Pubblichiamo la seconda parte di “Luigi Mara & Medicina democratica”.

 

Luci e ombre di un grande protagonista. Il filo rosso che lega il “sessantotto” alla nascita dell’Associazione di Giulio Alfredo Maccacaro, e passando per la mutazione genetica, fino alla sua scissione.
La prima parte del libro è stata pubblicata l’8/11/18 sul Blog. Clicca qui. Da pag. 20 la seconda parte:

MACCACARO TRADITO
L’articolo censurato (L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza vol. 2 pag. 308) proseguiva: “” Intestardirsi a voler conservare la Rivista negli anni 2000 come un feticcio del passato ha rappresentato il secondo grande errore di Luigi. Ma forse è stato inevitabile se è vero che la Rivista altro non è che lo specchio dell’Associazione, della sua natura. Infatti Il primo errore non è scaricabile tutto addosso a Luigi Mara, ma va distribuito fra altri, me compreso. Continua la lettura.

Chi intende prenotare il libro in forma cartacea deve comunicare a balzamd@gmail.com di aver fatto un bonifico di almeno 10 euro su IBAN IT25R0558410400000000002329, oppure su Paypal lubaja2003@yahoo.it. Tutte le sottoscrizioni saranno, come sempre, interamente devolute alla Ricerca per la cura del mesotelioma.

Processo strage di Viareggio, ennesima prescrizione.

Il secondo grado per 32 imputati del disastro che nel 2009 provocò 32 morti. Non solo sarà “cancellato” il reato di incendio colposo, ma, se la corte non dovesse riconoscere l’aggravante del disastro sul lavoro, cadranno pure l’omicidio colposo plurimo e le lesioni gravi e gravissime. Intanto il dispositivo anti-deragliamento è ancora “facoltativo”, dopo 10 anni nulla è cambiato in tema di sicurezza. Un altro capitolo da aggiungere su “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia, pagg. 518. Tutti processi che ingrassano solo gli avvocati. Clicca qui Ilaria Lonigro.

Amianto alla Fincantieri Palermo: ennesima prescrizione.

In primo grado il processo penale è durato 10 anni per i 3 prescritti dirigenti accusati di omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime a 10 operai. Per il risarcimento dei quali occorrerà attendere il processo civile. Altri 6 processi a Palermo sono in corso (di prescrizione) per il decesso di centinaia di operai ammalatisi di mesotelioma pleurico e asbestosi.

Insomma, ennesimo capitolo da aggiungere a “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia, pagg. 518 terza edizione. La sottoscrizione dei libri, editi dagli autori, è interamente devoluta alla Ricerca della Cura del mesotelioma.

Una voce fuori dal coro, ” Luigi Mara & Medicina democratica Movimento di lotta per la salute”.

Sarà il libro che i compagni distribuiranno al Convegno altrimenti apologetico e nostalgico di Milano, dal quale sono state escluse le voci dissidenti dell’Associazione, che non sono poche bensì comprendenti intere Sezioni in un delicato momento storico sull’orlo della scissione. Questo libro analizza nel corso di alcuni decenni, come recita il sottotitolo, luci e ombre di un grande protagonista dell’Associazione fondata da Giulio Maccacaro. Purtroppo, prima ancora di averlo letto, vi è chi vorrebbe aggiungere una ottava fattispecie del reato di vilipendio, a tacere del clima di caccia streghe o, peggio, di sasso in bocca. Invece si tratta di un libretto modesto ma onesto, dettagliato storicamente, che invita alla riflessione non solo sul presente dell’Associazione mutata geneticamente, ma anche sul futuro dell’ambientalismo. C’è un filo rosso che lega il “sessantotto”… (continua).
Clicca qui Salvatore Palidda

Summer School “Comunicare la Giustizia Ambientale”. Cioè l’ingiustizia.

Si terrà a Taranto, nella sede della più grande acciaieria d’Europa, dal 20 al 26 agosto e avrà l’obiettivo di formare 20 giovani attivisti nel campo della comunicazione sociale a comprendere i meccanismi chiave della in-giustizia ambientale e a trovare forme innovative ed efficaci per raccontarle al grande pubblico. La scuola è organizzata da Mani Tese in collaborazione con Peacelink, Centro Giustizia, Pace e Integrità del Creato e Genitori Tarantini ed è finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Per iscrizioni: ecg@manitese.it.
Raccomandiamo come testo “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia (al quale si potrebbe chiedere una lectio magistralis)

Ennesima sentenza contro l’ambiente. Ennesima assoluzione per l’amianto.

