Il professore ci contesta, ma è senza testa.

Gent. Sig. Balza,
mi sembra che la sua posizione nei confronti della vicenda Solvay sia piuttosto monolitica. Non ho alcun legame con la Solvay, ma mi sembra che le cose siano leggermente diverse da come le pone lei: mi pare che l’inquinamento delle falde sia molto antecedente l’acquisizione del sito da parte di Solvay, che i famosi scarichi nella Bormida non siano più quelli di una volta, che Solvay si sia impegnata in una bonifica che forse nemmeno le spetterebbe…
Luca Ferraris

Ineffabile sig. Luca Ferraris,
Il suo “Non ho alcun legame con la Solvay” fa scompisciare dalle risa. In foto cosa vediamo? A sinistra del direttore Bigini-Solvay siede Paolo Ferraris e a destra l’omonimo Luca Ferraris, nel 2011 ad Alessandria per iniziative congiunte Politecnico-Confindustria. Luca appare senza il codino e l’abbigliamento casual che si poteva permettere al tempo in cui fu assunto casualmente al Politecnico nella stessa facoltà di Paolo. Entrambi vecchi habituè degli ambienti alessandrini. Ciò nonostante, caro buon Luca, hai una visione molto distorta della realtà, che infatti confondi con un mucchio di “mi sembra” “mi pare” “forse”. Mi dispiace, non potrai essere arruolato tra i consulenti processuali di Solvay non solo perchè non sei un chimico. Neanche a Osella sei utile. Istruisciti leggendo “Ambiente Delitto Perfetto”.
Lino Balza  

Egr. prof. Osella, si sta candidando al premio Nobel per la chimica o lavora su commissione per Solvay?

Con rispetto parlando, i Suoi metodi di distruzione del cromo esavalente tramite ditionito di sodio o, peggio, dei metalli pesanti tramite felci, ci sembrano un azzardo poco scientifico che Solvay usa per la propria strombazzata bufala di bonifica della Fraschetta.
Pur considerando con benevolenza il fabbisogno finanziario della Sua Facoltà, ma severamente considerando il ruolo pubblico e retribuito che Lei svolge in una istituzione statale, con tutti i titoli accademici anche internazionali che l’accompagnano nella piccola sede universitaria alessandrina, La invitiamo ad esporsi in un contradditorio scientifico con i nostri esperti. Giustificando altresì il senso della Sua affermazione: “Lavoro con la Solvay, e non per la Solvay”. Secondo noi, Lei dovrebbe lavorare per la collettività. Dunque non fungere da spalla ad una Solvay, condannata in Corte di Assise, che non sente il dovere di trasparenza verso la collettività alessandrina ferita e dunque non ha il coraggio di misurarsi sul piano scientifico con Medicina democratica in un confronto… continua

Clicca qui Corriereal “Lettera aperta di Medicina democratica al prof. Osella”

Solvay ripresenta la truffa della bonifica di Spinetta Marengo, sputtanata su “Ambiente Delitto Perfetto”. La sfidiamo ad un confronto scientifico e pubblico.

Quando Solvay, condannata in Corte di Assise, sentirà il dovere di trasparenza verso la collettività alessandrina ferita e dunque avrà il coraggio di misurarsi sul piano scientifico con Medicina democratica in un confronto pubblico? Trova invece più comodo –tanto i politici fanno come le tre scimmiette e i giornalisti sono compiacenti e i baroni universitari sono commissionati- comodo strombazzare senza contradditorio fasulli progetti di bonifica, scientificamente fasulli come soluzione del disastro ecologico in quanto strozzati da investimenti ridicoli: 7 milioni, irridendo così il Ministero dell’Ambiente che aveva stimato un acconto di 100 milioni di euro di danno ambientale Continua

Clicca qui Enrico Sozzetti “Cromo6, iniziata la prima bonifica scientifica. Ruolo decisivo della ricerca dell’Università”.
Clicca qui Piero Bottino “L’agopuntura al terreno per eliminare il cromo VI”
Clicca qui Corriereal “La bonifica Solvay si confronti pubblicamente con Medicina democratica”
Clicca qui I cittadini prima di tutto “La truffa della bonifica Solvay”
Clicca qui Alessandrianews “Solvay ma quale bonifica?”

17 aprile referendum No Trivelle.

NO TRIV
Trivella, trivella

c’è sotto il petrolio

oppure il metano

che ti dà una mano

Una mano a finire

coperti dal mare:

se succhi il metano

il fondo sprofonda

Il mare si alza

e tutto s’inonda.

