LA “CARTA” DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l’esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell’apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunità mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d’azione del movimento nonviolento sono:
1. l’opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l’oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un’altra delle forme di violenza dell’uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell’uccisione e della lesione fisica, dell’odio e della menzogna, dell’impedimento del dialogo e della libertà di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l’esempio, l’educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la non collaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
PER SAPERNE DI PIU’
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org;
per contatti: azionenonviolenta@sis.it
Tutti i fascicoli de “La nonviolenza è in cammino” dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Ecologisti del Piemonte: 6 agosto per il solare contro il nucleare al concerto di Bono e U2 a Torino

Gli Ecologisti del Piemonte manifesteranno “per il solare contro il nucleare” con la presenza, un volantinaggio ed altre iniziative nelle ore precedenti all’inizio del concerto di Bono e U2 ( ore 21,30) allo stadio olimpico (presso Palaisozaki) di Torino il 6 agosto, iniziativa alla quale si invitano tutti i gruppi che condividono la priorità di questa lotta nella regione per i prossimi mesi. Analoga azione si svolgerà il 17 settembre al concerto di Ligabue.
L’iniziativa è stata decisa all’unanimità il 23 luglio, nel secondo incontro del comitato promotore degli ”ecologisti del piemonte” che hanno deciso di accellerare i tempi e utilizzare almeno per il momento il fiore giallo-verde degli ecologisti europei e la denominazione di “Ecologisti del Piemonte” per lo striscione di 5 metri ( SI al solare, NO al nucleare ) e i 15.000 volantini che verranno distribuiti.
L’appuntamento è alle 14,30 davanti gli ingressi dello stadio, anche se alcune presenze ci saranno, se possibile, dal mattino. Tutti i partecipanti al volantinaggio, ma anche al concerto, sono invitati ad indossare una maglietta gialla ( che è diventato un po’ il colore degli antinucleari). Si cercherà di ottenere un intervento dal palco sul tema del nucleare.
Verranno distribuite stisciette gialle da mettere al polso, al braccio, alla testa (chiedendo un contributo di un euro per autofinanziare l’azione) in segno di protesta contro la possibile scelta di costruire centrali nucleari e, surrettiziamente, un deposito definitivo di scorie in Piemonte, in particolare nell’area vercellese.

Pubblicato da www.eco-ecoblog.blogspot.com

Addio Ai Treni Merci Altro Che Favola Del TAV Terzo Valico

Clicca qui per leggere questo articolo che evidenzia una volta di più la capacità di questo governo di fare tutte, ma proprio tutte, le cose che devastano il territorio, rendono invivibili le città, peggiorano la vita degli abitanti, sprecano risorse, arricchiscono i ricchi. In questo contesto si rafforza ciò che abbiamo sempre sostenuto: alla cricca del TAV Terzo Valico non frega nulla del porto di Genova, delle merci da trasferire su rotaia, di nuove linee ad Alta Velocità per trasportare oltre Appennino i container genovesi. A costoro interessa solo far muovere pale e camion, bucare montagne e soprattutto smuovere vischiosi finanziamenti pubblici che rimarranno in gran parte attaccati alle loro rapaci mani.
E non ci vengano più a raccontare la favola di essere difensori della natura poiché il TAV Terzo Valico consentirà il passaggio delle merci dalle strade alla rete ferroviaria. Non smuovono un dito in questo senso, anzi… Il dato del calo dal 10% al 6% della quota merci su binari è lampante.