 

Sentenza definitiva della Cassazione a favore della Pirelli di Milano e contro 11 operai. Altro capitolo da aggiungere al libro “Ambiente Delitto Perfetto” (Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione Giorgio Nebbia, pagg. 518). Questi processi in sede penale non risarciscono né le Vittime né l’Ambiente, trascinati per anni fino al terzo grado servono solo a impinguare schiere di avvocati adepti di Sisifo.

In Appello colpo di spugna definitivo al processo Montedison-Solvay per il disastro ecosanitario di Spinetta Marengo.

 

Neanche un giorno dei 17 anni di reclusione chiesti per gli amministratori : per la Corte d’Assise l’avvelenamento doloso delle falde non sussiste. Nessuna consapevolezza dell’inquinamento storico neppure per i tre imputati minori: ridotte le pene a 1 anno e 8 mesi con doppi benefici di condizionale e non menzione, in pratica totale assoluzione per tutti. Non esistono malattie e morti per tumore. Si tratta, ha accusato la Sezione provinciale di Alessandria di Medicina democratica Movimento di lotta per la salute, dell’ennesima scandalosa sentenza che esclude il dolo, dell’ennesimo capitolo da aggiungere al nostro voluminoso libro “Ambiente Delitto Perfetto”, sottotitolo “Non esiste Giustizia in campo ambientale”. I processi in sede penale non portano nulla alle Vittime e all’ambiente… (continua)

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La sentenza Montedison-Solvay della Corte di Assise d’Appello di Torino: “Delitto perfetto” oppure “Giustizia”?

Per il disastro ecosanitario del polo chimico di Spinetta Marengo (Alessandria) si è svolto il più importante processo italiano imperniato sul disatteso art. 439 del codice penale: “avvelenamento doloso delle falde acquifere”. In 36 pagine di memoria (clicca qui) Lino Balza, l’unico titolato da mezzo secolo di storia e lotte a rappresentare nel processo Medicina democratica Movimento di lotta per la salute, ha replicato a ciascuno dei 13 avvocati difensori fornendo alla Corte (presidente Fabrizio Pasi, giudice a latere Paola Dezani) le prove del “dolo” di ciascuno degli 8 amministratori e dirigenti imputati per pene che vanno dagli 11 ai 17 anni di reclusione. La sentenza il 20 giugno.

Premio Acqui Storia.

Dedicato alla memoria della Divisione Acqui che nel 1943 a Cefalonia e Corfù, col proprio sacrificio dette avvio alla lotta armata di Liberazione dal nazifascismo. Alla cinquantunesima edizione, per la Sezione storico divulgativa, partecipa “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”. Esaurito il primo, il secondo volume è disponibile a chi ne fa richiesta (balzamd@gmail.com) e sottoscrive per la “Ricerca per la cura del mesotelioma. Alla stessa sarà devoluto anche l’eventuale Premio.

La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ringrazia.

Clicca qui il Presidente della LILT di Alessandria.
Il ricavato della sottoscrizione dei nostri libri è interamente devoluto alla Ricerca per la cura del mesotelioma. “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” secondo volume è ancora disponibile richiedendolo a linobalzamedicinadem@gmail.com. Sono invece esauriti il primo volume e “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza terza edizione.

Maratona difensiva in Corte di Assise d’Appello a Torino.

Balza ai Caraibi per incontrare l’AD monsieur De Laguiche. Prossimamente il video dell’avvenimento.

Continua tra Montedison e Solvay lo scaricabarile dell’avvelenamento doloso della falda di Alessandria. Nel più importante processo italiano per questo reato, chiesti 110 anni di reclusione per 7 amministratori e dirigenti difesi dai più famosi e costosi avvocati. E’ il turno di Dario Bolognesi: anticipiamo l’arringa che pronuncerà l’11 aprile: clicca qui.

