Il Premio Attila al peggior programma elettorale. Vota.

Sezione provinciale di Alessandria
Premio Attila Alessandria 2017
Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori
Nel 2017 si è conclusa una legislatura parlamentare assai negativa per l’ambiente, la salute e la pace. I cittadini l’hanno pagata sulla loro pelle anche se nei territori i Movimenti non hanno mai smesso di lottare. I programmi elettorali lasciano sperare in meglio? Giudichiamoli assegnando quest’anno il Premio Attila al peggior programma sui temi ecopacifisti. Inviando mail a
alessandriamd@gmail.com , oppure sul nostro gruppo facebook
invitiamo i nostri 200mila lettori mensili del blog e i 18mila settimanali della mailinglist e i circa 7mila membri del nostro gruppo facebook a votare entro e non oltre il 28 febbraio 
indicando 
il simbolo del partito e possibilmente le motivazioni di merito: le pubblicheremo di settimana in settimana sulla mailinglist, (eventualmente assicurando l’anonimato). Quest’anno il premio consisterà in una targa disegnata da un famosissimo vignettista.

Quanto sono dannosi i sostituti del PFOA.

Dopo la grande campagna nazionale della Sezione alessandrina di Medicina democratica, i PFOA della Solvay di Spinetta Marengo sono stati sostituiti da ADV e C6O4. Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles (clicca qui), si conferma: “ I Pfoa sono stati in gran parte eliminati, ma le aziende chimiche li hanno sostituiti con composti che non sono stati adeguatamente studiati per la loro capacità di distruggere gli ormoni”. L’ASL di Alessandria, benché a lungo sollecitata, non ha pubblicamente fornito i risultati delle analisi per queste sostanze presenti nel sangue sicuramente dei lavoratori e probabilmente dei cittadini. Né ha indagato e garantito sulla pericolosità dei sostituti. Clicca qui: Che cosa sono i Pfas.

Giorno della memoria. Lo stereotipo italiani brava gente non è del tutto falso.

“…Purtroppo nell’autunno 1943 Remo fu arrestato e tradotto nelle carceri alessandrine in attesa di essere istradato verso il nulla. Mio padre riuscì a nascondere la moglie Emma nella cascina Raviaro molto isolata la Bormida a due chilometri dal paese verso Castelspina, e fece passare Piero come suo figlio, abituandolo a farsi chiamare papà, e a far chiamare mamma la mia futura madre. Naturalmente a Castellazzo tutti sapevano tutto, ma nessuno disse nulla, compresi i carabinieri e i fascisti castellazzesi, per cui credo che lo stereotipo italiani brava gente non sia del tutto falso…”. Un ricordo di Gian Domenico Zucca: clicca qui

Care lettrici, cari lettori.

Inviarvi una mail almeno settimanale con più di 18mila destinatari ci costa tanto lavoro ma ci procura altrettanta soddisfazione. La mailinglist, alla stregua del Blog Rete Ambientalista Movimenti di lotta per la salute l’ambiente la pace e la nonviolenza (800 “Post” nel 2017, 200mila accessi al mese) , è infatti impegnata a dare voce alle esperienze e alle lotte dei Movimenti non solo italiani, insomma a “fare rete” per essere più forti. Fare Rete significa anche la ricaduta sul gruppo Facebook (7.021 membri), canale Youtube (4.019 visualizzazioni), Twitter, organi di informazione cartacei e on line. Ci sembra, dai riscontri, che la mailinglist stia assolvendo il proprio impegno (ma dovrà rafforzarsi ulteriormente: con il contributo di tutti). Se la stragrande maggioranza dei 18mila amici (una minoranza è composta da nemici, che ci seguono solo per tenerci d’occhio) è d’accordo con i suddetti giudizi, essa deve considerare che il servizio della mailinglist costa 439,20 euro l’anno, cioè 2,44 centesimi cadauno utente. Lino Balza  e Barbara Tartaglione non andranno in malora se continueranno a tirare fuori 439,20 euro dalle proprie tasche, però ci sembra solidalmente ed empaticamente importante che tutti partecipino. Proponiamo dunque una sottoscrizione. Ciascuna non potrà tecnicamente essere di 2,44 centesimi. Dunque proponiamo che l’eccedenza di 439,20 euro sia devoluta alla “Ricerca per la cura del mesotelioma”. Anzi, che l’intera sottoscrizione sia donata. E’ una missione che noi due stiamo assolvendo da anni, stampando a nostre spese i nostri libri e beneficiando interamente il ricavato a questa Istituzione: sono migliaia i morti di amianto e sono migliaia le morti attese nei prossimi anni (il picco nel 2025) causate dal mesotelioma, per il quale non sono ancora state trovate cure. Gli estremi bancari sono BPM Alessandria IBAN IT25R0558410400000000002329 (specificare causale)

Pubblicità elettorale ambientalista.

