Fuorilegge il cromo esavalente nella falda. Facciamo la bonifica? No, lo allunghiamo con altra acqua.

E’ la soluzione del sindaco di Predosa per l’inquinamento proveniente dai fusti tossici di Capriata d’Orba. La Regione non ha fondi per le bonifiche. I Comitati esterrefatti.
Clicca qui Daniela Terragni “L’impegno per battere il cromo: niente soldi per le bonifiche”. 

Perfluorurati: è allarme per 400.000 persone in Veneto. Ad Alessandria non battono ciglio.

ArpaAslSindaco si muovono. Lettera aperta di denuncia di Medicina democratica: sostanze tossiche/ cancerogene/ mutagene/ teratogene nel sangue dei lavoratori Solvay di Spinetta Marengo. Urge conoscere il monitoraggio dei prelievi sul territorio e delle analisi sulla cittadinanza. (Continua)

Clicca qui Vincenzo Cordiano, ISDE “Liscia, gassata o con Pfas?”Clicca qui il Fatto Quotidiano ” Acqua contaminata per centinaia di migliaia di persone. Allarme perfluorurati usati nell’industria chimica”.
Clicca qui Pennatagliente “Perfluorurati: allarmi in Veneto, inerzia ad Alessandria”
Clicca qui Rete Jonica Ambientale “Lettera aperta all’Arpa all’Asl e al Sindaco”
Clicca qui Make Me Feed “Perfluorurati: allarmi in Veneto, inerzia ad Alessandria”
Clicca qui Valenza News “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”
Clicca qui Casale Notizie  “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”
Clicca qui Alessandrianews “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”
Clicca qui Alessandria Post “Perfluorurati: allarmi in Veneto, inerzia ad Alessandria”
Clicca qui Libero 24X7 “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”
Clicca qui Arquata Viva “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”
Clicca qui Novi online “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”
Clicca qui Ovada online “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”
Clicca qui Tortona online “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”
Clicca qui Acqui News “Lettera aperta al direttore dell’Arpa, al direttore dell’Asl, alla sindaco di Alessandria”

Il governo non varerà mai il deposito nazionale delle scorie nucleari. A meno di farlo a Bosco Marengo, cominciando ad ampliarlo.

Rinviato all’infinito il deposito nazionale -sicuro per migliaia di anni- grazie ai politici passati e presenti, compresi gli alessandrini che hanno avallato il vulnerabilissimo deposito di Bosco Marengo contro il nostro ricorso al Consiglio di stato (vedi il libro Ambiente Delitto Perfetto e il blog). Ma il deposito nazionale, di fatto, ce l’abbiamo già in casa: cioè quelli cosiddetti “temporanei” che sarebbero prossimi all’ampliamento. Quelli di Saluggia e Trino, nelle contestazioni, sembrerebbero i meno idonei (clicca qui), mentre quello di Bosco trova scarse opposizioni sul territorio, a cominciare dal sindaco che impedisce addirittura l’assemblea pubblica.

Clicca qui Il Monferrato “Scorie: verso il raddoppio?”

Smog. Una tabella demenziale, anzi criminale.

Le limitazioni e il blocco del traffico scatteranno in automatico in base ai livelli di PM10, secondo la tabella soluzionata con Comune e Provincia di Alessandria. A parte il fatto che non si prendono in considerazione le ancora più micidiali PM2.5, si fingono di ignorare i limiti massimi annui di legge. Prima si consente che l’ambiente si saturi di gas letale, poi si fermano inutilmente le auto la domenica qualche ora in qualche via. Addirittura si ipotizza di raggiungere i 180 mcg/mc, e non per un minuto, che è già micidiale, ma per oltre 3 giorni! Tanto, la magistratura chiude tutti e due gli occhi. L’assessore all’ambiente di Alessandria, Carlo Lombardi, è senza pudore: si vanta di aver bloccato per qualche ora il traffico avendo gasato per settimane anziani e bambini soprattutto.
Clicca qui Valentina Frezzato “Smog, una ‘griglia’ per le ordinanze”.
Il Parlamento europeo non è da meno: alza di oltre il doppio i limiti previsti per le emissioni di ossidi di azoto per i diesel Euro 6. Clicca qui.

Le facce di tolla dei sindaci Alberto Carbone e Rocchino Muliere.