Per il disastro ecosanitario del polo chimico di Spinetta Marengo clicca qui la memoria di Lino Balza.

Per altri dettagli: “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia , terza edizione pagg. 518

Progetto di ricerca sul mesotelioma.

Sarà l’anno buono? L’Afeva (l’associazione dei familiari delle vittime) ne chiede il varo entro maggio. Quanti malati, che avevano accolto con speranza l’annuncio della ricerca tra partner così autorevoli, sono morti nel frattempo? E quanti coloro che due anni fa erano vivi e ignari, nel frattempo si sono ammalati? Clicca qui Silvana Mossano.
Abbiamo effettuato un altro versamento di euro 110,00 alla Ricerca della Cura del Mesotelioma. I nostri libri stampati a spese degli autori, “Ambiente Delitto Perfetto “di Barbara Tartaglione e Lino Balza terza edizione prefazione di Giorgio Nebbia, nonché “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” volume secondo (il primo è esaurito), infatti possono essere spediti a chi ne fa richiesta a balzamd@gmail.com accompagnata da sottoscrizione che devolveremo interamente alla Ricerca.   

Il più importante processo italiano per avvelenamento doloso delle acque. 110 anni di reclusione per 7 imputati Solvay.

In Corte di Assise di Appello di Torino, presidente Fabrizio Pasi, giudice a latere Paola Dezani, procuratore generale Marina Nuccio. Per il disastro ecosanitario del polo chimico di Spinetta Marengo – Alessandria (clicca qui la memoria di Lino Balza), gli amministratori delegati italiani e belgi sono difesi dai più famosi penalisti: clicca qui le prossime arringhe di Carlo Baccaredda Boi per Carlo Cogliati, Massimo Dinoia per Pierre Jaques Joris, e Leonardo Cammarata per Luigi Guarracino.

Sul Blog già pubblicate le arringhe di Giovanni Paolo Accinni, Tullio Padovani e Carlo Sassi (per Cogliati); Giulio Ponzanelli (per Bernard de Laguiche); Nadia Alecci e Francesco Certonze (per Francesco Boncoraglio). Seguiranno: Domenico Pulitanò per De Laguiche; Roberto Fanari per Giorgio Canti; Luca Santa Maria e Dario Bolognesi per Giorgio Carimati.
Per altri dettagli: “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia , terza edizione pagg. 518.



Il PM: 17 anni agli Amministratori di Solvay/Montedison in Corte d’Assise d’Appello di Torino.

 

Per il disastro eco sanitario del polo chimico di Spinetta Marengo (Alessandria) anticipiamo in esclusiva le arringhe difensive che saranno pronunciate a marzo:
Clicca qui “Cosa diranno gli avvocati in difesa di Carlo Cogliati
Clicca qui “Cosa diranno gli avvocati in difesa di Bernard de Laguiche
Clicca qui “Cosa diranno gli avvocati in difesa di Pierre Jaques Joris
Per altri dettagli:
Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia , terza edizione pagg. 518.
Memoria di Lino Balza depositata il 7/3/18 (Clicca qui)

Lettera all’egregio, mica tanto, monsieur amministratore della Solvay, pensionato ai Caraibi.

 

Al processo Solvay-Montedison in Corte d’Assise d’Appello di Torino, nella sua memoria Lino Balza presenterà due testimonianze che sono emblematiche del dolo diretto, cioè della piena conoscenza –diretta- degli Amministratori delegati per l’avvelenamento doloso delle acque di Spinetta Marengo destinate all’alimentazione (art. 439 c.p.). Uno dei tre è il belga Bernard de Laguiche, clamorosamente assolto in primo grado ad Alessandria benché non fosse imputato solo per la carica di amministratore né per il teorema “non poteva non sapere”, degli arcinoti archivi “segreti” ad esempio, o delle denunce penali per i muri che trasudavano cromo esavalente, bensì per la sua conoscenza diretta e documentata dell’avvelenamento. De Laguiche, che nel frattempo è andato a godersi la pensioncina ai Caraibi, è stato raggiunto dalla seguente lettera (pubblicata su Ambiente Delitto Perfetto, di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia, pagg. 518, terza edizione), clicca qui.  