Daniele Borioli è candidato PD al Senato. Ottimi motivi per non votarlo: è strenuo avversario dei No Tav e degli antinuclearisti, nonché ostinato sostenitore degli inceneritori. Numerosi episodi del suo infausto carrierismo politico si trovano documentati sia sul primo che sul secondo volume di “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”.

Non stiamo in attesa messianica di un “governo amico”.

Nell’ambito del dibattito Notav sulla eventuale partecipazione attiva dei Movimenti alla campagna elettorale, si può inserire l’intervento di Livio Pepino (clicca qui) che conclude: “ Le decisioni del Governo francese aprono nuovi scenari anche per l’Italia. Non si tratta dell’attesa messianica di un ‘Governo amico’ che probabilmente non ci sarà, né a breve né a medio termine. Ma della convinzione che tenere alta la mobilitazione e aperta la partita anche sul versante istituzionale sarà, forse prima di quanto si pensi, pagante”.
Clicca qui Lino Balza “Terzo Valico, comitati ed elezioni politiche”

Razza bianca vs buonisti e abbronzati.


Piervittorio Ciccaglioni, assessore (ovviamente leghista) di Alessandria: “Ci attendiamo dai soliti buonisti del cazzo veglie di preghiera e fiaccolate solidali nei confronti degli abbronzati palestrati pericolosi posteggiatori abusivi quando, con lo strumento del Daspo urbano, li rispediremo a casa loro. Per ora, constato che proprio i buonisti del cazzo (Onlus e Caritas in primis n.d.r.) sono coloro che alimentano questo mercato abusivo. Occorre punire severamente anche loro, senza se e senza ma” tagliandogli i fondi. Nota bene: è neo assessore… alle politiche sociali, in sostituzione di uno (ovviamente leghista) stressato da troppe ronde notturne travestito da vigile. 

Il business dei rifiuti tossici della Solvay.

Guadagna due volte: vende il bicarbonato “vergine” agli inceneritori, e lo riprende inquinato. Presenta un progetto di raddoppio dell’impianto per trattamento dei prodotti sodici derivanti dal trattamento dei fumi degli inceneritori, delle centrali elettriche a carbone, degli impianti siderurgici e di altre attività ad elevato impatto. La Sezione di Medicina democratica di Livorno chiede la Valutazione di impatto ambientale: “I rifiuti contengono elevate contaminazioni di metalli pesanti e microinquinanti organici (tra cui possibili diossine e furani), nel caso dei residui delle centrali a carbone e degli inceneritori con il rischio di singole partite con radioattività” (continua)

Quella sera nel porto di Livorno il traghetto Moby Prince…

Non c’era nebbia quella sera, la petroliera era ancorata in uno specchio di mare proibito, c’erano in rada 5 navi militarizzate statunitensi in rientro dalla guerra del Golfo, i passeggeri del traghetto Moby Prince non furono soccorsi con tempestività, anche perchè il comandante della petroliera richiamò i soccorsi sulla petroliera stessa, la capitaneria di porto non disponeva di un radar ecc.
Clicca qui la prima parte, la seconda parte e la terza parte delle risultanze della Commissione parlamentare sulla tragedia della notte tra il 10 e l’11 aprile 1991 in cui morirono 140 passeggeri e marinai.

Di Maio taglia la testa al toro Perino.

Si narra di un toro tanto invadente che un giorno infilò la testa in una giara dalla quale non riuscì più a uscire. Il padrone del toro, un uomo molto avaro, non volendo rompere la giara per liberare l’animale, chiese consiglio a un amico. Questi non trovò altra soluzione se non quella di tagliare la testa al toro, salvando in tal modo la giara. Alla stessa stregua si sta comportando Di Maio. Salvo aggiornamenti dell’ultima ora, inaspettatamente il programma del M5S, infatti, non contiene il blocco delle grandi opere Tav (Valsusa e Terzo Valico). Perciò è evidente che i Comitati non faranno campagna elettorale a favore dei grillini. Anzi. Il proselitismo era una intenzione ma non una decisione condivisa in quanto è forte all’interno dei Comitati No Tav l’area anarchica e astensionista. A questo punto il clamoroso voltafaccia ha tagliato la testa al toro. La giara sarebbe il voto moderato che dovrebbe garantire l’accondiscendenza dei grandi organi di informazione. Il sacrificio dell’appoggio del Movimento (il toro) si dimostrerà un calcolo azzeccato?