Si dicono d’accordo con il Comitato per fare l’Indagine epidemiologica quando già più di un anno fa neppure hanno risposto alla nostra richiesta (raccomandata a.r. clicca qui) di Referto epidemiologico per Serravalle Scrivia e Novi Ligure. Forse aspettando Colombina: l’assessore Claudio Lombardi da Alessandria.
Clicca qui Luciano Asborno “Ecolibarna: ‘Si riapra il dossier sull’indagine epidemiologica’. Richiesta della popolazione”.

Alla Solvay si festeggia per la mezza assoluzione in Corte di Assise.

Eppure si apriranno altri 3 procedimenti: 1 in Appello, 1 PM contro Solvay a Milano, 1 Solvay contro PM a Roma. E 1 contro il direttore per morti e ammalati a Spinetta? Bigini, nella foto abbracciato alla sindaco Rossa, spera che non si apra ormai più. Su tutti i processi: sconcertanti anticipazioni nella seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto“, in stampa a 530 pagine.

Stiamo soffocando nello smog. Tutta colpa del clima globale o c’è anche la responsabilità di politici e magistrati? Ad esempio Alessandria, dove si fa finta di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.‏

Gli attuali provvedimenti sono palliativi fuori tempo massimo. Che grandi parti del mondo e dell’Italia stiano sotto lo smog: non è un’attenuante bensì un’aggravante per i politici alessandrini che non hanno fatto nulla per limitare ai propri cittadini malattie e morti, e per i magistrati che li hanno assolti (clicca qui). Altro complice è la stampa, oggi sensazionalistica, che ha sempre oscurato le nostre denunce, magari tramite patetiche provincialotte distrazioni di massa: l’esaltazione del leggendario (sic) ponte Meier (ne potete vedere uno uguale sull’autostrada per Aosta) o della leggendaria (sic) squadra di calcio (milita in serie C non in A come il Sassuolo o il Carpi).

Clicca qui La Stampa “La città sempre più inquinata. Adesso cosa facciamo?”
Clicca qui Piero Bottino “Qualità della vita? In calo. La provincia scende ancora in classifica”.
Clicca qui Piero Bottino “Noi, sconvolti dai grigi”.
Clicca qui Il Piccolo “Il declino continua in modo implacabile. La classifica del Sole24Ore”.
Clicca qui La Stampa “Applausi in Consiglio per gli eroi di Marassi. Impresa da leggenda”

Solita allerta smog in provincia: PM10 oltre i limiti di legge ad Alessandria, Casale Monferrato, Tortona e Novi Ligure.

Ma i sindaci non si preoccupano. Tanto, se denunciati, vengono assolti. Come è successo ad Alessandria (clicca qui) dove nei primi 10 mesi del 2015 i superamenti fuorilegge giornalieri sono già stati 90 (35 quelli annui consentiti) ma dove l’assessore lancia proclami ridicoli (clicca qui).  

Clicca qui La Stampa “Allerta smog, solo Tortona decide il blocco del traffico”.
Clicca qui Il Piccolo “PM10, è allarme rosso: l’aria è troppo inquinata”
Clicca qui Carlo Romagnoli “Rischi per la salute: tosse e bronchite”

Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” come è maturata l’impunità e la prescrizione della ingiusta e niente affatto storica sentenza salva inquinatori della Corte di Assise di Alessandria al processo Solvay di Spinetta Marengo.

“Sono arrivato al punto che non ho più la minima fiducia nella Giustizia… Penso al passato, ai lavoratori che lottavano per portare a casa la pelle, ai cittadini di Spinetta Marengo che non hanno bisogno della conferma delle indagini epidemiologiche, alle rappresaglie subìte, ma anche ai giornalisti che non pubblicano le denunce, ai giudici che ignoravano le denunce, agli amministratori pubblici complici degli enormi inquinamenti (e anche concussi secondo Solvay)… E, dopo questa sentenza, penso al futuro, che non ci sarà vera bonifica del territorio della Fraschetta, né dell’acqua né dell’aria, che tutti torneranno a dire che tutto è a posto e sotto controllo, vedo i volti dei morti che ho conosciuto, penso alle future malattie e morti…”
continua Lino Balza, ex responsabile della sezione provinciale di Medicina democratica.

