La democrazia alla prova dei conflitti ambientali.

Questa pubblicazione, tratta dall’omonimo seminario, in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza Università di Roma e il Centro di Do­cumentazione sui Conflitti Ambientali (CDCA), disamina il complesso tema dei conflitti socio-ambientali e della partecipazione democratica dei cittadini nei processi decisionali finalizzati alla gestione del territorio e delle risorse naturali. Interventi di Giorgio Nebbia, Marianna Stori, Giovanni Ruocco. Luca Scuccimarra, Marica Di Pierri, Giovanni Moro, Fabio Giglioni, Alessandro Beupcke, Renato Grimaldi, Pietro Dommarco. Clicca qui.

Guardando queste immagini, chi di voi crede che la nube Eni non abbia provocato danni all’ambiente e alla salute?

Eppure la raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (che si è dimenticata di attivare il piano di emergenza esterno) e la prefettura di Pavia hanno diramato informazioni tranquillizzanti già a rogo in corso affidandosi al forte vento che cancellasse le prove portando lontano il peggio del peggio della combustione degli idrocarburi: particolato, polveri, ossido di azoto, zolfo, eventualmente diossina, metalli pesanti, composti organici e inorganici. Case e scuole chiuse in otto Comuni. Nube verso Voghera, Valle Staffora, Oltrepò. Aria irrespirabile anche nei paesi del Tortonese. Allerta anche a Valenza e Novi Ligure.

Clicca qui Luca Fazio “Pavia, incendio nella raffineria. Non uscite di casa”.
Clicca qui Claudio Bressani “Fumo nero e gente chiusa in casa nel paese ostaggio della raffineria”.
Clicca qui Roberto Giovannini ”Ora speriamo nel vento per cancellare le paure”.
Clicca qui Maria Teresa Marchese “Blindati in casa per paura della nube nera”.
Clicca qui Massimo Brusasco “La nube allarma mezza provincia alessandrina”
Clicca qui Luciano Asborno “La nube tossica ha lambito anche Novi Ligure”.
Clicca qui Stefano Brocchetti “La nuvola spaventa Tortona e Valenza”.

Egr. prof. Osella, si sta candidando al premio Nobel per la chimica o lavora su commissione per Solvay?

Con rispetto parlando, i Suoi metodi di distruzione del cromo esavalente tramite ditionito di sodio o, peggio, dei metalli pesanti tramite felci, ci sembrano un azzardo poco scientifico che Solvay usa per la propria strombazzata bufala di bonifica della Fraschetta.
Pur considerando con benevolenza il fabbisogno finanziario della Sua Facoltà, ma severamente considerando il ruolo pubblico e retribuito che Lei svolge in una istituzione statale, con tutti i titoli accademici anche internazionali che l’accompagnano nella piccola sede universitaria alessandrina, La invitiamo ad esporsi in un contradditorio scientifico con i nostri esperti. Giustificando altresì il senso della Sua affermazione: “Lavoro con la Solvay, e non per la Solvay”. Secondo noi, Lei dovrebbe lavorare per la collettività. Dunque non fungere da spalla ad una Solvay, condannata in Corte di Assise, che non sente il dovere di trasparenza verso la collettività alessandrina ferita e dunque non ha il coraggio di misurarsi sul piano scientifico con Medicina democratica in un confronto… continua

Clicca qui Corriereal “Lettera aperta di Medicina democratica al prof. Osella”

Solvay ripresenta la truffa della bonifica di Spinetta Marengo, sputtanata su “Ambiente Delitto Perfetto”. La sfidiamo ad un confronto scientifico e pubblico.