Clicca qui Corriereal “Di Maio taglia la testa al toro Perino”
Clicca qui Agora Magazine “Delusi i comitati No Tav da Di Maio, non faranno campagna elettorale per i grillini”
Clicca qui Repubblica.it
Clicca qui Il Giornale di Brescia “I No Tav, i voti e il programma di Di Maio”

Le nuove frontiere della geotermia.

Clicca qui Greenreport.it quotidiano per un’economia ecologica. Sul Convegno, un commento di Vittorio Fagioli Rete Nazionale NOGESI: <<Cade a Roma, al convegno dei “venditori di pentole della buona geotermia” anche un altro tabù: il problema della difficoltà /impossibilità di reimmettere i gas incondensabili e quindi che la geotermia non può essere che inquinante! Leggetevi il pezzo allegato: quando mai “i venditori di pentole” hanno dialogato con ENEL? Ora lo fanno perché l’emendamento Tamburrano in Europa ha sconvolto le carte ed hanno bisogno di.. chi se ne intenda! E Montemaggi ha detto che re-immettere i gas incondensabili in Italia (quando sono superiori al 1%) è I M P O S S I B I L E!>>.

Per il Giorno della memoria: il Diario di Anna Frank in simboli.

Una versione fruibile da persone adulte con disabilità che abbiano difficoltà ad utilizzare i testi tradizionali. Un prezioso supporto utilizzabile nelle scuole, nelle biblioteche, ovunque, per rendere accessibile la memoria dell’Olocausto anche a persone ancora troppo spesso ignorate da chi si occupa di comunicazione, informazione, cultura ed editoria (continua…)

Prosegue la Campagna nazionale “CAMBIAMO L’ARIA” con l’appello per chi non votare.

Per contrastare il Piano nazionale di incenerimento contenuto nella Legge 133/2014 e nel Decreto attuativo del ministro ambiente Galletti. In vista del Terzo Firma Day 24-25 febbraio, clicca qui il comunicato Rifiuti Zero, in cui si ribadisce l’opportunità in questa fase elettorale per il rinnovo del Parlamento di NON VOTARE per le forze politiche che hanno votato nel 2014 A FAVORE della conversione in legge del DECRETO SBLOCCA-ITALIA, voluto e perseguito con forza dal governo di Matteo Renzi e da 278 parlamentari, di cui 224 del PARTITO DEMOCRATICO – 14 di ALTERNATIVA POPOLARE – 13 di CIVICI ed INNOVATORI – 11 di CENTRO DEMOCRATICO – 15 del GRUPPO MISTO – 1 della LEGA NORD i cui NOMI E COGNOMI potete visualizzare da qui https://parlamento17.openpolis.it/votazione/camera/decreto-sblocca-italia-ddl-2629-ar-voto-finale/13731

Incontro con i familiari delle vittime della strage di Viareggio.

Venerdì 26 Gennaio, circolo Arci Barabini di Trasta, (Genova) ore 21:00 proiezione del DOCUFILM “Ovunque Proteggi“, parteciperanno Mauro Piagentini, Presidente dell’Ass. “Il mondo che vorrei” ONLUS Massimo Biondelli, regista del documentario, Mauro Ravarino, giornalista, autore del libro “Terzo Valico. L’altra TAV”, Riccardo Antonini, il ferroviere reo di aver dichiarato Rfi, poi condannata, colpevole per la strage di Viareggio.

Il candidato presidente di Medicina democratica alla guida dell’elettorato No-Vax.

 

