Nell’auditorium della Corte di Assise di Alessandria suona l’orchestra di fiati e percussioni diretta dal maestro Santamaria.

Titolo dell’opera: “Tutti sapevano dell’immane inquinamento, soprattutto gli Enti pubblici. L’unica ignara Solvay”. Applausi di Ausimont. Fischi dal pubblico delle parti civili: anche le formiche nel loro piccolo si incazzano. Continua a leggere cliccando qui.

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Bianchi lascia l’Amag che ha rimesso in piedi ed ora è pronta a rialzarsi.

Così scrive La Stampa. Se l’azienda, anzichè disastrata, fosse in piedi… non avrebbe più bisogno di rialzarsi. Ad ogni modo, a chi vanno i 28 mila euro di Giampiero Borsi? Al nuovo amministratore delegato Mauro Bressan, fratello di Ezio a sua volta amministratore delegato di ATM. Affari di famiglia. La grande famiglia del PD che fa le nomine. La stessa che aveva dato, alla faccia dei giovani laureati disoccupati, 28 mila euro al fossile Borsi: già con ragguardevole pensione e ulteriormente retribuito come consulente Solvay, in base ad un curriculum di scuola media inferiore (non dott. come lasciava lo chiamassero), capoturno operaio, gestore mensa aziendale e impiegato Solvay, soprattutto PSI longa manus aziendale nelle relazioni con i politici locali.