Egr. direttore de La Stampa, Massimo Mathis, le pare onesto il suo giornale?

Igor Man perplesso

Egr. direttore de La Stampa, Massimo Mathis
Le pare onesto che il suo giornale impegni a caratteri cubitali un paginone al “progetto” Solvay di bonifica del disastro ecologico di Spinetta Marengo (Alessandria) ma neppure una riga alle immediate contestazioni (clicca qui ad es.) di Medicina Democratica, l’antagonista storico dell’azienda, che senza mezzi termini definisce clamorosa truffa propagandistica –e la dimostra!- le sperimentazioni (peraltro banali) dell’Università di Alessandria contrabbandate per bonifica?
Gli “esperti” del suo staff redazionale, che hanno perfino letto “Ambiente Delitto Perfetto”, le hanno forse detto che il livello scientifico di Medicina Democratica è inferiore a quello delle controparti? Io non credo. La lunga storia di Medicina Democratica è conosciuta e riconosciuta, è ricca di scienziati anche internazionali. Non a caso i nostri consulenti al processo in Corte d’assise hanno messo sull’attenti la pletora dei famosi periti padronali, e i loro avvocati. Certo, hanno un “piccolo difetto”: non sono pagati, lavorano gratis per l’Associazione, non sono prezzolati. Non le pare, questa, una garanzia supplementare?
“Posso sbagliarmi” racconta settimanalmente il suo predecessore Bottino, che ha compitato il suddetto paginone. Lei definisce onesto un giornale che censura e inganna i lettori? Soprattutto quando è in ballo la salute di migliaia di persone? Le domande, egr. sig. Mathis, “Premio Igor Man“, resteranno anche quando avrà fatto finta di non aver ricevuto questa mia.

Barbara Tartaglione

Clicca qui Corriereal “Lettera aperta al direttore de La Stampa di Alessandria”
Clicca qui Alessandria Post “Medicina democratica scrive al direttore de La Stampa”
Clicca qui Pennatagliente “Egr. direttore de La Stampa, Massimo Mathis”

Rossa e Riccoboni all’assalto del territorio. Angelo Riccoboni, già Premio Attila 2013 non può per regolamento essere quest’anno rivotato. La Rossa sta scalando il primo posto nelle preferenze.

La presidente della Provincia Rita Rossa ha autorizzato la discarica Riccoboni a Sezzadio addirittura con decreto invece che con deliberazione del Consiglio provinciale e malgrado il Consiglio di Stato non abbia ancora emesso sentenza. Il Comune intraprenderà azioni legali e propone alla Regione la zona protetta con vincolo paesaggistico. I Comitati pronti ai picchetti. Si paventa anche l’amianto del Tav Terzo Valico.
Sempre la Provincia ha escluso i Comuni Conferenza dei servizi sulla autorizzazione chiesta dalla Grassano Riccoboni di Predosa per ampliare lo stabilimento con un nuovo lotto per il lavaggio di fanghi industriali, percolato di discarica e terreni con pesticidi: altro pericolo per la zona sovrastante i pozzi Amag di Predosa connessi con Acqui Terme.
Oltre che nelle frazioni di Predosa, Castelferro e Mantovana, dai rubinetti delle case acquesi esce cromo esavalente per 7,5 microgrammi/litro.

Controvertice in Valsusa in vista del vertice di Venezia.

Amministratori locali e regionali italiani e francesi, il Movimento No TAV e una delegazione francese degli oppositori alla nuova linea ferroviaria Lyon-Turin si sono incontrati in Valsusa per smascherare le falsità che saranno raccontate al vertice Renzi-Holland di martedì 8 marzo a Venezia.
Clicca qui il comunicato stampa
Clicca qui il TGR
Clicca qui La Repubblica “Valsusa prima del summit Renzi-Holland ecco il contro vertice dei No Tav”

Solvay, il maggior accaparratore di copie di “Ambiente Delitto Perfetto”, finge di ignorare la sfida contenuta nel libro.


