Preoccupazioni per i lavoratori Solvay. Stato di agitazione sindacale.

 

Preoccupazioni per i lavoratori Solvay. Stato di agitazione sindacale. Solvay Speciality Polymers entro la metà del 2018 cederà l’impianto chimico di Porto Marghera alla società Alkeemia. Con questa vendita, dopo la chiusura di Bussi sul Tirino, il gruppo Solvay specializzato in polimeri fluorurati si ridurrebbe al solo stabilimento di Spinetta Marengo (600 dipendenti), con la propaggine del centro direzionale di Bollate. E qui ad Alessandria si estendono le apprensioni sindacali, che in Veneto hanno già indotto la CGIL a dure prese di posizione: “si tratta di svendita”. Infatti il sito di Marghera, che fornisce acido fluoridrico a Spinetta, finora era sempre stato considerato dall’impresa “una produzione strategica per gli equilibri degli impianti del Gruppo”. In questi casi i sindacati temono l’effetto domino, ovvero “la strategia della vendita a pezzi” incentivata dagli “sconti” che gli acquirenti possono pretendere quando sussistono gravi criticità ambientali. Sembrerebbe questo il caso alessandrino, sotto processo a Torino in Corte d’Assise d’Appello (fino a 17 anni di reclusione, clicca qui) e alla luce del recente monitoraggio dell’Arpa (clicca qui). I sindacati veneti -140 posti di lavoro a rischio- sono i primi a dubitare “garanzie di continuità del nuovo acquirente”, facendo rilevare che Alkeemia ha scarsa presenza nella gamma dei fluoroderivati. Inoltre, Medicina democratica allarma che Alkeemia fa parte di Fluorsid Group: debole di strategie industriali e peso economico, nonché con ben sette dirigenti a Cagliari arrestati come “associazione a delinquere in disastro ambientale” con l’accusa di aver interrato e sversato enormi quantità di rifiuti speciali tossici e causato grave inquinamento dell’aria e delle falde acquifere compresa la laguna di Santa Gilla (con valori anche 3mila volte superiori ai limiti di legge). Le stesse accuse che gravano su Spinetta Marengo. Insomma, afferma Medicina democratica, transitare da Solvay a Fluorsid sarebbe come passare dalla padella alla brace.

Clicca qui Agorà Magazine “Preoccupazioni per i lavoratori Solvay. Stato di agitazione sindacale”
Clicca qui Pennatagliente “Preoccupazioni per i lavoratori Solvay. Stato di agitazione sindacale “
Clicca qui Alessandria Today “Lino Balza: Preoccupazioni per i lavoratori Solvay. Stato di agitazione sindacale”
Clicca qui Venezia Today “E’ stato di agitazione sindacale”
Clicca qui La Stampa “Esplode il caso Fluorsid”
Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Arrestati i vertici”

17 anni per gli amministratori Solvay, da 11 a 16 anni per i dirigenti.


Chiesti da Marina Nuccio, Procuratore Generale della Repubblica, nel processo in Corte d’Assise    d’Appello a Torino, per gli imputati di avvelenamento doloso della falda di Alessandria. Nella sua memoria depositata alla Corte presieduta da Fabrizio Pasi, Lino Balza ha evidenziato due testimonianze emblematiche del dolo diretto, cioè della piena conoscenza –diretta- degli Amministratori. Essi sapevano che sotto lo stabilimento c’è la gigantesca falda acquifera di Alessandria, sapevano che la falda serve per l’alimentazione, sapevano per conoscenza diretta che la stavano (la stanno) avvelenando con un cocktail di 21 tossici cancerogeni, nascondevano e falsificavano.

Clicca qui le due testimonianze.
Clicca qui l’intera memoria.
Clicca qui Matteo Spicuglia su TG3.
Clicca qui Silvana Mossano “A Spinetta fu avvelenamento doloso. 112 anni di carcere”.
Clicca qui Agorà Magazine “Inquinamento 17 anni per gli amministratori Solvay, da 11 a 16 anni per i dirigenti”.

Lettera all’egregio, mica tanto, monsieur amministratore della Solvay, pensionato ai Caraibi.

 

Al processo Solvay-Montedison in Corte d’Assise d’Appello di Torino, nella sua memoria Lino Balza presenterà due testimonianze che sono emblematiche del dolo diretto, cioè della piena conoscenza –diretta- degli Amministratori delegati per l’avvelenamento doloso delle acque di Spinetta Marengo destinate all’alimentazione (art. 439 c.p.). Uno dei tre è il belga Bernard de Laguiche, clamorosamente assolto in primo grado ad Alessandria benché non fosse imputato solo per la carica di amministratore né per il teorema “non poteva non sapere”, degli arcinoti archivi “segreti” ad esempio, o delle denunce penali per i muri che trasudavano cromo esavalente, bensì per la sua conoscenza diretta e documentata dell’avvelenamento. De Laguiche, che nel frattempo è andato a godersi la pensioncina ai Caraibi, è stato raggiunto dalla seguente lettera (pubblicata su Ambiente Delitto Perfetto, di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia, pagg. 518, terza edizione), clicca qui.  

Trasferire la Miteni per bonificare il sito dal PFAS. Indagare sui Servizi di prevenzione igiene e sicurezza.