Quando Solvay, condannata in Corte di Assise, sentirà il dovere di trasparenza verso la collettività alessandrina ferita e dunque avrà il coraggio di misurarsi sul piano scientifico con Medicina democratica in un confronto pubblico? Trova invece più comodo –tanto i politici fanno come le tre scimmiette e i giornalisti sono compiacenti e i baroni universitari sono commissionati- comodo strombazzare senza contradditorio fasulli progetti di bonifica, scientificamente fasulli come soluzione del disastro ecologico in quanto strozzati da investimenti ridicoli: 7 milioni, irridendo così il Ministero dell’Ambiente che aveva stimato un acconto di 100 milioni di euro di danno ambientale Continua

Clicca qui Enrico Sozzetti “Cromo6, iniziata la prima bonifica scientifica. Ruolo decisivo della ricerca dell’Università”.
Clicca qui Piero Bottino “L’agopuntura al terreno per eliminare il cromo VI”
Clicca qui Corriereal “La bonifica Solvay si confronti pubblicamente con Medicina democratica”
Clicca qui I cittadini prima di tutto “La truffa della bonifica Solvay”
Clicca qui Alessandrianews “Solvay ma quale bonifica?”

Alessandria, nuova terra dei fuochi.

Accanto a casi più noti come Eternit di Casale Monferrato, Solvay di Spinetta Marengo, Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo, Tav Terzo Valico ligure piemontese, (vedi il libro “Ambiente Delitto Perfetto“), ci sono decine di casi irrisolti che si rischia di dimenticare: Ecolibarna, Serravalle, Capriata, Carbonara, Castalia, Pontestura, Ecosystem, Baratta, La Fallita, Castellazzo… Tanti altri nomi non sono diventati famigerati alle cronache solo grazie alle vittoriose battaglie ambientaliste che in questi decenni abbiamo intrapreso assieme alle popolazioni a rischio.
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Rifiuti pericolosi Solvay: discariche ora al sicuro?

Montagne di rifiuti alte come le ciminiere.

Sul sito dell’azienda: una affermazione vera (parzialmente) e una falsa. La prima è una ammissione di colpevolezza: “Prima dell’arrivo di Solvay gli scarti di lavorazione contenenti cromo sono stati stoccati senza alcuna protezione”. E tali sono rimasti anche dopo l’arrivo di Solvay (2002). La seconda è una balla: “Le discariche ora sono al sicuro. Solvay ha realizzato un sistema di copertura e impermeabilizzazione che isola i rifiuti dall’ambiente esterno e impedisce le infiltrazioni d’acqua ‘colpevoli’ del trasporto in falda delle contaminazioni“. Una balla di chi non vuole spendere i soldi per asportare definitivamente i veleni (cromo e altri 20) e realizzare una vera bonifica.

Stiamo soffocando nello smog. Tutta colpa del clima globale o c’è anche la responsabilità di politici e magistrati? Ad esempio Alessandria, dove si fa finta di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.‏

Gli attuali provvedimenti sono palliativi fuori tempo massimo. Che grandi parti del mondo e dell’Italia stiano sotto lo smog: non è un’attenuante bensì un’aggravante per i politici alessandrini che non hanno fatto nulla per limitare ai propri cittadini malattie e morti, e per i magistrati che li hanno assolti (clicca qui). Altro complice è la stampa, oggi sensazionalistica, che ha sempre oscurato le nostre denunce, magari tramite patetiche provincialotte distrazioni di massa: l’esaltazione del leggendario (sic) ponte Meier (ne potete vedere uno uguale sull’autostrada per Aosta) o della leggendaria (sic) squadra di calcio (milita in serie C non in A come il Sassuolo o il Carpi).

Clicca qui La Stampa “La città sempre più inquinata. Adesso cosa facciamo?”
Clicca qui Piero Bottino “Qualità della vita? In calo. La provincia scende ancora in classifica”.
Clicca qui Piero Bottino “Noi, sconvolti dai grigi”.
Clicca qui Il Piccolo “Il declino continua in modo implacabile. La classifica del Sole24Ore”.
Clicca qui La Stampa “Applausi in Consiglio per gli eroi di Marassi. Impresa da leggenda”

Dopo Solvay, anche i politici e i giornalisti ambiranno a far passare per pazzo il Pubblico Ministero. Per questo disegno, la stampa sta censurando totalmente gli interventi di Medicina Democratica. Manca ancora che Solvay ci quereli.