Presentazione con dibattito del libro QUELLI DELLE CAUSE VINTE.

Il 23 febbraio a Torino, con Michele Boato ne discutono Enzo Ferrara del Centro Sereno Regis, Lino Balza (autore di vari capitoli) e Barbara Tartaglione di Medicina Democratica, Emilio Del Mastro di Pro Natura, Elena Camino dell’Ecoistituto del Piemonte, Marinella Correggia autrice della prefazione e di vari capitoli del libro, Liza Binelli co-autrice su val Bormida, Mirta Da Pra del Gruppo Abele, Federico Valerio di Italia Nostra ed Ecoistituto di Genova, Oreste Magni dell’Ecoistituto della Valle del Ticino. Clicca qui

Il Movimento per l’acqua a dieci anni dalla sua nascita.

 

Il Movimento per l’acqua a dieci anni dalla sua nascita ha prodotto (scaricabile al link) un documento per definire a 360° la cornice dentro cui si muove il suo percorso.
Clicca qui un commento critico “Una sconfitta epocale” tratto da “Ambiente Delitto Perfetto” (Lino Balza – Barbara Tartaglione. Prefazione di Giorgio Nebbia. Pagg. 518. Terza edizione).

Non esiste il reato di dolo nel codice penale italiano?

Per l’ennesima volta parrebbe di no (cfr. Ambiente Delitto Perfetto di Barbara Tartaglione e Lino Balza), considerata la sentenza del processo per l’omessa bonifica del Sito di interesse nazionale di Bagnoli, conclusosi con 6 condanne per disastro ambientale colposo e non doloso, dunque con pene fino a 4 anni, ovviamente nell’ombra della prescrizione. Già prescritto il reato di traffico illecito di rifiuti. Per la omessa anzi peggiorata bonifica e la truffa sono morti e stanno ammalandosi gli abitanti mentre il danno erariale è stato di oltre 100 milioni. Tra i “colpevoli”: amministratori PD e Arpa. Occorre cominciare da capo la bonifica sbandierata da Renzi: commenta il Comitato di Bagnoli.

Pubblicità elettorale ambientalista.

Daniele Borioli è candidato PD al Senato. Ottimi motivi per non votarlo: è strenuo avversario dei No Tav e degli antinuclearisti, nonché ostinato sostenitore degli inceneritori. Numerosi episodi del suo infausto carrierismo politico si trovano documentati sia sul primo che sul secondo volume di “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”.

Luigi Mara un gigante dell’ambientalismo.

A due anni dalla sua scomparsa, e alla vigilia di un appuntamento congressuale delicato stante lo stato di salute dell’organizzazione che fu di Giulio Maccacaro, è doveroso ricordare la figura di Luigi Mara, un gigante nella storia di “Medicina democratica Movimento di lotta per la salute”. Maccacaro volle nella denominazione che fosse marcato il termine “Movimento di lotta per la salute”. E Mara, fino a pochi anni dalla morte, ha esaltato col suo esempio lo spirito e la sostanza di questa eredità politica e culturale. Chi sfoglia le 527 pagine dei due volumi de “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” incontra ripetutamente il nome di Luigi Mara: del libro è uno dei protagonisti principali. In 40 anni, infatti, le nostre vite si sono incrociate con frequenza perché entrambi impegnati là dove eravamo utili quali attori del “Movimento di lotta”. Così ci ritrovavamo in questa e quell’altra parte dell’Italia. Nel primo, e soprattutto nel secondo volume del libro, in tante belle pagine ripercorro -senza retorica- gli appuntamenti storici nei quali ho avuto l’onore di essere stato fianco a fianco. Anche nei momenti più difficili, quando lui o io eravamo buttati fuori dalla fabbrica (e gli altri erano assenti). Mi ha insegnato molto, gli devo molto. Purtroppo ci siamo divisi. Purtroppo l’ultimo capitolo del secondo volume (chiedilo a balzamd@gmail.com ) è intitolato “Che fine farà Medicina Democratica?”. Il terzo volume chiarirà la risposta definitiva, di nuovo senza retorica, soprattutto senza l’ipocrisia dei più ma con la franchezza che meritano Giulio Maccacaro e Luigi Mara: due giganti fra tanti pigmei.
Lino Balza.

