Bugie Nucleari

DAL 6 SETTEMBRE 2010 nuovamente in distribuzione il romanzo-inchiesta di Silvia Pochettino sulla vicenda umana di Vassili Nesterenko, fisico nucleare sovietico di grande fama, poi “liquidato” dal regime per le sue denunce, e Yuri Bandazhevsky, anatomopatologo, direttore del più grande Istituto di ricerca medica nelle zone contaminate, incarcerato per sei anni per le sue denunce
A metà strada tra romanzo, spy story e inchiesta giornalistica, il libro racconta 20 anni di bugie, occultamenti, alto spionaggio attraverso gli occhi di due testimoni privilegiati.
Scritto con stile rapido e alta tensione emotiva, il libro trasporta il lettore in un altro mondo dove si scoprono i retroscena internazionali che hanno portato all’irrimediabile falsificazione dei dati su Chernobyl.

No Al Nucleare, Si’ Alle Energie Rinnovabili

Sabato 4 Settembre Lido di Venezia

67° MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA

MANIFESTAZIONE “NO AL NUCLEARE, SI’ ALLE ENERGIE RINNOVABILI”

APPUNTAMENTO alle ore 16.30 all’imbarcadero ACTV di S. Maria Elisabetta al Lido di Venezia dove si accoglieranno le “Motonavi No Nucleare” partite da Chioggia alle ore 15.00 e da Venezia Tronchetto.

Corteo Happening ore 17.00 con percorso S. Maria Elisabetta, Granviale, Lungomare Marconi fino al Palazzo del Cinema. Scioglimento manifestazione entro le ore 20.30

La manifestazione è promossa dalla Rete Veneta Contro il Nucleare di cui il nostro Comitato è co-promotore.

Superiamo La Maledizione Di Sgarbi

I superstiziosi evocano una maledizione, attribuita a Basile, l’ultimo sindaco socialista di Alessandria. La maledizione incomberebbe sui “primi cittadini” fino a quando non sarà eletto un sindaco con altrettanta genuina fede socialista. Evento sempre più improbabile, dati i tempi che corrono. I superstiziosi espongono le statistiche: le morti premature di Calvo e Mirabelli, Scagni sopravvissuta all’incidente a patto di perdere la rielezione, Veronesi e Priano dimissionari appena avuto sentore dell’anatema, Borgoglio scappato a Roma. Queste sono statistiche, e non superstizioni, rispondono questi menagramo che altro non sono che nostalgici del primo socialismo. Infine è stato eletto Fabbio, che di fede genuina è, ma democristiana. Sta di fatto che egli ha smentito la “maledizione di Basile”. Ma ecco che gli piombata addosso una maledizione ben più temibile, quella di Sgarbi.
Noi, hegeliani e storicisti come Benedetto Croce, sia chiaro: non siamo sciocchi superstiziosi, come non lo era lui. Ma, come lui non sfidava di passare sotto una scala, così noi, cosa ci costa eleggere un sindaco finalmente socialista e che non butti via miliardi per un ponte inutile come il Meier? Non per superstizione ma per il bene della città.

ATOMKRAFT IST EIN IRRWEG, FRAU LAMBORIZIO

Ci dicono che la sindaco di Bosco Marengo è incazzata nera contro di noi e che minaccia azioni clamorose. Rispondiamo per le rime: proietteremo sul Municipio di Bosco Marengo lo stesso messaggio della spettacolare azione di Greenpeace in Germania: “Atomkraft ist ein irrweg, Frau Lamborizio”.

INCENERITORI: DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO

Ma Vendola non è il leader di “Sinistra Ecologia Libertà”? Non ci compete di discutere su “Sinistra e Libertà”. Ma l’autodefinizione di “Ecologia”
chiediamo che venga cancellata. Infatti Vendola è inceneritorista, e alla
grande. “Noi abbiamo fatto partire tutti gli impianti che devono servire
a costruire un ciclo moderno dello smaltimento dei rifiuti. Abbiamo, nella parte privata, tra termovalorizzatori autorizzati e termovalorizzatori in via di autorizzazione, un numero complessivo di cinque termovalorizzatori che ci fanno guardare con tranquillità al futuro“: si è perfino vantato il presidente della Regione Puglia. Perchè stupirsi? D’altronde Renzo Penna, il leader alessandrino dello stesso partito, come assessore all’ambiente della Provincia, l’avevamo contestato per l’assenso all’inceneritore del Piemonte sud orientale, nonchè al deposito nucleare di Bosco Marengo, nonchè alla centrale a biomasse di Castellazzo Bormida ecc. Mica poco a confronto di Vendola.