Clicca qui il documento di Liberi e Uguali. Lo SPISAL, Servizio prevenzione di Arzignano, avrebbe avallato nel corso degli anni la versione del medico di fabbrica sulla presunta innocuità dei PFAS. Il Medico, professor Giovanni Costa, è lo stesso della Solvay di Spinetta Marengo. Lo SPRESAL di Alessandria è l’omologo dello Spisal. I Noe, Nucleo regionale dei Carabinieri per la tutela ambientale con base a Treviso, nel verbale trasmesso alla Procura di Vicenza, per la quale stanno indagando, hanno chiesto “di poter perquisire l’abitazione e l’ufficio a Milano presso il Policlinico del professor Giovanni Costa, che era lo storico medico di Società”. Inoltre hanno chiesto il sequestro della fabbrica e il blocco dei beni.

Screening sanitario urgente su inquinamento PFAS per i lavoratori Miteni di Trissino. Per il PFOA della Solvay di Spinetta Marengo invece…

Lo screening è chiesto dai rappresentanti sindacali per la sicurezza ed ambiente veneti, sempre più preoccupati per i dati recenti di Commissione tecnica Regione Veneto, Commissione parlamentare d’inchiesta e Servizio epidemiologico regionale. Scopo è l’inserimento dei lavoratori ed ex nel Piano regionale di sorveglianza della popolazione esposta a PFAS onde verificare lo stato di salute. Invece ad Alessandria i sindacati si fidano della Solvay, di concerto con l’inerte acquiescenza della sanità e della magistratura piemontese.
Clicca qui Veneto Economia “Miteni, dipendenti preoccupati da emergenza Pfas: screening urgente”. 
Clicca qui il Mattino di Padova “ L’inquinamento da Pfas riduce la fertilità nell’uomo”

 
 
 

Condotta criminale degli Amministratori al processo d’Appello Solvay Montedison a Torino.

La requisitoria del Pubblico Ministero sul disastro ecosanitario. L’area alessandrina è ancora spaventosamente inquinata dal polo chimico di Spinetta Marengo.
Clicca qui Silvana Mossano “I vertici sapevano e mentirono agli enti”
Clicca qui Monica Gasparini “Spinetta, area ancora pesantemente inquinata”

I maxi “processi gemelli” per l’avvelenamento falde di Alessandria e Pescara proseguono sui rispettivi binari.

Per la catastrofe ecosanitaria di Spinetta Marengo, a Torino il presidente della Corte d’Assise d’Appello, Fabrizio Pasi, punta alla sentenza prima dell’estate. Ma non sono esclusi clamorosi interventi dilatori da parte belga: l’avvocato di Solvay ha infatti deferito al Consiglio Superiore della Magistratura il Pubblico Ministero addirittura per concussione nell’ambito di una presunta associazione a delinquere dedita anche a tangenti, mentre per queste accuse diffamatorie lo stesso avvocato dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Milano.
Per quella di Bussi sul Tirino, a Roma il Consiglio Superiore della Magistratura il 2 marzo “processa” il presidente del tribunale, Camillo Romandini, dopo la sospetta sentenza di assoluzione poi ribaltata in Appello all’Aquila.

Clicca qui Rete Ambientalista “Code velenose a Torino”.
Clicca qui Silvana Mossano “Vertici di Solvay e Ausimont sotto accusa”.
Clicca qui Antonella Mascali e Antonio Massari “Processo al giudice del disastro: pressioni sui giurati”.
Clicca qui Alessandrianews “Processo polo chimico Spinetta ammesse nuovamente le parti civili”
Clicca qui TG Vallesusa “Solvay di Spinetta Marengo processo il 7 febbraio”
Clicca qui Alessandria Oggi che pubblica una velina vanagloriosa e falsa di un ex sindaco condannato a tre anni con affidamento ai lavori (finalmente) socialmente utili.
Clicca qui Monica Gasparini “Spinetta, area ancora pesantemente inquinata”

Processo per il disastro ecosanitario alla Solvay di Spinetta Marengo.

Il J’accuse di Lino Balza in Tribunale

Il 7 febbraio in Corte di Appello di Torino si apre uno dei processi ambientali più importanti d’Italia, “gemello” di quello di Bussi nel frattempo già deciso in secondo grado.

La sentenza di primo grado ha lasciato code velenose: spicca la clamorosa spaccatura dentro Medicina Democratica, con la Sezione di Alessandria che accusa di tradimento la Presidenza per non aver fatto ricorso in Appello a fianco del PM e aver abbandonato le vittime parti civili: clicca qui.

Sull’iter processuale di Torino invece potranno interferire, incrociandosi, due altri procedimenti giudiziari. L’avvocato di Solvay ha infatti deferito al Consiglio Superiore della Magistratura il Pubblico Ministero addirittura per concussione nell’ambito di una presunta associazione a delinquere dedita anche a tangenti, mentre per queste accuse presumibilmente diffamatorie lo stesso avvocato dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Milano. (continua)

Quanto sono dannosi i sostituti del PFOA.

Dopo la grande campagna nazionale della Sezione alessandrina di Medicina democratica, i PFOA della Solvay di Spinetta Marengo sono stati sostituiti da ADV e C6O4. Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles (clicca qui), si conferma: “ I Pfoa sono stati in gran parte eliminati, ma le aziende chimiche li hanno sostituiti con composti che non sono stati adeguatamente studiati per la loro capacità di distruggere gli ormoni”. L’ASL di Alessandria, benché a lungo sollecitata, non ha pubblicamente fornito i risultati delle analisi per queste sostanze presenti nel sangue sicuramente dei lavoratori e probabilmente dei cittadini. Né ha indagato e garantito sulla pericolosità dei sostituti. Clicca qui: Che cosa sono i Pfas.