Si chiama Acqua alta

tra un po’ sarà norma

Ma il mare si alza

ancora di più

perché quel metano

poi noi lo bruciamo

E l’aria si scalda

per questi gas serra,

i poli si sciolgono

i mari s’ingrossano.

Venezia non muore

per fato o natura,

è l’uomo la bestia

feroce che uccide.

Le Tremiti, Dalla

voleva salvarle,

Ravenna, Agrigento,

l’Italia venduta.

Trivella, Matteo

trivella con l’Eni

noi fessi, noi sudditi

battiamo le mani

Michele Boato

Perchè il Tribunale di Alessandria è candidato al Premio Attila 2015. Altro episodio.

Altro episodio che si aggiunge a quelli illustrati sul libro Ambiente Delitto Perfetto. Vi ricordate dei braccianti dell’azienda agricola Lazzaro che per due anni non hanno percepito retribuzioni, né TFR, né ferie, né straordinari, né festivi, dopo essere stati licenziati con un cartello appeso ad un palo della luce? Ebbene, rispetto al contenzioso economico, di cui ai conteggi e ai ricorsi fatti dalla Cgil, le domande dei lavoratori sono state finora rigettate!
Clicca qui il comunicato del Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia.

Giorgio Nebbia cita “Ambiente Delitto Perfetto” per sostenere che quella dei conflitti è una pagina importante della storia civile contemporanea, non solo italiana.

Secondo lo scienziato “La violenza ambientale comporta elevati costi (e anche dolori) privati e pubblici e i conflitti ambientali, rivolti a diminuire tale violenza, rappresentano una forma di partecipazione civile che fa crescere le conoscenze tecnico-scientifiche dei processi produttivi, dei residui che si formano, dei depositi di scorie da bonificare, dei caratteri delle opere pubbliche e private che hanno effetti sul territorio e la natura. Tali conflitti assicurano, quindi, una crescita di cultura e di democrazia, una domanda di leggi più moderne e rispettose dei diritti e della salute delle persone, e possono essere visti con fastidio soltanto da imprese che operano esclusivamente per il massimo profitto e da governi autoritari, entrambi irrispettosi del ‘bene pubblico’ “. Continua

In “Ambiente Delitto Perfetto” Umberto Eco interprete del commento sulle sentenze del Tribunale di Alessandria.

Nulla di nuovo tra Tanaro e Bormida

Nel libro, coincidente il giudizio sulla “alessandrinità” del Palazzo di Giustizia. A pagina 4 ci eravamo posti la domanda: “…E, quale emblematico epicentro giudiziario del libro, abbiamo scelto Alessandria, che non si è fatta mancare nulla: amianto, nucleare, chimica, tav, smog; quasi a voler smentire l’abusata definizione del concittadino Umberto Eco, “Nulla di nuovo tra il Tanaro e il Bormida”, che irride il motto papalino sullo stemma del municipio “Deprimit elatos levat Alexandria stratos”, Alessandria umilia i superbi ed esalta gli umili. Le sentenze 2015 Solvay, Michelin, Ilva, smog, Nucleare avranno confermato il luogo comune dell’autorevole semiologo oppure la dedica donata nove secoli prima dall’autoritario papa Alessandro III ?” La risposta è arrivata a pagina 375. D’altronde Eco non si è neppure fatto seppellire ad Alessandria, di cui apprezzava solo la tradizionale “bellecalda”, una farinata di ceci. 

All’Università di Genova: “Ambiente Delitto Perfetto” e TTIP Transatlantic Trade ad Investiment Partnership (Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti).

Giovedì 25 febbraio 2016 ore 16,30 Presso Aula Magna Facoltà di Scienze Umanistiche, Università di Genova Via Balbi nr. 2 16126 Genova

Valerio Gennaro Medico Epidemiologo all’IST di Genova e presidente provinciale di ISDE Medici per l’Ambiente di Genova.

Lino Balza Medicina Democratica sezione di Alessandria, coautore con Barbara Tartaglione del libro “Ambiente. Delitto Perfetto”.

Sergio G. Contu portavoce del Gruppo Stop TTIP Genova. 

Clicca qui il manifesto.

Cromo esavalente nell’acquedotto che serve Predosa, Castelferro, Rivalta Bormida, Acqui Terme.

