Via libera ai Pfas: Solvay e Provincia sfidano tutti. Li può arrestare un Referendum popolare.

Non solo Solvay non ferma l’utilizzo dei C6O4 ma la Provincia di Alessandria (con complicità leghista di Comune e Regione) addirittura ne concede l’estensione a tutti i reparti dello stabilimento di Spinetta Marengo tramite una secretata autorizzazione vuota di “omissis” come il gruviera. I consiglieri comunali corrono in fabbrica ad applaudire.  Nel mentre che alla consorella americana sono vietate le produzioni. 

Solvay sfida tutti. Se ne sbatte delle drammatiche indagini epidemiologiche e idrogeologiche che coinvolgono già mezza provincia, e delle allarmate risultanze scientifiche dei più eminenti ricercatori universitari. Scarica veleni in aria, falde e Bormida. Travolge i limiti di sicurezza del rapporto dell’ISS Istituto Superiore Sanità e dell’ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Irride l’allarme sanitario delle Commissioni  parlamentari in quanto non riescono a smuovere il paralizzato governo a fissare “limiti zero pfas”. 

Sfida tutti. Sfida la Procura della Repubblica a presentarsi  in aula a sostenere il secondo processo dopo la condanna definitiva in Cassazione per disastro ambientale e omessa bonifica. Consiglio di Stato e Tar sono lungaggini infinite  che sa di poter affrontare senza problemi economici

Sfida tutti. Serra gli occhi davanti ai dossier giornalistici locali e nazionali, oppure alle video inchieste nazionali e internazionali che la inchiodano. Ostenta di fregarsene dei cortei e dei processi popolari di Greenpeace, Movimento di lotta per la salute Maccacaro, WWF, Comitato Stop Solvay, Legambiente, Mamme No Pfas, Fridaysforfuture eccetera. Mostra di fregarsene del conseguente “Ultimatum a Solvay” che sarà lanciato nell’evento del prossimo 26 novembre ad Alessandria. Sfida tutti.

Insomma Solvay si sente protetta dalle storiche complicità istituzionali e politiche. Però queste complicità potranno vacillare a suon di voti di fronte ai risultati di un Referendum popolare via internet che, davanti alla cecità e all’arroganza di Solvay, potrebbero non fermarsi alla richiesta di chiusura dei Pfas ma addirittura dello stabilimento stesso. (Soluzione peraltro compresa nella strategia ricattatoria di Solvay con lo spostamento delle tecnologie in Francia e la chiusura della produzione di acido fluoridrico a Porto Marghera).

Movimento di  lotta per la salute Maccacaro.

Gli amministratori comunali entrano in fabbrica per applaudire Solvay.

Gli amministratori del Comune, per dimostrare la loro solidarietà agli omologhi della Regione e della Provincia che ha appena autorizzato il Pfas C6O4 in tutti i reparti, sono subito corsi ai cancelli dello stabilimento di Spinetta Marengo: i manager pur colti di sorpresa  li hanno portati a vedere da fuori gli impianti e soprattutto hanno improvvisato l’illustrazione di centinaia di slide. Nessuna domanda, nemmeno un dubbio, nessuna preoccupazione,  uno scroscio di applausi ad ogni intervento degli esperti aziendali, anzi ripetute esclamazioni: “Qui mi sento a casa mia” (sic). Clicca qui le cronache.

Chi ha capito più di tutti,  il più entusiasta,  si è distinto Piervittorio Ciccaglioni. Che non è un Carneade qualunque. Assunto per concorso come si desume dal titolo di studio (3° avviamento professionale), era dipendente comunale all’ATM dove ricopriva (continuiamo a leggere sul curriculum)  l’alto incarico di “cassiere interno”, si presume distribuisse  i gettoni per le macchinette del caffè. Dopo la precoce pensione si butta in politica con lo slogan sui giornali “Dobbiamo  rimandare a casa gli abbronzati pericolosi parcheggiatori abusivi” (sic), guadagnandosi meritatamente la carica di assessore alle politiche sociali. Distintosi nel ruolo, la Lega Nord gli spalanca sempre più le porte: ovviamente da consigliere di amministrazione del Cissaca Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali, e ovviamente da presidente provinciale dell’ATC Consorzio  Agenzia Territoriale della Casa. La situazione reddituale si triplica (Modello A, pubblico per Legge).  Finchè Ciccaglioni, approdato allo scranno di vicepresidente del  consiglio comunale viene mandato dal sindaco Cuttica a congratularsi con Solvay come esperto di chimica (sessantacinque anni fa ha frequentato due anni all’istituto tecnico, attesta il curriculum). Così ha potuto sostituire nello studiolo la foto che lo ritraeva con l’onorevole Tino Rossi a chiedere la chiusura dello stabilimento Solvay.