Ennesimo strappo tra M5S e ambientalisti.

Tramonto

A questo punto gli ecopacifisti non sapranno più chi votare alle prossime elezioni. Pare definitivamente perso il loro appoggio che era stato determinante  nelle ultime trionfali  elezioni con il 33% (oggi ridotto nei sondaggi ad un terzo).  In  questi cinque anni, sono stati dagli ecopacifisti accusati di essere dei traditori, o quanto meno degli  impotenti, su Tav Valsusa, Tav Terzo Valico, Ponte Morandi, fanghi tossici, PNNR, TAP, Ilva, trivelle, nucleare, energie rinnovabili, pace, Nato, spese militari, inceneritori, reddito di cittadinanza, terra dei fuochi, migranti, eccetera. Ora sopra i Cinquestelle,  “governisti ad oltranza incollati alle poltrone”, piomba fatale l’ultima tegola: per PFAS e bisfenoli, i famigerati tossici e cancerogeni, bioaccumulabili e indistruttibili, che sono messi al bando in quasi tutto il mondo, con eccezione proprio dell’Italia.

Per i Pfas, il M5S infatti  ha avviato la discussione in Senato il Decreto Legge (prima firmataria Vilma Moronese) che invece aveva trovato la più ferma opposizione – “E’ispirato dalla Confindustria” –  da parte dei movimenti in lotta dal Veneto al Piemonte,  Comitati e associazioni: Movimento di lotta per la salute Maccacaro, Mamme No Pfas, ISDE, Comitato Stop Solvay, Greenpeace, Fryday For Future. 

Infatti, a differenza dei Movimenti, che chiedono immediati  limiti zero alle micidiali  emissioni di queste sostanze in suolo aria acqua, e dunque chiedono la drastica fermata degli impianti nocivi (della multinazionale  Solvay di Spinetta Marengo AL e di altre aziende in Italia soprattutto conciarie) invece il DDL Moronese blandamente  si limita a “ridurre, e se possibile annullare, l’immissione di Pfas nell’ambiente”, con tanto di “periodo transitorio di adeguamento”.  In altre parole dà il via libera legale  alle aziende (Solvay) per un tempo indeterminato di produrre e inquinare.

Studio tedesco: il bisfenolo contamina i cibi in scatola.

Dopo uno studio nel 2015 della EWG, associazione di consumatori americani  sulla responsabilità del Bisfenolo A  per l’insorgenza di tumori, disturbi del sistema endocrino e riproduttivo, diabete e malattie cardiache, il  BPA è scomparso dagli imballaggi esterni e dai biberon per bambini, mentre è ancora usato per il rivestimento interno delle lattine per alimenti. Ora una  ricerca,  portata avanti per otto anni dagli uffici investigativi per il controllo alimentare e la salute degli animali di Baden-Wuerttemberg in Germania, ha analizzato più di 400 cibi in scatola e rilevato quantità preoccupanti di BPA, utilizzato per rivestimento delle lattine onde  evitare che gli alimenti entrino in contatto direttamente con il metallo, rendendolo resistente alle elevate temperature in fase di sterilizzazione dei cibi. Poi però il Bisfenolo viene rilasciato negli alimenti stessi, per poi essere ingerito. Il Bisfenolo è in uso alla Solvay di Spinetta Marengo, ma senza AIA e controlli ambientali e sanitari.

La guerra non si ferma armando il popolo ucraino.

Maurizio Landini, segretario CGIL, alla manifestazione pacifista di Roma: : “La guerra non si ferma armando il popolo ucraino. Bisogna ridurre le spese militari. Lo ha detto anche papa Francesco. Dobbiamo invertire questa situazione e dobbiamo fare accoglienza. Non esistono le guerre giuste. E’ compito del sindacato battersi contro la guerra. Il 90% delle vittime delle guerre sono i civili, sono i lavoratori. Gino Strada è qui con noi, con la sua vita contro la guerra. Credo che sia venuto il momento del coraggio, della responsabilità, ma anche dell’utopia. Dobbiamo abrogare la guerra, così come è stata abrogata la schiavitù. La guerra la fanno i poveri, per conto dei ricchi. Siamo dalla parte della ragione e abbiamo la forza per cambiare tutto”. 

Padre Alex Zanotelli: “Perché l’Ucraina deve entrare nella Nato? Di questo passo rischiamo il conflitto nucleare”.

Per Zanotelli “se Putin chiede la neutralità dell’Ucraina, bisogna metterla sul tavolo. Perché oggi l’Ucraina è una polveriera, è un Paese spaccato profondamente, con un nazionalismo che fa paura. E quando si combinano nazionalismo e religione, è pericolosissimo“. Zanotelli previene le accuse che potrebbero arrivargli di avere simpatie per Putin: “Lo so, lo so. Ma non è vero. Putin è un autocrate, un dittatore. Ma non è Hitler. È un sovranista. Andrebbe condannato per quello che ha fatto. Ma è folle rispondere a una potenza nucleare con la minaccia delle armi. Bisognerebbe lavorare, invece, perché le armi tacciano. E questo lo si può fare contrastando le pretese espansionistiche della Nato. Perché l’Ucraina deve entrare nella Nato? Di questo passo rischiamo il conflitto nucleare”. Clicca qui.

