Gli studi Pfas che il Veneto fa e non il Piemonte.

La Regione Veneto ha risposto alle critiche presentando due nuovi progetti di ricerca: del  prof. Carlo Foresta del Dipartimento di Medicina (osteoporosi indotta da Pfas), e della professoressa Cristina Canova, del Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica (effetti Pfas anche a medio lungo termine): clicca qui. La Regione Piemonte è da sempre latitante a monitorare le condizioni di salute della popolazione alessandrina contaminata da Pfas (e da altri 21 tossico-cancerogeni), al punto da essere apertamente contestata come complice di Provincia e Solvay di Spinetta Marengo. 

Presentata la relazione sui danni da Pfas in Commissione parlamentare.

Dopo decine di audizioni e una missione a Spinetta Marengo. Principale promotore è stato Alberto Zolezzi   membro delle commissioni Ambiente ed Ecomafie. Clicca qui la comunicazione MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati. A questo punto la parola passerebbe al Governo, anzi ripasserebbe perché già l’ex ministro all’ambiente del M5S  aveva disatteso l’impegno di porre LIMITI ZERO AI PFAS, ovvero a eliminare queste sostanze dalla produzione e dall’utilizzo.

Una iniziativa possibile della Procura della Repubblica di Alessandria nei confronti del Parlamento.

Una iniziativa possibile della Procura della Repubblica di Alessandria  nei confronti del Parlamento può essere analoga a quella intrapresa dal procuratore generale del Michigan Dana Nessel con altri 18 procuratori, nei confronti della Commissione per l’ambiente e i lavori pubblici (EPW) del Senato degli Stati Uniti, ad agire sulla salute e sulla protezione ambientale per affrontare i  PFAS, in particolare il C6O4, identificando diverse priorità legislative: clicca qui.

Il procuratore Nessel  ha avviato nel 2020 un progetto di contenzioso PFAS per ritenere i produttori di PFAS responsabili dei danni causati da PFAS che hanno finito per contaminare l’ambiente del Michigan; attualmente sono pendenti quattro cause legali.

“MammeNOpfas”: siamo alla follia, C6O4 perseguito in Veneto e autorizzato in Piemonte.

La follia è quella della Provincia di Alessandria che concede autorizzazione AIA alla Solvay di Spinetta Marengo per il tossico e cancerogeno Pfas C6O4, spacciato come innocuo sostituto dei vecchi Pfas. Invece a Vicenza nell’ambito del processo Miteni di Trissino le Amministrazioni si costituiranno parte civile  non solo per il reato di inquinamento ambientale PFAS più vecchio (PFOA ) ma anche per quello relativamente più recente (C6O4). Follia è quella del governo… (continua).

Danni da Pfas sottovalutati. L’EPA americana abbassa i limiti di sicurezza per l’acqua potabile.

Sulla base dei sempre più allarmati studi epidemiologici, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti (EPA) chiede di abbassare drasticamente i limiti di queste sostanze cancerogene e anti vaccini Covid,  attualmente fissati in 70 parti per trilione (ppt). L’Environmental Working Group chiede di andare molto al di sotto di 1-ppt. Meglio rifarsi a parti per quadrilione (ppq) piuttosto che a parti per trilione a parti per quadrilione (ppq: per il PFOA la dose di riferimento si traduce in 0,006-ppt. Meglio LIMITI ZERO come da noi sostenuto (e impegno  non mantenuto dall’ex ministro Costa). Clicca qui.

L’esposizione ai PFAS peggiora la malattia da COVID e riduce l’efficacia del vaccino.

Per i Pfas gli studi sono in collaborazione con la Northeastern University di Boston, la Michigan State University e le organizzazioni partner della comunità, il Silent Spring Institute. La Rutgers University sta studiando bambini e adulti che sono stati esposti a PFAS attraverso l’acqua potabile a Paulsboro e West Deptford nella contea di Gloucester, nel New Jersey. Oltre alla contea di Gloucester, lo studio esaminerà anche gli effetti sulla salute nella contea di Montgomery. L’Università dell’Arizona sta conducendo uno studio simile. Il professor  Philippe Grandjean  presso l’Università della Danimarca meridionale e l’Università di Harvard si è dichiarato “completamente shockato” dopo aver rilevato che i bambini esposti ai Pfas avevano una riduzione significativa degli anticorpi dei vaccini. Il rischio maggiore viene dai Pfas a catena corta: il C6O4. Clicca qui

Il divieto delle scioline con Pfas.

Corposo dossier sui seri rischi sanitari per gli ski-men, i manutentori che applicano le scioline agli sci: anche la volatilità della sostanza rende facile l’assorbimento da parte dell’organismo umano,  una volta penetrati nell’organismo, questi acidi di fluoro tendono a non andarsene o comunque a permanervi molti anni, lo smaltimento è bassissimo e la contaminazione potrebbe rivelarsi irreversibile. Da un paio di anni la Federazione internazionale (Fis) ha annunciato un imminente divieto delle scioline al fluoro, con un piano di riduzione progressiva fino allo zero. Anzi, andrebbero eliminati gli sci impregnati di Pfas. Clicca qui.

I Pfas contaminano gli alimenti animali ancor più dei vegetali.

Analisi di terra contaminata da Pfas

Nei vegetali predominano i Pfas a catena corta, il C6O4. Lo studio è realizzato da ricercatrici e ricercatori delle università di Firenze e Padova, con il contributo di Greenpeace e di Mamme No Pfas che polemizzano pesantemente con la Regione Veneto, e pubblicato su Epidemiologia & Prevenzione rivista scientifica dell’associazione italiana di epidemiologia. Clicca qui.

Contadini in lotta per i diritti, contro la fame e la violenza.

Nel primo anniversario della storica protesta dei contadini e delle contadine indiani, La Via Campesina si unisce ad altri movimenti sociali per esprimere  solidarietà e sostegno. Tutti i movimenti uniti nella lotta verso la sovranità alimentare a livello globale traggono ispirazione da questo anno di lotta che ha dimostrato cosa si può ottenere con l’unità della classe lavoratrice, anche di fronte alle avversità. Leggi il testo completo sul nostro sito.