Amianto Fibronit di Broni, ennesima “giustizia di classe” nei tribunali.

L’aggiungiamo alle 518 pagine di “Ambiente Delitto Perfetto” (clicca qui). La Cassazione ha definitivamente assolto, per non aver commesso il fatto, gli imputati accusati delle morti e delle malattie di centinaia di lavoratori e cittadini. Tutti i processi per amianto (e non solo) si stanno concludendo, a distanza di anni e anni e tre gradi di giudizio, con prescrizioni e assoluzioni, senza risarcimenti per le vittime. Vale ancora la pena affrontare questa “giustizia di classe” che ha come unico risultato di pagare le spese processuali e le parcelle degli avvocati?

La chimica in Italia oggi è Solvay. Meriterebbe un premio.

Per un secolo la chimica in Italia è stata l’italiana Montedison: 150.555 dipendenti nel 1975, quinta in Europa, settima nel mondo. I governi democristiani e socialisti se la sono divorata tutta con le speculazioni finanziarie, la corruzione industriale, il clientelismo politico. Tangentopoli, suicidi e galera (poca). In questo secolo la Chimica (e la Ricerca!) in Italia si è ridotta alla belga Solvay: 2.000 dipendenti, che ha comprato i resti della Montedison. Solvay si compra anche i premi: vedi la “velina” che ha spedito ai giornali. Se fosse istituito, Solvay oggi avrebbe meritato il premio come l’azienda più processata in Italia per inquinamento ambientale: vedi il libro “Ambiente Delitto Perfetto”. A Spinetta Marengo (Alessandria), galleggia nella falda sotto lo stabilimento un cocktail di 21 sostanze tossiche cancerogene e mutagene, il sangue dei lavoratori è arricchito con massicce dosi del micidiale PFOA. Oltre agli impianti, dalla Montedison la Solvay ha ereditato la licenza di avvelenare e non bonificare, tramite la complicità politica e sanitaria e l’impunità giudiziaria. E’ veramente il modello dell’Italia.

In copertina di “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”: una rara immagine del capolavoro distrutto di Gio’ Pomodoro.

 

L’imponente “Monumento al lavoratore ignoto” era esposto in piazza Donegani a Spinetta Marengo (Alessandria), creazione di uno fra i più importanti scultori astratti del panorama internazionale del XX secolo, nonché orafo, incisore e scenografo: Giorgio Pomodoro, in arte Gio’ Pomodoro. Pomodoro ha esposto alla Biennale di Venezia e di Parigi, alle gallerie di Milano e di New York eccetera, è presente nelle collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, da Città del Messico a Querceta. Pomodoro, colpito da ictus, non fece in tempo a trasferire alla sua quinta biennale di Venezia questo suo ultimo capolavoro, che rimase preda dell’iconoclastia distruttiva tipica del provincialismo alessandrino.
A pagina 15 del secondo volume: la cronaca dell’ infausto avvenimento (chiedine una copia a alessandriamd@gmail.com).
post scriptum
Ci viene chiesto della figura umana che compare nell’opera d’arte di Giò Pomodoro. Qui sta il colpo di genio dell’artista: nel “Monumento al lavoratore ignoto” emerge invece… il lavoratore più noto dello stabilimento. Una scelta rivoluzionaria nell’ars scultorea del secolo che introduce nell’opera la figura vivente, così esaltando “la centralità della persona umana, frutto della convinzione che la sorte personale dell’uomo sia necessariamente tragica e rivelatrice della sua connessione all’universale”. Una scelta però anche politica: il soggetto che compare (il licenziato per rappresaglia) non è stato gradito dal committente (Montedison): spiegazione che sta alla base della sciagurata scelta di distruzione del monumento.

L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza.

