Per ricordare Michelangiolo Bolognini.‏

A quasi un anno dalla tragica scomparsa del nostro indimenticabile Michelangiolo, medico sempre presente a fianco dei cittadini a difesa della salute e contro le nocività, amici, comitati e cittadini hanno deciso di ricordarlo sabato 7 settembre 2013 a Villa Smilea di Montale (PT) in un incontro organizzato dal “Comitato per la chiusura dell’Inceneritore di Montale”. Sarà anche l’occasione per completare la raccolta fondi per la “Borsa di studio a Michelangiolo Bolognini”, istituita in sua memoria dall’associazione Medicina Democratica, in cui Michelangiolo ha sempre militato, che svilupperà un tema a lui estremamente caro: il rapporto fra scienza e potere.

Bruciano le ruspe ma non sono i no tav terzo valico.‏

E’ la ‘ndrangheta. Ma la legge non può ipotizzare reati mafiosi perché fino a prova contraria le mafie non esistono dalle nostre parti. La legge che fa assolvere gli ‘ndranghetisti alessandrini per mancanza di prove. La legge che fa irruzione nelle case di 12 No Tav valsusini con l’accusa di terrorismo ed eversione; ruba computer e telefoni, quando non impone il carcere preventivo. La legge che riconosce come “socialmente pericolosi” dieci No Tav – Terzo Valico e vieta loro di andare a Genova per tre anni senza aver fatto alcunché, ma lascia a piede libero padrini e picciotti.
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Contro il MUOS per la pace.‏

Il MUOS (Mobile User Objective System) è un sistema adottato dalle forze armate degli Stati Uniti d’America, perché possano affermare la propria superiorità universale, tramite una rete di mega-antenne e satelliti per
telecomunicazioni ad alta velocità, affinché sull’infinito domini l’oscurità della violenza, della guerra, della morte… 

Il miliardario de Laguiche non verrà al processo Solvay a chiedere perdono alle vittime

Fonti interne della Solvay a Bruxelles ci segnalano confidenzialmente che dal 1° Ottobre 2013 Bernard de Laguiche lascerà la posizione di Group Chief Financial Officer della multinazionale belga per trasferirsi in Brasile. Come interpretare la notizia? Va a spassarsela ai tropici, da buon capitalista, dopo ben 26 anni di “duro lavoro”, tra cui l’acquisizione di Ausimont nel 2002? Ovvero cerca di svignarsela in prossimità della condanna al processo di Alessandria dove è il principale imputato per avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica per lo stabilimento di Spinetta Marengo? Intende impegnare i capitali a disboscare la foresta amazzonica invece di bonificare la Fraschetta?

SEL respinge l’abbraccio di Solvay, ponendo questioni precise e inequivocabili.

Sinistra Ecologia Libertà replica alla multinazionale belga (clicca qui il testo integrale) con richieste tassative: 1) messa in sicurezza e bonifica di suolo e acque dai veleni che continuano a fuoriuscire dallo stabilimento di Spinetta Marengo, da realizzarsi rapidamente e non certo in decine di anni nè con il fantasioso piano Amag; 2) drastica riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera;
3) riconversione della produzione verso una chimica funzionale alle energie rinnovabili;
4) onere di risarcimento dell’azienda alla comunità alessandrina;
5) la conclusione del processo penale in corso sarà base di partenza per verificare l’eventuale nuovo corso di Solvay.
Clicca qui il commento che avevamo fatto alla pelosa missiva di Solvay a SEL.

Acna di Cengio: com’era vent’anni fa (e purtroppo come è ancora adesso).

Nel dossier della rivista di Medicina democratica (clicca qui) interventi di:
Lino Balza “Inquinamento chimico e politico”
Associazione per la rinascita della Valle Bormida “Il contropiano delle popolazioni”.
Ilvo Barbiero “Rifiuti: una bonifica da realizzare”.
Alberto Monaco “Avvelenamento pianificato”.
Ilvo Barbiero “Tossicità e conseguenze sanitarie”
Roberto Meneghini “Lagoons: 80 milioni di liquidi velenosi”.

L’inutile Tav Valsusa, tra amianto, uranio, acqua dissipata, paesaggio sconvolto, affari per politici e mafia, stato di assedio militare.

