Appuntamenti contro Nucleare e Armi, e una Proposta a tutti i Movimenti

Contro il nucleare, venerdì 16 luglio alle ore 21.00, presso la C.G.I.L. – Camera del Lavoro di Vercelli, via Stara, 2, è convocata una assemblea anche con l’obbiettivo di una struttura reticolare su tutto il territorio piemontese.
A cura del Coordinamento lombardo del comitato sì alle rinnovabili no al nucleare, riunione per il 20 luglio alle ore 16 a Milano in via Borsieri 12, presso la sede di Kronos, anche per avviare la raccolta di firme sulla legge di iniziativa popolare per l’efficienza energetica, il sostegno alle fonti rinnovabili e la salvaguardia del clima.
A cura dell’Assemblea permanente NO F-35, Convegno nazionale a Novara per il 17 luglio ore 11 presso la sede del Circolo Banditi di Isarno (Via Martiri di Isarno Fr. Vignale-Novara) sul tema: “Contro le spese militari e l’aggravamento delle condizioni di vita dei Cittadini” e per varare un calendario di iniziative locali sino ad arrivare a una scadenza centrale.
Medicina democratica ha formulato una proposta a tutti i movimenti antinucleari italiani:
Tutte queste iniziative inprogramma e tutte quelle che abbiamo fatto finora, a cominciare dal ricorso per Bosco Marengo, sono estremamente positive. In tutta Italia si sono tenute e si terrannoriunioni, convegni, manifestazioni, blog, riviste eccetera. Tutto ciò è molto positivo: l’articolazione dei movimenti, l’autonomia e l’iniziativa locali che arricchiscono i movimenti. Ciò che non è ancora positivo è che manca il collegamento, l’informazione di quello che si sta facendo e ci si propone di fare, il circolo virtuoso, manca quella comunicazione insomma che si rivelerà indispensabile e vincente nel momento dello scontro referendario. Dunque proponiamo di creare una rete nazionale in grado di informare in tempo reale su ogni avvenimento/iniziativa, perciò di adottare una unica mailing list nazionale (lista Nocentrali) per tutte le comunicazioni riguardanti il nucleare.

Che importanza ha…

CHE IMPORTA, CHI L’HA SCRITTO?
L’IMPORTANTE E’ CHE SIA VERO.

Ci viene chiesto di smentire che le iniziali S.T. che firmano il commento “La sicurezza Solvay nelle mani dei tre”, corrispondono ad una certa persona. Precisiamo: l’acronimo S.T. sta per Sempronio Tizio.
Precisiamo inoltre che l’immagine delle tre scimmiette (simbolo di chi non vede non sente non parla), pur ispirata, non è stata rubata dai locali della ditta Solvay.

La Sicurezza Solvay nelle Mani dei Tre

Su Il Piccolo, a firma di Enrico Sozzetti, dalle consuete voci di azienda e Cisl, apprendiamo che non ha ragione di essere la richiesta della CGIL di aumentare da 3 a 6 i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) nello stabilimento della Solvay di Spinetta Marengo (Alessandria).
Non solo secondo l’azienda e la Cisl, ma anche secondo la Uil, i 3 RLS sono stati finora -per capacità, esperienza e coraggio- più che sufficienti a garantire la salute e la sicurezza innanzitutto dei lavoratori e perfino dei cittadini. E’ dimostrato dal fatto che la Solvay in tutti questi anni -proprio grazie ai massicci investimenti ambientali imposti all’azienda dai mastini sindacali- è sempre stata fuori da ogni scandalo ambientale tipo PFOA, da ogni inquinamento tipo PFIB, da ogni processo penale tipo cromo esavalente ecc. che ha colpito la Fraschetta. Secondo Cisl e Uil, veri e propri mastini della Solvay, la responsabilità di questi crimini ambientali semmai potrebbe ricercarsi tra le altre aziende del polo chimico spinettese (Michelin, Paglieri, Arkema…). Meglio sparare alto per essere sicuri di non colpire nessuno.
S.T.
Clicca qui se vuoi leggere (La Stampa) del fasullo e miliardario progetto di bonifica dell’AMAG.

Le Attività di Medicina democratica

Se clicchi qui, puoi leggere alcune informazioni sulle attività di Medicina democratica.
In merito alla manovra governativa: la insana soppressione dell’ISPEL, l’istituto superiore per la sicurezza sul lavoro.
Thyssenkrupp: gli interventi dei consulenti di Medicina democratica al processo sull’eccidio.
Eternit: sempre più chiare al processo le responsabilità della strage.
Inceneritore di Ferrara: il ricorso contro il TAR.

Qui Comincia l’Avventura

Alla notizia si è levato un grido di dolore: “Ingrato circolo novese del PD, addio. Mi trovo in aperto dissenso con le scelte della segreteria locale che sostiene il referendum per la tutela dell’acqua pubblica”. Con queste parole Mauro D’Ascenzi, amministratore delegato delle società Acos di Novi Ligure, si è dimesso dal circolo del Pd del suo comune sulla questione del referendum sull’acqua proposto dai movimenti e sostenuto localmente dal circolo del partito democratico. “Il segretario PD nazionale Bersani” aggiunge D’Ascenzi “ha solo mostrato simpatia per i movimentisti, ma per fortuna dice una cosa e si comporta al contrario, presentando una proposta di legge che salvaguarda le nostre gestioni privatistiche”. D’Ascenzi riveste alte cariche a livello locale (Acos, Gestione Acque) e nazionale (vicepresidente di Federutility). Cariche pagate a suon di milioni. Dalle quali si è ben guardato di dimettersi. Si è dimesso dal circolo, che lo aveva lottizzato in quelle cariche. Mica scemo.

Presentato il Ricorso al Consiglio di Stato per Bloccare Bosco Marengo e il Programma Nucleare del Governo