BOSCO MARENGO SI PROPORRA’ COME DEPOSITO ATOMICO NAZIONALE?

La sindaco boschese Angela Lamborizio, che per le generazioni future ha già ipotecato il sito alessandrino approvando il deposito di scorie radioattive di Fabbricazioni Nucleari, parteciperà al bando di gara fra i Comuni per ospitare il deposito atomico nazionale? Pronti la mappatura e il bando di gara preparati dalla Sogin. Li conferma il Sole 24 ore: clicca qui.

RAZZISTI!

All’umanissimo e cristianissimo Oreste Rossi, che applaude il razzismo anti rom di Sarkosy e Maroni, rispondiamo con la poesia di Bertold Brecht.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato, perchè mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
e io non dissi niente, perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c’era rimasto nessuno a protestare.

GIULIO A. MACCACARO FONDATORE DI MEDICINA DEMOCRATICA

GIULIO A. MACCACARO PARTIGIANO, MEDICO, SCIENZIATO, INTELLETTUALE DEMOCRATICO, MILITANTE DEL MOVIMENTO DEI LAVORATORI, FONDATORE DI MEDICINA DEMOCRATICA – MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE
La sua figura, la sua esperienza, le sue ricerche e le sue riflessioni, costituiscono un punto di riferimento per tutti coloro che ritengono di doversi impegnare per la dignità umana, per la dignità di ogni essere umano, e quindi per il diritto di ogni essere umano alla solidarietà. Pubblicando l’illuminante relazione di Giulio Maccacaro, pronunciata in apertura del convegno costitutivo di Medicina Democratica tenutosi a Bologna il 15-16 maggio 1976, pensiamo di offrire un’occasione di riflessione sui fondamenti della nostra lotta, ed uno strumento analitico, e un orizzonte progettuale, invero necessari a fronte dell’attacco politico, sociale e culturale che il sistema di potere sta conducendo in Italia contro il diritto alla salute, contro gli spazi di democrazia e verità conquistati a prezzo di dure lotte dagli oppressi e dal loro movimento. Le parole di Maccacaro, il suo esempio, costituiscono ancora un forte appello politico e morale, uno strumento analitico ed interpretativo, una proposta d’azione comune per difendere e promuovere concretamente i diritti di tutti gli esseri umani.
Clicca qui, per leggere biografia, presentazione e relazione.

COSTRUIRE UN FRONTE ANTINUCLEARE NAZIONALE

Con una lettera a tutti i comitati e le associazioni italiani, Medicina democratica ha proposto una unica lista nazionale per tutte le informazioni/comunicazioni riguardanti la lotta al nucleare: per conoscere, socializzare, interagire, partecipare, organizzarsi in un unico fronte antinucleare.

Campeggio Antinucleare

Per Medicina democratica, il dottor Maurizio Portaluri presenta il suo libro “La sanità malata”, riflessioni sul sistema sanitario pugliese, nel corso del 2° Campeggio Antinucleare che si tiene dal 24 al 29 agosto a Porto Cesareo (Lecce), ricco di iniziative e appuntamenti per la battaglia contro il nucleare e non solo, a favore delle energie alternative e contro gli incenerimenti, per la partecipazione popolare e i beni comuni (esempio: acqua pubblica) e contro la politica delle grandi opere (TAV, ponte sullo stretto ecc.).

MESSAGGIO PER FUMATORI E SOPRATTUTTO PER SINDACI

Gli studi (http://isdepalermo.ning.com/profiles/blogs/esposizione-transplacentare-al) continuano a confermare: il benzene è un sospetto agente cancerogeno transplacentare: l’esposizione materna professionale, a fumo di sigaretta, a strade ad alta densità di traffico o officine di riparazione auto è stata associata a un aumentata incidenza di neoplasie epatiche ed ematopoietiche e di leucemia infantile. Vietare l’esposizione al benzene in corso di gravidanza, tramite isole pedonali, dovrebbe essere considerata una priorità per ogni sindaco (il sindaco è la massima autorità sanitaria comunale).