DECINE DI MIGLIAIA A CHIOMONTE IL 27 LUGLIO 2013

La marcia Giaglione-Chiomonte nel pomeriggio di Sabato 27 luglio ha permesso a tutti i cittadini italiani (e non) di osservare da vicino lo scempio ambientale, lo spreco di risorse e l’apparato militare che difende la truffa della Torino-Lyon. Da un lato si chiudono gli ospedali, le fabbriche, le scuole, i treni dei pendolari vengono soppressi, banche blasonate vengono spolpate, dall’altra si mobilitano Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Forestale, Esercito per difendere un buchetto in mezzo ai boschi. Per difendere gli interessi di chi vuole un cantiere inutile a tutti i costi, indipendentemente dai costi e dal momento economico che viviamo. I No Tav da anni sostengono che costoro difendono solo i loro affari e la truffa del secolo. Alla marcia, dalla viva voce di chi da anni partecipa alla lotta NO TAV, abbiamo ascoltato la vera storia di questa truffa,
abbiamo compreso quante vessazioni, illegalità e reprimende sono state messe in atto solo per capire se è possibile bucare le montagne, cosa che nessuno sa con certezza se avverrà e se è il vero obiettivo di questa enorme commedia all’italiana.

Poche persone fuori dalla valle sanno che il cantiere di Clarea a Chiomonte è definito nei progetti “cunicolo geognostico” ovvero un sondaggio di studio, al fine di comprendere se e come sia eventualmente possibile realizzare il vero e proprio tunnel di base, quello di 57 chilometri bucando le Alpi. Insomma, procedono a passo di lumaca già per lo scavo di studio, dopo appena 200 metri hanno trovato acqua in quantità e problemi d’ogni sorta… ma il bello è che solo dopo 8.000 metri di scavo potrebbero immaginare, sì, solo immaginare, se il tunnel Tav sia potenzialmente realizzabile, almeno in teoria.

Potenzialmente, perchè nessuno ha la certezza che l’opera sia fattibile, quanto costerebbe la costruzione e la manutenzione, quando sarebbe completata (comunque a sentire i Francesi se tutto andasse a puntino non prima del 2040…). Un’incertezza tale che a qualcuno è venuto il dubbio circa la reale volontà di bucare. Anche perchè tutti, senza nessuna esclusione, sanno in anticipo di anni che l’eventuale opera sarebbe costosissima, inutile e potenzialmente pericolosa. Nel massiccio da bucare esistono infatti numerose vene di minerali radioattivi e anche grandi quantità d’acqua che andrebbero irrimediabilmente perse. Naturalmente nei progetti di LTF le criticità restano sottotraccia, ma c’è anche scritto che lo scavo intercetterebbe rocce amiantifere e che la temperatura nel centro della galleria potrebbe superare 45 gradi centigradi. Cosa non da poco visto che pare non si sia ancora trovato il modo per abbassare la temperatura in fase di esercizio del tunnel al di sotto dei limiti di legge.

E la gente continua ad opporsi. Vi pare strano? Propaganda martellante e grandi interessi sono elementi che condizionano la vicenda, ma il cittadino attento dovrebbe accorgersi che c’è un’altro fattore fuori misura: l’uso della forza, sproporzionato, utilizzata da anni per portare avanti quel poco di sondaggi così inutili per l’opera quanto basilari per la propaganda. Uso della forza e propaganda, due pilastri della vicenda TAV, che si sostengono a vicenda. A beneficiarne i burocrati che vivono a sbafo da anni grazie alla cortina di fumo e di parole. Parolai interessati, da non confondere con i fanfaroni grandi e piccoli della politica nazionale, regionale e locale che ad ogni occasione alzano il becco e starnazzano dandosi ragione reciprocamente. Gente con poca fantasia, che ripete da anni le stesse bugie: l’opera è essenziale, i No Tav sono criminali, i finanziamenti sono europei. Balle raccontate sperando di mantenere la poltroncina (e forse qualche prebenda).

Intanto le marce No Tav continuano. Ma Vi pare normale che centinaia di migliaia di persone sentano la necessità di marciare da anni? Che non si stufino ma addirittura aumentino di numero? Fino a quando andranno avanti senza perdere la pazienza? Vi pare normale che i cantieri occupino terreni privati che non erano nel progetto originale? Che i tecnici comunali vengano denunciati per aver svolto il loro lavoro? Che le associazioni ambientaliste vengano querelate perchè presentano esposti? Che il TAR di Roma non emetta un verdetto, di qualsiasi tipo, di fronte agli esposti firmati da tutte le associazioni ambientaliste? Ma Vi pare normale che decine di esperti di università e politecnici di tutto il Paese non riescano ad ottenere udienza presso i politici per spiegare le gravi criticità fin troppo evidenti, di questo progetto?

