Rimozione Amianto In Sicurezza

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Finalmente Solvay sta facendo qualcosa a regola d’arte. Sotto la pressione delle nostre denunce, è costretta a rimuovere i tetti di amianto. Finalmente lo fa, sembra dalle foto, con tutte le precauzioni di sicurezza ambientale. Sa di avere i nostri occhi sempre addosso.

Solvay Dei Miracoli

Solvay dei miracoli. Moltiplica pani e pesci (d’aprile). Ad esempio le assunzioni: prima annuncia, che so? 38 assunzioni di precari. Poi dopo un po’, sempre con gran battage sui giornali, annuncia 28 assunzioni di apprendisti. Poi dopo un po’ pubblicizza l’assunzione di 18 a tempo indeterminato. 38 + 28+ 18 = 84? Noo, stiamo sempre parlando delle stesse persone alle quali ha solo cambiato la forma di contratto. Tant’è che il numero degli occupati continua a scendere ormai verso i 500. I sindacalisti applaudono alla cerimonia (vedi foto): ci sono apprendisti con 25 anni di età e con tanto di diploma o di laurea. Te l’immagini un apprendista barbiere di 25 anni? Dottore, scopi via i capelli.
Altro pesce d’aprile giornalistico sono gli annunci di bonifica. Sotto lo stabilimento c’è una montagna di veleni che colano indisturbati in falda. Solvay annuncia che sta facendo “bonifica”: con una miseria di 2,5 milioni di euro, togliendo una delle tante montagnole di discarica di pannelli di cromo. Applaudono i sindacati (vedi foto). Titoli sui giornali

Confusione Nucleare In Consiglio Comunale

All’insegna della completa disinformazione il consiglio comunale di Ovada, ovvero l’articolo (Il Piccolo) che lo ha commentato (clicca qui) . In esso si ricorda che a 15 chilometri da Ovada, cioè a Bosco Marengo, c’è un deposito di scorie nucleari (Sogin, ex Fabbricazioni Nucleari) ma poi si fanno affermazioni disinformate: 1) c’è questo deposito senza che neppure la popolazione ne sia al corrente, 2) mentre è stato denunciato da Green Peace (è scritto così) confuso forse per Medicina democratica, 3) e del problema nessuno parla. Forse sono i consiglieri che ci leggono poco.

Il Nuovo Ponte Uno Spreco Di Risorse Pubbliche

Claudio Lombardi (Sel) concorda con le posizioni da sempre sostenute da Medicina democratica: gli argini del Tanaro non sono in grado di contenere le piene così come per l’alluvione del ’94, alluvione che si può dunque ripetere in assenza di zone esondabili a monte, abbattere il ponte Cittadella è stato inutile, il nuovo ponte è uno spreco di risorse pubbliche che andrebbero invece indirizzate agli appropriati interventi strutturali, idraulici, manutentivi.