Crisi alimentare e guerra in Ucraina: facciamo chiarezza.

Manca il grano nel mondo o in UE? Manca il mais? Mancano le materie prime? E l’Italia? La speculazione finanziaria sulle materie prime agricole.

A che serve o, meglio, a chi serve sostenere la paura della penuria? A che serve sostenere che bisogna rinunciare alla transizione agroecologica – quel poco che resta nella PAC riformata – per rilanciare una nuova “battaglia del grano”? E che c’entra deregolare l’applicazione delle disposizioni legislative attuali sugli OGM, vecchi e nuovi, per far fronte “alla mancanza di pane”?

L’Associazione Rurale Italiana fa  chiarezza rispetto agli allarmi lanciati dal mondo agroindustriale sull’attuale crisi bellica in Europa dell’Est. Clicca qui.

Alto rischio delle navi da crociera a Venezia.

Clicca qui la lettera di AmbienteVenezia al Prefetto di Venezia, al Direttore Generale ARPAV, Al Comandante dei Vigili del Fuoco, Al Comandante della Capitaneria di Porto, alla Direzione ULSS 3; sulla incompatibilità dell’attività crocieristica nelle banchine commerciali di Marghera con il Piano Emergenza Esterna  PEE, nonché sulle problematiche anche procedurali relative   al Rischio Industriale Rilevante nell’area di Porto Marghera dove si vorrebbe far arrivare già dal mese di aprile le navi da crociera.

La “No fly zone” e i “consigli” di Zelensky.

Se avessimo seguito i consigli di Zelensky la terza guerra mondiale sarebbe già scoppiata. Non è ancora successo, ma siamo ancora seduti sull’orlo dell’abisso. Il Presidente Zelensky, nei suoi continui collegamenti video con l’Occidente, ricattandoci con le sofferenze del suo popolo ed esaltandone la volontà di resistenza sino all’estremo, cerca di coinvolgerci direttamente nello scontro armato chiedendo che la NATO istituisca una “no fly zone” sui cieli dell’Ucraina.  (Domenico Gallo, giurista)

n.d.r. Alla stregua dei suoi famosi video: clicca qui.

Ho visto cose che voi umani.

Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.

Ho visto famiglie alla canna del gas, chiudere lo stesso gas per risparmiare.

Ho visto gente disperata vedere la luce in fondo al tunnel, dopo due anni di pandemia, e correre per andare a spegnerla.

Ho visto rapinatori rapinare benzinai e scappare con una tanica di gasolio.

Ho visto coppie sposate da trent’anni tornare a cenare a lume di candela.

Ho visto Luci della città, di Chaplin, ma ho spento dopo pochi minuti, non potendo permettermelo.

Ho visto il mio amico Gaspare rinominarsi Pare, per risparmiare il gas.

Ho sentito la chiamata e ho intravisto la luce. Ma erano compagnie di energie elettriche, e non ho risposto.

Ho visto gente spararsi addosso senza alcuna logica, per volere di un pazzo, non conoscendo la storia.

Ho visto un mondo che si vuole male. Molto male.

Autostrade per l’Italia sguscia via dal processo del Ponte Morandi.

Con un patteggiamento di quasi 30 milioni di euro, già accettato dalla Procura di Genova, Autostrade per l’Italia si prepara a uscire dal processo per il crollo del Ponte Morandi. Con questa mossa la società scongiura guai peggiori, in caso di condanna in dibattimento: sanzioni che potevano arrivare fino al commissariamento o addirittura all’interdizione dei rapporti con lo Stato. L’ Aspi (ex Benetton) esce dal processo e non rende vita semplice agli ex dipendenti imputati, a cominciare dall’ex ad di Atlantia e Aspi Giovanni Castellucci,

C’è un’Ucraina nella penisola arabica.

Di cui nessuno parla e aiuta perché hanno la pelle scura. 30 milioni di  abitanti, in 7 anni 377.000  morti dall’inizio del conflitto  civile per procura tra Arabia Saudita e Iran, il 60% causato dagli effetti indiretti della guerra, come la scarsità di acqua, cibo e le malattie, mentre sono circa 150mila gli uccisi in maggioranza bambini  negli scontri armati o nei raid aerei, condotti con armi occidentali, comprese le italiane  L’85% delle famiglie sfollate è allo stremo. Analogamente hanno la pelle scura libici, iracheni, afghani, somali ecc.

Dopo il record USA di esportazioni armi nel mondo (40% in aumento), al secondo posto troviamo la Russia (19% in calo) al terzo la Francia (11% in aumento) e solo al quarto e al quinto posto Cina e Germania.

Non partono viveri e medicinali ma casse di armi.

I lavoratori addetti all’aeroporto civile  di Pisa, da dove dovrebbero partire “voli umanitari” pieni di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine, si sono trovati di fronte casse camuffate piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi”. Si sono rifiutati di caricarle. Questi voli di morte vanno ad alimentare la spirale di guerra.

Il parlamento schierato a fianco degli ucraini.

In considerazione delle folle oceaniche che hanno manifestato nelle piazze, si riuniscono gli onorevoli alla Camera dei Deputati per varare disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina. Sul “posto di lavoro” presenti 9 su 630.

Altrettanto sinceri ma molto più numerosi sui giornali, nei telegiornali e talk show a stracciarsi le vesti per il governo di Kiev.