ausimont e solvay come i ladri di pisa

Ausimont e Solvay come i ladri di Pisa che di giorno litigavano e di notte andavano a rubare insieme. 

Clicca qui la cronaca dell’udienza del processo in Corte di assise e il perché abbiamo usato la definizione di “facce di merda” che ha tanto offeso -per volgarità- i vertici aziendali.
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cosa contano due tumori in più o in meno

Pare di sentire gli avvocati che difendono l’innocenza degli imputati al processo Solvay.
Mercoledì 28 novembre udienza in Corte d’Assise.
Obbiettivo della difesa: eliminare quante più possibili parti civili.
Poi tentare il colpo grosso: spostare il processo a Milano e ricominciare tutto da capo per arrivare alla prescrizione. Clicca qui

Cosa aspettate a cacciare a pedate questo sindaco

Se clicchi qui puoi leggere l’opuscolo preparato dal Comitato Vivere a Predosa che si batte su la centrale a biomasse, su l’impianto rifiuti, su la centrale a biogas e su la discarica di Sezzadio.
L’impegno del Comitato è encomiabile sia sul piano tecnico-scientifico che su quello della partecipazione popolare. L’unico appunto che gli si può addebitare è che non ha fatto della cacciata di questo sindaco scandaloso la propria priorità assoluta.

verità e giustizia

Mercoledì 28 novembre, mentre ad Alessandria la Corte di Assise affronta il processo Solvay, a Torino inizia il processo d’Appello ThyssenKrupp in seguito al ricorso presentato dai 6 imputati contro le condanne, da 10 a 16 anni, inflitte in primo grado per il rogo del 6 dicembre 2007 in cui persero la vita 7 compagni di lavoro. Entrambe le aziende si dichiarano innocenti come un bambino.
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Le nostre vignette

Il nostro è un blog serio ma non serioso. C’è spazio anche per la satira: un po’ di ironia pacata e discorsiva fino alla scherno e alla sferza. Se clicchi qui troverai alcune delle vignette che hanno accompagnato le nostre notizie ecopacifiste. Se ci invierai anche le tue vignette: le pubblicheremo con piacere.

transita nell’alessandrino il treno nucleare

Il tam tam degli antinuclearisti ha fatto filtrare la notizia che forse la prossima settimana passerà per il Piemonte, diretto in Francia, un treno pieno di scorie nucleari. Questo trasporto, come gli altri fatti in precedenza, viene tenuto nascosto alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano,non ci informano sui rischi in caso di incidente. Clicca qui.

25 novembre giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

L’eliminazione e’ la prima e la piu’ importante lotta da condurre per costruire la pace, l’eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, la comune liberazione da tutte le violenze, relazioni di rispetto e di responsabilita’, di solidarieta’ e di cura tra tutti gli esseri umani e tra l’umanita’ e la biosfera. La nonviolenza e’ in cammino con voce e con volto di donna.

facce di merda

Ciò che stupisce non è l’invadenza comunicativa della Solvay Specialty Polymers: ha i miliardi per farlo. Ciò che stupisce non è il conseguente programma manageriale della società belga “Adoucir les journalistes” (è immaginabile con quali “leccornie” la multinazionale “addolcisca” i giornalisti alessandrini di cui si vanta nelle intercettazioni effettuate dalla Procura, contenuti e nomi che pubblicheremo integralmente sul blog). Ciò che stupisce di più è che i giornali locali dedichino titoli a sei colonne alla pubblicità della Solvay. Nella quale “Certiquality”, cioè Confindustria, cioè Solvay stessa conferisce a se stessa il premio che “certifica” allo stabilimento di Spinetta Marengo l’eccellenza per l’ambiente, la salute e la sicurezza dei lavoratori. Sì, avete capito bene: l’azienda che si autopremia è la stessa che ad Alessandria è sotto processo per inquinamento doloso e dolosa mancata bonifica (fino a quindici anni di reclusione). E’ la stessa che oggi, oggi e non solo ieri! sta buttando nell’aria e nell’acqua PFIB e PFOA, cancerogeni. Solo un giornale umoristico potrebbe impegnare una pagina per “l’eccellenza per l’ambiente” della Solvay.
Le vittime al processo piangono e lorsignori se la ridono.

