Un atto di vigliaccheria nei confronti della libertà di informazione.

La Camera ha respinto la mozione dei deputati di Alternativa (il gruppo formato in gran parte da ex M5s fuoriusciti alla nascita del governo Draghi) che impegnava il governo italiano a concedere lo status di rifugiato politico a Julian Assange, il fondatore di Wikileaks di cui gli Stati Uniti chiedono l’estradizione al Regno Unito, dov’è detenuto dal 2019. Il testo – su cui il governo aveva espresso parere contrario – è stato bocciato con 225 no, 22 sì e 137 astenuti. Ad astenersi sono stati i parlamentari di Liberi e uguali, 5 Stelle e Fratelli d’Italia, contro si sono espressi tutti gli altri gruppi. “In nome di un’inesistente fratellanza atlantica, il Parlamento ha consumato l’ennesimo atto di vigliaccheria nei confronti della libertà di informazione. La totale subalternità a Washington che detiene italiani falsamente accusati e si è sempre fatta beffe della giustizia italiana, come nel caso della strage del Cermis, ha spinto la gran parte dei deputati a disinteressarsi della persecuzione che Assange sta subendo da anni dalla democrazia di Guantanamo”. Clicca qui Amnesty International: La richiesta di estradizione da parte degli Usa si basa su accuse che derivano direttamente dalla diffusione di documenti riservati nell’ambito del lavoro giornalistico di Assange con Wikileaks. Rendere pubbliche informazioni del genere è una pietra angolare della libertà di stampa e del diritto dell’opinione pubblica ad avere accesso a informazioni di interesse pubblico. Tutto questo dovrebbe essere oggetto di protezione e non di criminalizzazione.

La storia dell’attivista No Tav che sarà consegnato alla Francia.

Emilio Scalzo, 66 ani, è accusato di aver aggredito un gendarme francese durante una manifestazione a favore dei migranti che valicavano la frontiera lungo la cosiddetta “rotta delle Alpi”: Claviere è a 1.760 metri di altitudine, e il cammino, spesso sotto la neve e con il ghiaccio, dura almeno cinque ore. Le operazioni di aiuto ai migranti cominciarono nel 2017, e furono promosse dalla rete No Tav della Val Susa: la loro attività ha come obiettivo quello di dare rifugio e aiuto alle tante persone che tentano il passaggio in Francia per poi raggiungere, se riescono, la Germania. Il 15 maggio ci furono scontri: attivisti italiani e francesi da una parte e gendarmi dall’altra.  Scalzo è molto conosciuto tra gli attivisti No Tav e No Border: da anni è uno dei più attivi tra i militanti. Aveva finito a marzo di scontare una precedente pena di nove mesi agli arresti domiciliari per fatti sempre legati alla sua militanza. È inoltre sotto processo per l’occupazione di una ex casa cantoniera a Oulx trasformata in rifugio per i migranti.

Arrestato ancora il pacifista Turi Vaccaro.

Turi Vaccaro è stato arrestato dalla polizia ferroviaria di Firenze. Dicono che deve scontare un residuo di pena di 5 mesi più altri due mesi di arresto.
Nei confronti di Turi, pacifista integrale e conseguente, è in atto un vero e proprio accanimento;  persecuzione che è in corso in ogni parte d’Italia nei confronti dei Movimenti di lotta. Oltre tutto Turi è malato ed è reduce da un ricovero ospedaliero in Sicilia da cui è uscito molto provato. Il Movimento NO MUOS esprime tutta la massima solidarietà al compagno e invita i movimenti e gli attivisti contro la guerra e contro le sopraffazioni del capitale a chiedere e lottare per la sua liberazione immediata. Contro la repressione la solidarietà è un’arma. Turi libero, Emilio libero, tutti e tutte liberi.