Ghio in camicia di forza, Balza col bavaglio. Sogno o realtà?

Gli avvocati, come i politici dopo le elezioni, tendono tutti a dichiararsi vincitori. Invece possono a buona ragione farlo i difensori di Solvay, clicca qui la velina su Il Piccolo. A coprire le reciproche vergogne del passato, sono anche oggi spalleggiati da giornalisti e funzionari Arpa a vendere un futuro radioso di ambiente e salute per la Fraschetta, bonifica già fatta o al massimo da completare. Balle, la bonifica è fasulla e lo sarà dopo questa sentenza salva inquinatori. Balle che i politici prontamente afferreranno, come in passato. Tutti questi complici ambiranno a mettere una pietra sopra al processo, affinchè il PM Riccardo Ghio passi per pazzo e non insista a presentare appello per l’articolo 439 del codice penale: avvelenamento doloso della falda. La falda più importante del Piemonte. Per non parlare dell’inquinamento atmosferico. Continueremo a morire.

Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” come è maturata l’impunità e la prescrizione della ingiusta e niente affatto storica sentenza salva inquinatori della Corte di Assise di Alessandria al processo Solvay di Spinetta Marengo.

“Sono arrivato al punto che non ho più la minima fiducia nella Giustizia… Penso al passato, ai lavoratori che lottavano per portare a casa la pelle, ai cittadini di Spinetta Marengo che non hanno bisogno della conferma delle indagini epidemiologiche, alle rappresaglie subìte, ma anche ai giornalisti che non pubblicano le denunce, ai giudici che ignoravano le denunce, agli amministratori pubblici complici degli enormi inquinamenti (e anche concussi secondo Solvay)… E, dopo questa sentenza, penso al futuro, che non ci sarà vera bonifica del territorio della Fraschetta, né dell’acqua né dell’aria, che tutti torneranno a dire che tutto è a posto e sotto controllo, vedo i volti dei morti che ho conosciuto, penso alle future malattie e morti…”
continua Lino Balza, ex responsabile della sezione provinciale di Medicina democratica.

Clicca qui CorriereAl “Ho perso ogni fiducia nella Giustizia: lascio la presidenza di Medicina Democratica”
Clicca qui Pennatagliente “La goccia che ha fatto traboccare il vaso al (l’ex) responsabile di Medicina democratica”

Amianto nel sito Bioinerti a Sezzadio.

Sequestro del sito “gruppo Allara” da parte dei NOE dopo le analisi Arpa. Il Comitato chiede anche il blocco dei camion, campionamenti e carotaggi, controlli dell’aria. Esposto in Procura per verificare cosa ha scaricato Allara dai cantieri del Tav terzo Valico.

Clicca qui Giampiero Carbone “In Consiglio comunale il sequestro del centro di recupero di rifiuti edili”.

Parte da Arquata Scrivia e Novi Ligure la battaglia.

Contro l’impianto a biogas Energa a Isola del Cantone in Liguria lungo il torrente Scrivia, al confine con la provincia di Alessandria. Assemblea dei Comitati che contestano che il business sarebbe lo smaltimento rifiuti: 33 mila tonnellate all’anno. Gli scarichi nel torrente. Acquedotti a rischio. Anche i sindaci di Isola e Arquata sul piede di guerra. Il sindaco di Novi nicchia.
Clicca qui La Stampa “Mettete a rischio i nostri acquedotti”.

Solvay ama i cittadini. Alla faccia del bicarbonato di sodio.