I sospetti subito sulla Solvay. Ma servono indagini per verificare altre origini. Presidio di protesta di Comitati e Sindaci.

Clicca qui Daniela Terragni “Cromo nell’acquedotto. Comitati mobilitati”. 
Clicca qui il comunicato stampa unitario di Comitati di Base della Valle Bormida, Comitato Sezzadio per l’Ambiente, Comitato vivere a Predosa, Zenzel di Visone.

Al voto! Al voto! Premio Attila Alessandria 2015.

Premio Attila Alessandria 2015
Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori
Bisogna scegliere tra questi candidati, i più votati:

Maria Rita Rossa, sindaco di Alessandria Tribunale di Alessandria
Claudio Lombardi
, assessore ambiente Comune di Alessandria Gianfranco Gazzaniga, sindaco Bosco Marengo Bruno e Mauro Lazzaro, cascina di Castelnuovo Scrivia Angelo Riccoboni, discarica Sezzadio Alessandro Guarini, direttore Tazzetti Casale Monferrato

Inviate 1 ( una sola) preferenza a b.tartaglione@tiscali.it

Processo ad Alessandria per gli schiavi del tortonese.

Anche in molte altre aziende agricole della zona sono praticate condizioni di lavoro non solo di grave sfruttamento ma anche di vera e propria riduzione in schiavitù.

Clicca qui Stefano Brocchetti “Processo per gli schiavi di Castelnuovo”.
Clicca qui Pennatagliente “Presidio di solidarietà al palazzo di giustizia”.
Clicca qui Maria Teresa Marchese “Licenziati per aver scioperato. Non laciamo soli i braccianti”

Può essere condannato uno che all’università di Yale è laureato ad honorem per meriti ambientali?

Addirittura la Corte Costituzionale deve decidere se Schmidheiny può o non può essere processato per i morti Eternit. Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” tutti i pro e i contro dello scandalo della prescrizione.

Clicca qui Silvana Mossano “La Corte ha fissato l’udienza. Eternit bis, resa dei conti il 31 maggio.”

Il governo non varerà mai il deposito nazionale delle scorie nucleari. A meno di farlo a Bosco Marengo, cominciando ad ampliarlo.

Rinviato all’infinito il deposito nazionale -sicuro per migliaia di anni- grazie ai politici passati e presenti, compresi gli alessandrini che hanno avallato il vulnerabilissimo deposito di Bosco Marengo contro il nostro ricorso al Consiglio di stato (vedi il libro Ambiente Delitto Perfetto e il blog). Ma il deposito nazionale, di fatto, ce l’abbiamo già in casa: cioè quelli cosiddetti “temporanei” che sarebbero prossimi all’ampliamento. Quelli di Saluggia e Trino, nelle contestazioni, sembrerebbero i meno idonei (clicca qui), mentre quello di Bosco trova scarse opposizioni sul territorio, a cominciare dal sindaco che impedisce addirittura l’assemblea pubblica.

Clicca qui Il Monferrato “Scorie: verso il raddoppio?”

Al Direttivo di Firenze di Medicina democratica presentata la 2^ edizione

di “Ambiente Delitto Perfetto” ampliato a 530 pagine con la splendida prefazione di Giorgio Nebbia e le “conclusioni” (del libro e non della storia). Le conclusioni riguardano anche il ruolo della nostra Associazione:
 

….Medicina democratica, che non è un’associazione di medici, anche Medicina democratica Movimento di lotta per la salute vive nel suddetto contesto storico, che non è più quello dei tempi di Giulio Maccacaro, ed è consapevole della propria irrinunciabile impronta genetica: “conflitto” “non neutralità della scienza” “sapere operaio” “non delega” “gruppo omogeneo” “soggettività collettiva” “rischio zero”, consapevole di volere non rischiare la perdita della propria singolare peculiarità, del suo essere “movimento di lotta”, non arretrare anch’essa nella difensiva: dalla “lotta per la salute” alla “lotta per la sanità “, dalle battaglie popolari per la prevenzione primaria dentro le fabbriche e sul territorio limitarsi cioè alla pur sacrosanta difesa della sanità pubblica e a una attività prevalente in campo risarcitorio legale…. continua

Il libro sarà inviato a coloro che ne faranno richiesta a linobalzamedicinadem@gmail.com 

Seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto” con prefazione, pardon lezione di ecologia, di Giorgio Nebbia.