Noi abbiamo contestato, come solenne truffa mediatica di Solvay, sperimentazioni universitarie spacciate per progetto di bonifica e abbiamo sfidato multinazionale e università alessandrina (lettera aperta al prof. Domenico Osella, clicca qui) ad un confronto scientifico e pubblico, a cui si sottraggono. I termini della nostra opposizione sono ampiamente contenuti nel libro “Ambiente Delitto Perfetto, che riassumiamo. La nostra obiezione principale: i veleni tossici e cancerogeni che dai terreni colano in falda profonda sono 21, e non il solo cromo esavalente. Per 20 la sperimentazione si affiderebbe a radici di felci… che succhierebbero i veleni. Ridicolo, non vale la pena di commentare. Per il cromo esavalente l’unica soluzione sarebbero, secondo Solvay, “agopunturine” di ditionito di sodio nelle natiche di un milione di metri cubi di veleni, escludendo peraltro la base degli impianti. In otto punti abbiamo dimostrato dal punto di vista scientifico che il metodo “annaffiatoio” è assolutamente inappropriato e inefficace, giammai da premio Nobel per la chimica. Inoltre la “sciacquatura” è clamorosamente limitata all’interno di parte dello stabilimento, esclude la Fraschetta. Progetto fasullo, ma serve per prendere tempo, alle calende greche. Fasullo, ma certamente costa 100 volte in meno della nostra complessa proposta che rispetta le prospettazioni a monte e a valle della fabbrica rivendicate dal Ministero dell’Ambiente al processo: costituire una Commissione scientifica internazionale che studi l’asportazione definitiva dei veleni dal territorio. I terreni avvelenati vanno trattati in impianti dentro la fabbrica, dunque in piena sicurezza esterna. E con incremento occupazionale per un complesso chimico che resta pur sempre “una gallina dalle uova d’oro”.

Clicca qui Il Piccolo “La Solvay si misuri con Medicina democratica”

Per la serie “Pappa e citti” il “Circolo della Stampa”, pur essendo un circolo privato dei giornalisti brontosauri alessandrini, dal Comune ha ricevuto gratis e a buon rendere una sede addirittura nella storica semi inaccessibile Villa Guerci.

Il sistema della comunicazione locale si mostra senza veli sempre più integrato nel sistema di potere. A proposito di indipendenza dei giornalisti (che in Alessandria è pressochè sconosciuta), a proposito cioè di libertà di espressione (ad Alessandria nelle mani di pubblicisti velinari e/o becchini, sponsor di Solvay e censori di Medicina democratica), intanto si sta creando un oligopolio giornalistico della carta stampata che, insieme alle TV, ha una unica voce, quella del governo: da un lato il gruppo Espresso-Stampa-Repubblica-Secolo XIX, dall’altro il gruppo Sole24Ore-Corriere della sera. Scenderà, fra l’altro, sempre più il livello dell’informazione ambientale che infastidisce il potere economico. Per fortuna che è subentrato Internet che consente controinformazione, come il nostro Blog.  

5 marzo a Villar Focchiardo: controvertice dei movimenti internazionali che si battono contro le grandi opere. 8 marzo a Venezia manifestazione contro Renzi-Hollande.

A Venezia i Comitati No Tav Valsusa Terzo valico ecc., No Grandi Navi in Laguna, No Mose. Corteo dalla stazione di Santa Lucia fino a palazzo Ducale dove Hollande e Renzi vogliono firmare il protocollo per aprire i cantieri del tunnel di base di 57 chilometri in Valsusa (e intascare soprattutto il contributo europeo). Altro obbiettivo della manifestazione: no alla guerra, no ai campi di concentramento migranti.

Settimana contro l’Apartheid Israeliana.

L’Israeli Apartheid Week (IAW) è un evento internazionale organizzato ogni anno all’interno delle università per denunciare il regime di apartheid attuato da Israele nei confronti dei palestinesi nei Territori Occupati e in Israele. Che cos’è, come puoi partecipare. Clicca qui.

Per vincere il Premio Attila 2015, basterà l’ultimo posto in classifica nazionale sindaci (Il Sole24Ore) di gradimento dei concittadini?

Rita Rossa ci sta tentando da anni di vincere il Premio Attila ma non va mai oltre il secondo posto. Eppure nel suo curriculum enumera il feeling con Solvay e il Premio Attila Carlo Cogliati, la solidarietà al Premio Attila Angelo Riccoboni, la nomina del Premio Attila Bruno Binasco al vertice della Slala. Ora vi ha aggiunto il viaggio a Genova allo stadio di Marassi, in auto e autista a spese del Comune, per assistere al Tim Cup Genoa Alessandria. Niente di paragonabile con l’Airbus A340-500 di Matteo Renzi. E neppure con le creste di carburate Amag di Lorenzo Repetto e con i riffa raffa di Maurizio Grassano pluricondannato e ovviamente onorevole. Potrebbero essere concorrenti nel 2016 Massimo Berruti, Paolo Lantero e Davide Sandalo? Vediamo (continua)

Clicca qui La Stampa “Rita, la meno amata d’Italia.Ultima fra i sindaci secondo il Sole”.
Clicca qui Il Piccolo “Sindaci, Rita Rossa ancora all’ultimo posto”.

