Pfas nei delfini del Mediterraneo.

Nei delfini, nelle tartarughe e negli  squali spiaggiati sulle coste della Toscana. Alte concentrazioni nel fegato e nel cervello, soprattutto degli esemplari più giovani.

Arpa Toscana, Università di Pisa e Centro Nazionale Ricerche, tra il 2020 e il 2022,  hanno analizzato 26 stenelle (delfino comune), due tartarughe e nove squali. Principali organi bersaglio: cervello e fegato. Nel cervello dei delfini fino a 87 nanogrammi per grammo, 501 nanogrammi per grammo di peso nel fegato: i più contaminati sono gli esemplari al di sotto dei due anni di età, perché, come noi sono  mammiferi e quindi allattati, e proprio nel latte si concentrano i Pfas.