/Nord Iraq) per gli ulteriori contributi ricevuti tramite “Associazione Verso il Kurdistan”: per l’ambulanza,  l’acquisto del visualizzatore venoso, dei respiratori polmonari, delle mascherine e deumidificatori per far fronte all’epidemia di COVID 19 ecc. Il 5 per mille  devoluto all’Associazione(Codice fiscale: 96036900064),  quest’anno, servirà a finanziare il progetto Hevi Centera favore dei bambini affetti da sindrome di down del Campo e il progetto di sostegno alle famiglie vittime del massacro di Cizre compiuto dall’esercito turco nei 79 giorni di coprifuoco.

Rileggiamo la “Carta del Movimento Nonviolento”.

Il Movimento Nonviolento lavora per l’esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell’apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunità mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. (continua).

Da “Foresta Incantata” a “discarica di paese”.

Questa può essere la fine  di un monumento della natura, nella “civilissima” Italia, ed è la fine che sta facendo il Bosco di Policoro, o meglio quello che ne resta. Era un grandissimo Bosco, plurisecolare, intramezzato da aree palustri ricchissime di fauna, uno degli ultimi boschi planiziari, a carattere mezzo idrofilo sulle coste mediterranee. Chi vide questa meraviglia, nel 1956, ancora quasi intatta, parla di un bosco esteso sulla riva sinistra della Valle del Sinni, dalla foce a santa Maria d’Anglona, per ben 13 km, ma… (continua Gianni Gobbi, naturalista entomologo).