Nel 1999 un magistrato integerrimo, Ferdinando Imposimato e due ottimi giornalisti come Giuseppe Pisauro e Sandro Provvisionato diedero alle stampe un libro che raccontava l’inizio di questa storia fatta di finto progresso e tanti soldi. Il libro si intitola “Corruzione ad alta velocita” ed il sottotitolo recita: “Viaggio nel governo invisibile”. Non erano oracoli, solo attenti osservatori. Da allora nulla è cambiato. Anzi no, insieme all’attenzione dei cittadini è cambiata l’arroganza di affaristi, politici, intrallazzatori e “facilitatori”. Sono arrivati ad un tale livello di prepotenza da non comprendere che siamo tutti di fronte ad un bivio pericoloso. Da un lato si chiudono gli ospedali, le fabbriche, le scuole, i treni dei pendolari vengono soppressi, banche blasonate vengono spolpate, dall’altra si mobilitano Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Forestale, Esercito per difendere un buchetto in mezzo ai boschi. Per difendere gli interessi di chi vuole un cantiere inutile a tutti i costi, indipendentemente dai costi e dal momento economico che viviamo. I No Tav da anni sostengono che costoro difendono solo i loro affari e la truffa del secolo.

Ecco, Clarea di Chiomonte non è altro che un bivio pericoloso. Arrestare qualche malcapitato o qualche eventuale esagitato non risolverà la faccenda… anzi! Bisognerebbe piuttosto mettere un bel diritto di precedenza ad una delle due opzioni. O si fermano, confinando tutti quelli che protestano o si ferma la truffa. Siccome confinare chi si oppone non servirebbe perchè è facile appurare che nuovi oppositori arriverebbero in valle di Susa da ogni dove , resta una sola scelta: fermare la truffa, lo spreco, il governo invisibile. Sarà dura, ma li fermeremo, sia il Tav che chi lo vuole. In quel momento forse finalmente le FF.OO. torneranno alle attività per cui li paghiamo, sotto gli ordini di un governo più trasparente che sappia occuparsi dei veri bisogni delle persone e non di quelli della politica.

Resistere per esistere è diventato un dovere per tutti i cittadini onesti, uno dei pochi mezzi che abbiamo per superare questo difficile momento di crisi economica caratterizzato da un’indecente contemporaneo spreco di risorse.

Ora non resta che tagliare i costi… del personale.

“Il turboespansore Amag non funziona e non funzionerà mai” oggi afferma Pietro Bianchi, il già affossato assessore alle finanze del Comune di Alessandria e attualmente, appunto, presidente dell’AMAG in odore di revoca. Quando noi avvertimmo che l’ “avveniristico” impianto per estrarre energia dal salto di pressione del gas era uno spreco di soldi pubblici e sospetto, l’intero codazzo di politici e giornalisti applaudiva al bidone di Lorenzo Repetto.

La bomba ecologica dell’Acna incombe sempre sulla Valle Bormida

il video del nostro sopralluogo a Cengio 

L’asportazione dei veleni dal terreno, cioè la bonifica del sito di Cengio non è mai stata realizzata. I rifiuti pericolosi in enorme quantità, stoccati, potrebbero riversarsi in ogni momento nella valle. C’è addirittura il rischio della vendita del sito a privati.
clicca qui le immagini dell’assemblea pubblica ad Acqui  Terme
clicca qui Massimiliano Pettino “Acna, la bonifica dev’essere pubblica”
clicca qui Gian Luca Ferrise “Tre bombe ecologiche incombono sulla Valle”

La Valle Bormida è territorio di conquista delle multinazionali dei rifiuti.‏

No alla discarica di Sezzadio . La Riccoboni ritiri il suo progetto.
Paolo Filippi dia le dimissioni . Abbiamo ben presente il disastro dell’Acna di Cengio che abbiamo pagato con tanti lutti e tante malattie che ancora oggi colpiscono la Valle Bormida perché l’Acna non è mai stata bonificata e continua a versare rifiuti mortali sul fiume Bormida.
Clicca qui Urbano Taquias.

Si fumano troppe sigarette attorno all’Ilva di Taranto.‏

ILVA ED EVIDENZE SCIENTIFICHE

PUBBLICHIAMO DI SEGUITO UN INTERESSANTISSIMO ARTICOLO SULLA QUESTIONE ILVA E LE EVIDENZE SCIENTIFICHE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI EPIDEMIOLOGIA

Comunicato stampa dell’AIE sull’ILVA di Taranto

Sul caso ILVA si sta facendo un uso distorto e strumentale delle evidenze scientifiche
Il Commissario Straordinario dell’ILVA Enrico Bondi ha trasmesso un documento firmato …

Leggi tutto.