Papa Francesco e il PFOA.

il “Gruppo Mamme No Pfas”, che rappresenta tutti i cittadini della zona del Veneto contaminata dalla Miteni (fornitrice di Solvay) ha inviato lettera al Papa illustrando la drammatica situazione dei cittadini e del territorio inquinato da sostanze altamente nocive per la salute, e dal Papa ha ricevuto pieno appoggio: “Sua Santità desidera esprimere la sua vicinanza alle mamme e ai gruppi di cittadini attivi e incoraggia a proseguire con pazienza e perseveranza nel cercare le vie buone per la soluzione del problema, e invita a vigilare su tutti gli inquinanti che minano la salute dei cittadini”. Immediato lo spunto polemico alle Istituzioni di Lino Balza:  
In merito alla contaminazione di Pfoa nel sangue dei lavoratori Solvay e dei cittadini, stante la cortina di silenzio che cerca di avvolgere la denuncia della Sezione alessandrina di Medicina democratica Movimento di lotta per la salute, mi rivolgerò anch’io a Papa Francesco. Specificherò al pontefice che noi vigiliamo ma che la via buona da noi intrapresa, cioè la richiesta di controllo pubblico delle Autorità piemontesi sullo stato di salute degli alessandrini contaminati, è inadempiuta. Lo inviterò ad intervenire presso questi responsabili pubblici con tanto di sigillo della Segreteria di Stato Vaticana se non in forza della sua veste spirituale” .

Alessandria: fuga di gas alla Solvay, gli ecologisti lanciano l’allarme

La Solvay come sempre non avverte le autorità, smascherata come sempre minimizza, l’Arpa come sempre interviene quando il gas si è disperso e come sempre minimizza. Senza le nostre immediate denunce l’opinione pubblica non saprebbe niente.
Clicca qui La Repubblica “Alessandria: fuga di gas alla Solvay, gli ecologisti lanciano l’allarme”
Clicca qui Alessandriaoggi “Fuga di gas alla Solvay, ma i pompieri non si muovono”
Clicca qui Quotidiano Piemontese “Lieve fuoriuscita di gas alla Solvay di Spinetta”
Clicca qui Ansa “Lieve fuoriuscita di gas alla Solvay di Spinetta”
Clicca qui Geos News “Lieve fuoriuscita di gas alla Solvay di Spinetta”
Clicca qui Libero 24×7 “Lieve fuoriuscita di gas alla Solvay di Spinetta”
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Clicca qui Il Piccolo “Polo chimico: fuoriuscita di gas in zona algofrene. I rilievi dell’Arpa”.

Sul PFOA indagine epidemiologica della Regione Veneto per 500mila persone.

Ma il governo contesta l’uso della “plasmaferesi” per abbassare il valore del veleno nel sangue. Clicca qui la replica dell’assessore regionale alla sanità che ha affrontato l’inquinamento della “deliquenziale” Miteni di Trissino. La Regione Piemonte, invece, neppure effettua le analisi del sangue, che sono delegate al privato (l’inquinatore Solvay di Spinetta Marengo, Alessandria). Miteni e Solvay pagheranno i danni? In Veneto la magistratura è intervenuta. Ad Alessandria la sezione di Medicina Democratica Movimento di lotta per la salute ha presentato esposto denuncia.

La chimica in Italia oggi è Solvay. Meriterebbe un premio.

Per un secolo la chimica in Italia è stata l’italiana Montedison: 150.555 dipendenti nel 1975, quinta in Europa, settima nel mondo. I governi democristiani e socialisti se la sono divorata tutta con le speculazioni finanziarie, la corruzione industriale, il clientelismo politico. Tangentopoli, suicidi e galera (poca). In questo secolo la Chimica (e la Ricerca!) in Italia si è ridotta alla belga Solvay: 2.000 dipendenti, che ha comprato i resti della Montedison. Solvay si compra anche i premi: vedi la “velina” che ha spedito ai giornali. Se fosse istituito, Solvay oggi avrebbe meritato il premio come l’azienda più processata in Italia per inquinamento ambientale: vedi il libro “Ambiente Delitto Perfetto”. A Spinetta Marengo (Alessandria), galleggia nella falda sotto lo stabilimento un cocktail di 21 sostanze tossiche cancerogene e mutagene, il sangue dei lavoratori è arricchito con massicce dosi del micidiale PFOA. Oltre agli impianti, dalla Montedison la Solvay ha ereditato la licenza di avvelenare e non bonificare, tramite la complicità politica e sanitaria e l’impunità giudiziaria. E’ veramente il modello dell’Italia.

Le maggiori fonti di Pfoa sono gli impianti chimici di Trissino (Miteni) e Spinetta Marengo (Solvay).

Questa è una delle tabelle che fanno parte dello studio “Distribuzione dei PFAS nelle acque italiane, i risultati del progetto” redatto dall’’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) per il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e Ministero dell’Ambiente. Lo studio comprende gli effetti ecotossicologici e ecologici, compresi i test di bioaccumulo con organismi bentonici. I perfluoroalchilici sono sostanze chimiche persistenti, bioaccumulabili nelle acque e nel sangue, tossiche e cancerogene.