Il professore ci contesta, ma è senza testa.

Gent. Sig. Balza,
mi sembra che la sua posizione nei confronti della vicenda Solvay sia piuttosto monolitica. Non ho alcun legame con la Solvay, ma mi sembra che le cose siano leggermente diverse da come le pone lei: mi pare che l’inquinamento delle falde sia molto antecedente l’acquisizione del sito da parte di Solvay, che i famosi scarichi nella Bormida non siano più quelli di una volta, che Solvay si sia impegnata in una bonifica che forse nemmeno le spetterebbe…
Luca Ferraris

Ineffabile sig. Luca Ferraris,
Il suo “Non ho alcun legame con la Solvay” fa scompisciare dalle risa. In foto cosa vediamo? A sinistra del direttore Bigini-Solvay siede Paolo Ferraris e a destra l’omonimo Luca Ferraris, nel 2011 ad Alessandria per iniziative congiunte Politecnico-Confindustria. Luca appare senza il codino e l’abbigliamento casual che si poteva permettere al tempo in cui fu assunto casualmente al Politecnico nella stessa facoltà di Paolo. Entrambi vecchi habituè degli ambienti alessandrini. Ciò nonostante, caro buon Luca, hai una visione molto distorta della realtà, che infatti confondi con un mucchio di “mi sembra” “mi pare” “forse”. Mi dispiace, non potrai essere arruolato tra i consulenti processuali di Solvay non solo perchè non sei un chimico. Neanche a Osella sei utile. Istruisciti leggendo “Ambiente Delitto Perfetto”.
Lino Balza  

Egr. prof. Osella, si sta candidando al premio Nobel per la chimica o lavora su commissione per Solvay?

Con rispetto parlando, i Suoi metodi di distruzione del cromo esavalente tramite ditionito di sodio o, peggio, dei metalli pesanti tramite felci, ci sembrano un azzardo poco scientifico che Solvay usa per la propria strombazzata bufala di bonifica della Fraschetta.
Pur considerando con benevolenza il fabbisogno finanziario della Sua Facoltà, ma severamente considerando il ruolo pubblico e retribuito che Lei svolge in una istituzione statale, con tutti i titoli accademici anche internazionali che l’accompagnano nella piccola sede universitaria alessandrina, La invitiamo ad esporsi in un contradditorio scientifico con i nostri esperti. Giustificando altresì il senso della Sua affermazione: “Lavoro con la Solvay, e non per la Solvay”. Secondo noi, Lei dovrebbe lavorare per la collettività. Dunque non fungere da spalla ad una Solvay, condannata in Corte di Assise, che non sente il dovere di trasparenza verso la collettività alessandrina ferita e dunque non ha il coraggio di misurarsi sul piano scientifico con Medicina democratica in un confronto… continua

Clicca qui Corriereal “Lettera aperta di Medicina democratica al prof. Osella”

Solvay ripresenta la truffa della bonifica di Spinetta Marengo, sputtanata su “Ambiente Delitto Perfetto”. La sfidiamo ad un confronto scientifico e pubblico.

Quando Solvay, condannata in Corte di Assise, sentirà il dovere di trasparenza verso la collettività alessandrina ferita e dunque avrà il coraggio di misurarsi sul piano scientifico con Medicina democratica in un confronto pubblico? Trova invece più comodo –tanto i politici fanno come le tre scimmiette e i giornalisti sono compiacenti e i baroni universitari sono commissionati- comodo strombazzare senza contradditorio fasulli progetti di bonifica, scientificamente fasulli come soluzione del disastro ecologico in quanto strozzati da investimenti ridicoli: 7 milioni, irridendo così il Ministero dell’Ambiente che aveva stimato un acconto di 100 milioni di euro di danno ambientale Continua

Clicca qui Enrico Sozzetti “Cromo6, iniziata la prima bonifica scientifica. Ruolo decisivo della ricerca dell’Università”.
Clicca qui Piero Bottino “L’agopuntura al terreno per eliminare il cromo VI”
Clicca qui Corriereal “La bonifica Solvay si confronti pubblicamente con Medicina democratica”
Clicca qui I cittadini prima di tutto “La truffa della bonifica Solvay”
Clicca qui Alessandrianews “Solvay ma quale bonifica?”

