Vite di freaks, da Hollywood all’Italia.

Freaks”: non i giovani che negli Anni Settanta adottavano comportamenti anticonvenzionali, ma nell’accezione di “capricci della natura”, come erano chiamate nell’Ottocento e fino alla prima metà del Novecento le persone con disabilità o con un aspetto insolito. Erano “fenomeni da baraccone” che, principalmente negli Stati Uniti, si esibivano in spettacoli circensi itineranti a pagamento. Ripercorriamo le storie di alcuni di loro, certi molto famosi grazie ad Hollywood, altri di casa nostra la cui memoria è stata tramandata da chi li ha conosciuti e apprezzati non come freaks, ma come persone (continua…)

Filo spinato lungo la ferrovia in Valsusa.

L’azione è considerata terrorismo dalla procura.

Collocato lungo un tratto della linea ferroviaria che da Torino porta verso la Francia in corrispondenza al nuovo fortino di San Didero e posto proprio dietro il nuovo presidio No Tav che, in seguito allo sgombero, è sorto di fronte a quel cantiere illegittimo. Il progetto della nuova linea Torino-Lione prevede diversi cantieri a Susa, Bussoleno, Caprie e Salbertrand larghi centinaia di migliaia di metri quadrati. Davvero intendono procedere in questo modo? Con prove di forza, barriere metalliche e rotoli di  filo spinato militare? Per vent’anni? Troverà come al solito pane per i suoi denti. Clicca qui.

TAP a rischio di incidente rilevante.

Riparte l’indagine sulla mancata applicazione della direttiva europea Seveso sugli impianti a rischio di incidente rilevante in merito a Tap, il mega-gasdotto proveniente dall’Azerbaigian costruito, nonostante il dissenso della popolazione, a Melendugno (Lecce). Il tribunale di Taranto  ha annullato il decreto di archiviazione del Gip e ha disposto la restituzione degli atti al giudice per le indagini preliminari. A carico della società, dei dirigenti e dei proprietari di alcune aziende locali (19 imputati in tutto) è in corso un processo per reati di inquinamento ambientale, contaminazione della falda acquifera, espianto degli ulivi fuori dal periodo autorizzato in assenza di autorizzazioni.

Guantanamo una vergogna per gli Stati Uniti, e per noi che tacciamo.

Nel  “centro di detenzione” di Guantanamo Bay, isola di Cuba, inaugurato venti anni fa, l’11 gennaio 2002, sono detenute ancora 40 persone, 15 delle quali dall’anno della sua apertura. Dal 2002 vi hanno transitato 780 detenuti, mai processati dalla giustizia dei tribunali ordinari. Diventata il simbolo dello stato di non-diritto e della tortura, la prigione di Guantanamo è una vergogna per gli Stati Uniti. Sin dalla sua creazione, Guantanamo rappresenta per gli Usa uno scandalo tanto sul piano umanitario che giuridico. È stata aperta calpestando tutti i regolamenti e le leggi internazionali, dalle Convenzioni di Ginevra ai diversi trattati, ed è stata organizzata come un prolungamento della rete di prigioni segrete della Cia, dove si praticava massivamente la tortura. Nel corso del tempo, il carcere di Guantanamo è diventato anche uno scandalo sul piano finanziario e amministrativo. Il suo funzionamento mobilita 1.500 persone (tra militari, personale amministrativo e legale, medici, ecc.) e costa più di 500 milioni di dollari all’anno, per soli 40 detenuti (13 milioni di dollari a detenuto) passati dalle prigioni segrete della CIA. Amnesty International l’11 gennaio scorso ha pubblicato un rapporto approfondito che evidenzia ancora una volta le violazioni dei diritti umani in corso a Guantanamo: trasferimenti segreti, interrogatori segreti, incatenamenti, alimentazione forzata per chi era in sciopero della fame, torture, sparizioni forzate e assenza totale di rispetto della legalità. Clicca qui.