PFOA. Per il consulente della Miteni, Angelo Moretto, non ci sono prove.

Invece per i medici dell’ISDE i PFAS sono un grave pericolo per la salute.

Clicca qui Giuseppe Altieri “Interferenti endocrini: cosa sono e perché sono pericolosi”. Attenzione alla plastica, nelle confezioni di acqua e alimenti e nei vestiti , ai pesticidi, agli inceneritori, agli amalgami dentari e all’ambiente domestico… E naturalmente alle falde acquifere inquinate da Miteni (Veneto) e Solvay (Piemonte).

Indagine epidemiologica Asl Arpa per il polo chimico di Spinetta Marengo. E il PFOA nel sangue?

Monitoraggio purtroppo limitato (appena 30mila euro di finanziamento dal Comune) a Solvay e al sobborgo, e non esteso, come abbiamo chiesto, all’area e alla popolazione della Fraschetta. Comprende uno studio di correlazione tra patologie (ricoveri ospedalieri, mortalità dal 1996) e distribuzione degli inquinanti. Quali inquinanti presi in esame? Sono previste per il Pfoa le analisi del sangue pubbliche per lavoratori e cittadini? Ancora una volta, da una Giunta all’altra, è stato eluso il confronto democratico e la partecipazione.

Il viaggio del PFOA nel Po. Ma il PFOA è anche nel sangue.

Sono passati 8 anni da quando Medicina democratica di Alessandria ha denunciato il PFOA, prodotto dalla Miteni a Trissino (VI), scaricato dalla Solvay di Spinetta Marengo (AL) in Bormida e Tanaro fino ad essere rilevato alla foce del Po (vedi cartina). Nel 2013 l’inquinamento di PFAS è stato scoperto in Veneto: qui, oggi, è stato imposto il divieto di pesca (clicca qui), che per il Piemonte avevamo chiesto nel 2009. In Veneto l’emergenza idrica coinvolge centinaia di migliaia di persone, sottoposte anche a “lavaggio” del sangue. A seguito della nostra campagna nazionale, Solvay è stata costretta a eliminare il Pfoa in lavorazione, però questa sostanza persiste nel sangue, tant’è che la Sezione di Medicina democratica ha depositato un altro esposto in Procura (clicca qui). Infatti i PFAS sono pericolosissimi interferenti endocrini con effetti estrogenici e sospetti cancerogeni secondo lo studio del CNR e la letteratura internazionale.
Clicca qui Il Corriere della Sera “Pfas negli alimenti, “attenzione a uova e animali allevati in casa”

Pfoa. Finchè avremo presidenti della Commissione Ambiente della Camera della forza di Ermete Realacci: c’è poco da sperare.

E’ il primo ad aver ignorato per decenni i disastri del Pfoa, malgrado le denunce nazionali di Medicina democratica di Alessandria, dove alla Solvay di Spinetta Marengo il Pfoa e i suoi sostituti erano e sono nel sangue dei lavoratori. E’ il primo a sottovalutare i danni alla salute causati dai Pfas. E’ il primo ipocrita ad affermare: “Ho l’impressione (sic) che l’orizzonte vada allargato oltre il Veneto con monitoraggi e bonifiche”. In realtà sta sempre coprendo le responsabilità del governo. Cosa vogliamo mai pretendere da un presidente onorario di Legambiente che è tra i grandi sostenitori delle grandi opere TAV.

I NOE alla Solvay di Spinetta Marengo

inviati dalla Procura di Alessandria dopo il nostro esposto (clicca qui) analogamente a quanto avvenuto (clicca qui) per la Miteni di Trissino? Non ci risulta. Cosa c’è nelle carte sequestrate dai carabinieri nell’abitazione e nell’ufficio del professor Giovanni Costa, medico garante tanto della Miteni che della Solvay? Il Pfoa nel sangue degli operai alle stelle.  

Inquinamento PFAS: il Piemonte se ne lava le mani mentre il Veneto -giustamente- si scontra con il governo.

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2a439d68-c6f5-43de-a95f-bbf7c1de33de.html#p=0

Si attendono ad Alessandria le azioni dei neo procuratori capo e aggiunto Mario D’Onofrio e Tiziano Masini, dopo la nuova denuncia di Medicina Democratica (clicca qui): l’ennesima dal 2008 (clicca qui un video degli scarichi in Bormida). SPRESAL misura a valle di Solvay di Spinetta Marengo addirittura 30 mg/l di PFOA mentre ARPA (intervista a Rai: clicca qui) dichiara indenne (per ora?) l’acquedotto a monte. Solvay privatamente misura e secreta valori abnormi di PFOA nel sangue dei lavoratori, le istituzioni in Veneto procedono al “lavaggio del sangue” mentre in Alessandria neppure stanno facendo screening: né ai lavoratori né ai cittadini. E il sangue contaminato dei donatori? A verbale inascoltati i dissensi dell’assessore all’ecologia Claudio Lombardi verso ASL e ARPA, clicca qui). Così Solvay non pagherà né i danni all’ambiente e alle persone né la bonifica. Presto un Convegno nazionale ad Alessandria.
Clicca qui le dichiarazioni di Lino Balza a RAI.
Clicca qui il comunicato stampa della Regione Veneto.
Clicca qui Andrea Zambenedetti “Acqua contaminata, scontro Veneto-governo”
Cicca qui Il Fatto Quotidiano “Lo scontro: l’Italia rinuncia ad una legge per limitare i veleni da Pfas”
Clicca qui Andrea Tornago “Miteni rischia un conto da un miliardo”
Clicca qui Corriereal “Inquinamento PFOA: scarsa attenzione degli organi di informazione locale”
Clicca qui Pennatagliente “Inquinamento PFAS: il Piemonte se ne lava le mani mentre il Veneto -giustamente- si scontra con il governo”

Iniziativa per inserire l’area Solvay di Spinetta Marengo tra i siti di interesse nazionale.