Anziani Cronici

Si terrà a Bari dal 30 settembre al 2 ottobre il convegno relativo alla presentazione dei primi risultati di una ricerca cui partecipiamo (dal basso) come associazione “Senza Limiti” (coordinamento inrterassociativo lombardo per la cura e riabilitazioni degli anziani cronici non autosufficienti SENZA LIMITI di durata) “3rd STUDY DAY ON CANCER SURVIVORSHIP- SEQUELAE IN CANCER SURVIVORS: FROM PREVENTION TREHABILITATION STRATEGIES”.

GLI INCENERITORI COLPISCONO I BAMBINI

Clicca qui per leggere un commento dell’oncologa Patrizia Gentilini (Medicina democratica) riguardante l’insorgenza di malformazioni al tratto urinario in bambini nati da madri che prima del concepimento o nelle primissime fasi della gravidanza sono state esposte ad emissioni di impianti di incenerimento di rifiuti.

Via Cadmio Zinco Rame Della Kme Di Serravalle Scrivia

Contro la Delta (poi Barre Italia, oggi Kme) negli anni 60’ numerosi agricoltori, portavoce Francesco Piacentino di Medicina democratica, cominciarono una lunga battaglia per la presenza di metalli pesanti nei terreni. La vittoriosa battaglia ambientalista è stata conseguita a suon di sentenze ed oggi è suggellata dalla ordinanza del sindaco di Novi Ligure.
Clicca qui per leggere l’articolo di Giampiero Carbone.

Predosa E Carrosio Tra I Tanti Progetti Di Biomasse Che Le Popolazioni Sono In Grado Di Sconfiggere

Spuntano come i funghi i progetti di inceneritori (cosiddetti) a biomasse: in Italia, in Piemonte e dunque anche in provincia di Alessandria (si veda a lato fra gli “argomenti”). In questi giorni se ne sta discutendo a Predosa e a Carrosio. Crediamo fare cosa utile riproporre alcune esperienze vissute in provincia, soprattutto perchè valorizzano il ruolo delle popolazioni che -con la mobilitazione- hanno saputo vincere impedendo la realizzazione dei tre nefasti impianti malgrado le complicità e gli assensi degli enti pubblici locali.
Vi proponiamo le tre relazioni di Medicina democratica.
All’assemblea per la centrale a biomasse di Castellazzo Bormida : clicca qui.
All’assemblea per l’impianto biomasse/fanghi a Tortona: clicca qui.
All’assemblea per il “bio”etanolo di Rivalta Scrivia : clicca qui.

“Niet problema” dei nostri politici sul nucleare di Bosco Marengo, come in Russia

Tacciono i nostri politici di centro destra-sinistra della Regione, della Provincia e del Comune di Bosco Marengo. Tacciono per la vergogna di aver approvato il deposito di scorie nucleari che Governo/Sogin stanno allestendo a Bosco? O per la consolidata irresponsabilità? Oppure stanno riflettendo sulla nostra denuncia: il capannone di Bosco è mille volte più vulnerabile dei bunker nucleari russi lambiti dalle fiamme, gli incendi sono solo una delle prospettive catastrofiche come attentati, terremoti, alluvioni, cadute di aerei e meteoriti, incidenti.
Stanno riflettendo che il peggiore degli scenari possibili del dopo Chernobyl si sta drammaticamente avverando? Gli incendi che stanno devastando da settimane la Russia- che rideva dei cambiamenti climatici di cui oggi scopre tutta la drammaticità delle possibili conseguenze – hanno riportato alla luce un problema che per le popolazioni colpite dal fall out della centrale nucleare ucraina esplosa 24 anni fa è purtroppo una condizione quotidiana. La radioattività che si sprigionò allora dal reattore nucleare e che si è riversata in particolare in un’area della Bielorussia al confine con Russia e Ucraina non è scomparsa nel nulla, ma è rimasta invece imprigionata nei terreni e nei rigogliosi boschi di betulle che la caratterizzano. Pronta a tornare in atmosfera a ricreare una nube tossica per la radioattività che si trascina al suo interno e a sconvolgere di nuovo come allora il futuro delle popolazioni che per effetto delle correnti e dei venti potrebbero incrociarla sui propri territori.
Clicca qui per leggere sul blog Lucia Venturi.

Bonifica Amianto Con Fotovoltaico

Non parliamo solo male della Provincia. Fa anche qualcosa di ambientalmente positivo. La Provincia di Alessandria ha infatti raggiunto una intesa con la società AzzeroCO2, per la bonifica dall’amianto – di duecento tetti di capannoni industriali, agricoli, o anche di tipo civile. Su queste coperture verranno installati impianti fotovoltaici. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito della campagna “Alessandria provincia Eternit free”, dovrebbe concludersi entro un anno dalla firma del documento.