Clicca qui CorriereAl “Ho perso ogni fiducia nella Giustizia: lascio la presidenza di Medicina Democratica”
Clicca qui Pennatagliente “La goccia che ha fatto traboccare il vaso al (l’ex) responsabile di Medicina democratica”

Alessandria città più inquinata d’Italia. Chi sono i colpevoli?

Se leggete i giornali non saprete mai che i colpevoli delle malattie sono i sindaci che non chiudono le vie al traffico e i magistrati che li assolvono dalle nostre denunce per il reato di omissioni di atti di ufficio (clicca qui). Magari vi diranno che la colpa va data agli alessandrini che non usano i pochi autobus in quanto sono liberi di andare liberamente con l’auto in tutta la città, priva di ZTL.
Clicca qui Miriam Massone “I dati del rapporto Istat sulla qualità dell’ambiente urbano. 86 giorni di superamento del valore limite di PM10. La città è fra le più inquinate ma pochi usano l’autobus.”

L’Istituto Superiore di Sanità fa la conta dei tumori causati da Fabbricazioni Nucleari.

Ma si limita al Comune di Bosco Marengo. Non conta i cancri di Pozzolo Formigaro, Frugarolo, Novi Ligure, Alessandria (Mandrone, Litta Parodi, Cascinagrossa, Spinetta Marengo dove sfocia il rio Lovassina nuclearizzato ecc.) ugualmente distanti dall’impianto atomico.
Medicina democratica, invece, aveva chiesto ancora nel 2014 (con raccomandata a.r.) a Regione, Provincia, ASL e soprattutto ai Sindaci di avviare una Indagine Epidemiologica di tutta la Fraschetta. Fino ai giorni nostri. Disaggregando i dati dei cittadini e dei lavoratori. Ebbene, se ne sono strafregati tutti!!
Il libro in stampa “Ambiente Delitto Perfetto” (prenotalo a medicinademocraticaal@gmail.com) contiene numerosi capitoli sull’argomento.

Clicca qui il Rapporto dell’Istituto Superiore Sanità nelle parti riguardanti il Comune di Bosco Marengo.
Clicca qui i post sul blog di Medicina democratica riguardanti la rivendicata Indagine Epidemiologica della Fraschetta.
In particolare i post dal 17 ottobre 2014:
http://medicinademocraticaalessandria.blogspot.it/2014/10/indagine-epidemiologica-della.html 
http://medicinademocraticaalessandria.blogspot.it/2014/10/medicina-democratica-rivendica-ai.html
http://medicinademocraticaalessandria.blogspot.it/2014/11/dimissioni-di-cluadio-lombardi.html
http://medicinademocraticaalessandria.blogspot.it/2015/04/nessuna-indagine-epidemiologica-per-il.html
http://medicinademocraticaalessandria.blogspot.it/2015/07/bosco-marengo-ha-i-sindaci-che-si-merita.html
http://medicinademocraticaalessandria.blogspot.it/2015/07/conferenza-stampa-del-comune-di.html

Clicca qui La Stampa “Tumori legati all’attività della FN. Lo dice l’Istituto superiore di sanità. A Bosco Marengo mortalità più alta delle attese tra l’80 e 2008”.
Clicca qui Alessandrianews “Quell’indagine sui tumori che fa paura”
Clicca qui Il Piccolo “Il sito del nucleare e l’assemblea pubblica chiesta 10 mesi fa”.
Clicca qui La Stampa “Tumori ed ex Fn”

Continuano gli sversamenti di benzina Eni a Tortona e Castelnuovo Scrivia. Assenti i sistemi di rilevamento perdite.

L’Eni è una irresponsabile: per i danni ambientali ed economici. Centinaia di migliaia di litri di carburante dall’oleodotto nei terreni ad ogni tentativo di furto e a rischio di esplosione. Falde profonde inquinate da settimane, pozzi chiusi, acquedotti a rischio. Debole la voce dei sindaci 

L’incompetenza scientifica dei giudici in materia di reati ambientali.