I SIN rappresentano aree contaminate molto estese classificate più pericolose dallo Stato Italiano e che necessitano di bonifica. Medicina democratica ha chiesto, e rinnova la richiesta al neo sindaco di Alessandria, di promuovere un Comitato scientifico internazionale considerata la complessità degli interventi di bonifica non gestibile a livello locale, preso atto delle richieste del Ministero dell’Ambiente nel processo e a maggior ragione dopo la sentenza in Corte di Assise. Alessandria sta pagando in salute l’inerzia del Comune: le bonifiche costano mediamente tra 450 mila a 1 milione di euro per ogni ettaro inquinato, pressoché tutti stanziati dai fondi statali, mentre i privati, oltre alle prescrizioni penali, finiscono per godere anche delle prescrizioni economiche. Solvay ha dimostrato di non volersi assolutamente impegnare.

Non votate Rita Rossa. Perché.

Perché, nell’intervista a La Stampa (l’ultima ai candidati sindaci delle otto in programma) si è confermata degna vincitrice del Premio Attila 2016. In quanto, pur consapevole che la questione Fraschetta è l’emergenza ambientale e sanitaria più importante per Alessandria, pur a conoscenza delle proposte concrete e particolareggiate elaborate da Medicina Democratica, pervicacemente continuerà a non intraprendere:

a) Il Comitato scientifico internazionale per la bonifica della falda sottostante la Solvay di Spinetta Marengo, altrimenti i palliativi in corso non impediranno nei secoli a venire il percolamento in falda di cromo e altri 21 veleni cancerogeni sotterrati per un milione di metri cubi.

b) Il Monitoraggio di massa del cancerogeno e teratogeno PFOA (e sostituto) sia nelle acque che nel sangue, alla stregua di quanto sta facendo per decine di migliaia di cittadini la Regione Veneto su iniziativa dei Comuni: con risultati epidemiologici allarmanti, in particolare sui bambini. Le analisi devono essere tassativamente di matrice pubblica (Asl, Arpa) mentre ad es. oggi il sangue viene privatamente analizzato dalla sospettabile Solvay su alcuni lavoratori (con responsi comunque allarmanti).

c) L’Indagine epidemiologica della Fraschetta che, opportunamente finanziata, finalmente integri e completi quelle parziali che già in questi anni hanno evidenziato dati di malattie e morti impressionanti, a cominciare dai bambini.

d) Il Piano di sicurezza emergenza evacuazione soccorso del polo chimico di Spinetta Marengo discusso e approvato democraticamente con tutta la popolazione a rischio.

Non votate Cesare Miraglia. Perché.

Perché, nell’intervista a La Stampa (la sesta delle otto ai candidati sindaci) mette l’ambiente al terzo punto del suo programma, ovvero terzultimo se non ultimo considerato il suo passato di assessore indifferente alle quattro azioni indispensabili per affrontare l’emergenza ambientale e sanitaria più importante per Alessandria: Comitato scientifico internazionale per la bonifica della falda sottostante la Solvay di Spinetta Marengo; Monitoraggio di massa del cancerogeno e teratogeno PFOA (e sostituto) sia nelle acque che nel sangue; completa Indagine epidemiologica della Fraschetta; Piano di sicurezza emergenza evacuazione soccorso del polo chimico di Spinetta Marengo

Non votate Gianni Ivaldi. Perché.

Perché, nell’intervista a La Stampa (la quinta ai candidati sindaci delle otto in programma) si dice “attento alla qualità dell’acqua dell’aria del suolo” ma cade dalle nuvole su come affrontare l’emergenza ambientale e sanitaria più importante per Alessandria, non indicando alcuna delle azioni più urgenti da intraprendere: né il Comitato scientifico internazionale per la bonifica della falda sottostante la Solvay di Spinetta Marengo; né il Monitoraggio di massa del cancerogeno e teratogeno PFOA (e sostituto) sia nelle acque che nel sangue; né la completa Indagine epidemiologica della Fraschetta; né il Piano di sicurezza emergenza evacuazione soccorso del polo chimico di Spinetta Marengo.

Non votate Emanuele Locci. Perché.

Perché, nell’intervista a La Stampa (la quarta ai candidati sindaci delle otto in programma) nulla sa come affrontare l’emergenza ambientale e sanitaria più importante per Alessandria, non indicando alcuna delle azioni più urgenti da intraprendere: né il Comitato scientifico internazionale per la bonifica della falda sottostante la Solvay di Spinetta Marengo; né il Monitoraggio di massa del cancerogeno e teratogeno PFOA (e sostituto) sia nelle acque che nel sangue; né la completa Indagine epidemiologica della Fraschetta; né il Piano di sicurezza emergenza evacuazione soccorso del polo chimico di Spinetta Marengo. O non conosce o non condivide le proposte concrete e particolareggiate elaborate da Medicina Democratica.