Rinunciare Al Nuovo Ponte Sul Tanaro Per Mettere In Sicurezza Alessandria

Il Comune di Alessandria (centrodestra) un anno fa ha speso miliardi di lire per abbattere il ponte sul Tanaro che collegava il forte Cittadella. Non è mai stato dimostrato che il ponte fosse stato complice dell’alluvione del ’94. Anzi, non c’entrava nulla, secondo il Comitato (clicca qui). Abbattuto il ponte, si è costatato che la città può farne tranquillamente a meno, avendo già a disposizione altri ponti sul Tanaro (semmai ne necessiterebbe uno sul Bormida).
Malgrado questa evidenza, ora si sta per costruire un nuovo ponte tra città e Cittadella. L’obiettivo è sempre lo stesso: sprecare miliardi di soldi pubblici (20.000.000 di euro) a beneficio dei privati. Ai dissipatori non interessa la sicurezza della città, che invece si può ottenere allestendo casse di espansione del fiume a monte di Alessandria. A questo scopo, noi sosteniamo, dovrebbero essere utilizzati i miliardi: rinunciando al faraonico ponte Meier e accontentandosi di una modesta passerella ciclo pedonale.
La pessima Giunta vuole fare di più e di peggio di un nuovo lussuoso ponte largo 33 metri, a tre corsie, 3.500 tonnellate di acciaio, 6.000 metri cubi di calcestruzzo. Vuole anche distruggere, come tradizione. Vuole stravolgere con asfalto e cemento l’area tra piazza Gobetti, piazza Santo Stefano, via Dossena e via Milano, con parking multipiano, ristorante, book shop, museo dell’architettura, esposizione, vendita prodotti tipici, bar, e quanto altro può venire in mente alla fantasia di un sindaco che farebbe meglio a pre-occuparsi delle situazioni che attentano alla salute dei suoi concittadini. Per fortuna degli alessandrini mancheranno i soldi pubblici (e i privati non sono così scemi).
Lino Balza

E Se Va A Fuoco Il Nucleare Di Bosco?

Il deposito di scorie nucleari di Bosco Marengo è sicuro. Dicono Governo, Sogin, Regione, Provincia, Comune. La conferma ci viene dalla Russia. Qui i militari si stanno affannando da giorni a scavare chilometri di fossati intorno alle loro centrali, per difenderle dalle fiamme dell’incendio epocale che sta devastando la nazione, e a fare terra bruciata intorno ai reattori con enorme dispendio di forze e mezzi (e di ansie). Rispetto ai bunker degli impianti russi, quello di Bosco è un banale capannone, ancora più vulnerabile da incidenti, attentati, terremoti, alluvioni e, appunto incendi.
Sul blog ci si può documentare sul ricorso al Consiglio di Stato che abbiamo presentato per eliminare il deposito di Bosco Marengo, creare un precedente per tutti i siti nucleari italiani, insomma per bloccare il programma nucleare del Governo. Se la sentenza sarà sfavorevole, non ci resterà che il referendum. Dunque una sentenza di importanza nazionale. Dunque una sottoscrizione di importanza nazionale. Il costo iniziale del ricorso è previsto in circa 10 mila euro, una somma enorme, interamente da reperire tramite la sottoscrizione popolare. Scegliendo tra i due seguenti numeri di conto corrente.
Specificare sempre la causale: “Nucleare Alessandria” conto corrente bancario, intestato a Medicina Democratica Scrl C/C 10039 ABI 05584 CAB 01708 CIN W Codice IBAN – IT50W0558401708000000010039 oppure conto corrente postale n. 22362107 intestato a Pro Natura Torino Via Pastrengo 13, 10128 Torino.

