Il cambiamento climatico inizia anche dalla Liguria.

Inizia dai progetti che stanno stravolgendo i quartieri periferici genovesi, attraversano la Regione, il Mar Ligure e non risparmiano nessun tipo di ambiente: terrestre, marino, aereo. Ce n’è per tutti: dal percorso del nodo ferroviario alla funivia del Lagaccio, dalla Gronda allo Skymetro, dalla mega diga foranea al tunnel sub-portuale e al dissalatore, da un ulteriore forno crematorio all’idea di un termovalorizzatore e, ciliegina sulla torta, la nave rigassificatrice a Vado Ligure. Opere faraoniche vengono calate dall’alto da un presidente di regione e da un sindaco poco inclini alla trasparenza e ai percorsi partecipati con i cittadini che dicono di rappresentare, con l’appoggio di una classe politica sempre più distante dalle persone. Sono in linea con le scelte politiche nazionali che continuano a incentivare progetti che favoriscono gli interessi economici di pochi a discapito del bene comune e della collettività. Clicca qui la RETE GENOVESE.

Per quanto riguarda la diga foranea di Genova: clicca qui, in  un articolo di Andrea Moizo, il segreto della tenuta dei fondali dell’opera da 950 milioni.