amianto: prevenzione/eliminazione, ricerca sanitaria e risarcimenti

La seconda “Conferenza Governativa sull’amianto e le patologie correlate” si terrà a Venezia il prossimo 22-24 Novembre 2012. Era stata promossa dalle stesse associazioni che tutelano le vittime, tra cui Medicina democratica. Purtroppo il Governo non sembra dare spazio alle le nostre proposte. Che sono: 1) La prevenzione: eliminare l’amianto dal territorio nazionale (32 milioni di tonnellate), una vera “grande opera”. 2) La sorveglianza sanitaria ed epidemiologica e la ricerca clinica. 3) Il risarcimento alle vittime.
Clicca qui la conferenza stampa.

e l’asl di alessandria sta a guardare

Il PFOA, inquinante organico assunto per via alimentare, cancerogeno e mutageno, quotidianamente scaricato -come da noi denunciato- dalla Solvay Specialty Polymers di Spinetta Marengo in Bormida e rinvenuto alle foci del Po, sarà monitorato nel sangue di donne fertili in un progetto finanziato dalla Comunità Europea e coordinato con l’Assessorato alla Tutela della salute e sanità della Regione Piemonte.
Purtroppo il biomonitoraggio non riguarda Alessandria, che è l’area più interessata da questo veleno industriale.
Clicca qui il progetto.

giornata di mobilitazione europea

Medicina Democratica sostiene le motivazioni che hanno portato alla proclamazione delle iniziative indette il 14 novembre su scala europea per il lavoro e la solidarietà contro le politiche di austerità poiché esse colpiscono pesantemente i diritti dei lavoratori e dei cittadini aumentando le diseguaglianze sociali all’interno dei diversi Stati e fra gli Stati stessi: clicca qui.

no tav terzo valico a sale

Venerdì 16 novembre 2012 ore 21 presso la sala consiliare del comune di Sale incontro pubblico con gli amministratori locali per discutere del terzo valico ferroviario e delle cave previste sul nostro territorio parteciperanno Angelo Barco, sindaco del comune di Sale• Alberto Mallarino, referente delegato dei comuni al “tavolo tecnico regionale”• Tino Balduzzi, movimento “no tav – terzo valico” Alessandria• Nikolai Poutintsev, comitato autogestito “no terzo valico”• Marco Goggi, vicesindaco del comune di Sale.

mentre le vittime piangono al processo , guardate questi elegantoni come se la ridono

In una immagine ammirate l’assessore Gianni Ivaldi con il Direttore Generale di Solvay Italia Marco Colatarci. Stanno ridendo perché Solvay ha chiesto l’estromissione dal processo del Comune di Alessandria. Nell’altra immagine vi godete, a fianco del direttore Bigini, i sindacalisti Cisl e Uil Muliere e Bricola, solerti sponsor dell’azienda che hanno dismesso le remote tute da operaio per indossare gli abiti usati al loro matrimonio.
Clicca qui Il Piccolo del 7/11/12
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Clicca qui il Piccolo del 9/11/12

solvay contro ausimont: gioco vero o finto?

La strategia è sempre la stessa: rinviare-rinviare in attesa di prescrizioni e indulti. Nell’udienza del 7 novembre gli imputati hanno infatti cercato di ricominciare il processo d’accapo riproponendo in Corte di Assise tutte le eccezioni che il GUP giudice delle indagini preliminari aveva già respinto al termine di defatiganti udienze. Come Medicina democratica siamo tranquilli che tutte le parti civili da noi rappresentate –cittadini e lavoratori ammalati o eredi dei defunti- hanno tutti i diritti di essere presenti al processo e risarciti per i danni ampiamente documentati sia come causa che come effetti. Sgradevole oltre ogni limite, per mancanza di rispetto per le vittime, è stata l’affermazione di uno degli avvocatoni difensori che “a Spinetta Marengo non c’è mai stato nessun pericolo”. Va rilevato inoltre il tentativo degli imputati di estromettere dal processo quali parti civili i cosiddetti “enti esponenziali”, cioè le associazioni ambientaliste, anche se nessun avvocato si è azzardato a proporlo contro Medicina democratica. Mentre perfino per il Comune di Alessandria è stata chiesta l’eliminazione. Su tutto deciderà il Tribunale. Ma il clou più atteso dell’udienza è stata la richiesta di Solvay di costituirsi parte civile contro Carlo Cogliati, cioè contro il già presidente dell’Ausimont, ma anche poi presidente della Solvay, cioè paradossalmente “Solvay vuole costituirsi parte civile contro se stessa”. Lo stesso difensore di Cogliati ha spiegato alla Corte il perché del paradosso. Cogliati come capro espiatorio serve come “anticipo dell’azione di rivalsa”, in parole povere per scaricare il barile sull’Ausimont venditrice che, estinta, non può far fronte agli ingenti costi di bonifica, i quali secondo noi e il Pubblico ministero competono a Solvay compratrice. Lo stesso avvocato ha rincarato la dose: “E’ di Solvay penalmente la responsabilità maggiore rispetto all’Ausimont, non ha fatto nessuna bonifica, la gestione dissennata è stata proprio quella dal 2002” (anno di cessione formale dello stabilimento da Ausimont a Solvay n.d.r). C’è tra il folto pubblico chi vede nello scontro Ausimont-Solvay un reciproco massacro e chi invece un gioco delle parti per salvarsi entrambe le rispettive chiappe. Che non siano le vittime di entrambe le società “dissennate”, ben detto, a pagarne i prezzi!
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riprende il processo solvay