LA “CARTA” DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l’esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell’apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunità mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d’azione del movimento nonviolento sono:
1. l’opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l’oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un’altra delle forme di violenza dell’uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell’uccisione e della lesione fisica, dell’odio e della menzogna, dell’impedimento del dialogo e della libertà di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l’esempio, l’educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la non collaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
PER SAPERNE DI PIU’
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org;
per contatti: azionenonviolenta@sis.it
Tutti i fascicoli de “La nonviolenza è in cammino” dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Ecologisti del Piemonte: 6 agosto per il solare contro il nucleare al concerto di Bono e U2 a Torino

Gli Ecologisti del Piemonte manifesteranno “per il solare contro il nucleare” con la presenza, un volantinaggio ed altre iniziative nelle ore precedenti all’inizio del concerto di Bono e U2 ( ore 21,30) allo stadio olimpico (presso Palaisozaki) di Torino il 6 agosto, iniziativa alla quale si invitano tutti i gruppi che condividono la priorità di questa lotta nella regione per i prossimi mesi. Analoga azione si svolgerà il 17 settembre al concerto di Ligabue.
L’iniziativa è stata decisa all’unanimità il 23 luglio, nel secondo incontro del comitato promotore degli ”ecologisti del piemonte” che hanno deciso di accellerare i tempi e utilizzare almeno per il momento il fiore giallo-verde degli ecologisti europei e la denominazione di “Ecologisti del Piemonte” per lo striscione di 5 metri ( SI al solare, NO al nucleare ) e i 15.000 volantini che verranno distribuiti.
L’appuntamento è alle 14,30 davanti gli ingressi dello stadio, anche se alcune presenze ci saranno, se possibile, dal mattino. Tutti i partecipanti al volantinaggio, ma anche al concerto, sono invitati ad indossare una maglietta gialla ( che è diventato un po’ il colore degli antinucleari). Si cercherà di ottenere un intervento dal palco sul tema del nucleare.
Verranno distribuite stisciette gialle da mettere al polso, al braccio, alla testa (chiedendo un contributo di un euro per autofinanziare l’azione) in segno di protesta contro la possibile scelta di costruire centrali nucleari e, surrettiziamente, un deposito definitivo di scorie in Piemonte, in particolare nell’area vercellese.

Pubblicato da www.eco-ecoblog.blogspot.com

Addio Ai Treni Merci Altro Che Favola Del TAV Terzo Valico

Clicca qui per leggere questo articolo che evidenzia una volta di più la capacità di questo governo di fare tutte, ma proprio tutte, le cose che devastano il territorio, rendono invivibili le città, peggiorano la vita degli abitanti, sprecano risorse, arricchiscono i ricchi. In questo contesto si rafforza ciò che abbiamo sempre sostenuto: alla cricca del TAV Terzo Valico non frega nulla del porto di Genova, delle merci da trasferire su rotaia, di nuove linee ad Alta Velocità per trasportare oltre Appennino i container genovesi. A costoro interessa solo far muovere pale e camion, bucare montagne e soprattutto smuovere vischiosi finanziamenti pubblici che rimarranno in gran parte attaccati alle loro rapaci mani.
E non ci vengano più a raccontare la favola di essere difensori della natura poiché il TAV Terzo Valico consentirà il passaggio delle merci dalle strade alla rete ferroviaria. Non smuovono un dito in questo senso, anzi… Il dato del calo dal 10% al 6% della quota merci su binari è lampante.

Al Lavoro Peggio Che In Guerra

(anche se non sei pagato altrettanto e non ti chiamano eroe)

COSA DICONO LE STATISTICHE UFFICIALI:
– nel 2009: 1.050 morti, 790 mila infortuni, 34.646 nuovi casi di malattie professionali
– dal primo gennaio: 602 morti, 602.824 infortuni, 15.070 nuovi invalidi
COSA DICONO GOVERNO E IMPRESE:
– gli infortuni sono in calo del 7,5%
– il 25% dei mortali avviene sulla strada (infortuni in itinere) e quindi si tratta di incidenti stradali”
COSA NON DICONO:
– nel 2009 la produzione industriale è calata di quasi il 20% ( meno lavoro-meno infortuni)
– il lavoro nero è aumentato (chi non è assicurato non denuncia gli infortuni)
– molte aziende mascherano gli infortuni con le ferie o con la malattia
– le omesse denunce sono in aumento come la forza delle aziende grazie al ricatto della delocalizzazione
– gli infortuni in itinere colpiscono camionisti, rappresentanti, operai dei cantieri stradali, pendolari; quindi, di infortuni sul lavoro si tratta
– di lavoro si muore perché di precarietà si vive . Due operai morti su tre sono precari. E gli immigrati pagano un prezzo altissimo
E SOPRATTUTTO NON DICONO CHE:
– il prezzo della vita vale meno della produzione
– i controlli, invece di essere rafforzati, vengono indeboliti
– chi si ribella al lavoro rischioso, subisce sanzioni disciplinari e non è tutelato da chi dovrebbe difenderlo