L’archiviazione-prescrizione-assoluzione del Gip Paolo Bargero impedisce addirittura l’avvio, a carico del sindaco di Alessandria, del procedimento penale promosso ben 9 anni prima da Medicina democratica con denuncia per omissioni di atti di ufficio nella tutela della salute pubblica. Viene così rilasciata licenza di impunità a tutti i sindaci presenti e futuri, che è anche la condanna ai cittadini di ammalarsi e morire per lo smog urbano. L’escamotage del PM Giancarlo Vonacontinua

Clicca qui Corriereal “L’incompetenza scientifica dei giudici in materia di reati ambientali.”
Clicca qui Pennatagliente “L’incompetenza scientifica dei giudici in materia di reati ambientali.”
Clicca qui Alessandria Post “L’incompetenza scientifica dei giudici in materia di reati ambientali.”
Clicca qui Rete Jonica per l’Ambiente “L’incompetenza scientifica dei giudici in materia di reati ambientali.”

Gradimento: Rita Rossa al primo e all’ultimo posto.

Quasi al primo posto nel voto per il Premio Attila 2014 (clicca qui), che corrisponde all’ultimo posto nella classifica del gradimento dei sindaci italiani elaborata dal Sole24Ore.
Da quando è passata da sindaco del Comune di Alessandria (in dissesto) anche a presidente della Provincia (in liquidazione) le contestazioni si sono allargate dal polo chimico della Fraschetta alla discarica di Sezzadio (clicca qui La Stampa) e al Tav Terzo Valico (clicca qui Piero Bottino “Rocce del Terzo Valico: via libera del comune per gettarle a Spinetta”).
Ultim’ora la contestazione dell’ANPI di Alessandria: clicca qui Vincenzo Galiano ” Polemica sulle celebrazioni del 25 aprile fra l’associazione dei partigiani e il sindaco”. Infatti i partigiani bocciano la ministra relatrice Boschi essendo contrari a legge elettorale e riforma costituzionale del governo.
Clicca qui la lettera di Sergio Cofferati “Assurdo il veto di Rossa contro di me”

20 aprile La Corte di Assise di Alessandria riprende il processo Solvay. Mentre la classe politica locale fa orrore.

Se clicchi qui, ti aggiorni su interventi e iniziative di Medicina democratica durante questi mesi di sospensione delle udienze. Innanzitutto sull’ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo, il silenzio sui danni alle persone, l’ulteriore contaminazione delle falde, l’effetto domino in grado di provocare una catastrofe industriale con migliaia di morti, i politici che scoprono l’acqua calda: manca il Piano di emergenza. I politici ignorano la nostra denuncia dei veleni nel sangue dei lavoratori e dei cittadini e non avviano l’Indagine epidemiologica; men che mai promuovono una Commissione scientifica internazionale che garantisca un vero Progetto di bonifica della bomba ecologica della Fraschetta. Anzi, si dispongono a rinunciare alla bonifica in cambio di un ponte sul Bormida. Perciò Rita Rossa sfiora la vittoria al Premio Attila, ma anche gli altri sindaci della Fraschetta se ne fregano della salute della popolazione. 

Clicca qui Citta futura “E i politici scoprirono l’acqua calda”
Clicca qui Alessandrianews “Incidente Arkema tanti forse nessun perché”
Clicca qui Corriereal “La classe politica locale fa orrore”
Clicca qui La Stampa “Piano d’emergenza. Si aspetta il morto?”
Clicca qui Pennatagliente “La classe politica locale fa orrore”

E i politici scoprirono l’acqua calda dopo l’ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo.

Manca il piano di emergenza. Ma se è da trenta anni che l’abbiamo rivendicato dentro l’Osservatorio ambientale della Fraschetta! Ma se nel 2002 denunciammo subito che quello approvato era fasullo! Ma se ancora l’anno scorso il Consiglio comunale di Alessandria ha bocciato la Mozione dei 5Stelle! E’ una classe politica senza pudore.
Clicca qui Massimo Putzu “La città senza piano di emergenza. Scaduto da 10 anni riguarda come comportarsi all’esterno del polo chimico. Il dato preoccupante emerso durante la Commissione comunale ambiente” 

Malattie e morti per smog non possono non devono essere archiviate.