Tramite l’avvocato Mattia Crucioli, abbiamo * registrato a Roma il ricorso al Consiglio di Stato per annullare l’illegittimo decreto del governo (avallato da regione, provincia, comune) che, invece della bonifica autorizza la Sogin ad allestire a Bosco Marengo (Alessandria) un deposito (poco più di un vulnerabilissimo capannone) di scorie nucleari: giustificato come “temporaneo”, sine die, a tempo indeterminato.
Dunque definitivo, in assenza di un deposito nazionale ultrasicuro per millenni ad accogliere l’eredità delle vecchie centrali: previsto dalla legge ma non in costruzione anzi neppure individuato come localizzazione.
Se la sentenza sarà favorevole, conquisteremo in Italia l’uscita dall’eredità nucleare, conquisteremo il precedente giuridico a favore di tutti gli ex siti nucleari italiani altrimenti destinati definitivamente a depositi di se stessi con pericolo immane per le generazioni presenti e future, e conquisteremo di fatto il blocco del piano nucleare del governo costretto finalmente a risolvere l’eredità dei depositi locali e obbligato in prima istanza a costruire -secondo legge- un deposito nazionale ultrasicuro per millenni, senza poter procedere nel frattempo a qualsivoglia nuova centrale nucleare.
Se la sentenza sarà sfavorevole, non ci resterà che il referendum.
Dunque una sentenza di importanza nazionale.
Dunque una sottoscrizione di importanza nazionale. Il costo iniziale del ricorso è previsto in circa 10 mila euro, una somma enorme, interamente da reperire tramite la sottoscrizione popolare (aggiorneremo gli elenchi dei sottoscrittori). Scegliendo tra i due seguenti numeri di conto corrente.Specificare sempre la causale: “Nucleare Alessandria”.
Conto corrente bancario,intestato a Medicina Democratica Scrl C/C 10039 ABI 05584 CAB 01708 CIN W Codice IBAN – IT50W0558401708000000010039
oppure conto corrente postale n. 22362107 intestato a Pro Natura Torino Via Pastrengo 13, 10128 Torino.

Seminario Nazionale della Tavola della Pace

Medicina democratica di Alessandria aderisce e partecipa a Senigallia, 2 – 3 luglio 2010, al Seminario nazionale della Tavola della pace
Nonviolenza * Giustizia * Libertà * Diritti umani * Pace * Responsabilità * Speranza

Progettiamo la strada che vogliamo fare insieme fino alla Perugia-Assisi del 25 settembre 2011
L’Italia e il mondo. Le crisi e il progetto. I problemi e i pericoli, le difficoltà e le preoccupazioni. Quello che abbiamo fatto e quello che possiamo fare a scuola, con i giovani, nelle nostre città.
Come si fa a lavorare per la pace e i diritti umani oggi in Italia? Cosa deve ancora cambiare? Dall’Afghanistan a Gaza, dall’Africa all’Iran. Dal Mediterraneo all’Europa. Dall’informazione alla giustizia, dalle spese militari all’immigrazione. Dalle raccomandazioni dell’Onu alle città dei diritti umani.
Il Comitato nazionale per il 50° anniversario della Marcia per la pace Perugia-Assisi. Gli obiettivi e i programmi. Quello che faremo insieme fino al 25 settembre 2011.
Clicca qui per leggere un contributo di Medicina democratica alla Tavola della pace.

26 Giugno: No Nucleare Day Nazionale

No Nucleare Day, sabato 26 giugno 2010 in tante città italiane.
A Milano Manifestazione Nazionale ore 14 in Piazza Fontana


Una giornata per chiarire al paese che non esiste solo la voce propagandistica di televisioni e giornali, ma esiste anche la voce dei liberi cittadini che dicono no al nucleare e sì alle fonti rinnovabili e a un mondo ecosostenibile. Una giornata di informazione sui pericoli e sui costi delle centrali e dei depositi nucleari. Nonché sulle alternative al nucleare. Una giornata auto organizzata senza alcuna copertura partitica. Senza soldi, via internet. Il colore sarà il giallo: simbolo del pericolo nucleare, ma anche il colore del sole cioè simbolo dell’alternativa al nucleare.
Tra le relazioni della giornata, Medicina democratica di Alessandria: “L’eredità nucleare (i depositi di scorie) è l’emergenza ambientale e sanitaria da affrontare oggi; soprattutto i ricorsi amministrativi in corso (quello pilota per il deposito di Bosco Marengo) sono addirittura in grado di bloccare il programma nucleare del governo; dunque massima priorità alla mobilitazione (sottoscrizione popolare) in atto”.
Associazioni aderenti:
MAN-Associazione Mediterranea per la Natura, Medicina Democratica, MSGV-Mondo Senza Guerre e senza Violenza,
Greenpeace-Gruppo di Milano, Fare Verde, Legambiente, ADT- Amici Della Terra Lombardia, LAV Nazionale e WWF italia.
Per informazioni: info@eticaforum.com 3487046504 3497909282 lykos@hotmail.it annanonucday@aim.com Etica Forum Facebook

LUCI E OMBRE AL CONVEGNO CGIL SULLA SOLVAY

Temi scottanti. Assenze e presenze inquietanti. Domande impertinenti. Risposte evasive. Affermazioni sorprendenti. Armonie e conflitti. Denunce e complicità. Ricatti e paure. Sospetti e certezze. Divisioni e inciuci. Pentimenti e proposte. Centrodestra e centrosinistra d’accordo. E tante altre sorprese.
Se vuoi leggere il resoconto del convegno, clicca qui.

Iniziative a Favore Delle Vittime Dell’Amianto e Degli Ex Esposti

IL GIORNO 23 GIUGNO ALLE ORE 13
PRESSO IL SENATO DELLA REPUBBLICA VI SARA’ UNA
CONFERENZA STAMPA INDETTA DA MEDICINA DEMOCRATICA INSIEME AL SEN. CASSON CONTRO LA SOPPRESSIONE DELL’ISPESL, PER SOLLECITARE ANCORA UNA
VOLTA L’EMANAZIONE DEL DECRETO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE CHE HA
ISTITUITO IL FONDO PER LE VITTIME DELL’AMIANTO, NONCHE’ LA
SOLLECITAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE PRESENTATA DAL SEN. CASSON IL 28
APRILE CHE PARTICOLARMENTE RIGUARDA LA RIAPERTURA DEI TERMINI PER
PRESENTARE LA DOMANDA SUI BENEFICI PREVIDENZIALI:
ALLE ORE 15,30 DEL MEDESIMO GIORNO SI RIUNIRA’
IL GRUPPO DI LAVORO SULLO SMALTIMENTO DELL’AMIANTO (DELLA
SECONDA CONFERENZA NAZIONALE) ARRICCHITO DAGLI APPROFONDIMENTI FATTI
NEL CONVEGNI DEL 29 MAGGIO A BRESCIA E DEL 5 GIUGNO A TARANTO.

Firma la petizione contro gli OGM

La Commissione Europea ha appena approvato la coltivazione di raccolti OGM (patata della BASF e mais della Monsanto).
Crollando di fronte alla lobby degli OGM, la commissione ha ignorato il 60% di Europei che sentono di dover valutare i fatti prima di coltivare alimenti che possono costituire una minaccia per la nostra salute e l’ambiente.

