Saccheggiata la nostra rubrica “Ultim’ora”.

Giornali nazionali, satirici e non, stanno pescando a piene mani dalla nostra rubrica. Fa piacere il successo della nostra caustica Barbara, e non pretendiamo il copyright delle corrosive battute sull’attualità politica e sociale, però un minimo di correttezza professionale vorrebbe che fosse citata la fonte.

Lettera aperta a Claudio Lombardi, assessore all’Ambiente del comune di Alessandria, e a Alberto Maffiotti, direttore dell’ARPA di Alessandria.‏

Come vi abbiamo informato, attendendo risposta, sul blog di Medicina Democratica clicca qui con video e foto è documentata la enorme montagna di rifiuti che si sta innalzando per centinaia di metri dentro lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo. Non vorremmo che le risposte fossero superficiali e pilatesche: 1) si tratta di inerti e 2) la discarica è autorizzata. Punto 1. Domanda: è mai credibile che una industria chimica e ad alto rischio possa produrre, come scarti di lavorazioni altamente tossiche e cancerogene, addirittura sostanze che non contengono alcuna tossicità? Se così fosse, non verrebbero ricoperte da teloni cosiddetti impermeabili, nell’impossibile tentativo di non farli colare nella già inquinata falda sottostante. Punto 2. Solvay è sotto processo anche per discariche regolarmente autorizzate (oltre alle abusive) dentro le quali avevano seppellito 21 tipi di veleni tossici e cancerogeni che colano nella falda. Dunque chi garantisce che non si ripeta la storia? Domanda: giornalmente vengono effettuati controlli pubblici sui rifiuti depositati oppure è l’azienda che si autocertifica tramite i propri laboratori analisi, quelli che, abbiamo constatato al processo, nascondevano e falsificavano i dati? E se i controlli sono pubblici e giornalieri delle Autorità, perché non vengono comunicati? Infine un post scriptum: cosa rispondete in merito agli scarichi in Bormida, di cui alla video intervista di Lino Balza, sempre sul blog? Clicca qui
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Venerdì a Viareggio con Guariniello.‏

Incontro-dibattito con il procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino, Raffaele GUARINIELLO, per discutere:

– delle sentenze Thyssen Krupp di Torino ed Eternit di Casale Monferrato;
– di morti sul lavoro e da lavoro;
– di sicurezza, salute ed ambiente.

VIAREGGIO, SALA DELLA CROCE VERDE, VIA GARIBALDI 171 (vicino stazione ferroviaria)
Venerdì 13 settembre, ore 17.00

Un’assemblea alla Fraschetta come non se ne vedevano da chissà quanti anni.

Lo storico Cinema Teatro Macallè affollato dai cittadini di Castelceriolo, Spinetta e Cascinagrossa insieme a molti alessandrini e agli attivisti dei comitati No Tav – Terzo Valico. Per fermare il Terzo Valico e il conferimento dello smarino ad Alessandria (Spinetta e Cristo): quasi due milione di metri cubi contenenti amianto.
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Medicina Democratica è sempre dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici che chiedono di essere tutelati sul luogo di lavoro.

Alcuni contenuti del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP), per la parte riguardante gli infortuni e le malattie professionali, e la recente conversione in legge del DL 69/2013 (“decreto del fare”) e di altri decreti legge permettono di porre all’attenzione alcuni aspetti importanti sulla tutela dei lavoratori e delle lavoratrici sui luoghi di lavoro.
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La Provincia ci tappa la bocca sull’Ecolibarna.

La Provincia (clicca qui) ci contesta: non è vero che nulla viene fatto (dopo trenta e passa anni) per la bonifica dell’Ecolibarna di Serravalle Scrivia. Infatti, dice la Provincia, sono già (gia?) “stati completati a tempo di record tutti gli adempimenti burocratici”. Anzi, “si è già (gia?) riunito il Tavolo provinciale di coordinamento ben (ben?) due volte”. Addirittura, “è stato effettuato anche (anche?) un sopralluogo nel sito”. Abbiamo fatto tutto ciò, conclude la Provincia, per “garantire naturalmente soprattutto la rapidità richiesta dalla situazione di emergenza”. Dopo trenta e passa anni.