17 aprile referendum No Trivelle.

NO TRIV
Trivella, trivella

c’è sotto il petrolio

oppure il metano

che ti dà una mano

Una mano a finire

coperti dal mare:

se succhi il metano

il fondo sprofonda

Il mare si alza

e tutto s’inonda.

Si chiama Acqua alta

tra un po’ sarà norma

Ma il mare si alza

ancora di più

perché quel metano

poi noi lo bruciamo

E l’aria si scalda

per questi gas serra,

i poli si sciolgono

i mari s’ingrossano.

Venezia non muore

per fato o natura,

è l’uomo la bestia

feroce che uccide.

Le Tremiti, Dalla

voleva salvarle,

Ravenna, Agrigento,

l’Italia venduta.

Trivella, Matteo

trivella con l’Eni

noi fessi, noi sudditi

battiamo le mani

Michele Boato

Perchè il Tribunale di Alessandria è candidato al Premio Attila 2015. Altro episodio.

Altro episodio che si aggiunge a quelli illustrati sul libro Ambiente Delitto Perfetto. Vi ricordate dei braccianti dell’azienda agricola Lazzaro che per due anni non hanno percepito retribuzioni, né TFR, né ferie, né straordinari, né festivi, dopo essere stati licenziati con un cartello appeso ad un palo della luce? Ebbene, rispetto al contenzioso economico, di cui ai conteggi e ai ricorsi fatti dalla Cgil, le domande dei lavoratori sono state finora rigettate!
Clicca qui il comunicato del Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia.

Giorgio Nebbia cita “Ambiente Delitto Perfetto” per sostenere che quella dei conflitti è una pagina importante della storia civile contemporanea, non solo italiana.

Secondo lo scienziato “La violenza ambientale comporta elevati costi (e anche dolori) privati e pubblici e i conflitti ambientali, rivolti a diminuire tale violenza, rappresentano una forma di partecipazione civile che fa crescere le conoscenze tecnico-scientifiche dei processi produttivi, dei residui che si formano, dei depositi di scorie da bonificare, dei caratteri delle opere pubbliche e private che hanno effetti sul territorio e la natura. Tali conflitti assicurano, quindi, una crescita di cultura e di democrazia, una domanda di leggi più moderne e rispettose dei diritti e della salute delle persone, e possono essere visti con fastidio soltanto da imprese che operano esclusivamente per il massimo profitto e da governi autoritari, entrambi irrispettosi del ‘bene pubblico’ “. Continua

In “Ambiente Delitto Perfetto” Umberto Eco interprete del commento sulle sentenze del Tribunale di Alessandria.

Nulla di nuovo tra Tanaro e Bormida

Nel libro, coincidente il giudizio sulla “alessandrinità” del Palazzo di Giustizia. A pagina 4 ci eravamo posti la domanda: “…E, quale emblematico epicentro giudiziario del libro, abbiamo scelto Alessandria, che non si è fatta mancare nulla: amianto, nucleare, chimica, tav, smog; quasi a voler smentire l’abusata definizione del concittadino Umberto Eco, “Nulla di nuovo tra il Tanaro e il Bormida”, che irride il motto papalino sullo stemma del municipio “Deprimit elatos levat Alexandria stratos”, Alessandria umilia i superbi ed esalta gli umili. Le sentenze 2015 Solvay, Michelin, Ilva, smog, Nucleare avranno confermato il luogo comune dell’autorevole semiologo oppure la dedica donata nove secoli prima dall’autoritario papa Alessandro III ?” La risposta è arrivata a pagina 375. D’altronde Eco non si è neppure fatto seppellire ad Alessandria, di cui apprezzava solo la tradizionale “bellecalda”, una farinata di ceci. 

All’Università di Genova: “Ambiente Delitto Perfetto” e TTIP Transatlantic Trade ad Investiment Partnership (Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti).

Giovedì 25 febbraio 2016 ore 16,30 Presso Aula Magna Facoltà di Scienze Umanistiche, Università di Genova Via Balbi nr. 2 16126 Genova

Valerio Gennaro Medico Epidemiologo all’IST di Genova e presidente provinciale di ISDE Medici per l’Ambiente di Genova.

