Rinunciare Al Nuovo Ponte Sul Tanaro Per Mettere In Sicurezza Alessandria

Il Comune di Alessandria (centrodestra) un anno fa ha speso miliardi di lire per abbattere il ponte sul Tanaro che collegava il forte Cittadella. Non è mai stato dimostrato che il ponte fosse stato complice dell’alluvione del ’94. Anzi, non c’entrava nulla, secondo il Comitato (clicca qui). Abbattuto il ponte, si è costatato che la città può farne tranquillamente a meno, avendo già a disposizione altri ponti sul Tanaro (semmai ne necessiterebbe uno sul Bormida).
Malgrado questa evidenza, ora si sta per costruire un nuovo ponte tra città e Cittadella. L’obiettivo è sempre lo stesso: sprecare miliardi di soldi pubblici (20.000.000 di euro) a beneficio dei privati. Ai dissipatori non interessa la sicurezza della città, che invece si può ottenere allestendo casse di espansione del fiume a monte di Alessandria. A questo scopo, noi sosteniamo, dovrebbero essere utilizzati i miliardi: rinunciando al faraonico ponte Meier e accontentandosi di una modesta passerella ciclo pedonale.
La pessima Giunta vuole fare di più e di peggio di un nuovo lussuoso ponte largo 33 metri, a tre corsie, 3.500 tonnellate di acciaio, 6.000 metri cubi di calcestruzzo. Vuole anche distruggere, come tradizione. Vuole stravolgere con asfalto e cemento l’area tra piazza Gobetti, piazza Santo Stefano, via Dossena e via Milano, con parking multipiano, ristorante, book shop, museo dell’architettura, esposizione, vendita prodotti tipici, bar, e quanto altro può venire in mente alla fantasia di un sindaco che farebbe meglio a pre-occuparsi delle situazioni che attentano alla salute dei suoi concittadini. Per fortuna degli alessandrini mancheranno i soldi pubblici (e i privati non sono così scemi).
Lino Balza

E Se Va A Fuoco Il Nucleare Di Bosco?

Il deposito di scorie nucleari di Bosco Marengo è sicuro. Dicono Governo, Sogin, Regione, Provincia, Comune. La conferma ci viene dalla Russia. Qui i militari si stanno affannando da giorni a scavare chilometri di fossati intorno alle loro centrali, per difenderle dalle fiamme dell’incendio epocale che sta devastando la nazione, e a fare terra bruciata intorno ai reattori con enorme dispendio di forze e mezzi (e di ansie). Rispetto ai bunker degli impianti russi, quello di Bosco è un banale capannone, ancora più vulnerabile da incidenti, attentati, terremoti, alluvioni e, appunto incendi.
Sul blog ci si può documentare sul ricorso al Consiglio di Stato che abbiamo presentato per eliminare il deposito di Bosco Marengo, creare un precedente per tutti i siti nucleari italiani, insomma per bloccare il programma nucleare del Governo. Se la sentenza sarà sfavorevole, non ci resterà che il referendum. Dunque una sentenza di importanza nazionale. Dunque una sottoscrizione di importanza nazionale. Il costo iniziale del ricorso è previsto in circa 10 mila euro, una somma enorme, interamente da reperire tramite la sottoscrizione popolare. Scegliendo tra i due seguenti numeri di conto corrente.
Specificare sempre la causale: “Nucleare Alessandria” conto corrente bancario, intestato a Medicina Democratica Scrl C/C 10039 ABI 05584 CAB 01708 CIN W Codice IBAN – IT50W0558401708000000010039 oppure conto corrente postale n. 22362107 intestato a Pro Natura Torino Via Pastrengo 13, 10128 Torino.