Solvay ha fatto pubblicare sui giornali questa inserzione pubblicitaria in coincidenza con l’udienza del processo in Corte di Assise affinché i giurati sappiano, proprio mentre stanno per emettere la sentenza, quanto i cittadini amino la multinazionale belga. Perché Solvay ama i cittadini: sentimento reciproco. Lo sanno bene i giurati ad Alessandria che l’hanno appreso in questi anni durante decine e decine di udienze, dai testimoni prima ancora che dalle indagini epidemiologiche sui tumori. E lo sanno bene anche senza cliccare su Google interrogando “Inquinamenti Solvay”: pagine e pagine di disastri e morti in ogni parte del globo. “Alla faccia del bicarbonato di sodio” è l’esclamazione, piuttosto che di Totò, e per chi crede nell’aldilà, che rimbomba nella tomba monumentale di Ernest Solvay.

Continuano gli sversamenti di benzina Eni a Tortona e Castelnuovo Scrivia. Assenti i sistemi di rilevamento perdite.

L’Eni è una irresponsabile: per i danni ambientali ed economici. Centinaia di migliaia di litri di carburante dall’oleodotto nei terreni ad ogni tentativo di furto e a rischio di esplosione. Falde profonde inquinate da settimane, pozzi chiusi, acquedotti a rischio. Debole la voce dei sindaci 

Diossina dalla Piberplast? Tardano le analisi Arpa.

L’azienda leader della plastica esclude il coinvolgimento di polimeri clorurati dal gigantesco rogo: è “solo” polipropilene. La nube tossica ha investito Voghera e l’alessandrino, poi la pioggia ha disperso gli inquinanti nei terreni: prescritto lavaggio di frutta e verdura. I Comuni reclamano trasparenza nelle indagini. Misure di sicurezza insufficienti: già nel 1999 si era verificato analogo disastro. 15 squadre di pompieri intervenute.

Prodotto innovativo alla Solvay di Spinetta Marengo: il treno a vapore.

Il PR degli industriali e soprattutto della Solvay scrive sul bisettimale sponsor (clicca qui) che la multinazionale spinettese per l’annuale luna park ha predisposto un trenino a vapore, scartando il costoso ma ecologico trenino elettrico. La giustificazione è stata: “Tanto, più inquinati di così”. Il convoglio, emblema della innovativa tecnologia aziendale, sbufferà su e giù dalle colline appositamente create con i rifiuti tossici. In omaggio al recente scoppio all’Arkema, previsto anche uno spettacolo di “pompieropoli“. Prenotazione obbligatoria, mascherine antigas gratuite.

Serravalle Scrivia soddisfa il proprio consumo elettrico con fonti rinnovabili al 100%.

E’ il paradosso virtuoso di questo Comune che tollera da decenni la bomba ecologica dell’Ecolibarna, è cronicamente soffocato dall’inquinamento atmosferico da traffico a maggior ragione dopo l’insediamento del mega Outlet, e sarà definitivamente stravolto dal Tav Terzo Valico.
Clicca qui Luciano Asborno “Ecologia. Serravalle produce l’energia elettrica di cui ha bisogno”.

Al via la “bonifica” della ICS ad Arquata Scrivia: è fasulla come quella dell’Ecolibarna.

400.000 tonnellate di veleni sotterrati e continuamente esondati dallo Scrivia. Gli inquinatori prima condannati e poi assolti. Una “bonifica” che non convince: i rifiuti non saranno portati via ma resteranno “incamiciati” a strapiombo sul fiume. Faranno la fine dell’Ecolibarna di Serravalle Scrivia.
Clicca qui Giampiero Carbone “Un sarcofago per i rifiuti interrati: Gli scarti dell’ex industria chimica Ics minacciano gli acquedotti della Valle Scrivia”.

Un robot volante controllerà l’inquinamento sopra lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo.