Le preoccupazioni sulla coltivazione di Organismi Geneticamente Modificati OGM includono: contaminazione di raccolti organici e dell’ambiente; il loro impatto sul clima per l’eccessivo uso di pesticidi richiesto; la distruzione della biodiversità e dell’agricoltura locale; e gli effetti degli alimenti OGM sulla salute pubblica.
Una nuova iniziativa permette ad un milione di cittadini europei di presentare richieste ufficiali e legali alla Commissione Europea, di scardinare l’influenza delle lobby.
Leviamo un milione di voci per la messa al bando di alimenti OGM fino a quando non sarà completata la ricerca; saranno consegnate al Presidente della Commissione Europea Barroso. Leviamo un milione di voci per porre una moratoria all’introduzione dei raccolti OGM in Europa e creare un ente scientifico etico ed indipendente per condurre la ricerca e determinare una forte regolamentazione dei raccolti OGM. Firma la petizione ed inoltra con e-mail l’invito ad amici e familiari: http://www.avaaz.org/it/eu_gmo/?vl

Ad Alessandria La “Questione Acqua” E’ Sempre Questione Morale

Mentre si va verso il milione di firme per i tre referendum abrogativi a favore dell’acqua pubblica, Giuseppe Raggi aggiorna la privatizzazione strisciante delle risorse idriche alessandrine tramite piramidi societarie e proliferazione di poltrone politiche, situazione che avevamo ancora denunciato nel 2007 quando raccogliemmo in provincia 4.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Clicca qui per conoscere la situazione attuale e il commento di Raggi.
Clicca qui per confrontare la denuncia del 2007.

No Nucleare Day

Organizzalo anche nella tua città
Firma e fai firmare la proposta di legge di iniziativa popolare

Il 26 di giugno una RETE di Associazioni, Enti, privati cittadini e movimenti scenderanno nelle piazze dei Capoluoghi Italiani per dire NO al nucleare.
Organizzeremo per le strade delle nostre città, una MARCIA dei cittadini che vogliono riprendere in mano il proprio futuro e riappropriarsi delle scelte che incideranno sul diritto alla salute, alla vita e alla sicurezza.
Fiori gialli, simboli della natura e della vitalità sfileranno insieme a maschere antigas e immagini di un probabile futuro con il nucleare. Percorreremo le strade maggiori sino a giungere nella piazza, dove sarà distribuito materiale informativo.
Sarà una prima grande manifestazione civile, dunque APARTITICA, che segnerà l’inizio di un lungo cammino insieme , con l’obiettivo di contrastare la politica energetica scelta per il nostro paese.
Il GIALLO sarà il colore distintivo della giornata: il GIALLO che segnala una zona di pericolo nucleare e il giallo dell’emblema per l’energia rinnovabile, il sole.
DOVE? Ci mobiliteremo in ogni Capoluogo Italiano, organizzando autobus da tutte le altre province vicine per raggiungere la manifestazione a costi accessibili per tutti.
Invitiamo chi non potesse partecipare a mostrare dai balconi e dalle finestre uno striscione, realizzato anche con cartoncino e pennarello nero,
con su scritto: “IO DICO NO AL NUCLEARE
Per aggiungere la tua città scrivi una mail, indicando Nome, Cognome, località, indirizzo mail e recapito cellulare. http://lottanucleare.wordpress.com

Quello che segue è il testo della proposta di legge di iniziativa popolare
che sarà depositata il 7 giugno (lunedi) in Cassazione dal Comitato “Si
alle Rinnovabili – No al Nucleare”.
Su di essa bisognerà raccogliere le 50.000 firme necessarie per presentare
la proposta in Parlamento (in sei mesi, contando dalla data del primo modulo
vidimato).
Clicca qui per leggere la proposta di legge di iniziativa popolare

SOTTOSCRIZIONE POPOLARE PER IL RICORSO CONTRO IL DEPOSITO NUCLEARE DI BOSCO MARENGO

Andiamo avanti anche senza di loro. Perchè noi abbiamo dignità nazionale. Il ricorso in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Piemonte, lo facciamo noi, la base del movimento antinucleare. Per loro, per i latitanti partiti e associazioni nazionali, 10 mila euro sarebbero bruscolini. Per noi, saranno uno sforzo titanico. I numeri di conto corrente per la sottoscrizione nazionale, la terza, sono sempre gli stessi: (specificare sempre la causale: “Nucleare Alessandria“)
conto corrente bancario, intestato a Medicina Democratica Scrl C/C 10039 ABI 05584 CAB 01708 CIN W Codice IBAN – IT50W0558401708000000010039
oppure
conto corrente postale n. 22362107 intestato a Pro Natura Torino Via Pastrengo 13, 10128 Torino.
Davide contro Golia, noi contro governo e soci. Dobbiamo tentare di battere la sentenza del Tar che ha ammesso il deposito Sogin a Bosco Marengo (Alessandria) autorizzato dal governo con la complicità di comune, provincia e regione; un deposito di scorie nucleari dichiarato “provvisorio” e nel contempo “a tempo indeterminato”, e che dunque tutti sanno che sarebbe definitivo. Infatti, una volta accettato il deposito locale, il governo non si sentirebbe più costretto a costruire, per legge, il deposito nazionale ultra blindato e sicuro per millenni. Migliaia di fusti radioattivi, sia già stoccati che in arrivo, resterebbero sine die nel più insicuro dei siti e nel più insicuro dei depositi: in mezzo alle città, un semplice capannone pericolosissimo bersaglio per attentati, incendi, terremoti, alluvioni, cadute di aerei e meteoriti, con effetti catastrofici in aria e in acqua per centinaia di migliaia di persone, comprese le generazioni future per centinaia di anni.
Il ricorso pilota di Bosco, per denuclearizzare Alessandria, è importante non solo per questo territorio: la vittoria o la sconfitta varrebbero, come precedente giuridico, anche per tutti i siti che hanno ereditato i rifiuti nucleari (Trino, Saluggia, Caorso, Sessa Aurunca, Latina), destinati dal governo a eterni depositi di se stessi. E’ importante per il Piemonte gravato dall’83,5% dei rifiuti radioattivi italiani, in siti inidonei. Soprattutto la vittoria bloccherebbe il piano nucleare del governo, costretto a risolvere il problema delle scorie (deposito nazionale) prima di avventurarsi in nuove centrali. Anche per il frantumato movimento antinucleare italiano sarebbe una occasione di unificazione, per non perdere il referendum. Si perde la guerra se non si combattono tutte le battaglie, a cominciare da quella di Bosco Marengo.

Grazie COOP

Grazie COOP,
per aver sospeso la distribuzione delle merci prodotte da Israele, paese che attualmente sta danneggiando l’ambiente, la salute, la società e l’economia palestinese.
La COOP Italia ha recentemente annunciato la decisione di sospendere la commercializzazione dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane nei territori palestinesi occupati.
Questa decisione è frutto delle segnalazioni da parte dei propri soci e degli attivisti della coalizione Italiana contro la Carmel-Agrexco, il più grande esportatore israeliano di prodotti agricoli, che esporta anche il 60-70% dei prodotti dalle colonie.
Non è difficile immaginare che la COOP sarà sotto forte pressione al fine di riconsiderare la decisione presa.
Dobbiamo farci sentire alla COOP per ringraziarli e per sostenere la loro decisione di tutelare i consumatori italiani che non vogliono comprare merci prodotti illegalmente.
Scrivete email o telefonate ai call center della COOP di tutt’Italia.
Ma non tutti sono d’accordo a ringraziare la Coop. Clicca qui.