Volume secondo. Pagg. 322. <<… questo -a parte qualche licenza poetica- non è un “libro di memorie”, e non è una storia romanzata o un romanzo storico, è storia tratta fedelmente dalla trentina di periodici e quotidiani che mi hanno ospitato come “corrispondente di guerra”. Storia minore? Semmai nell’accezione di Giorgio Nebbia: “Considero molto importante questa storia del tuo impegno giornalistico e dei giornali e riviste nati e vissuti più o meno a lungo, poi in parte scomparsi a cui hai collaborato, una Storia che chiamerei ‘Minore’ non perché sia meno importante ma perché è sommersa e quasi sconosciuta nel gran chiasso di cose frivole dei nostri tempi”. Una storia che, al limite, potrebbe a sua volta essere analizzata dagli storici di professione, se non che il libro ahiloro è riservato a pochi amici…>>. [Possono richiederlo a alessandriamd@gmail.com ]. <<…fra i 396 personaggi, protagonisti e comparse, che popolano il primo volume [clicca qui] e i 492 il secondo [clicca qui], prevalgono -per acrimonia dell’Autore- quelli negativi, ma incontriamo belle figure di giornalisti, politici, sindacalisti, magistrati, ambientalisti e soprattutto di cittadini comuni, lavoratori, che perseguono “la diritta via”; Quelli quelli che Lev Tolstoj ritiene muovano veramente la storia umana…>>.

Fa parte del servizio sanitario pubblico l’unità mesotelioma fino ad oggi finanziata da fondi privati.

La Regione Piemonte ha deliberato l’istituzione dell’ unità UFIM all’interno del Dipartimento di Medicina dell’Aso in convenzione con l’Asl.
Clicca qui Silvana Mossano “Ufim diventa struttura stabile e autonoma”
Dal 2004 la Fondazione Buzzi Unicem ha speso circa 4 milioni per la ricerca: Clicca qui La Stampa.
Se anche tu vuoi contribuire per la Ricerca della cura del mesotelioma, riceverai in omaggio i libri “Ambiente Delitto Perfetto” e/o “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”. Invia mail a balzamd@gmail.com specificando indirizzo postale, e ti sarà fornita indicazione su come effettuare la sottoscrizione.

Biocarburanti dagli scarti e agrocarburanti da coltivazioni.

A Londra i primi autobus vanno a scarti di caffè, dopo quelli alimentati da scarti di alimentari o grasso della lavorazione (clicca qui). La Mossi Ghisolfi invece è stata messa dal tribunale in concordato preventivo. In cassa integrazione i lavoratori a Crescentino della raffineria di bioetanolo da coltivazioni: impianto che le popolazioni alessandrine avevano impedito a Rivalta Scrivia con le lotte.
Clicca qui, tratto da “Quelli delle cause vinte”: “Rivalta respinge la speculazione del bio-etanolo”, di Lino Balza

Tera e Aqua: di novembre.

Se clicchi qui: ti appare TERA e AQUA di novembre.
pag.1 e 2 Continua la battaglia per la Foresta del Cansiglio (12nov. la 30a marcia, 10nov a Vittorio V.)
pag.3 Referendum Veneto e Denuncia contro la caccia nel Bosco di Mestre
pag.4 Forum regionale Rifiuti zero-riciclo totale
pag.5 Esposto su illegittimità e inadempienze Superstrada Pedemontana veneta
pag.6 Succede domani (un sogno?) 2019. Venezia libera dal Mose
pag.6-7 IncontriamoCittAperta: Tintoretto a Venezia
pag.7 Selva di Cadore. L’antico mulino rivive
pag.8 Presentazioni libro Quelli delle cause vinte nov.10 Vittorio V.,17 Buscate Mi, 25 Trento

Al Centro culturale Cantalupa presentazione del libro di Fritjof Capra e Ugo Mattei.

Venerdì 10 Novembre 2017, ore 21.00, via Chiesa 73 (villa comunale), Cantalupa (To). Il libro ripercorre per la prima volta l’affascinante storia parallela del diritto e della scienza dall’antichità ai tempi moderni e mostra come le due discipline si siano sempre influenzate a vicenda, fino ai tempi recenti”. Clicca qui la locandina dell’evento.

Quelli delle cause vinte. Un’alternativa alla rassegnazione e all’omertà.

Giovedì 2 novembre ore 17 Genova Facoltà di Scienze della Formazione corso Podestà, 2 presentazione del libro con Michele Boato ne discutono: Federico Valerio – chimico, Ecoistituto di Genova e Reggio Emilia; Vincenzo Lagomarsino – avvocato; Gianfranco Porcile – medico, vicepresidente Ecoistituto; Associazione Comitato Acquasola; Italia Nostra, sezione di Genova

In Campidoglio quelli delle cause vinte.

