Razza bianca vs buonisti e abbronzati.


Piervittorio Ciccaglioni, assessore (ovviamente leghista) di Alessandria: “Ci attendiamo dai soliti buonisti del cazzo veglie di preghiera e fiaccolate solidali nei confronti degli abbronzati palestrati pericolosi posteggiatori abusivi quando, con lo strumento del Daspo urbano, li rispediremo a casa loro. Per ora, constato che proprio i buonisti del cazzo (Onlus e Caritas in primis n.d.r.) sono coloro che alimentano questo mercato abusivo. Occorre punire severamente anche loro, senza se e senza ma” tagliandogli i fondi. Nota bene: è neo assessore… alle politiche sociali, in sostituzione di uno (ovviamente leghista) stressato da troppe ronde notturne travestito da vigile. 

Il business dei rifiuti tossici della Solvay.

Guadagna due volte: vende il bicarbonato “vergine” agli inceneritori, e lo riprende inquinato. Presenta un progetto di raddoppio dell’impianto per trattamento dei prodotti sodici derivanti dal trattamento dei fumi degli inceneritori, delle centrali elettriche a carbone, degli impianti siderurgici e di altre attività ad elevato impatto. La Sezione di Medicina democratica di Livorno chiede la Valutazione di impatto ambientale: “I rifiuti contengono elevate contaminazioni di metalli pesanti e microinquinanti organici (tra cui possibili diossine e furani), nel caso dei residui delle centrali a carbone e degli inceneritori con il rischio di singole partite con radioattività” (continua)

Quella sera nel porto di Livorno il traghetto Moby Prince…

Non c’era nebbia quella sera, la petroliera era ancorata in uno specchio di mare proibito, c’erano in rada 5 navi militarizzate statunitensi in rientro dalla guerra del Golfo, i passeggeri del traghetto Moby Prince non furono soccorsi con tempestività, anche perchè il comandante della petroliera richiamò i soccorsi sulla petroliera stessa, la capitaneria di porto non disponeva di un radar ecc.
Clicca qui la prima parte, la seconda parte e la terza parte delle risultanze della Commissione parlamentare sulla tragedia della notte tra il 10 e l’11 aprile 1991 in cui morirono 140 passeggeri e marinai.