Trenitalia zittisce al giro d’Italia i familiari delle vittime della strage di Viareggio.

L’Associazione dei familiari “Il Mondo Che Vorrei” aveva chiesto agli organizzatori, in occasione dell’arrivo della tappa in città, di poter tenere un intervento di 32 secondi per ricordare le 32 Vittime del disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Un secondo dedicato a ogni vittima.  Lo hanno negato! Come vorrebbero cancellare la strage ferroviaria di Viareggio. Viareggio è bella, è il carnevale, il mare, il sole, ma Viareggio è anche il 29 giugno. Si sono permessi di calpestare persino la democrazia formale, quella ‘democrazia’ che avrebbe consentito a una familiare di ricordare i propri cari. Trenitalia è tra gli sponsor del Giro, per cui, per le 32 Vittime, non c’è alcun spazio e posto.  Hanno scritto una pagina nera sulla sabbia del mare di Viareggio, come tante altre ne sono state scritte, in questi 14 anni. E’ stato, comunque, organizzato il presidio con gli striscioni della strage e la diffusione dell’intervento che Daniela avrebbe voluto leggere. Centinaia di persone hanno visto, saputo, riflettuto e ringraziato … Questo dà la forza per continuare a rivendicare quella sicurezza che avrebbe evitato la strage e pretendere un brandello di giustizia, atteso da 14 anni. Con la ragione e la forza saremo l’ostacolo alla violenza ottusa e vigliacca di chi manifesta la propria onnipotenza. La nostra resistenza è stata, è e sarà, sempre a via Ponchielli, luogo del disastro. Per spezzare la resistenza ci vuole la forza. Ma, se la resistenza resiste, sarà la forza a spezzarsi.

E’ utopia pensare ad una Italia neutrale?

Era storicamente impensabile nel 1955 quando, dopo dieci anni di occupazione militare sovietica, statunitense, britannica e francese, la dichiarazione di neutralità austriaca fu un atto costituzionale del parlamento che stabilì la perpetua neutralità dell’Austria nei confronti delle dispute internazionali. In virtù della neutralità, l’Austria non ospita armamenti stranieri, non partecipa a guerre in nessuna parte del mondo, e non teme di essere aggredita.

Con l’Austria restarono neutrali Svizzera, Jugoslavia, Finlandia e Svezia: stati cuscinetto tra Nato e Patto di Varsavia, per la cosiddetta “Cortina di ferro”.  Il tentativo dell’Ungheria di diventare neutrale nel 1956 fu stroncato dall’invasione dell’URSS. Per l’Italia oggi sarebbe un problema chiedere il ritiro delle basi militari Nato dalla penisola.

Altra storia è la neutralità della Svizzera: in virtù di questo principio, il Paese non può partecipare a conflitti armati né stringere alleanze militari. La comunità internazionale ha formalmente riconosciuto la Svizzera come stato neutrale nel 1815.

Nessun riferimento a questo status nella Costituzione dell’Irlanda, che si astiene dai conflitti per evitare ogni alleanza militare con il Regno Unito. In Moldavia il principio di neutralità è stabilito nella Costituzione. Lo stesso per la SerbiaMalta è invece formalmente non allineata dal 1981. Sono neutrali poi altre quattro Stati molto piccoli: Liechtenstein, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano.

Fuori dall’Europa sono neutrali Messico, Panama, Giappone, Mongolia, Singapore, Turkmenistan, Uzbekistan, Ruanda e Costa Rica che ha perfino abolito le forze armate (come i Nonviolenti sostengono per l’Italia).