Il prossimo 7 novembre. Il Tribunale chiamato a decidere… se Solvay può costituirsi parte civile… contro se stessa! La chiusura dell’impianto Algofreni usata come arma di ricatto occupazionale contro la Magistratura. La ricca società belga non vuole pagare la bonifica e cerca di scaricare il barile su Ausimont che non ha una lira. Intanto sotterra i veleni sotto montagne di rifiuti.
Clicca qui il comunicato stampa integrale che abbiamo mandato agli organi di informazione.
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unire le forze per un’altra europa

Dall’8 all’11 novembre a Firenze si tiene l’incontro europeo “Firenze 10+10. Unire le forze per un’altra Europa”: movimenti, sindacati e associazioni di tutta Europa si scambieranno esperienze e proposte alternative alle politiche che hanno portato l’Europa alla crisi. Nel decennale del Social Forum 2002 anche Medicina Democratica sarà presente al con un suo spazio autogestito.

inquinamento elettromagnetico a Novi e Ovada

Ad Ovada ci sono 11 stazioni e 4 nuove domande. Sotto la spinta del Comitato, contro “antenna selvaggia” il Comune di Ovada ha votato il Piano di localizzazione delle antenne per gli impianti radioelettrici, cioè l’individuazione delle aree di proprietà municipale dove è possibile installare postazioni con minore impatto elettromagnetico inquinante. Ma contro il ripetitore al cimitero già si è costituito un comitato. Intanto a Novi Ligure, dopo la battaglia della cittadinanza, è stata rimossa su ordine del tribunale l’antenna di piazza della Repubblica.

povera alessandria

Sono taroccati i dati che il Comune di Alessandria fornisce alle statistiche ufficiali (Il Sole 24Ore) per tentare di elevarsi dalla sua mediocrità. Esempio le piste ciclabili, che in realtà sono finte, come finte sono le zone 30. Inoltre sono abbondantemente sotto la media nazionale gli alberi e i giardini, le isole pedonali, nonchè il trasporto pubblico, mentre lo smog spadroneggia insieme ai rifiuti urbani. Più che una “città verde” è una “città al verde”, che non riesce a pagare gli stipendi ai dipendenti comunali (ma spreca i soldi per un ponte faraonico e inutile).

come si compra la salute

Il capannone chiuso può attendere: gli alessandrini sono condannati ad asfissiare nelle puzze della discarica di Castelceriolo, come conferma l’immarcescibile direttore dell’Aral, Piercarlo Bocchio. Intanto le falde continuano ad essere inquinate da decenni di teloni bucati. Tale situazione, da sempre tollerata dal Comitato di Castelceriolo in cambio di pochi spiccioli di IMU, peggiora ulteriormente per l’abbandono della raccolta differenziata porta a porta.

monastero bormida comune virtuoso

Il Comune di Monastero Bormida si è aggiudicato il “Premio Cultura ecologica” per il 2012 grazie alla creazione di un percorso attrezzato sul “Sentiero delle cinque torri”, di aree verdi lungo il Bormida. di sentieri boschivi, della raccolta rifiuti porta a porta, e della “casetta dell’acqua”.

una centrale in meno

l’Alpha Trading è stata costretta a rinunciare a costruire a Carbonara Scrivia la centrale a olio vegetale (colza, girasole, soia, 998 kw) a rischio di ossidi di azoto, monossido di carbonio, acido cloridrico ecc.