Ilva di Taranto, l’Europa ribadisce: “L’Italia è ancora inadempiente”

Le autorità italiane devono “garantire che il funzionamento attuale e futuro dell’acciaieria non continui a comportare rischi per la salute dei residenti locali e per l’ambiente”. Il Consiglio europeo deplora la mancanza di informazioni” da parte del governo italiano, attese un anno fa, in merito all’esecuzione della sentenza del 24 gennaio 2019 con cui la Cedu ha condannato il nostro Paese per le violazioni commesse a danno dei tarantini nella gestione della più grande acciaieria d’Europa. Intanto per il futuro dell’area a caldo si dovrà  attendere l’udienza di merito fissata per il 13 maggio dal Consiglio di Stato. Clicca qui.

Aggiornamenti giornalieri sulla disabilità.

Assiduamente sul nostro Sito assumiamo informazioni da Superando.it:  servizio di informazione sulla disabilità promosso dalla FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e gestito da Agenzia E.Net s.c.a.r.l. Questo  servizio di aggiornamento gratuito è disponibile a tutti ed attivabile direttamente sul sito Superando.it. Cliccando qui hai esempi recenti di argomenti trattati.

Gandhi era anarchico?

Mohandas K. Gandhi è stato della nonviolenza il più grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d’intervento politico e sociale e principio d’organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Non si è mai dichiarato anarchico: il termine  utilizzato per definire il proprio pensiero e la propria azione è Sarvodaya, che significa “potere e benessere di tutti”. C’è affinità tra sarvodaya e anarchismo? Quali condivisioni. Quali differenze. Divaricazione totale sul metodo di lotta della nonviolenza. Clicca qui.

Il problema numero uno è il cambiamento climatico.

Con valutazioni e proposte,  30 scienziati ed esperti di Ambiente e Salute scrivono a Draghi in merito alla ripartizione dei finanziamenti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e al contesto in cui esso deve operare, ponendo il cambiamento climatico come questione principale presente e futura. Clicca qui.

Pesanti conseguenze della pandemia nei luoghi di lavoro, per i diktat della Confindustria.

Non aver fatto il lockdown come nella prima ondata ed aver lasciato che fabbriche, magazzini, hub etc. funzionassero a pieno regime, come ha preteso confindustria, ha esposto molti e molto di più lavoratrici e lavoratori al contagio e, in alcuni casi, alla morte da Covid. Clicca qui il rapporto dell’INAIL.