In 530 pagine 691 personaggi e interpreti per 2 risposte inquietanti: la sconfitta epocale dei movimenti è irreversibile? la giustizia in campo ambientale è impossibile? Insomma, quale è il ruolo svolto da Movimenti e Magistratura nel delitto contro ambiente e salute in Italia.

Indice dei capitoli: La sconfitta del movimento operaio. Ascesa e caduta dei movimenti eco pacifisti. Nucleare Bosco Marengo. Uso politico della giustizia. No Tav. Resistere, resistere, resistere. J’accuse. 40 anni di responsabilità industriali, sindacali, politiche, giudiziarie, giornalistiche. Processo Solvay. Scandalo industriale e politico. Processo amianto Eternit. La vergogna. Processo ThyssenKrupp. Giustizia di classe. Processo smog Alessandria. Uso pilatesco della giustizia. Processo Michelin. Malagiustizia. Finalmente… Legge Ecoreati . Conclusioni. Nebbia insegna che la conclusione di un libro non è la conclusione della Storia.
Non solo drammi, anche farse in 9 Siparietti: – Satira, mezzo di lotta della classe lavoratrice. – Il Bastone e la carota avvelenata. – Metti una sera a cena con Romano (e Marcellino, Fabrizio, Bruno…). – Premi Attila. Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori . – Pollo alla Marengo. – Il mistero dei bidoni. Dramma in due atti. –

Come per la prima edizione, la sezione provinciale di Medicina democratica devolve totalmente la sottoscrizione a NoTav e Ricerca mesoteliama. Prenota il libro a linobalzamedicinadem@gmail.com

Montedison di Mantova: pene dimezzate agli imputati e spese processuali a carico dei familiari degli operai morti.

Montedison la grande impunita. Dopo Bussi e Spinetta Marengo, a Mantova in Appello: prescrizioni, pene dimezzate per reato di colpa invece di dolo, risarcimenti esigui, e addirittura spese a carico delle vittime. Una vicenda processuale avviata nel lontano 2000. D’altronde nel libro “Ambiente Delitto Perfetto” abbiamo documentato e denunciato quali malattie soffre la Giustizia in Italia.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano e Slai Cobas.

Il Direttivo nazionale di Medicina democratica a Firenze.

13 febbraio ore 10.00 – 16.00 a Firenze presso la sala pubblica a fianco del “Cenacolo del Fuligno”, via Faenza 48 (vicinanze stazione S. Maria Novella). E’ gradita anche la presenza di qualunque socio voglia partecipare. E’ possibile anche un collegamento via skype. Tra i punti all’ordine del giorno: definizione della quota associativa 2016, nomina membri Comitato di Controllo, tesoriere, responsabile vertenze legali, responsabile attività editoriali, segretario, realizzazione programma triennale approvato dal Congresso, costituzione Comitato tecnico scientifico, Convegno sul quarantennale di Medicina democratica.

Smog. Una tabella demenziale, anzi criminale.

Le limitazioni e il blocco del traffico scatteranno in automatico in base ai livelli di PM10, secondo la tabella soluzionata con Comune e Provincia di Alessandria. A parte il fatto che non si prendono in considerazione le ancora più micidiali PM2.5, si fingono di ignorare i limiti massimi annui di legge. Prima si consente che l’ambiente si saturi di gas letale, poi si fermano inutilmente le auto la domenica qualche ora in qualche via. Addirittura si ipotizza di raggiungere i 180 mcg/mc, e non per un minuto, che è già micidiale, ma per oltre 3 giorni! Tanto, la magistratura chiude tutti e due gli occhi. L’assessore all’ambiente di Alessandria, Carlo Lombardi, è senza pudore: si vanta di aver bloccato per qualche ora il traffico avendo gasato per settimane anziani e bambini soprattutto.
Clicca qui Valentina Frezzato “Smog, una ‘griglia’ per le ordinanze”.
Il Parlamento europeo non è da meno: alza di oltre il doppio i limiti previsti per le emissioni di ossidi di azoto per i diesel Euro 6. Clicca qui.

Il picco anomalo della mortalità 2015.

Mai visti tanti decessi dalla II guerra mondiale. Quali le ragioni? Colpa della crisi economica e delle disuguaglianze sociali? Dei tagli alla sanità? Dell’inquinamento atmosferico? Del clima? I dati sulle morti sono il più importante macroindicatore dello stato di salute di una popolazione, al fine di programmare interventi di prevenzione tempestivi e soprattutto per potenziare la prevenzione primaria. Clicca qui.

