Guai ai vinti.

Tra le guerre possiamo annoverare quella mai sopita contro chi non ha niente: Guai ai poveri. Il capitale fa la guerra ai poveri  tutti i giorni, all’interno dello stesso sistema capitalistico. La guerra ai poveri nasce, da sempre, dall’assunto che alla fine se lo meritano di essere nullatenenti: gli editti per cacciare i mendicanti e i vagabondi sono antichissimi, presenti in ogni regno, stato e nazione antica e moderna. Il libro spiega perfettamente come la povertà, e l’odio verso di essa, sia veicolata da leggi, ordinanze, decreti, sentenze: l’avversione ai poveri diventa istituzionale, coinvolgendo anche chi si ribella e prova ad assistere chi ha meno, grazie a divieti e multe dirette a chi distribuisce pasti, presta terreni per dormire, sostiene umanamente le persone meno fortunate; in diversi stati diventa proibito dormire in macchina, oltre che nei parchi pubblici, raccogliere rifiuti da rivendere per ottenere i soldi necessari a un pasto o una doccia; il rischio è la prigione. Contemporaneamente, la classe lavoratrice continua a perdere drammaticamente salario e potere di acquisto. l’1 per cento della popolazione più ricca accumula più ricchezza del restante 90% più povero; il 10 per cento dei ricchi detiene, nei primi anni del nuovo millennio il 77,2% della ricchezza totale. Dopo, tutto è andato ancora peggio. Anche in Italia la povertà è in costante crescita, Clicca qui