Don Gallo il prete rivoluzionario.

A 9 anni dalla scomparsa, il 22 maggio del 2013, vogliamo ricordare Don Andrea Gallo, il prete rivoluzionario, con una dei testi più belli che siano mai stati scritti, con la sua fantastica “Lettera ai giovani”: clicca qui.

Per l’occasione è stato inaugurato un murales di arte pubblica in Vico di Mezzagalera a Genova.

Obiettori di coscienza in Ucraina.

Il Movimento Nonviolento, membro di WRI e EBCO, rilancia l’appello delle reti nonviolente e antimilitariste per la protezione degli obiettori di coscienza in Ucraina, alla vigilia del nuovo processo a Ruslan Kotsaba, perseguitato dal 2015.

Qui il comunicato:
https://www.azionenonviolenta.it/ruslan-kotsaba-il-pacifista-e-obiettore-ucraino-di-nuovo-a-processo-la-lettera-di-sostegno-di-wri-ifor-e-ebco/

Nell’occasione il Movimento Nonviolento rilancia la campagna “Obiezione alla guerra”, chiedendo a tutti di sottoscrivere il testo, in solidarietà agli obiettori di coscienza russi e ucraini:
https://www.azionenonviolenta.it/obiezione-di-coscienza-alla-guerra-una-campagna-coordinata-dal-movimento-nonviolento/

Genova 2022…..per non dimentiCARLO – 19-20-21-22 luglio.

Ventuno anni fa nelle strade e nelle piazze di Genova una straordinaria convergenza di idee, esperienze, culture, lotte e pratiche affermò la necessità di un altro mondo possibile e alimentò la speranza di un cambiamento globale.

Dentro quelle giornate, quel movimento fu scientificamente e ferocemente attaccato, subendo la “più grande violazione dei diritti umani in un paese occidentale dal dopoguerra ad oggi” come scrisse Amnesty International; e fu costretto ad abbandonare prematuramente la propria infanzia, sperimentando, accanto all’entusiasmo della speranza che ne costituiva la cifra, la tragicità della morte, con l’uccisione di Carlo Giuliani, della tortura a Bolzaneto, del massacro alla scuola Diaz.

Le analisi di quel movimento già contenevano la previsione dello scenario cui si andava incontro: l’insostenibilità della globalizzazione liberista e i suoi pesantissimi impatti sociali, economici e eco-climatici. Continua a leggere il programma delle iniziative per “A Genova, contro la guerra e per un’altra società teniamoci liberi per l’autunno”

Abonante una jattura per ambiente e sanità in Alessandria.

Sottotitolo: cercasi assessore disperatamente.

Negli assessorati di Alessandria, tra i vecchi volti: l’onnipresente Mazzoni che salutava col pugno chiuso e magari ora ti querela se lo appelli comunista, o solo socialista. Dottrina “campo largo” di Letta. Tra i pochi volti nuovi: Serra da un ex Movimento che più perde consenso e più guadagna poltrone. Dottrina Di Maio.  L’unica novità è che per la prima volta il sindaco assume la delega all’Ambiente. Per il resto, è una Giunta (di centrosinistra) destinata fra cinque anni ad essere sostituita da un’altra (di centrodestra), che a sua volta non sarà riconfermata per il ripetersi ventennale di una alternanza determinata da un astensionismo che non riesce più a distinguere differenze fra i colori politici. Il neo sindaco è stato eletto da 1 alessandrino su 5. Ragioniamoci sopra.

La novità istituzionale è che per la prima volta manca l’assessore all’Ambiente. Certo è che il precedente era finto, e più che mai sarebbe necessario uno vero. Giorgio Abonante invece è una nota dolente. Per quanto riguarda la sua competenza, nessun ambientalista l’ha mai incrociato, neppure ad un corteo.  Da 15 anni in consiglio comunale, anche come assessore, non ha mai pronunciato la parola Solvay, neppure l’ha nominata nel suo programma elettorale pur trattandosi della più importante questione ambientale e sanitaria di Alessandria. Quando costretto in un incontro pubblico (clicca qui Questi candidati sindaci NON sono da votare.il suo intervento), facendo finta di non conoscere i dati dei malati e dei morti, si è prodotto in uno slalom di parole ben lontano dal pronunciarsi per la chiusura delle produzioni inquinanti dello stabilimento di Spinetta Marengo e per il bando dei Pfas in Italia secondo il DDL Crucioli. Quanto poi al fatto che Abonante appartenga alla tradizione di sinistra, non  dimentichiamo le accuse degli avvocati Solvay, verbalizzate in tribunale, di concussione e complicità delle Giunte con Ausimont. 

A pensare male nel caso Abonante non si fa peccato: per Alessandria egli è una jattura ereditata dal suo predecessore leghista Cuttica. Dalla padella alla brace.

Lino Balza

Movimento di lotta per la salute Maccacaro