L’archiviazione chiesta dal PM sarebbe la patente di impunità sanitaria rilasciata a tutti gli amministratori presenti e futuri. Il processo contro il sindaco Piercarlo Fabbio fu da noi avviato con un esposto di 90 pagine, diventate poi 101. L’udienza è fissata per venerdì 27 marzo. Al Giudice chiediamo di avviare le indagini completamente assenti nell’istruttoria del P.M.: indagini epidemiologiche (morbilità e mortalità) disaggregate sulla popolazione a rischio di Alessandria, combinando i quattro fattori principali: dati demografici, sanitari e ambientali ed evidenze scientifiche”.

Clicca qui le pagine della nostra opposizione all’archiviazione.
Fabbio, per difendersi, accusa la giunta di NON aver fatto… quello che lui NON ha fatto. Clicca qui.
Clicca qui La Stampa “Allarme smog. Già superati 34 volte i limiti di legge delle polveri sottili”.
Clicca qui La Stampa “Medicina democratica su qualità dell’aria: indagine epidemiologica sulle responsabilità di Fabbio”

Sindaco Palazzetti, cosa ci fa lì quell’amianto?

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non ritiene incredibile che oggi, per una strada della città, via Trieste, di cui Lei è primo cittadino, si possano vedere appoggiati a terra accanto ai classici bidoni dell’immondizia sacchi pieni di amianto? Depositati lì come fossero un rifiuto qualunque, innocuo, biodegradabile. Dapprima si può pensare di aver visto male, ma se poi ci si avvicina, si apre un lembo del sacco si può scorgere proprio lui, l’amianto, che a Casale ha fatto strage enorme di vite umane e ancora ne farà. E allora ci si chiede cosa ci faccia qui, chi lo abbia messo, chi lo verrà a portare via se verrà e soprattutto quando. Intanto i giorni passano e i sacchi sono sempre lì. Qualcuno telefona all’ASL e dopo vario tergiversare si viene a sapere che l’amianto è lì da almeno 10 giorni e ne passeranno altrettanti prima che venga rimosso (1 aprile, sperando che non sia un pesce), ma nessuno sa da dove arrivi o almeno nessuno lo dice.

Ma che cultura, che etica, che morale ha colui o coloro che ha o hanno depositato in quel luogo e in quella maniera i sacchi di amianto e quanta cultura, quanta etica, quanta morale e soprattutto quanto interessa la salute pubblica all’ASL che risponde così o a Lei Signor Sindaco? Perchè non ci si adopera per eliminare immediatamente da quel luogo quei sacchi di amianto?

Clicca qui Corriereal “Sindaco Palazzetti cosa ci fa lì quell’amianto?”
Clicca qui Alessandria Post “Cosa ci fa lì quell’amianto?”
Clicca qui Oggicronaca “A Casale sacchi di amianto lasciati in strada vicino ai cassonetti?”



Lasciategli almeno il nome “Ponte Cittadella”!

Fa parte della storia di Alessandria. Meier invece non c’entra nulla con questa città disastrata: un progettista miliardario extracomunitario che, grazie a sindaci irresponsabili, fa spendere alla collettività 18-20 milioni iniziali (poi verrà la manutenzione) per un ponte faraonico oltre che inutile. Per giustificarsi il malloppo, il progettista viene anche prendere in giro gli alessandrini: “Questo ponte cambierà l’economia di tutta l’Italia.” Senz’altro ha rimpolpato la sua economia e quella di Itinera, e non solo. Leggetevi La Stampa: “Questo ponte risolleverà l’Italia”. 

Raccolta differenziata delle mie brame, qual è il sindaco peggiore del reame?

E’ quello di Valenza: 38%. Seguito a ruota da Ovada (39%), Acqui Terme (41%), Alessandria (43%), Tortona (45%), Novi Ligure (50%). Tutti sindaci da non votare più. I cittadini pagheranno le sanzioni sulle tariffe. Casale Monferrato (58%) è l’unico Comune che si sta avvicinando alla percentuale del 65% imposta dall’Unione europea .
Clicca qui Daniele Prato: “La differenziata rimane al palo. Dai Consorzi per lo smaltimento dei rifiuti arrivano dati sconfortanti”

Scatta il nuovo limite smog. Sindaci sempre più fuorilegge. Noi denunciamo. I tribunali intervengano.