Conferenza sul Nucleare ad Alessandria

Mercoledì 26 maggio 2010 alle ore 21:00
Presso la sala dell’associazione cultura e sviluppo
in piazza Fabrizio De André n. 76 (AL) ( già viale Michel n.2 )
CONFERENZA
ITALIA ed ENERGIA
Il momento delle scelte
Ore 21:00 Nadia PASTORINO – segretario provinciale IdV
Ore 21:10 NUCLEARE – l’alternativa più pericolosa
Gian Piero GODIO – responsabile energia Legambiente Piemonte
Ore 21:30 BOSCO MARENGO – una “battaglia” per tutti i siti di scorie
Lino BALZA – Medicina Democratica, sezione di Alessandria
Ore 21:50 ITALIA e L’ENERGIA – risparmio, efficienza, rinnovabili
Franco GABRIELE – docente di impianti elettrici, consigliere comunale IdV
Ore 22:10 – ENERGIA – il futuro possibile
Franco CAPUA – docente di elettrotecnica
Ore 22:30 – DOMANDE
Ore 22:45 – CONCLUSIONE On. Renato CAMBURSANO – Italia dei valori

Telefonini e Rischio Tumori: Aumento Fino al 70%

Il prof Angelo Levis (già ordinario di Mutagenesi presso l’Università di Padova e membro del Comitato Scientifico di ISDE) – è uno dei maggiori esperti sul tema, dibattuto e complesso, dei rischi connessi all’utilizzo di cellulari e cordless.
A pochi giorni dalla comparsa, sul sito dell’ International Journal of Epidemiology, dei dati più recenti dell’Interphone Study Group (studio che ha avuto grande eco in quanto, guarda caso, co-finanziato dalle principali industrie di telefonia mobile), il prof Levis scrive:
I motivi alla base della discrepanza tra i dati positivi di Hardell sulla relazione tra uso di telefoni mobili (compresi i cordless) e aumento del rischio di tumori cerebrali e al nervo acustico e quelli “negativi” dell’Interphone (sugli utilizzatori solo di cellulari) dovrebbero essere definitivamente chiariti dall’esame degli ultimi recentissimi articoli pubblicati dai due gruppi. Hardell, come aveva già fatto negli ultimi anni , ha eseguito una nuova meta-analisi nella quale ha incluso, oltre ai suoi dati, anche quelli dell’Interphone: mentre i dati complessivi non evidenziano alcun aumento del rischio di tumore alla testa negli utilizzatori di telefoni mobili, restringendo la meta-analisi ai soggetti con almeno 10 anni di latenza (dall’inizio dell’uso dei telefoni mobili) e ai soli tumori ipsilaterali (cioè sviluppatisi sullo stesso lato della testa sul quale viene abitualmente appoggiato il telefono mobile, che è l’unico significativamente irradiato), si evidenzia un aumento (quasi un raddoppio) del rischio (OR) statisticamente significativo (in quanto l’intero intervallo del IC95% è superiore a 1) per i tumori maligni al cervello (gliomi: OR = 1,9; IC 95% = 1,4-2,4) e per i tumori benigni (neuromi) al nervo acustico (oltre il 50% in più: OR = 1,6; IC 95% =1,1-2,4), e un aumento, rispettivamente del 30 e del 70%, prossimo alla significatività, per i tumori cerebrali benigni (meningiomi: OR = 1,3; IC95% = 0,8-1,8) e per i tumori benigni e maligni alle ghiandole salivari (OR = 1,7; IC 95% = 0,96-2,9).

LA QUESTIONE AMBIENTE NELLA FRASCHETTA

Cari concittadini,
vi siete mai chiesti perchè non si vedono più nel nostro cielo volare le rondini e da quest’anno neppure i rondoni e, sul far della sera volare i pipistrelli? Nelle notti di primavera non si ode il melodioso canto dell’usignolo e da molto tempo non siedono più nei nostri prati le lucciole?
Tutto questo avviene perchè la situazione ambientale della FRASCHETTA è altamente inquinata.
Per quanto riguarda l’aria lo smog ci opprime ed attanaglia .L’ARPA ci informa che in Alessandria , statisticamente, 88 persone all’anno, muoiono per lo smog. Smog, la cui composizione è variata nel tempo.
Dapprima negli anni sessanta era prevalentemente rappresentata da CO2 ed ossidi di carbonio ed attualmente con l’avvento dei nuovi carburanti ricca di particelle PM 8,2 e,sopratutto PM 2,5.
Le particelle PM 2,5 sono le più pericolose perchè,recenti indagini in medicina, hanno dimostrato che a livello degli alveoli polmonari, possono penetrare nel sangue e dare accidenti vascolari di estrema gravità. Nel territorio intorno alla Solvay Solexis (Foto in alto) si aggiungono le 19 sostane inquinanti, nominate da tutti i giornali e per cui sta indagando la Procura della Repubblica.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico oltre all’inquinamento da Cromo esavalente ed altre sostanze, di cui ha parlato diffusamente la stampa locale e nazionale, bisogna aggiungere l’inquinamento da PERFLUORATI, denunciati da Lino Balza di Medicina Democratica e che interessa oltre la Bormida, in cui si scaricano le acque reflue della Solvay Solexis, il TANARO ed oltre fino al PO che risulta inquinato da tali sottoprodotti fino alla foce.
Studi prevalentemente americani stanno dimostrando la tossicità dei perfluorati con effetti teratogeni e cancerogeni.
A tutto questo bisogna aggiungere il fatto del deposito di sostanze radioattive presso il Comune di Bosco Marengo e la diffusione delle fibre di amianto di cui sono pieni i giornali e la stampa.
Cari concittadini, mentre ITALIA NOSTRA, a cui mi onoro di appartenere, assieme alle altre Associazioni Ambientaliste si batte in sede nazionale affinché il grande catino, rappresentato dalla PIANURA PADANA possa essere meno inquinato, promuovendo congressi e riunione di Amministratori locali; da parte mia, continuerò a battermi nelle due Commissioni locali in cui sono presente, per il miglioramento delle condizioni ambientali di ALESSANDRIA.
Prof. Dott. GIANFRANCO MANUELLI

Via dalla guerra!

