Ponte Renzo Piano, TavTerzo Valico e Gronda: grande spreco di grandi opere inutili e dannose.

Il professor Salvatore Palidda invita ad esaminare i numeri nelle  video interviste, clicca qui https://www.youtube.com/watch?v=VbkMbj37jEIhttps://www.youtube.com/watch?v=2fApPH7XHYo , di Marco Ponti (professore di ecologia applicata, ingegnere membro dell’autorità di regolazione dei trasporti…) e di Giovanni Solari (professore di Tecnica delle costruzioni dell’Università di Genova, membro del comitato tecnico per l’ambiente …) per condividere le sue  conclusioni. Queste ‘grandi opere’ sono di fatto criminali.  Era proprio necessario rifare un ponte come quello che si sta facendo? Non si poteva  puntare su un percorso che da sopra Bolzaneto scende verso l’Aeroporto sul fianco destro del Polcevera, quindi senza bisogno di fare un tale ponte che riporta come il Morandi un’autostrada che piomba sulla città? E perché rilanciare il trasporto su gommato anziché rinnovare e sviluppare la rete in disuso o già esistente della strada ferrata,  opera che peraltro renderebbe ancora più inutile il Terzo Valico e la Gronda? Clicca qui l’analisi di Salvatore Palidda e il giudizio su “l’impostura trionfalistica dei vari pennivendoli e personaggi del potere”.

I sindacati non sono pacifisti.

A Genova blocco di una delle navi della compagnia saudita Bahri, che dopo le proteste ed i blocchi di maggio non carica più armi però nella sua pancia ci sono armamenti ed esplosivi destinati alla guerra in Yemen che da anni sta facendo strage di migliaia civili. Alcuni lavoratori di turno nel pomeriggio hanno fatto obiezione di coscienza, rifiutando di lavorare al carico della nave, ma sono stati sostituiti da altri camalli. La CGIL, nonostante le richieste di lavoratori, ha rifiutato di proclamare sciopero. Clicca qui l’intervista  con  Cristian, lavoratore portuale ed antimilitarista.

Dopo l’incontro con l’amministratore delegato di Leonardo, clicca qui, pesante commento dei pacifisti: “ Quando si tratta di produrre armi CGIL-CISL e UIL sono più guerrafondai dei padroni”.

Fridays For Future Alessandria davanti alla Provincia per manifestare contro il Pfas C6O4.

Non possiamo più stare a guardare: la Solvay di Spinetta Marengo inquina, e il silenzio dei politici (e dei giornalisti) ci sta uccidendo! Sabato 22 febbraio alle 17.00 manifesteremo in Piazza della Libertà ad Alessandria davanti a Provincia e Prefettura  per chiedere a gran voce, come da opposizione di Legambiente, che non venga autorizzato l’ampliamento della produzione del famigerato Pfas C6O4, della quale Solvay si rifiuta addirittura di rendere trasparenti e  pubblici gli standard. Vogliamo che le istituzioni impongano le azioni necessarie a rendere sicuro il luogo in cui viviamo: Bonifica integrale dell’area contaminata; Stop alle emissioni di sostanze tossiche e climalteranti; Screening medico della popolazione. Non vogliamo più vedere i nostri cari ammalarsi e morire a causa di Solvay. (continua)

Il record di tumori a Spinetta si concentra sui lavoratori Solvay (ex Montedison), ma anche questa correlazione viene nascosta nelle indagini epidemiologiche ufficiali: vedi https://www.telecitynews24.it/cronaca/1500-tumore-lavoro-piemonte-ogni-anno/ il Dossier.  

Il NO all’autorizzazione del C6O4  è ancora più tassativo in quanto gli studi hanno  individuato una ventina di composti che POSSONO  essere utilizzati in sua sostituzione (clicca qui  https://ilfattoalimentare.it/pfas-mario-negri-alternative.html ), dunque la multinazionale Solvay DEVE allo scopo utilizzare  i suoi astronomici profitti.

Intanto cresce l’allarme in Veneto: clicca qui  https://www.vicenzareport.it/2020/02/pfas-nuovo-grido-dallarme-in-veneto/

Tutte le informazioni sul PFOA (C6O4) in 225 “post” sul Sito www.rete-ambientalista.it  gestito dal  Movimento di Lotta per la Salute “Giulio A. Maccacaro” .

Valsusa laboratorio di nuove politiche repressive.

Clicca qui il Convegno: centinaia di processi con oltre mille indagati, reati di lieve entità puniti con il massimo della pena, clima di intimidazione della digos nelle stesse aule di tribunale, pesanti e ingiustificate misure di polizia, ordinanze prefettizie che limitano la libertà di circolazione… Insomma l’obbiettivo è fiaccare la resistenza popolare della Valsusa. L’urgenza di un’amnistia sociale. Vedi le registrazioni audio/video  delle relazioni al convegno.