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La storia muove dal bancone della solita bettola, che regala al protagonista una felicità rassegnata, quotidiana, senza fastidi. Ma la noia lo assale, lo tormenta. Alla fine, disgustato, decide di andarsene, il più lontano possibile. Lo schema si ripete e diventa l’intelaiatura del romanzo, in una alternanza di ambientazioni urbane e avventure in terra esotica, in un continuo di fughe e ritorni. Il protagonista, un fotoreporter con la passione per le birrette e per i guai, viaggiatore scalcagnato, generoso e casinista, più romantico e illuso di Don Chisciotte, meno dotato di Don Giovanni, sfigato come Paperino, sbruffone ma poetico, con una tendenza a mettersi in situazioni irrisolvibili, alterna le avventure quotidiane, la partitella domenicale, il torneo di freccette, l’amore sbandato, con la ricerca dell’ereditiera in canoa, assalti di belve, sequestri, traffici internazionali, rivoluzioni (anche una mummificazione), sempre con la stessa, buffonesca, ironia. Le incredibili esperienze, raccontate con leggerezza, al limite della burla, lasciano il lettore nel dubbio che sia tutto vero.

Leonardo Balza – Narrativa Italiana – Se Scappo è Peggio – Cavinato Editore, Brescia – 2015: clicca qui.
Clicca qui Il Piccolo recensione di Alberto Ballerino
Clicca qui Levante News “Camogli. “Se scappo, è peggio!” un surreale e ironico romanzo di viaggio”

Serravalle Scrivia soddisfa il proprio consumo elettrico con fonti rinnovabili al 100%.

E’ il paradosso virtuoso di questo Comune che tollera da decenni la bomba ecologica dell’Ecolibarna, è cronicamente soffocato dall’inquinamento atmosferico da traffico a maggior ragione dopo l’insediamento del mega Outlet, e sarà definitivamente stravolto dal Tav Terzo Valico.
Clicca qui Luciano Asborno “Ecologia. Serravalle produce l’energia elettrica di cui ha bisogno”.

Caccia alla lince nell’alessandrino. Notizia più idiota non si può.

Alessandro Ponte su La Stampa (clicca qui) titola “Caccia alla lince nei boschi al confine con l’Alessandrino. Dopo l’avvistamento a Vobbia”. A parte l’inverosimiglianza della notizia (la lince “avvistata” avrebbe addirittura pelo nero), non si capisce l’allarme. Caccia? Militari e forestali perchè mai dovrebbero dare la caccia ad un meraviglioso raro felino che disdegna (giustamente) il genere umano e preda lepri, conigli e caprioli, aiutando a migliorare le condizioni del territorio eliminando gli individui deboli, malati e vecchi?

Il Consiglio di Stato approva l’impianto rifiuti sopra la falda acquifera di Predosa.

1.700.000 metri cubi da smaltire per la Riccoboni (Premio Attila 2013). Le valli Bormida ed Erro non si arrendono.
Clicca qui Il Piccolo “L’impianto di Sezzadio verso la realizzazione. I sindaci sul piede di guerra”.
Clicca qui Daniela Terragni “Un’area protetta per ostacolare il progetto della discarica Riccoboni”.
Clicca qui Gianpiero Carbone “Pronti a nuove proteste. Progetto da bloccare. Vertice con politici e comitati”.

Ancora lavoro “nero” nelle campagne della Bassa Valle Scrivia.

Il Presidio permanente va avanti, nonostante, in questi anni, molti abbiano cercato di silenziarci con numerose denunce a carico di braccianti e attivisti solidali. Nella stessa zona si muovono le mafie del Terzo Valico e si trovano diverse cave sotto sequestro nell’ambito dell’indagine “Triangolo” sul traffico e lo smaltimento di rifiuti tossici tra Liguria, basso Piemonte e Lombardia. In tutti e tre i casi, sfruttamento dei braccianti in agricoltura, cave e Terzo Valico, la zona interessata è sempre la stessa: Sale – Castelnuovo Scrivia – Tortona… Sarà un caso? Continua.