La guerra che i governi stanno conducendo in Afghanistan ci ha restituito altri corpi straziati di soldati italiani. Altri morti, altri feriti, altro dolore, altro sangue che costringono tutti a riaprire gli occhi su questa tragedia. La morte, il dolore e il sangue scorrono tutti i giorni in Afghanistan ma a noi (ai nostri media, prima di tutto) fa impressione solo il sangue italiano. Ed è una vergogna che si aggiunge alla vergogna della guerra.
Di questa guerra gli italiani non sanno quasi nulla. Qui in Italia, nelle retrovie della guerra, siamo sottoposti al ferreo regime della censura. Qui (come in nessun altro paese al mondo), dall’11 settembre 2001 è persino vietato chiamare le cose con il loro nome. L’espressione “guerra in Afghanistan” è bandita. Ma tutto questo non ci aiuta a capire cosa dobbiamo fare.
I nostri giovani soldati muoiono perché il governo continua a scaricare sui militari il compito di risolvere un problema che i militari non hanno nessuna possibilità di risolvere. Per questo il mostro della guerra continua da nove anni a fare stragi di vite umane, di legalità, di diritto e di diritti.
L’Italia deve uscire da questa guerra. Subito.
L’Italia deve abbandonare la via della guerra e impegnarsi a costruire un’alternativa politica alla guerra senza limiti. L’exit strategy è una sola: dobbiamo passare dall’impegno militare ad un impegno politico e civile a fianco delle popolazioni vittime decennali della guerra, dell’oppressione e della miseria. Dobbiamo sostenere la società civile afgana che s’impegna per il rispetto dei diritti umani, la ricostruzione e la riconciliazione (la più importante leva della democrazia in Afghanistan). Dobbiamo aumentare decisamente gli interventi di cooperazione con l’obiettivo di rispondere ai bisogni vitali della popolazione.

***
SONDAGGIO
(VOTA sul sito www.perlapace.it)
Afghanistan: cosa deve fare l’Italia?

  • Ritirare subito le truppe
  • Uscire dalla guerra ma non abbandonare gli afgani
  • Investire sulla società civile e su una soluzione politica
  • Continuare a fare quello che sta facendo
  • Non so

2 Giugno Antinucleare: Avanza Inesorabile il Conto alla Rovescia a Bosco Marengo

Avanza inesorabile il conto alla rovescia. Il 2 giugno è il termine ultimo per il deposito del ricorso al Consiglio di Stato. Cosa fanno i partiti e le associazioni nazionali, PD, IDV, Rifondazione e altre sinistre, Legambiente, WWF, Greenpeace, coordinamenti nazionali eccetera?
Si pensa di vincere la guerra -il referendum- dopo aver perso tutte le battaglie? Si pensa di vincere le battaglie a Saluggia, a Trino, a Caorso, a Sessa Aurunca eccetera, dopo aver perso la battaglia di Bosco Marengo? La battaglia di Marengo (Napoleone insegna, giugno 1800) può unificare l’Italia antinucleare. Non è l’ultima spiaggia antinucleare ma il terreno su cui si può inchiodare il piano nucleare del governo. “Si può” oppure “si poteva”? Visto che avanza inesorabile il count down?
clicca qui se vuoi completare l’informazione.

Appello per un Maggior Impegno nella Sezione di Medicina Democratica di Alessandria e Provincia

Si è svolto il 24 aprile 2010 a Milano il Direttivo nazionale di Medicina Democratica Movimento di lotta per la Salute.
Il testo completo del verbale: cliccando qui.
Di seguito, alcuni punti in estrema sintesi.

  • Votato e approvato il bilancio
  • Nuovo amministratore: Antonio Muscolino
  • Il prezzo dell’abbonamento rivista più iscrizione a socio: sarà di euro 50.

Il solo abbonamento sarà euro 35 (50 sostenitore) e la sola iscrizione euro 25. Sarà spedita lettera per chiedere agli abbonati di iscriversi tutti a MD onlus, anche per evitare di essere sottoposti a falcidie fiscali.
Impegni:
Referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.
MD ha aderito ed è impegnata sostenere il referendum.. Disapprova l’iniziativa dell’IDV (Di Pietro) e tanto più la petizione del PD. Tra le iniziative di sostegno, sarà preparato un convegno nazionale.
Coordinamento antinucleare.
MD si fa promotrice di un coordinamento e di una Conferenza Nazionale Antinucleare. Un percorso non facile, considerate le difficoltà e le divisioni interne alla sinistra ed anche ai movimenti, ma necessario.
La Salute mentale.
Abbiamo lavorato su questo tema con Psichiatria Democratica, con il Forum per la Salute Mentale. Dobbiamo altresì attrezzarci sull’uso dello strumento giuridico contro certe delibere delle regioni o per denunciare violenze quotidiane come ad esempio la contenzione.
La rivista.
C’è un problema di abbonamenti e di diffusione, ma c’è anche un problema di partecipazione. Il sito di MD: www.medicinademocratica.org conterrà l’indice di tutti gli articoli della rivista; tutti gli articoli verranno progressivamente pubblicati. Inoltre il Centro di Castellanza predisporrà dei gruppi di riviste per argomento al fine di dover essere diffuse nelle dovute occasioni.
AIEA. Associazione Italiana Esposti Amianto
Presso la sede nazionale di MD vi è pure la sede dell’Ass. It. Esposti Amianto che in questo ultimo periodo ha intensificato le sue attività nei processi per omicidi e disastri. L’AIEA ha lanciato con la Lega Ambiente una campagna per le bonifiche ambientali da Amianto e farà prossimamente un seminario a Brescia sullo smaltimento “alternativo” (inertizzazione) il 29 maggio; farà una simile iniziativa a Taranto il 5 giugno con l’associazione Contramianto e il coordinamento. MD ha in preparazione un numero monografico sugli atti della Seconda Conferenza Nazionale sull’ amianto (Torino, 6-8 novembre 2009) e su quella internazionale (Torino, 16 marzo 2010). I bollettini AIEA (supplementi a MD) vengono inviati agli abbonati insieme alla rivista.
Processi giudiziari.
MD è impegnata in una serie di procedimenti giudiziari che ne qualificano l’attività e ne rendono visibile l’impegno. Contro medici-chirurghi della Clinica Santa Rita di Milano: consumati delitti efferati, rubati grandi quantità di denari al sistema pubblico. A Venezia e Padova, processi civili in via di conclusione legati all’inquinamento della Laguna. Contro la Fonderia Anselmi di Campo San Piero (PD) per la morte di due operai rumeni bruciati a mille gradi. Pure a Padova, MD e l’AIEA sono le uniche associazioni ad essere parte civile in un processo contro la Marina Militare per due ufficiali morti per mesotelioma. Sempre unici riconosciuti come parte civile, contro la TRICOM per 4 operai morti da cromo esavalente e inquinamento a Bassano del Grappa. Processo a Venezia contro la FINCANTIERI concluso positivamente in primo grado ed in attesa dell’Appello. Stesso discorso per la FINCANTIERI di Palermo. Alla Montefibre di Verbania il processo sta per essere portato in Cassazione. Al tempo stesso MD si costituita di nuovo parte civile in un secondo troncone sempre contro la stessa Montefibre e per le stesse imputazioni.
A Torino si stanno svolgendo i due più importanti processi nella storia della salute e della sicurezza sul lavoro, contro la ThyssenKrupp (omicidio volontario con dolo eventuale) e contro ETERNIT (disastro doloso, 6.392 parti civili). A Mantova, sostenuto da MD, è stato riconosciuto parte civile un ex lavoratore Enichem, ex esposto all’amianto, senza essere stato colpito da malattia. Una novità perché si riconosce, anche a livello giuridico, che il rischio è già un danno. Il processo contro l’ex ANIC di Manfredonia, con oggetto l’arsenico, perso in primo grado è passato in appello al Tribunale di Bari. Sempre in Puglia, a Brindisi, si sta cercando di fare un’azione per riaprire un procedimento, precedentemente archiviato, contro ENICHEM di Brindisi
In prospettiva, riflettiamo sul polo chimico di Spinetta Marengo. La presenza nei processi penali di MD richiede da parte delle compagne e dei compagni un rinnovato impegno, che si traduce organizzazione delle sezioni, iscrizioni all’associazione e abbonamenti alla rivista, iniziative e diffusione della rivista, comunicazione delle iniziative e delle attività delle sezioni; funzionamento del sito nazionale, iniziative autonome di MD, ecc.