Lasciateci sparare liberamente. Siamo pochi ma abbiamo la schiena dritta e la mira facile.

Emblematico, in questa pubblicità della “Libera caccia”, il tono bellicoso: di chi porta non uno ma due fucili in spalla. Uno è rivolto contro non nominate concorrenti “mollaccione” associazioni di cacciatori. L’altro contro “lo strapotere degli animalisti e degli ambientalisti anti caccia”. Insomma: caccia libera a tutto ciò che si muove. Ovviamente “in forza del rigore della scienza”, firmato: Josef Mengele.
P.S. Per insulti telefonare allo 0131262203

L’Alzheimer ha una memoria di ferro… e rame.

Forse si celano anche dei metalli dietro l’Alzheimer, forma più diffusa di demenza senile destinata a divenire pandemica nei prossimi decenni soprattutto a causa dell’invecchiamento inarrestabile della popolazione globale. Infatti due studi distinti dimostrano il coinvolgimento di ferro e rame nell”erosione’ della memoria e nei danni cerebrali tipici della malattia. Clicca qui.

aspettando giustizia

Attento, calmo sempre con sorriso timido, gentile e preoccupato, era stato presente a tutte, nessuna esclusa, le precedenti udienze, ma non ci sarà alla prossima del 18 settembre del processo Solvay. È infatti morto Francesco Delfieri, un altro, dopo Angelo Agnello (clicca qui), delle parti civili da noi rappresentate, che lascia il procedimento penale fisicamente ma non idealmente perché resterà con noi a rivendicare il diritto alla giustizia a favore del le vittime dell’inquinamento del polo chimico. Medicina Democratica esprime le più sentite condoglianze ai familiari ed in particolare alla moglie Maria Grazia Cittadini che era sempre stretta al suo fianco durante tutte le udienze. E propone agli avvocati della difesa di chiedere con noi alla Corte un minuto di silenzio in memoria di Francesco Delfieri.
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Sono 30 anni che l’Ecolibarna inquina, nell’inerzia di cittadini e politici.‏

Clicca qui Gino Fortunato. L’Ecolibarna di Serravalle Scrivia è uno dei territori distrutti dalla chimica. Come l’Acna di Cengio e la Solvay di Spinetta Marengo. I fiumi, le falde acquifere, gli acquedotti avvelenati. Ecolibarna e Acna sono chiuse da decenni e la bonifica non è mai stata seriamente avviata. Per la Solvay c’è la speranza che la bonifica si avvii perchè la fabbrica è ancora in funzione, cioè che il Tribunale obblighi la bonifica prima che la fabbrica chiuda.

Come avevamo anticipato, il primo smarino Tav terzo valico: quasi tutto ad Alessandria.

A Spinetta Marengo, in una zona compresa fra i centri abitati di Spinetta Marengo, Cascinagrossa e Castelceriolo, la SAP (Servizi Ambientali Piemontesi) accoglierà la quasi totalità del primo smarino prodotto, 73684 metri cubi, che hanno altissima probabilità di contenere amianto. La sindaco del capoluogo, che fa?
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Chiare fresche dolci acque…‏

Dalla “piscina” della centrale nucleare di Saluggia si verificano perdite di materiali con contenuti radioattivi che mettono in continuo allarme l’Acquedotto del Monferrato. Tant’è che è stata rinnovata la convenzione (25 mila euro annue a carico dell’Acquedotto) di monitoraggio bimestrale dei pozzi di captazione. Bimestrale vuol dire che puoi bere tranquillamente acqua radioattiva per due mesi, che diventano quattro o sei o di più, prima che siano pronte le analisi, trasmesse alla Regione, valutate, discusse al Tavolo tecnico, approntate eventuale azioni ammesso che siano possibili.

La (in)Giustizia favorisce i prepotenti e inquinatori.‏

Il Tar del Piemonte è uscito dal letargo e ha fissato l’udienza… per l’8 maggio 2014. A quattro anni dall’avvio della lotta organizzata dal comitato “Vivere a Predosa” anche con il ricorso amministrativo! Nel frattempo la centrale a biomasse è addirittura entrata in funzione, con le sue irregolarità e inquinamenti denunciati.

