Resta il divieto dell’uso nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili”, nei parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili e aree verdi interne a scuole o ospedali, ma anche in campagna in pre-raccolta “al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura.
Giorno: 5 Dicembre 2017
La Comunità Europea autorizza l’uso del glisofato per altri 5 anni.
Gli equilibri sono stati spostati dal voto positivo della Germania, come conseguenza della fusione Monsanto-Bayer. A favore si sono espressi 18 paesi, 9 contrari, 1 astenuto. L’Italia ha votato contro.
Il glifosato ha contaminato terra, acqua, aria e il nostro approvvigionamento alimentare.
Gli erbicidi a base di glifosato sono ora gli erbicidi più comunemente usati nel mondo. Clicca qui perché dovrebbe essere vietato.
E’ partita la Carovana NO TAP.
Lungo il tragitto incontri, assemblee, manifestazioni, per informare-comunicare-protestare contro questa ennesima “grande opera inutile, costosa, dannosa” che ci tocca tutte/i, a partire dal Salento dove approda il gasdotto proveniente dall’Arzebaigian, alle regioni percorse dal Gasdotto (Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, E.Romagna, Lombardia) , a tutte le altre in cui la speculazione profittuale unita alla devastazione territoriale ne combina di tutti i colori.
Clicca qui le tappe del tour da Melendugno a Milano
PFOA. Du Pont ha pagato 671milioni di dollari di risarcimenti, Solvay e Miteni finora neppure un euro.
Clicca qui l’intervista all’avvocato Robert Bilott che ha condotto una battaglia legale durata 19 anni contro il colosso DuPont, in West Virginia, costretto a risarcire 3.550 richieste di lesioni personali .
Grandi opere, tutti i no del Movimento Cinque Stelle.
Sono elencati da una fonte insospettabile, La Stampa, che fa propaganda elettorale: intenzionalmente contro M5S ma involontariamente a favore se il lettore è ambientalista. Tredici, secondo i grillini, le “grandi opere” inutili dannose costose da fermare, per un risparmio per le casse pubbliche di 10 miliardi, 9 al netto delle eventuali penali. Miliardi da utilizzare per manutenzione strade e ferrovie, incentivazione mezzi elettrici e piste ciclabili, assetti idrogeologici, sanità ecc. Ci permettiamo di aggiungere: piano nazionale di eliminazione dell’amianto. Tra i 13 disastri finanziari e ambientali da scongiurare: Tav Torino Lione, Tav Terzo Valico, Tav Milano-Trieste, Tav Firenze, Mose di Venezia, Ponte sullo Stretto, le due pedemontane lombarda e veneta, l’autostrada Orte-Civitavecchia, porto off-shore di Venezia, tangenziale di Lucca, bretella Sassuolo-Campogalliano.
Clicca qui Andrea Carugati “Grandi opere, tutti i no del M5S”.