Autonomia differenziata: progetto di smembramento dell’Italia.

Quattro dimissioni eccellenti (Amato, Bassanini, Gallo, Paino) scuotono il Clep (Comitato per i livelli essenziali delle prestazioni) che il Ministro Calderoli aveva concepito come una minicostituente per fornire una patina di legittimità costituzionale al percorso dell’Autonomia differenziata, destinato a sboccare in una destrutturazione dell’Italia come Nazione. Clicca qui.

Eni, ferma subito i tuoi crimini.

Nonostante ENI abbia piena conoscenza e consapevolezza della pericolosità delle emissioni di gas serra e dell’impatto che le sue attività hanno sul sistema climatico, continua a puntare sui profitti fatti con le fonti fossili a scapito del clima globale. Nasconde questa politica fossile dietro il greenwashing, rassicura i cittadini provando a compensare le proprie emissioni con soluzioni di dubbia efficacia e rinvia a un improbabile e lontano futuro un taglio serio delle emissioni di gas a effetto serra. Bugie sulla pelle delle persone e del Pianeta: per questo serve un’azione storica senza precedenti. Insieme a ReCommon e a singoli cittadini e cittadine, abbiamo citato ENI in giudizio davanti al Tribunale di Roma. Vogliamo che vengano riconosciute le sue responsabilità per la crisi climatica in corso e che venga costretta dai giudici a modificare i suoi piani di investimento e decarbonizzazione, affinché siano in linea con gli accordi internazionali che la stessa azienda ha deciso di seguire e a cui deve essere soggetta. Non chiederemo alcun risarcimento. Se sarà fatta giustizia, sarà per le persone, il clima… e per l’intero Pianeta. Per far sentire la tua voce in questa Giusta Causa, firma la petizione di Greenpeace. Clicca qui.