Sbatti il mostro pompiere in prima pagina per vendere qualche copia in più. Una sottoscrizione a sostegno dei familiari dei tre pompieri diffamati dal giornale Il Piccolo.

Il Piccolo è un giornale storico per Alessandria, che all’apice aveva tre edizioni settimanali, poi ridotte a due praticamente con tiratura insignificante. Allora il direttore Alberto Marello, in accordo (?) con redazione ed editore Soged, ha prodotto l’allegato editoriale che calpesta come drogati i tre vigili del fuoco che hanno sacrificato la loro vita intervenendo nell’esplosione di Quargnento, e trasforma i due coniugi autori dell’ attentato da coscienti carnefici a povere vittime. Insomma, sbatti il mostro pompiere in prima pagina per vendere qualche copia in più. Il pezzo è esploso sui social pur sotto forma di migliaia di insulti: nessuna gaffe: è stato il risultato che Marello si era prefisso per attirare l’attenzione sul giornale che ben pochi comprano, anzi che è addirittura sconosciuto ai più. Dunque una mera operazione pubblicitaria Soged per bisettimanale e succursale AlessandriaNews, uno sciacallaggio  all’insegna del cinismo più bieco: se ne parli pure male purchè se ne parli. Una pubblicità puntata su accessi web piuttosto che sulle copie vendute. Una pubblicità effimera, efficace solo se Marello riuscirà a darle continuità sullo stesso timbro, altrimenti ridurrà ulteriormente la credibilità e la tiratura: ne sarà ben cosciente l’editore che altrimenti dovrebbe licenziare Marello. I redattori, se possedessero dignità e un mestiere da spendere sul mercato, dovrebbero dimettersi. Marello invece sapeva di essere in una botte di ferro: o la copertura dell’editore Soged oppure, dopo la prova offerta, nessuna difficoltà a trovare un editore del suo livello. Tanto l’Ordine dei giornalisti è cane non mangia cane.

Non ragioniam di loro, ma pensiamo alla volgare diffamazione a mezzo stampa nel mentre che si sta celebrando un processo per omicidio doloso, pensiamo all’offesa della memoria dei tre giovani pompieri, pensiamo al danno che è stato inferto ai loro familiari. Se i familiari non hanno le disponibilità economiche di portare Marello e Soged in tribunale, proponiamo una sottoscrizione collettiva per un adeguato patrocinio di avvocati. Aderite a  movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it
P.S.  Intanto, Prosegue la campagna de Il Piccolo per il nucleare nell’alessandrino. : «Non dobbiamo avere paura: è la scienza a darci supporto»: intervista ad un neolaureto definito fisico nucleare.  Come chiedere al barista dell’oste se il suo vino è buono.