E noi che ci eravamo illusi. Avevamo preparato un post del nostro blog con un titolone: “Un robot volante controllerà l’inquinamento sopra lo stabilimento Solvay di Spinetta”. La multinazionale chimica -avevamo pronta l‘ironia- sarà la prima ad adottare l’invenzione della studentessa peruviana Monica Abarca (clicca qui) tanta è la sua preoccupazione per la salute della popolazione, ovvero per tranquillizzarla in vista dell’apertura del nuovo filone processuale. E invece dell’ingegno meccatronico di tre chili è arrivata la nuova centralina di tre tonnellate che non controllerà le emissioni più preoccupanti: PFIB, composti clorofluorurati. L’assessore protesta ma è zittito dalla sindaco. Continua

Clicca qui Carlo Romagnoli “La nuova centralina a Spinetta in funzione, ma è polemica con Sel”.
Clicca qui Valentina Frezzato “Il monitoraggio dell’aria ora è continuo”.

E i politici scoprirono l’acqua calda dopo l’ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo.

Manca il piano di emergenza. Ma se è da trenta anni che l’abbiamo rivendicato dentro l’Osservatorio ambientale della Fraschetta! Ma se nel 2002 denunciammo subito che quello approvato era fasullo! Ma se ancora l’anno scorso il Consiglio comunale di Alessandria ha bocciato la Mozione dei 5Stelle! E’ una classe politica senza pudore.
Clicca qui Massimo Putzu “La città senza piano di emergenza. Scaduto da 10 anni riguarda come comportarsi all’esterno del polo chimico. Il dato preoccupante emerso durante la Commissione comunale ambiente” 

Ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo. Una sindaco superficiale, anzi irresponsabile. L’assessore parafulmine.

Non è il primo scoppio all’impianto Perossidi Arkema, questa volta senza morti e feriti, ma rispetto a questo ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo nuovamente arrivano le pronte rassicurazioni della sindaco di Alessandria, Rita Rossa, vice Premio Attila 2014 che non realizza Osservatorio ambientale e Indagine epidemiologica della Fraschetta, piano di emergenza… (continua)

Clicca qui Alessandrianews “Nube nera su Spinetta”
Clicca qui Il Piccolo on line “Esplosione al polo chimico di Spinetta: per il sindaco Rossa, “la situazione sotto controllo”
Clicca qui La Stampa on line “Scoppio e incendio al polo chimico: nube di fumo alta decine di metri. Non ci sono feriti”
Clicca qui Giovanni Maccarino per USB Vigili del Fuoco “Ma quale situazione sotto controllo!”
Clicca qui Giancarlo Pozzi “A Spinetta tutto sotto controllo?”
Clicca qui Corriereal “Incidente al polo chimico: “Situazione sotto controllo: nube nera non pericolosa?”
Clicca qui Alessandria Post “Una sindaco superficiale, anzi irresponsabile”
Clicca qui Corriereal “Da più parti si levano voci critiche”
Clicca qui Pennatagliente “Una sindaco superficiale, anzi irresponsabile”
Clicca qui Massimo Putzu “Scoppiano le polemiche. I timori di genitori, ecologisti, sindacati”
Clicca qui La Stampa “Il Comune avvertito mentre si discute dell’aria”
Clicca qui La Stampa “L’esplosione allarma Spinetta. L’aria invasa da una nube di fumo. Ancora da chiarire le cause”
Clicca qui Monica Gasparini “Un boato tremendo, poi incertezza e paura. Manca il piano di emergenza”
Clicca qui Il Piccolo “Esplosione e fiamme. Col fumo salgono le polemiche”
Clicca qui Pennatagliente “Cittadino della fraschetta, stai sereno”
Clicca qui Massimo Putzu “L’incendio al polo chimico rimane ancora un rebus”

Una videointervista di Alessandria Post.

Su smog urbano e processo Fabbio, salvaguardia dei fiumi e rappresaglia Melchiorre, Solvay e i veleni nel sangue di lavoratori e cittadini, ponte sul Bormida oppure bonifica delle falde, bidoni sotto Fabbricazioni Nucleari, antenne telefoniche sopra le case.
Clicca qui se l’intervista la vuoi leggere.
Clicca qui Corriereal “Lino Balza a tutto campo: PM10, polo chimico, ponte sul fiume Bormida”

Il prof. Mauro Fornaro, psicologo: perché le persone finiscono con l’ignorare i pericoli.

