Amianto Eternit. Si aggiunge un nuovo capitolo al nostro libro “Ambiente Delitto Perfetto”.

Storia infinita dei delitti consumati nelle aule dei tribunali (clicca qui). La Cassazione ha deciso che il processo Eternit bis sarà “spacchettato” in quattro filoni davanti a quattro magistrature diverse (per le vittime di Cavagnolo, di Casale, di Rubiera e di Bagnoli) e soprattutto che l’imputazione è per omicidio colposo e non volontario. La conseguenza sarà la prescrizione per la maggior parte delle vittime: a centinaia morte prima del 2005. I casi aperti riguarderebbero dunque poche decine di morti. Anche per questo Natale la giustizia italiana fa un ultimo regalo a Stephan Schmidheiny. Il processo Eternit bis aveva preso il via nel maggio 2015: unico imputato Schmidheiny, condannato in appello a Torino a 18 anni di carcere per il reato di disastro ambientale, dichiarato poi prescritto in Cassazione nel novembre 2014. Il magnate svizzero per anni ha continuato consapevolmente a far soldi sulla pelle di migliaia di persone ma secondo la Cassazione non si tratta di omicidi volontari, non c’è nessun disastro ambientale a Casale Monferrato ecc.

Le maggiori fonti di Pfoa sono gli impianti chimici di Trissino (Miteni) e Spinetta Marengo (Solvay).

Questa è una delle tabelle che fanno parte dello studio “Distribuzione dei PFAS nelle acque italiane, i risultati del progetto” redatto dall’’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) per il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e Ministero dell’Ambiente. Lo studio comprende gli effetti ecotossicologici e ecologici, compresi i test di bioaccumulo con organismi bentonici. I perfluoroalchilici sono sostanze chimiche persistenti, bioaccumulabili nelle acque e nel sangue, tossiche e cancerogene.

Record di alluvioni in Piemonte: tanti progetti ma realizzati niente.

 

La regione è la più colpita per frane e alluvioni del Nord Italia: 513 eventi su 2mila dal 2005 al 2016. Contro il dissesto idrogeologico sarebbero previsti 759 interventi per un valore di 1 miliardo e mezzo: invece sono aperti appena 52 cantieri e tutti di modesta entità. Il più penalizzato è l’Alessandrino: neppure uno dei 22 cantieri a realizzare i 107 milioni necessari per la messa in sicurezza dei territori attraversati da Tanaro e Bormida.

Dopo i morti per terremoto, i morti per amianto

Il sisma del Belìce nel ’68 fece almeno 370 vittime. Ma ancora di più sono i morti (soprattutto giovani) causati nei decenni successivi dalla fibre di eternit con cui furono costruiti i centri per gli sfollati. I progetti per rimuovere l’amianto ci sono, ma mancano i finanziamenti.

Clicca qui Alan David Scifo “50 anni dopo il terremoto l’amianto uccide ancora”

11 No Tav incriminati. Resistenza passiva o resistenza a pubblici ufficiali?

La seconda, per il PM di Alessandria. Addirittura incriminato l’oratore. Gli 11 ragazzi manifestavano contro la corruzione di imprenditori e dirigenti Cociv per il Tav Terzo Valico: 14 indagati. Lenta ma inesorabile… la giustizia: per gli 11 o per i 14?
Clicca qui Silvana Mossano “Strascico della protesta di ottobre 2016”.

La sanità italiana è al collasso.

Tagli, risorse inadeguate in bilancio 2018, impossibilità di un turn over, molti laureati ma carenza di nuovi specialisti, fuga dei giovani all’estero, età media più alta d’Europa, 9mila medici in meno dal 2009 al 2015, contratti flessibili, programmi di riposo non rispettati, malati a rischio. L’Allarme Sanità è alla base dello sciopero dei medici.

Difesa civile non armata e nonviolenta.

In occasione del quarantacinquesimo anniversario dell’approvazione della prima Legge italiana di riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare e istitutiva del servizio civile, viene diffuso questo editoriale comune della Campagna “Un’altra difesa è possibile” (clicca qui) sottoscritto da Direttori di diverse riviste a sostegno della proposta di Legge per la Difesa civile non armata e nonviolenta.

Acqua bene comune. Assemblea pubblica regionale a Bari.

I nostri territori sono sempre più sotto attacco da parte di multinazionali e grandi speculatori che, pur di incrementare i propri profitti – e con la compiacenza, se non la complicità, di chi occupa posti di potere nelle istituzioni – rubano risorse, si appropriano dei beni comuni, devastano l’ambiente e la nostra salute. (continua)

La ministra della Salute non sa che ad Alessandria il Pfoa è nel sangue dei lavoratori.

Rispondendo ad una interrogazione (di Giulia Narduolo) alla Camera, il 13 dicembre Beatrice Lorenzin ha affermato che “l’inquinamento da PFOA è presente nella sola regione Veneto”. Ignora i nostri esposti (clicca qui) pervenuti anche a lei. Ma gli eletti alessandrini –Federico Fornaro, Fabio Lavagno, Daniele Borioli, Manuele Rapetti, Cristina Bargero) cosa ci stanno a fare in Parlamento? E il viceministro Enrico Morando?