Gli Usa: “Rischi militari connessi a un’adesione dell’Ucraina alla Nato”.

La dichiarazione dell’ l’attuale direttore della CIA William J. Burns:  «Le aspirazioni dell’Ucraina e della Georgia verso la NATO non solo toccano un nervo scoperto in Russia, ma generano serie preoccupazioni riguardo alle conseguenze per la stabilità nella regione. La Russia non solo percepisce l’accerchiamento e la pressione come una minaccia alla sua influenza nella regione, ma teme anche conseguenze imprevedibili ed incontrollate, le quali danneggerebbero gravemente gli interessi inerenti alla propria sicurezza. Gli esperti ci dicono che la Russia è particolarmente preoccupata per le forti divisioni in Ucraina sull’adesione alla NATO, con gran parte della comunità di etnia russa contraria all’adesione, e ciò potrebbe condurre ad ulteriori spaccature, generando violenza oppure, nel peggiore dei casi, una guerra civile. In tale eventualità, la Russia dovrebbe decidere se intervenire; una decisione che la Russia non vuole trovarsi ad affrontare». Però la dichiarazione, contenuta in un cablo diplomatico pubblicato da WikiLeaks, non è di oggi ma del 2008 su quando Burns era ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca.

Guerra e industria della paura: Putin è utile come nuovo Covid.

Il delirio bellicista e antirusso dei media europei deve certo preoccupare, ma non oltre un certo punto: gli stereotipi apocalittici del tipo “il mondo non sarà più quello di prima”; “la più grande crisi dopo il ’45”; “sull’orlo della terza guerra mondiale” non dureranno a lungo. Verranno dismessi non appena si profilerà un nuovo Grande Nemico al posto di Putin e della Russia.

Non è questione di geopolitica. O di valori e di passioni. Ma di interessi. Gli interessi dell’industria della paura che semina panico e rancore allo scopo di vendere copie e alzare ascolti. Un’industria subdola, alleata di quella militare, soprattutto americana, che va in giro per il mondo in cerca di nemici mortali da combattere. (continua Pino Arlacchi)

Intervenga l’Onu a fermare le stragi.

Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”:

Per la pace occorre:

  1. il “cessate il fuoco” immediato e definitivo dell’Onu;
    2. un negoziato vero sotto l’egida dell’Onu;
    3. l’invio da parte dell’Onu di forze di interposizione non armata e nonviolenta;
    4. immediati soccorsi umanitari (non militari) per tutte le ! vittime della guerra;
    5. soccorrere, accogliere ed assistere tutte le persone in fuga dalla guerra;
    6. iniziare subito la ricostruzione delle case, delle scuole, degli ospedali, di tutte le strutture della vita civile. (clicca qui)

Polizia e militarizzazione in Valsusa.

E’ stato arrestato e portato in carcere Stefano Mangione condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti accaduti dieci anni fa (26 luglio 2013) durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una compagna NO TAV pisana, Marta Camposano, arrestata una settimana prima in una manifestazione al cantiere della Clarea di Chiomonte, che aveva denunciato di aver subito violenze e molestie sessuali da parte delle forze dell’ordine dopo il fermo. Clicca qui sulla newslettera di Doriella&Renato  per il video e come esprimere solidarietà . Troverai anche  l’importanza rilevante del TAV  anche a livello militare, in quanto fa parte dei corridoi di mobilità militare europea (TEN-T) che sono estremamente strategici la NATO, al fine di garantire il veloce spostamento di mezzi pesanti per il continente in caso di teatri di guerra.

Premio Attila riconosciuto anche in Ucraina.

Da martedì otto marzo in Italia ci sono un paio di “eroi” in più: si tratta di due fotografi piacentini – Sergio Ferri e Marco Salami – presenti a quella che avrebbe dovuto essere la conferenza stampa congiunta del Premio Attila con il sindaco della città polacca di Przemyśl, Wojciech Bakun, conclusasi con una figura di merda  di proporzioni colossali di Capitan Mojito.

La storia viene raccontata bene dall’edizione telematica del quotidiano piacentino Libertà, dove campeggia un articolo che dà la parola ai due operatori dell’informazione presenti in stazione, dove avrebbe dovuto tenersi il momento topico della visita di Matteo Salvini,  rivelatosi un clamoroso autogol.

Dopo che il leader leghista era stato umiliato dal borgomastro della cittadina al confine tra la Polonia e l’Ucraina – che ad un certo momento rifiuta pubblicamente di ricevere l’ospite, invitando lo stesso a seguirlo oltre il confine per condannare il presidente della Federazione Russa – i due hanno apostrofato il parlamentare italiano definendolo «Pagliaccio! Buffone!» ed invitandolo ad indossare di nuovo la maglia con l’effigie di Putin.