Il 14 marzo alle ore 9, ad Alessandria, Taglieria del pelo, via Wagner angolo corso XX Settembre. Il 13 ore 21, discariche, cave dismesse, terre e rocce da scavo del Terzo Valico, pozzi che mettono in comunicazione le falde superficiali con quelle profonde, falde inquinate che incidono sull’agricoltura, sull’allevamento, sulla salute. Continua

Interrare rifiuti e farla franca grazie alla lentezza dell’acqua di falda e alla prescrizione.

Questi ed altri argomenti, tra cui Solvay, la discarica Riccoboni a Sezzadio e il Piano di Tutela delle Acque, in una serie di incontri: alle 21 di martedì 10 marzo a Strevi in Municipio, nonchè alle 21 dei venerdì 6, 13, 20 e 27 marzo ad Alessandria, alla Taglieria del Pelo, in via Wagner angolo corso XX Settembre. Sempre alla Taglieria, alle 9 del 7, 14, 21 e 28 marzo: il trasporto merci in ferrovia alternativo a Tav Terzo Valico e Torino-Lione.

Le trasfusioni di sangue infetto da PFOA, ADV, C6O4 devono essere vietate.

Medicina democratica ha denunciato (clicca qui) la presenza nel sangue dei lavoratori Solvay di Spinetta Marengo (Alessandria) di PFOA, ADV, C6O4, a vario titolo sostanze tossiche/ cancerogene/ mutagene/ teratogene e ha rivendicato l’intervento dell’ASL e della Sindaco a tutela dei lavoratori nonchè dei cittadini tutti. Inoltre ha chiesto (clicca qui) a Paolo Marforio direttore generale ASL Alessandria, Antonino Saitta assessore Regione Piemonte alla Sanità e a Beatrice Lorenzin Ministro della salute di impedire su tutto il territorio nazionale trasfusioni di sangue contenenti tali veleni. Il documento è stato inviato alla Procura, a tutti i sindaci della provincia, a tutti gli ospedali, Arpa, Avis ecc.

Clicca qui  I veleni nel sangue. Commenti dei giornali.
Clicca qui l’intervista a Lino Balza su Radiondadurto
Clicca qui Cobas Pisa “Veleni nel sangue dei lavoratori e dei cittadini di Alessandria”
Clicca qui Piercarlo Lava “Sangue infetto da PFOA, ADV, C6O4. Violazione della sicurezza trasfusionale”
Clicca qui Pennatagliente “Sangue infetto da PFOA, ADV, C6O4. Violazione della sicurezza trasfusionale”
Clicca qui La Stampa “Medicina democratica chiede di controllare anche i donatori. Sollecito all’ASL: esami su sostanze tossiche nel sangue dei lavoratori della Solvay.”

Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?

Rivendichiamo l’intervento pubblico del Comune e dell’ASL di Alessandria: analisi del sangue ai lavoratori e alla popolazione a rischio. ADV C6O4 e PFOA sono sostanze tossico nocive e sospette cancerogene, dunque di estremo pericolo per la salute. Allarme anche tra i consumatori.

Clicca qui Documento inviato a Comune, ASL, ARPA, Regione, CGIL, CISL, UIL.
Clicca qui Corriereal “Comune di Alessandria e Asl immobili sul fronte indagine epidemiologica in Fraschetta.”
Clicca qui Alessandria Post “Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?
Clicca qui diAlessandria “Il documento inviato da Medicina democratica al Sindaco”
Clicca qui Pennatagliente “Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?”
Clicca qui Alessandrianews “Analisi del sangue sui lavoratori del polo chimico”
Clicca qui Enrico Sozzetti “I sindacati e la chimica della Solvay. Medicina democratica rilancia l’allarme per la presenza di alcune sostanze”