Biomasse a Bosco Marengo

Nella elaborazione seguente: simulazione visiva dell’impatto della centrale a biomasse secondo il progetto iniziale.

Ora si vuole spostarla di qualche centinaio di metri, più lontana dagli occhi dei cittadini. Un insediamento industriale in area agricola, a ridosso di un parco fluviale. Colture idroesigenti. Sottratte all’alimentazione. L’inquinamento. La fauna.

Il Rischio è già un Danno

Una ordinanza di rilievo anche per le costituzioni di parte civile contro Solvay di Spinetta Marengo

MEDICINA DEMOCRATICA, MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE, ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO

ALBERTO ALBERTI ex lavoratore del Petrolchimico, attualmente in pensione, sono stati ammessi dal Giudice per l’udienza preliminare di Mantova quali parti civili nel procedimento contro il Petrolchimico di Mantova.

Medicina Democratica e l’AIEA sono state accettate e costituite in molti altri processi a riguardo del diritto alla salute e a difesa della tutela della salute dei lavoratori (contro Enichem-Montedison di Marghera, contro Montefibre di Verbania, contro casa di cura Santa Rita di Milano, contro Thyssenkrupp di Torino, contro i responsabili principali della multinazionale ETERNIT, contro Fincantieri di Venezia e di Palermo). In alcuni casi hanno già ottenuto sentenze favorevoli in primo, secondo grado e pure in Cassazione). La peculiarità di questa ordinanza sta nell’accettazione della costituzione di parte civile di Alberto Alberti, responsabile della sezione AIEA di Ferrara, ex lavoratore del Petrolchimico di Mantova, il quale non è affetto da alcuna patologia tumorale, “….bensì dalla lesione attuale alla propria integrità fisica, concretamente costituita dal patimento derivante, già allo stato attuale, dalla minore aspettativa di vita propria e dalla prostrazione derivante, fisicamente e psichicamente, dalla consapevolezza della ragionevole probabilità di contrarre una grave patologia amianto correlata..”

IL GIUDICE RICONOSCE NON SOLO IL DIRITTO DELLE ASSOCIAZIONI MD E AIEA AD ESERCITARE IL LORO DIRITTO A COSTITUIRSI IN GIUDIZIO, MA ANCHE QUELLO DI UN SINGOLO LAVORATORE NON AMMALATO AFFERMANDO CHE IL RISCHIO DI AMMALARSI, COMUNQUE LA MINORE ASPETTATIVA DI VITA PER CHI COME LUI E’ STATO ESPOSTO A UNA SOSTANZA TOSSICA E CANCEROGENA COME L’AMIANTO, COSTITUISCE UN DANNO CONCRETO, PER CIO’ STESSO TALE FATTO DIVENTA UN’ACCUSA PER I RESPONSABILI AZIENDALI.

… una nuova strada morale e giuridica è stata aperta….

14 e 15 Maggio Forum della Pace 16 Maggio Marcia Per la Pace

Il Forum della pace si terrà a Perugia il 14 e 15 maggio 2010 alla vigilia della Marcia per la pace Perugia-Assisi.
Il Forum della pace sarà una grande occasione di confronto e approfondimento su
tutti i più scottanti problemi della pace. Una grande “Università della pace” aperta
alla partecipazione di migliaia di persone, scuole, giovani, gruppi, associazioni,
Enti Locali.
Al Forum parteciperanno esponenti di primo piano della società civile, di
organizzazioni e istituzioni nazionali e internazionali. Tra loro ci saranno donne e
uomini che rappresentano le vittime della miseria e dell’ingiustizia, delle guerre e
della violenza e che testimoniano l’impegno civile sui grandi problemi sociali,
politici, ambientali, culturali del nostro tempo.
Durante il Forum si svolgeranno:
1. Il Meeting nazionale delle scuole per la pace “Cittadinanza e Costituzione”
2. Il Meeting dei giovani per la pace
3. Conferenze, dibattiti, seminari e lezioni di pace.
www.perlapace.it

Per iscrizioni e informazioni:
Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia – Tel. 075/5736890
– fax 075/5739337 – email segreteria@perlapace.it

Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
via della Viola 1 (06122) Perugia tel. 075/5722479 – fax 075/5721234
email info@entilocalipace.itwww.entilocalipace.it

8 Maggio Antinucleare a Trino

8 Maggio, Assemblea Pubblica a Trino presso l’Auditorium delle Scuole Medie “Famiglia Tricerri” di via Vittime di Bologna 4, alle ore 14.

Organizzato dal Coordinamento Nazionale Antinucleare(salute, ambiente, energia) nonuke@hotmail.it :
“…A livello nazionale abbiamo deciso da tempo di ripercorrere la strada del Coordinamento Antinucleare-Antimperialista che riuscì a portare le varie soggettività 20 anni a uscire dal Nucleare… L’assemblea vorrà essere un momento di confronto con le varie anime che pongono centrale la lotta contro il nuovo nucleare… i movimenti contro Tav, Dal Molin, ponte sullo stretto di Messina, inceneritori, cave, F35, rigassificatori, acqua privatizzata, ecc… In particolare partendo dalle realtà piemontesi che hanno vissuto l’esperienza passata del nucleare: Trino, Saluggia, Bosco Marengo…. e collegandosi con tutto il Paese.”