Non votate Michelangelo Serra. Perché.

Perché, nell’intervista a La Stampa (la seconda ai candidati sindaci delle otto in programma) non assume alcun impegno sulla più importante emergenza ambientale e sanitaria di Alessandria:, la bonifica delle falde sotto Solvay, gli allarmi epidemiologici per i bambini di Spinetta, il Pfoa nel sangue dei lavoratori e dei cittadini.

Non votate Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Perché.

Perché, nell’intervista a La Stampa (la terza delle otto in programma ai candidati sindaci ) non gli scappa neanche di pronunciare le parole “ambiente e salute”, ignora il Pfoa nel sangue di lavoratori e cittadini, la bonifica delle falde sotto Solvay quale principale emergenza sanitaria di Alessandria, gli allarmi epidemiologici per i bambini di Spinetta.

Una bella manifestazione ad Alessandria per scacciare dalla poltrona la sindaco, però…

        
700 né 2.500 partecipanti ma certamente una bella manifestazione quella del 27 maggio ad Alessandria, calorosa dalla Valle Bormida, tiepida degli alessandrini locali. La vera conta si farà l’11 giugno, anzi il 25. Riflessione. Il cavallo di battaglia della marcia è stata la non rielezione a sindaco di Rita Rossa, Premio Attila 2016. Se sarà riconfermata dalle urne: il 27 maggio è stato un flop, i Comitati sconfitti, via libera a Tav terzo valico, discariche e Solvay? E se sarà bocciata: il nuovo sindaco sarà meglio, considerato che fra i candidati l’unica voce amica è quella del grillino? In entrambi i casi cosa faranno i Comitati: occuperanno l’anno a preparare per il prossimo maggio la terza marcia? Se ci si limita a questi eccezionali ma domestici rituali non si dura a lungo: la partecipazione popolare si scoraggia e si affievolisce, gli avversari procedono più svelti di prima. Bisogna invece prepararsi ad una lotta di lunga durata che metta in campo tutte le forme di scontro possibili, in tutte le direzioni, aguzzando la fantasia. Bisogna prendere esempio dalla Valle Bormida ai tempi dell’Acna e oggi dalla Valle Susa… E bisogna porsi il problema delle alleanze… (continua).
Clicca qui Piero Bottino “La protesta va in scena tra ambiente ed elezioni. Un migliaio al corteo”
Clicca qui Corriereal “Insieme per acqua e salute: la protesta da Sezzadio arriva ad Alessandria”
Ciicca qui Alessandrianews “Insieme per acqua e salute”
Clicca qui Il Piccolo “Acqua e cave ci si prepari a una lotta di lunga durata”

Cromo in falda? Sono cazzi vostri, alessandrini. Parola di amministratore delegato Amag.

Mauro Bressan (PD): eliminarlo costa troppo, chiediamo una proroga di tre anni alla normativa statale. Gioisce la Solvay: il milione di metri cubi sotterrato può continuare tranquillamente a colare in falda.
Clicca qui Piero Bottino “Meno cromo nell’acqua? Roma chiede un miracolo: l’ad mette le mani avanti.”

Emergenza PFOA. La marcia a difesa della salute, dell’acqua e dei beni comuni.

 

Partenza ore 9,45 dalla piazza del Duomo di Montecchio. La sezione di Medicina democratica di Alessandria partecipa al dibattito al Municipio di Trissino, affermando la lotta comune contro gli avvelenamenti Pfoa della Miteni di Trissino e della Solvay di Spinetta Marengo.

Clicca qui Alberto Peruffo.
Clicca qui Barbara Tartaglione.

Solvay premia i dirigenti che hanno testimoniato a suo favore nel processo in Corte di Assise di Alessandria.

Tutti gli anni l’azienda sceglie fra i suoi dirigenti -giammai fra gli operai che neppure riescono a sopravvivere altrettanti anni in quegli impianti- almeno due o tre premiati “Maestri del lavoro della provincia di Alessandria”. Quest’anno premiati maestri sono Marco Contino e Alessandro Cebrero. Per i titoli di merito: si legga il libro Ambiente Delitto Perfetto.



Solvay ed emergenza PFOA nei programmi elettorali.

Confesso di non essere una appassionata lettrice dei programmi fotocopia dei candidati alle elezioni di Alessandria. Però mi pare, contenta di essere smentita, che nessuno/a di essi ha preso in considerazione l’emergenza sanitaria dell’avvelenamento dell’acqua e del sangue da PFOA della Solvay di Spinetta Marengo (continua)

Clicca qui Pennatagliente “Emergenza PFOA nei programmi elettorali”
Clicca qui Corriereal “Emergenza PFOA grande assente nei programmi elettorali alessandrini”
Clicca qui Città Futura on-line “Il PFOA è ovunque tranne che nei programmi elettorali delle Amministrative”
Clicca qui Alessandria Magazine “Perchè l’emergenza PFOA non appare nei programmi elettorali dei candidati sindaco di Alessandria?”
Clicca qui Alessandria Post “Emergenza PFOA nei programmi elettorali”
Il “PFOA” è ovunque tranne che nei programmi elettorali delle Amministrative…Il “PFOA” è ovunque tranne che nei programmi elettorali delle Amministrative…

Secondo l’Arpa nella Fraschetta si muore di più ma per cause “voluttuarie”: sigarette e alcol.