Mentre sono sempre più pesanti le accuse (Clicca qui Il Foglio “L’accusa di Bruxelles: i No Vax uccidono i bambini”), è in corso una raccolta di firme fra i Soci per eleggere Dario Miedico presidente di Medicina Democratica, a sostegno del suo movimento. Alle prossime politiche, infatti, il movimento SiAmo, guidato dall’ex medico radiato dall’Ordine, dovrebbe unirsi con il partito “Governo Etico”, guidato da un free-vax di lungo corso come Franco Tinca. E per completare l’offerta, dallo stesso humus è nato “Valore Umano”, che potrebbe contare sull’ appoggio di un altro dottore prestato alla battaglia contro la legge Lorenzin, Stefano Montanari. Intorno a loro, poi, con altre priorità di governo, si muovono Mario Adinolfi, Giulietto Chiesa e l’ex del M5S, Paolo Del Pin, ognuno con il proprio carro. Insomma, anche la prestigiosa associazione fondata da Giulio Maccacaro farebbe da sponda ad una dozzina di formazioni politiche, nel tentativo di recuperare quel consenso creato attorno alla battaglia contro l’obbligo vaccinale, che già a metà luglio vide a Pesaro sfilare quindicimila manifestanti. Forzando in questo modo anche un recupero di Cinquestelle e Leganord che dopo l’appoggio iniziale si erano intimiditi. La quota no-vax è minoritaria ma peserà sulla campagna elettorale. La raccolta firme per Dario Miedico peserà nei rapporti interni di Medicina Democratica alla vigilia del suo Congresso a Napoli. L’Associazione che fu di Giulio Maccacaro non aveva sposato esplicitamente le tesi di Miedico, evitando al suo presidente il timore di analogo procedimento di radiazione dall’Ordine dei Medici, ma favorendo l’esposizione punitiva di Miedico. Però Pier Giorgio Duca non ha neppure lanciato la candidatura di Miedico che lo sostituisse alla presidenza, quale forte segnale di contestazione al sistema sanitario, al di là del reintegro del radiato. Così, spontaneamente all’interno di Medicina Democratica si è avviata l’iniziativa di raccolta firme, ponendo -si legge nell’appello- finalmente l’Associazione al centro dell’attenzione nazionale quale Movimento di lotta, recuperando la propria vocazione originaria, così come si era presentata con Giulio Maccacaro e Luigi Mara a rivoluzionare nel ‘68 il rapporto con la medicina, la società e la storia, riappropriandosi a pieno titolo della denominazione “Medicina democratica Movimento di lotta per la salute”.

“Razza bianca a rischio”: leghista ignorante e razzista.

 

Come dimostra la tabella con la Storia genetica dell’Italia: gli italiani sono i più bastardi d’Europa, ovvero con maggior ricchezza genetica: geni provenienti da tutto il mondo, africano e asiatico. Tra un friulano e un siciliano ci sono da 7 a 30 volte differenze genetiche che ci sono tra un portoghese e un ungherese. Altro che razza bianca a rischio.

Chi può, per curarsi, costretto alla sanità privata, anche indebitandosi. Chi non può, attende in coda o rinuncia.

 
Nelle Tabelle: i giorni di attesa per alcune visite specialistiche (record oculistica: 104) e diagnostiche (record mammografia: 142), e le percentuali di ricorso al privato (62,5% !)

Perfino gli interventi chirurgici sono in ritardo: 28,4% in ortopedia, addirittura in oncologia: 14,3%. Per una cataratta o una chirurgia vascolare: anche 12 mesi di attesa. Raccomandazioni e bustarelle per saltare le liste di attesa. Si consideri che 13 milioni di italiani sono in difficoltà economiche e 1,8 milioni sono sotto la soglia di povertà, così 7,8 milioni hanno dovuto utilizzare tutti i risparmi e/o indebitarsi. 
 

La vita degli operai vale zero. (2)

Altre stragi in fabbrica. Clicca qui il commento di Raffaele Guariniello dopo la tragedia alla Lamina di Milano: in governo non fornisce risorse per prevenzione e sicurezza, anzi le taglie, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro è ancora sulla carta, in ordine sparso Ministero, Inl, Inps e Inail. Eppure almeno due terzi delle aziende sono irregolari. Se ci sarà ripresa economica aumenterà il trend di morti bianche. Nei primi undici mesi 2017: 2.000 infortuni in più, e più morti : 1.121. In dieci anni le vittime sul lavoro sono state 13.000. Una strage.

Prosegue il viaggio della Carovana NO TAP.

Incontri pubblici con il Movimento NO TAP che da anni in Salento si oppone alla realizzazione di TAP (Trans Adriatic Pipeline) e della Rete Adriatica SNAM che coinvolgerà tutta la dorsale appenninica attraversando territori ad elevato rischio sismico. Il 19-20/1 a Bologna e Minerbio. Tappa conclusiva il 26-27/1 a Milano. Clicca qui.

Sulle nostre spalle le missioni militari all’estero.

Nuovo impegno: in Niger saranno inviati 470 militari a sostegno del governo corrotto e del colonialismo francese. I costi complessivi delle missioni di guerra saliranno a 1.504 miliardi di euro. Aumenteranno i tagli alla sanità, all’istruzione e ai trasporti pubblici. Alimenteranno il terrorismo islamista ed esporranno la popolazione italiana a possibili ritorsioni. Aumenteranno i rifugiati e gli affogati in mare.