Non c’è rimasto più niente da demolire ad Alessandria.

La furia demolitrice è costretta a rivolgersi alle garitte militari: clicca qui.
In “Ambiente Delitto Perfetto” ci siamo posti l’angoscioso storico quesito: chi aveva ragione fra Umberto Eco e il papa Alessandro III? L’autoritario pontefice nove secoli fa aveva incensato la città col suo nome: “Deprimit elatos levat Alexandria stratos”, Alessandria umilia i superbi ed esalta gli umili. Il concittadino semiologo invece aveva un secolo fa irriso il motto papalino, donato sullo stemma del municipio, tramite una bolla altrettanto papale diventata abusato luogo comune: “Nulla di nuovo tra il Tanaro e il Bormida”. Niente di clamoroso ed eccellente, che meno di modesto, di più che incolore puoi aspettarti da Alessandria. Il grigio. 80 mila sfumature di grigio (80 mila abitanti). D’altronde Eco non si è neppure fatto seppellire ad Alessandria, di cui apprezzava solo la tradizionale “bellecalda”, una farinata di ceci. (continua)

I due volti della Sanità italiana.

Da una parte le (tante) situazioni di spreco, dall’altra le buone pratiche, pure numerose, che contraddistinguono la significativa fotografia del Servizio Sanitario Nazionale, emersa dai rapporti presentati in questi giorni dal Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva e basati sulle segnalazioni di cittadini, associazioni e operatori sanitari. (continua…)

Solvay, non ci sono solo Bussi e Spinetta, c’è anche Rosignano.

Maurizio Marchi da Livorno ricorda ” A noi Seveso ci fa un baffo …. le bonifiche si rimandano sine die” e ci aggiorna la cronostoria (clicca qui) degli incidenti e impatti rilevanti sulla salute dei lavoratori e della popolazione.

Medicina democratica denuncia le speculazioni dell’era Renzi-Merkel relative al contestatissimo rigassificatore off-shore al lago della costa pisano-livornese. Edison intanto prova a fare il suo rigassificatore.
Clicca qui Il Manifesto “Grandi opere inutili. Medicina democratica denuncia: fermo il rigassificatore? Paga lo Stato”.