Processo popolare alla Solvay.

In attesa di quello penale nelle aule giudiziarie, il “processo popolare” alla multinazionale belga di Spinetta Marengo è in pieno svolgimento ad Alessandria. Il 26 settembre l’ha avviato l’ “udienza preliminare” del Comitato Stop Solvay, vedi fotoIl primo ottobre, con Greenpeace alla presidenza del tribunale popolare, sono stati presentati i “capi di accusa” con Legambiente e Movimento di lotta per la salute Maccacaro nelle vesti di “pubblici ministeri”: clicca qui “le requisitorie”.  La “difesa” della Solvay è rimasta tutt’altro che  sorpresa e ha prodotto corposa “memoria” che garantisce di aver assicurato la sicurezza del territorio: clicca qui il documento. Nell’udienza dell’otto ottobre, sempre nell’ “aula” della Casa di Quartiere, e in  streaming nazionale, sfileranno i  “testi e i  consulenti scientifici”: attivisti, medici, scienziati, avvocati di ISDECNR-IRSAWWFPfas LandMamme No Pfas. (vedi la locandina).

Il “verdetto”, assoluzione per non aver commesso il fatto oppure condanna per disastro ambientale e omessa bonifica con chiusura delle produzioni, potrà essere affidato ad un referendum popolare con votazione on line.

Draghi ne ha fatta un’altra delle sue.

Il Coordinamento Nazionale No Triv :  “Tempo scaduto,  da oggi si può ricominciare  a trivellare. Cessato il periodo di sospensione delle attività di ricerca di gas e petrolio, sia in mare sia su terra ferma, senza che il MITE abbia approvato il Piano delle Aree (ora denominato PiTESAI) entro il 30/9 -così come prevedeva una legge votata dal Parlamento a inizio 2019-, vero e proprio “Piano Regolatore” delle attività di ricerca ed estrazione, tutto è tornato come prima (=Far West).”