Ma dai, fare il politico non è un brutto mestiere.

E’ un bel “arrotondamento” di stipendio per i 32 consiglieri comunali di Alessandria. A Emanuele Locci, perso il posto da consulente e da PDL, fanno pur comodo 9.688,20 euro annui. Anche a Diego Malagrino (Moderati) benchè libero professionista: 9.724,25 euro. Invece non a tutti. Davide Buzzi Langhi (PDL) da imprenditore può permettersi di snobbare i gettoni di presenza in quasi tutte le riunioni. Con lui sempre assente l’inossidabile commerciante Cesare Miraglia (Moderati). Così Fabio Artico (PD) che ha redditi da calciatore di serie C bomber. Simone Annaratone invece, in quanto è ancora studente a 25 anni, per racimolare 10.664,25 euro è costretto a fare incetta di gettoni: 20 su 20 in Consiglio e 275 in Commissioni che può seguirle tutte, una al giorno e anche due o tre allo stesso tempo, dato che è unico membro Al Centro dunque capogruppo di se stesso; per fortuna non è costretto ad abitare in municipio perché per il gettone basta timbrare la presenza, come a Sanremo. Renzo Penna (Sel) rinuncia ai gettoni accontentandosi della pensione di deputato. Rita Rossa, sindaco, non va oltre i 5.109,82 euro però mensili. Il vice Giancarlo Cattaneo aggiunge al mese solo 1.916 euro alla pensione. Agli 8 assessori non si facciano mancare 3.065,89 euro, ciascheduno. A Piercarlo Fabbio il rimborso perviene tramite… una cooperativa, non pago della pensione.

Clicca qui Valentina Frezzato “Palazzo Rosso, tutte le presenze”.

Alessandria, nuova terra dei fuochi.

Accanto a casi più noti come Eternit di Casale Monferrato, Solvay di Spinetta Marengo, Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo, Tav Terzo Valico ligure piemontese, (vedi il libro “Ambiente Delitto Perfetto“), ci sono decine di casi irrisolti che si rischia di dimenticare: Ecolibarna, Serravalle, Capriata, Carbonara, Castalia, Pontestura, Ecosystem, Baratta, La Fallita, Castellazzo… Tanti altri nomi non sono diventati famigerati alle cronache solo grazie alle vittoriose battaglie ambientaliste che in questi decenni abbiamo intrapreso assieme alle popolazioni a rischio.
Clicca qui

L’uomo che deve fuggire dal sole. «Sulla pelle porto i segni della strage di Viareggio»

«Io lo so bene che cos’è il fuoco che ti brucia la pelle» racconta Marco Piagentini. «Mio figlio Luca aveva quattro anni ed è arso vivo dentro una macchina. Lorenzo aveva due anni e quando le fiamme gli sono arrivate addosso era in braccio a mia moglie Stefania… Mi resta Leonardo che oggi ha 14 anni e che quella notte rimase sotto le macerie per ore a chiedere aiuto. Io vivo per lui». Trentadue morti, anni di indagini e il processo di primo grado in corso per 33 imputati e nove società. Dopo sei anni e mezzo la prescrizione è quasi certezza. Clicca qui

Siamo alla vigilia di un’altra guerra contro la Libia, “a guida italiana” questa volta.

Se c’è un popolo che la Libia odia, siamo proprio noi che, durante l’occupazione coloniale, abbiamo impiccato o fucilato centomila libici. A questo dobbiamo aggiungere la guerra del 2011 contro Gheddafi per “esportare la democrazia”, ma in realtà per mettere le mani sull’oro ‘nero’ di quel paese. Come conseguenza, abbiamo creato il disastro, facendo precipitare la Libia in una spaventosa guerra civile, di tutti contro tutti, dove hanno trovato un terreno fertile i nuclei fondamentalisti islamici. Con questo passato, abbiamo, noi italiani, ancora il coraggio di intervenire alla testa di una coalizione militare?
Alex Zanotelli propone una mobilitazione nazionale contro le guerre: clicca qui.

24 ore per impedire la prossima Chernobyl.

Il Belgio ha appena riattivato due centrali nucleari vecchissime e con migliaia di crepe, che minacciano una nuova Chernobyl nel mezzo dell’Europa. Se nelle prossime 24 ore faremo arrivare lo scandalo in tutta Europa, la Germania potrà chiedere al Belgio lo stop alle centrali. Firma qui la petizione.