Lino Balza Medicina Democratica sezione di Alessandria, coautore con Barbara Tartaglione del libro “Ambiente. Delitto Perfetto”.

Sergio G. Contu portavoce del Gruppo Stop TTIP Genova. 

Clicca qui il manifesto.

Cromo esavalente nell’acquedotto che serve Predosa, Castelferro, Rivalta Bormida, Acqui Terme.

I sospetti subito sulla Solvay. Ma servono indagini per verificare altre origini. Presidio di protesta di Comitati e Sindaci.

Clicca qui Daniela Terragni “Cromo nell’acquedotto. Comitati mobilitati”. 
Clicca qui il comunicato stampa unitario di Comitati di Base della Valle Bormida, Comitato Sezzadio per l’Ambiente, Comitato vivere a Predosa, Zenzel di Visone.

Al voto! Al voto! Premio Attila Alessandria 2015.

Premio Attila Alessandria 2015
Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori
Bisogna scegliere tra questi candidati, i più votati:

Maria Rita Rossa, sindaco di Alessandria Tribunale di Alessandria
Claudio Lombardi
, assessore ambiente Comune di Alessandria Gianfranco Gazzaniga, sindaco Bosco Marengo Bruno e Mauro Lazzaro, cascina di Castelnuovo Scrivia Angelo Riccoboni, discarica Sezzadio Alessandro Guarini, direttore Tazzetti Casale Monferrato

Inviate 1 ( una sola) preferenza a b.tartaglione@tiscali.it

Processo ad Alessandria per gli schiavi del tortonese.

Anche in molte altre aziende agricole della zona sono praticate condizioni di lavoro non solo di grave sfruttamento ma anche di vera e propria riduzione in schiavitù.

Clicca qui Stefano Brocchetti “Processo per gli schiavi di Castelnuovo”.
Clicca qui Pennatagliente “Presidio di solidarietà al palazzo di giustizia”.
Clicca qui Maria Teresa Marchese “Licenziati per aver scioperato. Non laciamo soli i braccianti”

Può essere condannato uno che all’università di Yale è laureato ad honorem per meriti ambientali?

Addirittura la Corte Costituzionale deve decidere se Schmidheiny può o non può essere processato per i morti Eternit. Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” tutti i pro e i contro dello scandalo della prescrizione.

Clicca qui Silvana Mossano “La Corte ha fissato l’udienza. Eternit bis, resa dei conti il 31 maggio.”

Il governo non varerà mai il deposito nazionale delle scorie nucleari. A meno di farlo a Bosco Marengo, cominciando ad ampliarlo.

Rinviato all’infinito il deposito nazionale -sicuro per migliaia di anni- grazie ai politici passati e presenti, compresi gli alessandrini che hanno avallato il vulnerabilissimo deposito di Bosco Marengo contro il nostro ricorso al Consiglio di stato (vedi il libro Ambiente Delitto Perfetto e il blog). Ma il deposito nazionale, di fatto, ce l’abbiamo già in casa: cioè quelli cosiddetti “temporanei” che sarebbero prossimi all’ampliamento. Quelli di Saluggia e Trino, nelle contestazioni, sembrerebbero i meno idonei (clicca qui), mentre quello di Bosco trova scarse opposizioni sul territorio, a cominciare dal sindaco che impedisce addirittura l’assemblea pubblica.

Clicca qui Il Monferrato “Scorie: verso il raddoppio?”

Al Direttivo di Firenze di Medicina democratica presentata la 2^ edizione

di “Ambiente Delitto Perfetto” ampliato a 530 pagine con la splendida prefazione di Giorgio Nebbia e le “conclusioni” (del libro e non della storia). Le conclusioni riguardano anche il ruolo della nostra Associazione:
 

….Medicina democratica, che non è un’associazione di medici, anche Medicina democratica Movimento di lotta per la salute vive nel suddetto contesto storico, che non è più quello dei tempi di Giulio Maccacaro, ed è consapevole della propria irrinunciabile impronta genetica: “conflitto” “non neutralità della scienza” “sapere operaio” “non delega” “gruppo omogeneo” “soggettività collettiva” “rischio zero”, consapevole di volere non rischiare la perdita della propria singolare peculiarità, del suo essere “movimento di lotta”, non arretrare anch’essa nella difensiva: dalla “lotta per la salute” alla “lotta per la sanità “, dalle battaglie popolari per la prevenzione primaria dentro le fabbriche e sul territorio limitarsi cioè alla pur sacrosanta difesa della sanità pubblica e a una attività prevalente in campo risarcitorio legale…. continua

Il libro sarà inviato a coloro che ne faranno richiesta a linobalzamedicinadem@gmail.com 

Seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto” con prefazione, pardon lezione di ecologia, di Giorgio Nebbia.