Terapie per patologie genetiche made in Italy.‏

La bella notizia dell’utilizzazione del retrovirus dell’HIV “depurato”, quale veicolo terapeutico per il trattamento di alcune patologie genetiche a tutt’oggi considerate inarrestabili, proveniente dal TIGET (Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica) di Milano, «contrappone – scrive Giorgio Genta – la seria ricerca scientifica, eseguita con procedure corrette e verificabili, alla nebulosa “magìa” di terapie senza riscontri»
(continua…)

Sicurezza sul lavoro. Conosci i tuoi diritti.‏

Ruolo, competenze e responsabilità del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
> Strage di Viareggio: rinvio a giudizio per tutti gli imputati.
> ILVA ed evidenze scientifiche.
> Tav Terzo valico: depositato lo studio sull’amianto.
> Rischio rumore: come scegliere i DPI uditivi più idonei.
> Buone prassi per la manutenzione delle strutture contenenti amianto.
Clicca qui.

Il Piano Nazionale Amianto, presentato a Casale dall’ex ministro Balduzzi, è tuttora fermo.‏

Convegno nazionale alla Camera dei Deputati. Sarà presentata la proposta “Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto”. Clicca qui tutti i processi in cui siamo impegnati.

AMIANTO: E’ POSSIBILE UNA SOLUZIONE DEFINITIVA?

CONVEGNO NAZIONALE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI: 25 LUGLIO DALLE ORE 9,30 ALLE ORE 13,30 PRESSO SALA MERCEDE IN VIA DELLA MERCEDE – ROMA
Amianto significa: bonificare i siti inquinati, trovare luoghi o modalità di smaltimento, affrontare i problemi sanitari degli ex esposti, riconoscere e corrispondere i risarcimenti alle vittime.

La Magistratura è intervenuta per condannare i responsabili e risarcire i colpiti da malattie correlate all’amianto, ma tutti gli altri aspetti, legati alla presenza di amianto, restano quasi del tutto insoluti.

IL Piano Nazionale Amianto, presentato l’8 aprile scorso nella città simbolo dell’amianto, Casale Monferrato dall’allora ministro della Salute, Renato Balduzzi, non è passato al vaglio delle Regioni ed è tuttora fermo.

Una nuova proposta di legge sull’amianto non si sovrappone alle leggi esistenti che devono essere comunque applicate, ma cerca, ancora una volta,di dare risposte nuove e più complete nell’interesse delle vittime, dei loro famigliari, degli ex esposti e di tutti i cittadini che, vista la sua grande diffusione,per poco o per tanto vengono con esso in contatto, quindi sono per poco o per tanto a rischio di contaminazione.

Presenteranno la proposta n. 1353 del 7 luglio 2013:

Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto

i primi firmatari: gli onorevoli Maria Antezza, Daniela Sbrollini, Antonio Boccuzzi; interverrà il sen. Felice Casson, già presentatore di una proposta di legge in Senato e di molti ordini del giorno, mozioni, interrogazioni.Saranno presenti con le associazioni e le vittime e degli ex esposti CGIL-CISL-UIL e UGL nazionali

Milano, 22 luglio 2013

Per informazioni: Fulvio Aurora 3392516050

In Italia le stime di diffusione dell’amianto danno un dato impressionante: 32 milioni di tonnellate.

Il mesotelioma della pleura è il gravissimo tumore imputabile all’amianto: 1300 colpiti nel 2012.

I morti complessivi stimati per amianto arrivano a 4.000 ogni anno.

Nessun limite di esposizione garantisce la salute degli esposti.

I principali processi per amianto in corso o appena conclusi riguardano: ETERNIT (Casale M., Cavagnolo, Rubiera, Bagnoli); FIBRONIT (Bari, Broni); FINCANTIERI (Marghera, Palermo, Monfalcone); MARINA MILITARE (Padova); ALLSTOM (Savigliano);TEKSID (Torino); MONTEDISON (Mantova), MONTEFIBRE (Verbania); ENEL (Turbigo), PIRELLI (Milano); ANSALDO (Legnano); VELODROMO (Roma).

ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO MONFALCONE, ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO FVG TRIESTE, ASSOCIAZIONE REGIONALE EX ESPOSTI ORISTANO, REGIONALE ASSOCIAZIONE FAMIGLIARI ESPOSTI AMIANTO LA SPEZIA, ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO MILANO, ASSOCIAZIONE VITTIME AMIANTO BRONI, ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI ED INVALIDI ROMA, BAN ASBESTOS ITALIA, MILANO, COMITATO PER LA DIFESA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E SUL TERRITORIO SESTO SAN GIOVANNI, COMITATO PERMANENTE EX ESPOSTI MILAZZO, COMITATO PREVENZIONE AMIANTO LOMBARDIA, CAVE ALL’AMIANTO NO GRAZIE PARMA, EUROPEAN ASBESTOS RISK ASSOCIATION TRIESTE, LEGA AMBIENTE ROMA, MEDICINA DEMOCRATICA MILANO, ASSOCIAZIONE MEDICI PER L’AMBIENTE MILANO

I penalisti famosi della Solvay cercano disperatamente di imbambolare i giudici popolari con giochi di parole fra piano di bonifica e piano di emergenza.‏

Aggrediscono abitualmente i testimoni dell’accusa se non li hanno prima catechizzati. E appena compaiono dirigenti o funzionari di Comune, Provincia, Asl, Arpa: li azzannano. Vogliono dimostrare la complicità degli Enti pubblici nei loro crimini. Sarebbe come il delinquente volesse dimostrare che la colpa della rapina è del portinaio che dormiva o fingeva di dormire quando lui è penetrato nel palazzo. Solvay è meno colpevole perché gli Enti pubblici non le hanno impedito di inquinare e non l’hanno obbligata a bonificare? Continua.

clicca qui Alessandrianews
clicca qui Penna Tagliente
clicca qui La Stampa “Bonifica con 4 pozzi? Assurdo”

Ultima udienza del processo Solvay prima delle ferie estive. Altra puntata sul panorama giornalistico alessandrino.‏

Nella costosa strategia della Comunicazione “Adoucir les journalistes” (Addolcire i giornalisti) della multinazionale belga Solvay sono compresi addolcimenti che possiamo solo immaginare, mentre sono evidenti ingredienti non proprio edulcorati. Ovviamente la prima “raccomandazione” è stata: non esagerate nelle cronache processuali, anzi non fatele. Meglio ancora se mettete la firma sotto le nostre veline. Alcuni giornalisti si sono ribellati. Allora è scattata la raffica di “moral persuasions” (si dice così anche in lingua fiamminga), avvertimenti suadenti, discreti e sorridenti, che noi italiani però volgarmente chiamiamo: minacce di querela. Querela se pubblicate gli interventi di Medicina Democratica, lo diciamo per il vostro bene, non obbligateci… Bene, cioè male, qualunque giornalista, minimamente degno di questo appellativo, avrebbe replicato: piuttosto che minacciare, pardon consigliare, me, perché non querelate Medicina Democratica? Querelatela senza neppure minacciarla, tanto non si fa intimidire. Eppoi, avrebbe continuato il giornalista sentendosi eroe, a me pare che Medicina Democratica commenti fatti, persone, atti processuali, venti faldoni contenenti i capi di accusa, intercettazioni della Procura, interrogatori, analisi e dati, testimonianze, udienze allucinanti. E in più, Medicina Democratica pare da sempre ben informata anche dalle talpe interne alla Solvay, tante sono le guerre per bande. E tu, cara Solvay, avrebbe concluso il nostro giornalista martire, minacciandomi ti senti un colosso di fronte ad una cosa piccola, un piccolo tremebondo giornalista di provincia, sarò pure una cosa piccola ma non una merda da calpestare.

clicca qui CorriereAl
clicca qui Penna Tagliente

Maurizio Grassano e Stefano Ghio bevono barbera, né ricino né rosolio

Come il ponte sullo Stretto di Messina

Sarà lunga al massimo 100 metri la frana che divide nel Monferrato Lu da San Salvatore,eppure sono passati quasi tre anni senza che la Provincia sia intervenuta. Malgrado esista il finanziamento della Regione Piemonte. Residenti e non sono obbligati a interminabili e pericolosi percorsi alternativi. Raccolte quasi 3.000 firme dal Comitato.

L’amianto uccide 2.000 persone l’anno

Nei prossimi anni sono previsti a Casale Monferrato 50 nuovi casi di mesotelioma all’anno. 15.845 casi di tumore diagnosticati tra il 1993 ed il 2008. Il primato in Piemonte (18% del totale nazionale, 2.849 mesoteliomi) grazie alla fabbrica Eternit di Casale. Sono cifre inferiori al reale: non tutti i casi noti al Registro dei mesoteliomi vengano segnalati all’autorità giudiziaria. Ancora pochi i processi in Italia.

