L’Italia della povertà e delle disuguaglianze.

Istat. In povertà assoluta 1milione di minori, 1 milione di giovani, mezzo milione gli anziani. I minori in povertà assoluta nel 2005 erano meno del 4%, nel 2015 quasi l’11%. Tra i 25 e i 34 anni, metà dei giovani vive ancora con i genitori. Conseguenza è anche il calo della natalità. L’Italia destina a famiglia e minori una quota di spesa sociale della metà della media europea. Tanta disparità sociale mina alle fondamenta una società che si definisce democratica come Costituzione.  

Operai Pirelli uccisi due volte dai padroni e dai giudici.

Tra le grida “Vergogna” dei parenti, a Milano assoluzione “con formula piena”, nel cosiddetto Pirelli bis, dei 9 manager accusati di omicidio colposo e lesioni gravissime su 28 operai, a causa dell’amianto manipolato senza sicurezze. La sentenza segue quella in appello con l’assoluzione di 11 dirigenti incriminati per la morte di venti lavoratori, malgrado la condanna in primo grado fino a 7 anni e 8 mesi di carcere. Sono le ennesime sentenze di classe contro la salute e l’ambiente, come ben documentato sul nostro libro “Ambiente delitto perfetto” (clicca qui).

In stampa l’ultimo numero della rivista di Medicina democratica.

Non è stato pubblicato questo contributo di Lino Balza:

“Sono stato tra i più prolifici redattori di Medicina democratica Movimento di lotta per la salute, organo ufficiale dell’omonima Associazione fondata da Giulio Maccacaro, della quale il “quarantennale” nel 2016 rischia di evaporare in autocelebrazione piuttosto che stimolare una riflessione critica tesa ad un rilancio ormai indifferibile. La rivista è stata la creatura prediletta di Luigi Mara fino agli ultimi giorni di vita, quando si è trovato costretto a difenderla anacronisticamente. Ma per decenni quelle riunioni di redazione, in quella catacomba di cantina di via dei Carracci a Milano, hanno rappresentato l’unica forma organizzativa di Medicina Democratica: i rari congressi si riducevano ad una specie di rimpatriata di fedeli e i direttivi erano meno di una formalità. E’ così che di fatto, senza alcun titolo ufficiale, Luigi Mara ha guidato per quaranta anni Medicina Democratica plasmandola come un sovrano illuminato. Tant’è che i ruoli di Presidenza, per Statuto, li avevamo voluti privi di competenze se non quella di rappresentanza legale. I guai sono cominciati quando l’attività prevalente, sua e dell’associazione, è diventata quella di partecipazione ai processi penali mentre la presidenza ha teso ad esautorare il Consiglio direttivo e le Sezioni territoriali, anche violando lo Statuto”. (continua).

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