In 530 pagine 691 personaggi e interpreti per 2 risposte inquietanti: la sconfitta epocale dei movimenti è irreversibile? la giustizia in campo ambientale è impossibile? Insomma, quale è il ruolo svolto da Movimenti e Magistratura nel delitto contro ambiente e salute in Italia.

Indice dei capitoli: La sconfitta del movimento operaio. Ascesa e caduta dei movimenti eco pacifisti. Nucleare Bosco Marengo. Uso politico della giustizia. No Tav. Resistere, resistere, resistere. J’accuse. 40 anni di responsabilità industriali, sindacali, politiche, giudiziarie, giornalistiche. Processo Solvay. Scandalo industriale e politico. Processo amianto Eternit. La vergogna. Processo ThyssenKrupp. Giustizia di classe. Processo smog Alessandria. Uso pilatesco della giustizia. Processo Michelin. Malagiustizia. Finalmente… Legge Ecoreati . Conclusioni. Nebbia insegna che la conclusione di un libro non è la conclusione della Storia.
Non solo drammi, anche farse in 9 Siparietti: – Satira, mezzo di lotta della classe lavoratrice. – Il Bastone e la carota avvelenata. – Metti una sera a cena con Romano (e Marcellino, Fabrizio, Bruno…). – Premi Attila. Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori . – Pollo alla Marengo. – Il mistero dei bidoni. Dramma in due atti. –

Come per la prima edizione, la sezione provinciale di Medicina democratica devolve totalmente la sottoscrizione a NoTav e Ricerca mesoteliama. Prenota il libro a linobalzamedicinadem@gmail.com

Montedison di Mantova: pene dimezzate agli imputati e spese processuali a carico dei familiari degli operai morti.

Montedison la grande impunita. Dopo Bussi e Spinetta Marengo, a Mantova in Appello: prescrizioni, pene dimezzate per reato di colpa invece di dolo, risarcimenti esigui, e addirittura spese a carico delle vittime. Una vicenda processuale avviata nel lontano 2000. D’altronde nel libro “Ambiente Delitto Perfetto” abbiamo documentato e denunciato quali malattie soffre la Giustizia in Italia.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano e Slai Cobas.

Il Direttivo nazionale di Medicina democratica a Firenze.

13 febbraio ore 10.00 – 16.00 a Firenze presso la sala pubblica a fianco del “Cenacolo del Fuligno”, via Faenza 48 (vicinanze stazione S. Maria Novella). E’ gradita anche la presenza di qualunque socio voglia partecipare. E’ possibile anche un collegamento via skype. Tra i punti all’ordine del giorno: definizione della quota associativa 2016, nomina membri Comitato di Controllo, tesoriere, responsabile vertenze legali, responsabile attività editoriali, segretario, realizzazione programma triennale approvato dal Congresso, costituzione Comitato tecnico scientifico, Convegno sul quarantennale di Medicina democratica.

Smog. Una tabella demenziale, anzi criminale.

Le limitazioni e il blocco del traffico scatteranno in automatico in base ai livelli di PM10, secondo la tabella soluzionata con Comune e Provincia di Alessandria. A parte il fatto che non si prendono in considerazione le ancora più micidiali PM2.5, si fingono di ignorare i limiti massimi annui di legge. Prima si consente che l’ambiente si saturi di gas letale, poi si fermano inutilmente le auto la domenica qualche ora in qualche via. Addirittura si ipotizza di raggiungere i 180 mcg/mc, e non per un minuto, che è già micidiale, ma per oltre 3 giorni! Tanto, la magistratura chiude tutti e due gli occhi. L’assessore all’ambiente di Alessandria, Carlo Lombardi, è senza pudore: si vanta di aver bloccato per qualche ora il traffico avendo gasato per settimane anziani e bambini soprattutto.
Clicca qui Valentina Frezzato “Smog, una ‘griglia’ per le ordinanze”.
Il Parlamento europeo non è da meno: alza di oltre il doppio i limiti previsti per le emissioni di ossidi di azoto per i diesel Euro 6. Clicca qui.