La loro sentenza è esemplare. Assoluzione di uno uguale licenza di uccidere per tutti i sindaci. Continua

Clicca post opposizione Fabbio
Clicca qui La Stampa: “Mal’aria 2015. Alessandria resta fra le più inquinate”
Clicca qui La Stampa: “Rischio amianto e smog, pronti a fermare il traffico”
Clicca qui La Stampa: “Rapporto Legambiente. Allarme smog”
Clicca qui Pennatagliente “Scatta il nuovo limite, sindaci fuorilegge dal 1° gennaio”
Clicca qui Corriereal “Inquinamento urbano: sindaci fuorilegge!”

Alessandria piange Tortona non ride

Tortona è fra le città più inquinate d’Italia per polveri sottili tanto che anche quest’anno nei primi tre mesi ha già superato i limiti di legge annuali. L’esposto di Progetto Ambiente rischia di fare la fine di quello da noi presentato da anni contro i sindaci di Alessandria. La quale è in assoluto la prima in classifica nazionale, avendo superato per ben 123 giorni il limite di 50 microgrammi su metro cubo di polveri sottili PM10. Ma anche per 44 giorni ha superato per l’ozono il limite di 120µ. La magistratura dormiente tarda a calcolare quanti sono gli alessandrini fra le 8.500 persone morte ogni anno per patologie respiratorie legate all’inquinamento, mentre 1 italiano su 5 dichiara problemi respiratori. Sempre il Codacons ha lanciato una campagna per chiedere un risarcimento di 2.000 euro a tutti coloro che denunciano di aver dovuto respirare aria inquinata.

Sindaci Che Vendono La Salute Dei Cittadini – Parte 5

Le polveri sottili PM10 sono da mesi fuorilegge in tutti i centri zona alessandrini. Le ancor più micidiali micropolveri non vengono neppure misurate dall’Arpa. Eppure i sindaci non hanno preso provvedimenti per limitare l’inquinamento da traffico. Il sindaco di Alessandria, indagato dalla Procura dopo la nostra denuncia, è fermo al palliativo di abbassare a 18 gradi la temperatura nelle case. E si impegna ad incrementare il traffico con un faraonico (10-15 milioni di euro?) ponte sul Tanaro dopo aver abbattuto il ponte Cittadella (innocente dell’alluvione del ’94) quando basterebbe una economica passerella ciclopedonale.

Sindaci Che Vendono La Salute Dei Cittadini – Parte 3

Chi (Impregilo) deve costruire l’inutile costosa (i primi due lotti finanziati per 1.600 milioni di euro) dannosa linea ferroviaria ad alta velocità Genova-Tortona sta contattando i sindaci della Val Lemme per verificare quali opere compensative vogliono e quanto costano. Al Terzo valico sono d’accordo centrosinistra e centrodestra, dalla Regione alla Provincia. E a tanti sindaci non interessa nulla se un’opera è utile o inutile e dannosa: basta che il loro partito sia d’accordo e in cambio ti ricoprano di asfalto e cemento.

Sindaci Che Vendono La Salute Dei Cittadini – Parte 2

Il sindaco di Predosa è sempre stato d’accordo fin dall’inizio alla centrale a biomasse progettata da Rava figlio. Ora è disponibile, in cambio di qualche soldino, a ritirare il ricorso al Tar al quale era stato obbligato dai cittadini e/o comunque a consentire l’avvio dell’impianto nocivo. Il Comitato Vivere a Predosa l’ha avvertito che si rivolgerà alla Procura. La centrale era stata autorizzata dalla Provincia (Rava padre).

Sindaci Che Vendono La Salute Dei Cittadini – Parte 1

La sindaco di Bosco Marengo ha venduto la salute dei concittadini acconsentendo al deposito di scorie nucleari di Fabbricazioni nucleari. In cambio il governo manda dei soldi. Come li usa il Comune? A favore dell’ambiente e della salute? Per indagini epidemiologiche? Per accertare chi si è ammalato di nucleare e aiutarlo, risarcirlo? Niente affatto. I trenta denari sono usati per sistemare i bastioni, il tetto delle tribune del campo sportivo, la chiesa, il semaforo ecc. Così fanno anche la Provincia e i Comuni di Frugarolo, Alessandria, Pozzolo, Fresonara, Basaluzzo, Tortona. Così anche si spiega perchè nessuna di queste omertose amministrazioni ha preteso il Piano di emergenza nucleare per le popolazioni.