Per ricordare Michelangiolo Bolognini.‏

A quasi un anno dalla tragica scomparsa del nostro indimenticabile Michelangiolo, medico sempre presente a fianco dei cittadini a difesa della salute e contro le nocività, amici, comitati e cittadini hanno deciso di ricordarlo sabato 7 settembre 2013 a Villa Smilea di Montale (PT) in un incontro organizzato dal “Comitato per la chiusura dell’Inceneritore di Montale”. Sarà anche l’occasione per completare la raccolta fondi per la “Borsa di studio a Michelangiolo Bolognini”, istituita in sua memoria dall’associazione Medicina Democratica, in cui Michelangiolo ha sempre militato, che svilupperà un tema a lui estremamente caro: il rapporto fra scienza e potere.

Bruciano le ruspe ma non sono i no tav terzo valico.‏

E’ la ‘ndrangheta. Ma la legge non può ipotizzare reati mafiosi perché fino a prova contraria le mafie non esistono dalle nostre parti. La legge che fa assolvere gli ‘ndranghetisti alessandrini per mancanza di prove. La legge che fa irruzione nelle case di 12 No Tav valsusini con l’accusa di terrorismo ed eversione; ruba computer e telefoni, quando non impone il carcere preventivo. La legge che riconosce come “socialmente pericolosi” dieci No Tav – Terzo Valico e vieta loro di andare a Genova per tre anni senza aver fatto alcunché, ma lascia a piede libero padrini e picciotti.
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Contro il MUOS per la pace.‏

Il MUOS (Mobile User Objective System) è un sistema adottato dalle forze armate degli Stati Uniti d’America, perché possano affermare la propria superiorità universale, tramite una rete di mega-antenne e satelliti per
telecomunicazioni ad alta velocità, affinché sull’infinito domini l’oscurità della violenza, della guerra, della morte… 

Il miliardario de Laguiche non verrà al processo Solvay a chiedere perdono alle vittime

Fonti interne della Solvay a Bruxelles ci segnalano confidenzialmente che dal 1° Ottobre 2013 Bernard de Laguiche lascerà la posizione di Group Chief Financial Officer della multinazionale belga per trasferirsi in Brasile. Come interpretare la notizia? Va a spassarsela ai tropici, da buon capitalista, dopo ben 26 anni di “duro lavoro”, tra cui l’acquisizione di Ausimont nel 2002? Ovvero cerca di svignarsela in prossimità della condanna al processo di Alessandria dove è il principale imputato per avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica per lo stabilimento di Spinetta Marengo? Intende impegnare i capitali a disboscare la foresta amazzonica invece di bonificare la Fraschetta?

SEL respinge l’abbraccio di Solvay, ponendo questioni precise e inequivocabili.

Sinistra Ecologia Libertà replica alla multinazionale belga (clicca qui il testo integrale) con richieste tassative: 1) messa in sicurezza e bonifica di suolo e acque dai veleni che continuano a fuoriuscire dallo stabilimento di Spinetta Marengo, da realizzarsi rapidamente e non certo in decine di anni nè con il fantasioso piano Amag; 2) drastica riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera;
3) riconversione della produzione verso una chimica funzionale alle energie rinnovabili;
4) onere di risarcimento dell’azienda alla comunità alessandrina;
5) la conclusione del processo penale in corso sarà base di partenza per verificare l’eventuale nuovo corso di Solvay.
Clicca qui il commento che avevamo fatto alla pelosa missiva di Solvay a SEL.

Acna di Cengio: com’era vent’anni fa (e purtroppo come è ancora adesso).

Nel dossier della rivista di Medicina democratica (clicca qui) interventi di:
Lino Balza “Inquinamento chimico e politico”
Associazione per la rinascita della Valle Bormida “Il contropiano delle popolazioni”.
Ilvo Barbiero “Rifiuti: una bonifica da realizzare”.
Alberto Monaco “Avvelenamento pianificato”.
Ilvo Barbiero “Tossicità e conseguenze sanitarie”
Roberto Meneghini “Lagoons: 80 milioni di liquidi velenosi”.