La prima lotta al mesotelioma è la prevenzione

Il Comune di Tortona ha partecipato ad un bando per i fondi per eliminare la presenza di amianto in una scuola materna cittadina. Il bando con scadenza 6 giugno 2013 prevede la concessione di contributi per tutti gli edifici scolastici . Possibile che fosse l’unica scuola con amianto? E gli altri comuni hanno fatto richiesta di questo contributo?

In Valle Scrivia si respirano inquinanti

I miasmi (biossido di zolfo, biossido di azoto) nei comuni di Tortona, Castelnuovo Scrivia e limitrofi sono stati causati dalle procedure di riattivazione della raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi. L’ha infine stabilito l’Arpa. Inconoscibili gli effetti sulla salute delle popolazioni.

Il welfare è un volano per la ripresa economica, ma non in Italia

In Europa, a fronte di una perdita di occupazione nei comparti manifatturieri di 3 milioni e 123.000 unità, l’incremento nei servizi di welfare, cura e assistenza è stato pari a un milione e 623.000 unità. Infatti solo alcuni Paesi europei si sono resi conto che il welfare può essere un volano per la ripresa economica. Fra questi l’Italia non c’è: al contrario, essa comprime la spesa sociale, delega massicciamente l’assistenza alle famiglie, mantiene limitati e risibili gli sgravi per l’occupazione domestica e di assistenza favorendo il lavoro sommerso e senza tutele.
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Il Servizio Sanitario Nazionale deve essere pubblico

Messaggio dell’organizzazione Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato, nel corso di un’audizione in Commissione Affari Sociali e Bilancio della Camera, basata su un’indagine che evidenzia come si stia passando dal contenimento della spesa sanitaria a un vero e proprio definanziamento lineare del Fondo Sanitario Nazionale.
clicca qui Superando

“stopvivisection” presentata al Parlamento Europeo


“Sollecitiamo la Commissione europea ad abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e a presentare una nuova proposta che abolisca l’uso della sperimentazione su animali, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana.”
clicca qui per la raccolta delle firme

Tutelare la salute di tutti, bimbi migranti compresi

Secondo l’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), va contro le leggi nazionali e internazionali ed è anche una scelta che può comportare maggiori spese e una minore salvaguardia della salute dei cittadini, l’aver bocciato mozioni che chiedevano l’accesso alla pediatria di base ai bambini stranieri, anche se privi di permesso di soggiorno.
clicca qui

Addio Bonifiche, il Governo Letta condanna per Decreto la tutela delle falde acquifere

Altro che il principio “chi inquina paga”, con il cosiddetto “Decreto del Fare” festeggiano gli inquinatori, viene messa a rischio la salute dei cittadini e la qualità dell’acqua delle falde, un patrimonio comune di straordinaria importanza per la vita del paese. Da circa un anno si erano moltiplicati i tentativi per inserire di straforo nei vari decreti urgenti, una contro-riforma sulle bonifiche.
clicca qui Forum italiano dei movimenti dell’acqua pubblica

Servizi per gli studenti disabili all’Università

Uno strumento utile a far conoscere l’opportunità che molti ragazzi e ragazze con disabilità possono avere, per dare seguito al loro percorso scolastico, rendendone così più semplice l’inclusione socio-lavorativa: è nato per questo, presso l’Università La Sapienza di Roma, l’opuscolo intitolato “La Sapienza per tutti – Servizi per gli studenti disabili”
clicca qui

nè trucchi nè rinvii per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Guidiziari

La recente Legge 57/13 ha fissato al 1° aprile 2014 la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dove sono ancora internate più di mille persone, delle quali centinaia rinchiuse “in proroga”, in attesa di essere finalmente dimesse. Della situazione attuale, e in particolare del rischio di avere in futuro tanti “piccoli manicomi regionali”.
clicca qui

Anche questa è malasanità

Si nega la libera scelta del dispositivo medico più idoneo. La dura accusa proviene dalla FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), dall’AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati) e dall’AIMAR (Associazione Italiana Malformazioni Anorettali), che chiedono alle Procure della Repubblica di aprire un’inchiesta sulla fornitura di dispositivi medici “salvavita”, quali i cateteri, le sacche e le placche per stomia.
continua…