L’Intervento di Medicina Democratica al Convegno sull’Acqua

“ Dal Bormida al Delta del Po: Pfoa nell’acqua e nel sangue. Attacco micidiale alla biodiversità e alla salute tra allarmi e silenzi”
È il titolo della relazione svolta da Medicina democratica presso l’Auditorium del Liceo Scientifico Leibniz al Convegno di Bormio
“LA MONTAGNA GARANTISCE IL DIRITTO ALL’ACQUA A TUTTI I POPOLI: DIFENDIAMOLA”.
Chi volesse, cliccando qui, può leggere la relazione.
Cliccando qui potrete leggere l’intervento di Luigi Casanova

Comitato Scientifico Comissione Europea: “Dai Rubinetti Rischi per Neonati e Ragazzi”

“Sostanze tossiche 5 volte superiori al lecito”
Un comitato scientifico incaricato dalla Commissione europea lancia l’allarme sulla qualità delle acque potabili italiane. Nelle tubazioni elementi tollerati ( ? ) dagli adulti ma pericolosi per i bambini e i giovani nell’età dello sviluppo. Leggi qui.
Sono anni che il Forum dei Movimenti per l’Acqua e Medicina Democratica lanciano questo allarme e denunciano la folle politica delle “deroghe” ai limiti dei tossici presenti nell’acqua SENZA che vengano fatti gli investimenti dovuti per eliminarle e SENZA che i cittadini vengano informati, come prevede la stessa Legge che concede la possibilità di ottenere queste famigerate “deroghe”. Pensiamo al cromo esavalente e al PFOA:
Un motivo in più perchè l’acqua ritorni pubblica e sotto il controllo dei cittadini; una forte argomentazione da offrire ai cittadini per invitarli a firmare e far firmare per il Referendum.

Una Condotta Malvagia Priva dell’Umana Pietà

Si è conclusa la requisitoria dei pubblici ministeri contro gli imputati al processo della ex Clinica Santa Rita di Milano, dove i pazienti venivano sistematicamente sottoposti a interventi chirurgici ingiustificati, inutili e invalidanti per ottenere il massimo dei finanziamenti pubblici. Al processo Medicina democratica è attiva come parte civile. Sono state avanzate le seguenti richieste di pena: 21 anni per il primario chirurgo toracico Pier Paolo Brega Massone, 14 anni di reclusione per Pier Paolo Presicci, 8 anni per Marco Pensara, pene fra i 2 e 3 anni per gli altri imputati. Nessuna attenuante generica concessa.

L’impianto accusatorio inizialmente ipotizzato e’ stato confermato: truffa e falso; lesioni con l’aggravante della crudeltà, ovvero ” una condotta malvagia priva dell’umana pietà'”. Macellai della sanità privata, che della salute fa una merce, e la sfrutta senza scrupoli.

Soddisfazione di Medicina Democratica al Processo Amianto in cui era Parte Civile

Dopo 5 anni si è concluso a Palermo il processo Fincantieri con la condanna (23 anni complessivi di carcere, oltre ai risarcimenti) dei tre dirigenti del colosso navale per omicidio colposo plurimo a danno di 37 operai morti per asbestosi e mesotelioma pleurico da fibre di amianto usate per la coibentazione delle imbarcazioni.
Concluso il primo storico processo, altri due processi sono già in fase dibattimentale e per altri due si stanno concludendo le indagini.

Tar, Governo, Cavallera, Bresso, Filippi, Lamborizio, Condannano Intere Generazioni al Deposito Nucleare di Bosco Marengo

Il Tar del Piemonte dà ragione a Governo/Sogin, legalizza la finta disattivazione dell’impianto e autorizza il deposito nucleare a Bosco Marengo (Alessandria). La sentenza del Tar scandalizza, è sbagliata e sul piano giuridico merita il ricorso al Consiglio di Stato (ma non abbiamo i soldi). Merita anche una riflessione nel movimento antinuclearista italiano. Per il quale si tratta di una nefasta sconfitta che crea un precedente valido per tutti gli ex siti nucleari: da oggi destinati ad essere depositi di se stessi. Dunque via libera al rilancio del piano nucleare del governo non vincolato, grazie al Tar, a risolvere il problema principale: quello delle scorie in un deposito sicuro per millenni. Di questa sua vittoria, il governo deve ringraziare non solo il Tar ma anche la Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria e il Comune di Bosco Marengo che l’hanno spalleggiato con l’assenso e perfino con avvocati al Tar e, prima ancora, al tiramolla del Consiglio di Stato. I cittadini possono ringraziare i Bresso, Filippi, Cavallera, Lamborizio, dunque centrosinistra e centrodestra, che hanno scientemente rinviato sine die la bonifica del territorio, che hanno condannato le future generazioni ad un deposito nucleare “provvisorio” “a tempo indeterminato”, cioè definitivo bersaglio di incidenti, attentati, aerei, terremoti, meteoriti ecc.
La sentenza merita una riflessione del movimento antinuclearista che ha sottovalutato il ricorso per Bosco Marengo. Non si è potuto e non si potrà vincere la battaglia contro il nucleare affidandosi a strumenti legali piuttosto che a grandi mobilitazioni di popolo. Per Bosco Marengo, Davide ha sfidato Golia sul piano dei ricorsi amministrativi, e anche con esposti penali, come era giusto e doveroso tentare e grazie ad una fantastica sottoscrizione popolare (in particolare, un grazie a Beppe Grillo), ma la sconfitta era ancor prima già avvenuta sul campo: con la scomparsa degli attivisti di Bosco Marengo e del movimento dei comitati della Fraschetta che anni prima con una mobilitazione meravigliosa avevano bloccato Fabbricazioni Nucleari (Sogin) e i politici. Questa sentenza serva da monito al movimento antinuclearista in Italia, che sta marciando sparpagliato, senza coordinamento e strumentazioni, con sponde politiche deboli, pericolosamente impreparato ad affrontare lo scontro referendario.