Venerdì 27 ottobre, alle ore 17 a Roma, sala piccola Protomoteca, Campidoglio con l’invito alla presentazione del libro QUELLI DELLE CAUSE VINTE Manuale di difesa dei beni comuni Dialogheranno con l’autore, Michele Boato:
Pinuccia Montanari (Assessora all’Ambiente di Roma)
Fulco Pratesi (fondatore e presidente onorario WWF Italia)
Marinella Correggia e Marina Forti (giornaliste e scrittrici)
Giorgio Nebbia (con un intervento scritto)
Anna Ciaperoni(vicepresidente AIAB)
Cristiana Mancinelli Scotti (Forum Salviamo il Paesaggio)
Livio Giuliani (matematico e fisico)
Matilde Fracassi (Forum Territoriale Permanente Parco delle Energie)
Carlo Alberto Pinelli (Mountain Wilderness)
protagonisti di alcune delle 81 vicende raccolte nel volume.
Il libro, edito dall’Ecoistituto del Veneto, è di 250 pagg. e costa solo 5 euro. (clicca qui)

Libro di Lino Balza e Barbara Tartaglione

Una recensione di Michele Boato sul numero di Gaia di ottobre:
“E’ un ottimo volume di 520 pagine scritto e pubblicato da Lino Balza e Barbara Tartaglione, con l’introduzione di Giorgio Nebbia, maestro (novantenne ma molto attivo) dell’ambientalismo, che loda questa iniziativa storico-editoriale, perché permette di non disperdere il patrimonio di molte lotte piemontesi, condotte in fabbrica e fuori, come fa la Fondazione Micheletti di Brescia, a cui Nebbia collabora”. (continua)
Il libro va richiesto a: linobalzamedicinadem@gmail.com. La sottoscrizione è interamente devoluta Ricerca per la cura del mesotelioma.

Sindaco e sindacati verifichino la sicurezza dell’Arkema di Spinetta Marengo.

Mai tacciati di allarmismo (allarme infondato), facciamo lampeggiare il semaforo arancione a sindacati e sindaco invitandoli a verificare le condizioni di sicurezza degli impianti della multinazionale francese Arkema di Spinetta Marengo, nonché il piano di emergenza per catastrofe industriale, alla luce del drammatico incidente che negli Stati Uniti sta allarmando un milione di persone in un raggio di quaranta chilometri, la cui dinamica ricorda sinistramente quella di Fukushima ma anche quella di Spinetta nell’83 quando i “Perossidi”, ancora di proprietà Montedison, esplosero due volte con morto e feriti (pag. 156 del libro “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”).

Le stesse lavorazioni di perossidi organici , utilizzati nelle produzioni di plastiche e farmaceutiche, avvenivano infatti all’Arkema di Crosby, in Texas a nord est di Houston, investito dall’uragano Harvey. A seguito dell’alluvione, senza elettricità i generatori di riserva hanno perso potenza e i prodotti chimici non più conservati al freddo sono inevitabilmente esplosi diventando volatili ben oltre l’area che era stata prontamente evacuata per limitare le intossicazioni. Altri depositi, avverte l’azienda, potrebbero deflagrare: nel 2014 un test di rischio dimostrò che, in condizioni estreme, l’incidente potrebbe contaminare oltre un milione di persone, fino a Houston.

Clicca qui CorriereAl “Sicurezza Arkema Spinetta Marengo: sicuri che sia tutto ok?”
Clicca qui Radio BBSI “Sicurezza Arkema Spinetta Marengo”
Clicca qui Alessandria Post “Sicurezza Arkema Spinetta Marengo”
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Letture ambientaliste per l’estate (e per tutto l’anno) / 3

Quando Davide sconfigge Golia: 80 storie di lotte ecologiste arrivate alla vittoria, che formano sia un libro di storia dell’ambientalismo italiano, sia un manuale per conoscere metodi di lotta e comunicazione, strumenti legali, scientifici e istituzionali che si sono dimostrati utili per concludere positivamente importanti lotte ambientali. Una alternativa alla rassegnazione e all’omertà.