Ma anche per ereditarietà o carenza di vaccinazioni. Giammai per inquinamento atmosferico e idrico della Solvay di Spinetta Marengo. E’ quanto emerso dalla conferenza stampa preelettorale della Giunta di Alessandria di concerto con Asl e Arpa: storici corresponsabili del disastro ecosanitario. (continua)
Clicca qui Corriereal “Fraschetta: stato di malattia più che di salute!”
Clicca qui Città Futura on line “Qual è lo stato di salute della Fraschetta?”
Qual è lo stato di salute della “Fraschetta”?Qual è lo stato di salute della “Fraschetta”?Qual è lo stato di salute della “Fraschetta”?Qual è lo stato di salute della “Fraschetta”?

PFOA. Tra i lavoratori Miteni le più alte concentrazioni mai registrate. Ma anche nei bambini.

PFOA anche nel sangue dei lavoratori Solvay: attendiamo sempre che l’assessore all’ambiente di Alessandria pubblicizzi i dati.

Clicca qui Vicenza Più “Pfas, tra i lavoratori Miteni le più alte concentrazioni mai registrate”
Clicca qui Vicenza Più “Pfas, alti valori rilevati tra i quattordicenni. Per smaltirli almeno 20 anni”
Clicca qui Corriere della Sera “Valori record nel personale della Miteni”

Sarebbero più credibili i politici, tutti affaccendati nelle liste elettorali, se riempissero l’immancabile titolo “Ambiente” del loro programma con la bonifica del sito Solvay di Spinetta Marengo, uno dei più inquinati in assoluto d’Italia.

Non basta un “bravo” al PM per il suo ricorso alla Corte di Appello per ribaltare la sentenza scandalosa di primo grado. Occorre nel frattempo approntare gli strumenti tecnici e politici per agire senza perdere ulteriore prezioso tempo. Le nostre proposte concrete per la salute della Fraschetta sono invano depositate… (continua)
Clicca qui CorriereAl “Politici e bonifica di Spinetta Marengo”
Clicca qui Alessandria Magazine “La questione più importante per Alessandria è la bonifica del sito di Spinetta Marengo, uno dei più inquinati in assoluto d’Italia”
Clicca qui Pennatagliente “Sarebbero più credibili i politici”

Il veleno invisibile fa ammalare il Veneto mentre ad Alessandria miracolosamente no.

Miracolosamente? Ad Alessandria no solo perché Arpa e Asl non hanno fatto le indagini (o hanno taciuto i dati), indagini sulle acque e nel sangue che Medicina democratica aveva ufficialmente chiesto per il PFOA della Solvay di Spinetta Marengo, omissioni di indagini che sia il Comune sia la Magistratura hanno ignorato. Occhio non vede, cuore non duole. E i partiti alessandrini di cosa si occupano? di occupare le sedie nelle imminenti elezioni?

Clicca qui Andrea Tornago “Pfas il veleno invisibile che fa ammalare il Veneto. L’ultimo studio epidemiologico: le patologie che colpiscono donne incinte e neonati hanno numeri allarmanti. Le persone contaminate sarebbero più di 250mila”

Dei due processi gemelli Montedison e Solvay, a fine gennaio l’Appello per quello di Bussi.

Appello dopo la sentenza di primo grado che aveva assolto gli imputati di avvelenamento doloso delle acque di falda. Stesso reato che il PM di Alessandria ha confermato per l’Appello alla sentenza semi assolutoria di Spinetta Marengo (Alessandria). Per la sentenza di primo grado di Bussi (Pescara), il presidente della corte di assise è sotto procedimento disciplinare del ministero di Giustizia per aver interferito su alcuni membri della Giuria. Sempre in sede disciplinare i sospetti di tangenti. Di tangenti ad Alessandria sono stati invece interessati la Procura di Milano e il Consiglio superiore della magistratura. Intanto in entrambi i siti industriali l’inquinamento peggiora e le bonifiche non avvengono.

Clicca qui Antonio Massari “Appello dopo la sentenza delle ‘pressioni sospette’. Le parti civili chiedono il conto. E la discarica è sempre più inquinata”.
Clicca qui Prima di Noi “Processo Bussi. Chiesti (ancora) 1,8 mln di danni mentre l’inquinamento continua”

Gli spinettesi hanno il sindaco che si meritano. Il peggiore d’Italia secondo IlSole24Ore.

Riceve 18 milioni di euro dal governo e cosa ne fa? Per l’Osservatorio ambientale della Fraschetta? O per l’Indagine epidemiologica della Fraschetta? O per la bonifica del disastro ecologico sotto sopra intorno la Solvay? O per sostenere il dolo nel processo d’Appello contro Solvay? O per il Lovassina? Niente affatto. Li destina a cose più importanti chiedendo consiglio ai cittadini di Spinetta Marengo. Cioè: percorso ciclopedonale da Alessandria con passerella sul Bormida, centro gioco, parco di Marengo, orti solidali, marciapiedi, fioriere, lampadine e qualche miliardo di lire alla povera Solvay per teleriscaldamento. Nell’incontro pubblico applaudono i cittadini insieme al direttore che li ospita. E vissero (si fa per dire) tutti felici e contenti. Più felice di tutti Rita Rossa, la sindaco, che si ricandida perché porta bene essere anche quest’anno l’ultima fra i sindaci italiani nella classifica di gradimento.
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Per Montedison e Solvay, avvelenamento delle falde, i PM in Appello chiedono le stesse pene del processo di primo grado.