Chernobyl Day: Non Dimenticare Per Non Rivivere

Lunedì 26 aprile, in occasione del Chernobyl Day, il Movimento per
l´ alternativa al Nucleare, con l´adesione della RSU del Politecnico,
organizza un dibattito al Politecnico di Torino alle ore 18.30, con
proiezione di video significativi ed inediti.
Chernobyl Day: non dimenticare per non rivivere (scarica il volantino).
Interverranno:
Luigi Sertorio (docente di Ecofisica all´Università di Torino) Futuro
Sì,Nucleare No : scelte, spese, responsabilità
Pier Luigi Cazzola (Medicina Democratica Torino) Bielorussia 2010:
epidemiologia delle basse dosi
Ernesto Scalco e Sara Mela (Progetto “Chernobyl” Caselle Torinese)
Cooperazione Italia-Bielorussia: Accoglienza dei bambini di Chernobyl
Umberto Lorini (Legambiente Saluggia)
Saluggia e le sue scorie nucleari
Il dibattito sarà trasmesso in streaming sul web. Si effettuerà un
collegamento via Internet con gli eventi contemporanei in altre città
italiane.
Promotori e primi aderenti al Movimento per l´alternativa al Nucleare
Ass Voglia di futuro – Torino -Medicina Democratica sezione di Torino
-Centro Studi Sereno Regis – Ecoistituto del Piemonte “Pasquale
Cavaliere” -Forum Ambientalista del Piemonte – PRC Regionale Piemonte
– Sinistra Critica – PBC Per il Bene Comune – Rete Nazionale
Antinucleare RNA -Commissione Ambiente PRC Torino – Associazione “il
Girasole” -Coordinamento-Comitato NoTangEst – Generazione Cursi –
Associazione Magna Charta – Delegazione Piemontese del Comitato
Nazionale del Paesaggio – Pro Natura Torino – Gruppo 9 Agosto
(Lecce)-
Rdb Torino -Legambiente Napoli Centro Antico – Legambiente
volontariato Ecopolis Torino -No Tav Torino

Se vuoi sapere di più sul Chernobyl Day 2010 e su tutto il resto clicca qui

PFOA: Limite di Esposizione Professionale

Su Il Piccolo del 2 Aprile il giornalista Enrico Sozzetti ha dato notizia dell’esito della Conferenza dei Servizi (composta da Comune, Provincia, Asl Alessandria e Arpa) per la valutazione dell’analisi di rischio ambientale relativa al sito industriale della Solvay Solexis di Spinetta Marengo.
Il presunto scopo della Conferenza è un attento studio del grado di contaminazione del sito e dei conseguenti rischi per la salute umana e per l’ambiente circostante.
Ci chiediamo innanzitutto che attendibilità possano avere le valutazioni degli enti che vi partecipano.
Infatti questi avrebbero dovuto vegliare sulla salute pubblica da molto tempo.
Se così fosse stato, oggi, non ci troveremmo a dover affrontare questo disastro ambientale.
Il PFOA, per esempio, è una parola che gli enti, prima delle denunce di Medicina Democratica e dei servizi della trasmissione delle IENE, non avevano mai pronunciato.
Abbiamo ricevuto alcune mail anonime di persone che si dichiarano dipendenti Solvay con richieste di spiegazioni riguardo all’esistenza o meno di un limite di esposizione professionale (TLV) per il PFOA.
La preoccupazione dei dipendenti nasce dal fatto che l’azienda non effettuerebbe alcun monitoraggio ambientale per questa sostanza.
Il PFOA utilizzato dalla Solvay è il Perfluoro ottanoato di ammonio per il quale esiste un limite di esposizione che è pari a 0,01 mg/m3 (0,01 µg/l o 0,01 ppb).
Il limite è presente nell’ Elenco dei TLV della ACGIH pubblicato in Italia dal “Giornale degli Igienisti Industriali”, gennaio 2001, edito dall’AIDII (Associazione Italiana degli Igienisti Industriali).
La stessa Federchimica ne dà notizia in una sua pubblicazione del 2003 (clicca qui).

Dall’Emilia Romagna si Attiveranno Affinché la Solvay Solexis Venga Messa in Condizione di Cessare lo Scarico di PFOA nel Fiume

Estense.com: Parte il controllo dell’acido nel Po

Non è previsto dalla legge italiana, ma ora Ato e Asl chiederanno ad Hera di organizzare il controllo del Pfoa (acido perfluoroottanoico) con periodicità mensile, per monitorare il pericoloso inquinante, certamente presente in alta concentrazione nelle acque del Po (non c’è al momento una analisi recente dell’acqua grezza). E’ quanto emerso oggi nella commissione consigliare presieduta dal prof. Durante, cui hanno partecipato i tecnici di Ato e Asl.

Il problema dunque esiste. L’allerta lanciata da Progetto per Ferrara sui rischi potenziali per la salute dei ferraresi, aveva origine dal fatto che la presenza del Pfoa nelle acque del Po non è casuale. La Solvay di Spinetta Marengo lo scarica regolarmente nel Bormida, le cui acque finiscono nel Tanaro e poi nel Po. E Ferrara attinge l’acqua da potabilizzare, per circa il 70%, proprio dalle acque superficiali del fiume. Questo è il motivo per il quale Ppf ha ripetutamente richiesto, per un mese, il dato di concentrazione dell’inquinante nell’acqua potabile.
Purtroppo nè Hera nè altri avevano mai controllato la presenza di Pfoa.
Oggi il dr. Buriani dell’Asl ha portato in commissione l’analisi di un campione prelevato il 2 aprile, commissionata all’Istituto Mario Negri di Milano, che certifica in 14,5 nanogrammi/litro (il limite più basso in Germania di Pfoa e Pfos è pari a 100 ng/litro) la concentrazione dell’inquinante nell’acqua potabile. Il dato confortante va, a nostro parere, confermato subito da altri campioni, allo scopo di ridurre al minimo l’incertezza di misura (un’analisi costa 500 euro, non una fortuna). Esso inoltre va affiancato da analoghe analisi dell’acqua grezza del Po, dove, secondo l’ing. Graldi, sono attese concentrazioni da 10 a 100 volte superiori.
Si ricorda che il Pfoa è tossico, mutageno, cancerogeno, teratogeno, se respirato o bevuto o mangiato col pesce e nella catena alimentare.
L’Ato definirà dunque con Hera le modalità di controllo periodico, della gestione dei filtri a carbone, dai quali dipende l’abbattimento del Pfoa, nonchè l’accertamento della curva di efficacia di detti filtri. Il dr. Buriani dell’Asl ha suggerito di allargare il monitoraggio ad altre matrici oltre all’acqua, agli alimenti umani e ad altri contaminanti simili al Pfoa. Gli enti locali si attiveranno (stando a quanto dichiarato dall’assessora Sapigni) nei confronti degli enti piemontesi (regione ed Arpa Piemonte, Provincia ed Asl di Alessandria, Comune di Spinetta Marengo), affinchè l’azienda, ivi situata, venga messa in condizione di cessare lo scarico libero di Pfoa nel fiume.
Ppf esprime soddisfazione per l’esito dell’iniziativa politica intrapresa (il cui merito è stato riconosciuto anche dal presidente del consiglio Colaiacovo) ed appoggerà tutti i provvedimenti che l’amministrazione intenderà assumere per mettere sotto controllo il problema.

Valentino Tavolazzi, consigliere comunale Ppf