Appello a tutto il movimento per l’acqua.

Report Coordinamento Nazionale del 12 gennaio 2024: clicca qui. Il  fine settimana del 20-21 aprile è stato deputato alla convocazione della assemblea nazionale che si terrà a Napoli al Centro Missionario (ex sede Fuci) in via Mezzocannone, 101. E’ stato  proposto che tutti i comitati territoriali si riuniscano prima dell’assemblea nazionale in riunioni territoriali, che potrebbero essere convocate secondo le macroregioni già sperimentate in precedenza (nord-ovest, nord-est, centro e sud italia) per ragionare anche su vertenze territoriali che si possano inquadrare nelle tre sessioni costituenti l’assemblea nazionale.

Si è condivisa la necessità di scrivere/lanciare un appello a tutto il movimento per l’acqua perchè oltre a presenziare all’assemblea, si sfrutti questo momento collettivo per rilanciare tutto il movimento con proposte operative in vista delle situazioni importanti che ci aspettano nel medio periodo (es. siccità – cambiamenti climatici, autonomia differenziata, inquinamento da pfas, etc. etc.), proposte di medio periodo (cambiamento climatico, contrasto privatizzazioni), costruendo connessioni e convergenze (pace, guerra accaparramento di risorse naturali compresa l’acqua, autonomia differenziata come spinta alle privatizzazioni).

Chi rappresenta il movimento dei trattori.

Dai dati ISTAT aggiornati al 2020 emerge che nell’arco di 38 anni si è passati da 3,1 milioni di aziende agricole a 1,1 milioni (-64%). E anche i terreni sono diminuiti: la superficie agricola utilizzata  è calata del 20,8%, quella totale del 26,4% per una perdita di 33 mila e 60 mila chilometri quadrati rispettivamente (per avere un’idea, l’intera Sicilia è grande meno di 26 mila km2).

Dunque, ci sono sempre meno aziende e il minor terreno a disposizione è gestito da soggetti sempre più grandi. Ma a fronte di una complessiva diminuzione della terra a disposizione che nell’ultimo decennio è stata pari al 2,5%, le piccole aziende risultano avere sempre meno terra, mentre quelle grandi l’aumentano. Dunque, il mancato ricambio organico con la natura (inquinamento dell’aria, delle falde, della terra, impoverimento dei suoli, perdita di biodiversità, ecc) e la conseguente insicurezza degli ambienti di lavoro e la scarsa qualità di molti alimenti che arrivano sulle nostre tavole devono essere addebitati ai grandi capitalisti che investono nell’agricoltura, non ai piccoli e piccolissimi che, tra mille contraddizioni e senza il concreto appoggio dei braccianti e dei consumatori, protestano contro lo stato di cose presenti. Leggi tutto

Non bloccate quel farmaco che non cura, ma migliora la vita!

«Quel farmaco non è “la cura”, ma migliora la qualità di vita delle persone che lo assumono e ci permette di guadagnare tempo, ciò che potrebbe consentire l’accesso a nuove terapie»: lo hanno scritto alla Commissione Europea e all’Agenzia Europea del Farmaco le Associazioni UILDM e Parent Project, insieme alla Federazione Italiana Malattie Rare UNIAMO, chiedendo di rivedere la decisione di non rinnovare l’autorizzazione condizionale del farmaco “”Translarna” (“Ataluren”) per la distrofia muscolare di Duchenne (continua…)

Benzene “ordinario” dell’Ilva in gestione “straordinaria”.

Alle ore 10 di mercoledì 21 febbraio, si è registrato un picco di benzene nel quartiere Tamburi di Taranto, zona prossima allo stabilimento siderurgico ILVA. Questo evento è avvenuto per la prima volta sotto la gestione dello stabilimento da parte dello Stato, in amministrazione straordinaria. Questo episodio solleva gravi preoccupazioni per la salute pubblica e sottolinea l’urgente necessità di misure preventive e correttive per proteggere la popolazione locale dagli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico. Clicca qui.