Arriva il nuovo pacco nucleare dagli Stati Uniti.

La nuova bomba nucleare B61-12 – che gli Usa si preparano a inviare in Italia, Germania, Belgio, Olanda e probabilmente in altri paesi europei – è ormai in fase finale di realizzazione. Ognuna è equivalente a 50 mila tonnellate di tritolo, 500 ci costeranno 10miliardi di dollari. L’Italia sarà esposta a ulteriori pericoli quale base avanzata della strategia nucleare degli Stati uniti contro la Russia e altri paesi. Non c’è che un modo per evitarlo: chiedere agli Usa, in base al Trattato di non-proliferazione, di rimuovere qualsiasi arma nucleare dal nostro territorio; rifiutare di fornire al Pentagono, nel quadro della Nato, piloti e aerei per l’attacco nucleare; uscire dal Gruppo di pianificazione nucleare della Nato; aderire al Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari. Clicca qui Manlio Dinucci.

Per le bimbe dagli occhi belli progetti di ricerca sulla sindrome di Rett.

Patologia progressiva dello sviluppo neurologico che colpisce quasi esclusivamente le femmine durante i primi anni di vita, privandole anche di abilità già acquisite, come la parola, l’uso degli arti e il controllo dei movimenti. Si tratta di una delle principali cause di ritardo mentale nelle bambine, chiamate anche “bimbe dagli occhi belli”, perché comunicano appunto solo con lo sguardo. (continua…)

Un apparecchio che consente di “vedere” in Braille il panorama fuori dell’auto.

Per il momento è solo un prototipo, né vi sono ancora informazioni circa un’eventuale data di uscita, ma è decisamente interessante e per certi aspetti rivoluzionaria, la realizzazione prodotta dalla start up Aedo Project, in collaborazione con la Ford, chiamata “Feel the View” (letteralmente “senti la vista”, ma in questo caso forse meglio “senti il panorama”). Si tratta in sostanza di un piccolo parallelepipedo, sistemato sul finestrino dell’auto, che tramite un sistema di vibrazioni, riproduce in Braille quel che è fuori del veicolo (continua…)

Gino Bartali, grande ciclista. Anche soccorritore di ebrei? Pare proprio di no.

Israele è uno Stato fondato anche sulla mistificazione e sulla propaganda. La più recente operazione propagandistica consiste nell’accordo milionario per le tre tappe israeliane del 101° Giro d’Italia e, a monte, nell’inserimento di Bartali tra i Giusti delle Nazioni. Nel momento in cui la Knesset sta per approvare la legge fondamentale che definisce una volta per tutte Israele Stato ebraico (come già anticipato nella dichiarazione di indipendenza del 1948), istituzionalizzando il suo essere uno Stato etnico-confessionale, è più che mai necessario fornire al mondo una immagine che non smentisca il mito dell’unica democrazia del Medio Oriente. Sino a quando -si chiede Ugo Giannangeli: clicca qui – i falsi miti potranno nascondere la realtà della pulizia etnica, dell’apartheid, del colonialismo di insediamento e del genocidio in corso?