Per Bussi (Pescara) 12 anni e 8 mesi di reclusione a Carlo Cogliati (ex presidente, anche a Spinetta), 11 anni per Leonardo Capogrosso e Maurilio Aguggia, 12 per Luigi Guarracino, tutti ex direttori a Spinetta Marengo, 11 anni per Salvatore Boncoraglio. Con Boncoraglio, Guarracino è stato condannato ad Alessandria a 2 anni e 6 mesi, intanto è diventato direttore della Miteni a Trissino (Vicenza) dove è in corso un processo per avvelenamento da PFOA (come a Spinetta). Altri ex di Spinetta: Nicola Sabatini (4 anni) e Bruno Parodi (7 anni).

Per Spinetta Marengo (Alessandria) il PM chiede in Appello la conferma del capo di imputazione con condanne fino a 18 anni (Carlo Cogliati, ex presidente anche di Bussi). Il presidente di Medicina democratica invece non ricorre col PM e chiede la conferma della sentenza di primo grado assolutoria dei vertici e con risarcimenti nulli per la bonifica nonchè insultanti per le vittime parti civili: per protesta Lino Balza si dimette dal Consiglio direttivo dell’associazione e apre causa civile per conto proprio.

Per Bussi il Fatto Quotidiano ha svelato le pressioni subìte dalla Giuria svelando anche un presunto giro di tangenti. Tangenti sono state anche denunciate in udienza ad Alessandria e sono al vaglio del Consiglio superiore della magistratura e della procura di Milano.

Ampie notizie si trovano sul nostro Blog, mentre capitoli sono stati dedicati sul nostro libro “Ambiente Delitto Perfetto” .

Du Pont costretta a risarcire: “Il PFOA è cancerogeno”. E la Solvay?

Per il PFOA della Solvay di Spinetta Marengo (AL) non c’è stato nessun risarcimento del Tribunale di Alessandria. Eppure è stato trovato nel sangue dei lavoratori. Ma Comune, Asl e Arpa hanno fatto orecchie da mercante alle nostre denunce: clicca sul Blog in Argomenti.
Clicca qui l’ultimo risarcimento americano di 10,5 milioni di dollari.

Bussi e Spinetta Marengo. Due dei siti più inquinati d’Europa. Montedison e Solvay. Grandi avvelenamenti. Grandi processi. Grandi assoluzioni e prescrizioni. E le mazzette?

Santa Maria rivela i retroscena

Per Bussi, indicato come testimone l’avvocato di Solvay, Luca Santa Maria: Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Sms, email e conversazioni, e i dirigenti si sono salvati”. Clicca qui Antonio Massari “Tre milioni per comprare la sentenza sui veleni”. Santa Maria grande protagonista anche del processo di Spinetta Marengo parlando apertamente di tangenti: il libro “Ambiente Delitto Perfetto” riporta dettagliatamente le accuse che coinvolgono addirittura il PM.  

Definitivo colpo di spugna sull’Eternit. Ennesima dimostrazione del fallimento della giustizia italiana.

Secondo la GUP torinese Federica Bompieri, il magnate svizzero Schmidheiny non aveva scelto – per profitto – di provocare con l’amianto la morte di migliaia di persone, il reato dunque non è di dolo – omicidio volontario – bensì per colpa: semplice negligenza, imprudenza. Dunque le morti delle vittime sono destinate ad andare tutte in prescrizione. Prescrizione uguale assoluzione uguale nessun risarcimento. Si conclude così, con l’Eternit bis, lo scandalo avviato dalla sentenza della Cassazione che aveva annullato per prescrizione la condanna (16 anni) dei due primi gradi di giudizio. Intanto a Casale Monferrato ogni settimana una persona muore di mesotelioma pleurico. Con questa scandalosa sentenza torinese, simile a quelle Pirelli e Fibronit, e dopo quella di Alessandria sulla Solvay, si conferma la documentata denuncia del nostro libro “Ambiente Delitto Perfetto” (clicca qui): in campo ambientale in Italia la giustizia è di classe, non esiste il reato di dolo.

Clicca qui Silvana Mossano “Vittime dell’amianto. Il giudice: non è dolo,l’omicidio è colposo”
Clicca qui Andrea Giambertolomei ” Esulta la difesa del magnate, deluse le vittime”
Clicca qui La Stampa “I familiari delle vittime: oggi siamo tristi”
Clicca qui Miriam Massone “I ragazzi cresciuti nella tragedia: anche il nostro futuro è a rischio. Rabbia e delusione: non ci sarà mai giustizia”
Clicca qui Silvana Mossano “Presentato a Roma il disegno di legge riguardante l’amianto”
Clicca qui Mauro Facciolo “Mesotelioma. Al via un progetto per la cura”
Clicca qui il comunicato stampa dell’Associazione familiari esposti amianto
Clicca qui un commento di Elvio Bombonato
Clicca qui Pennatagliente “omicidio colposo? vergogna!”

Impiegati e operai uccisi dalla fibra di amianto: aumentano i casi di mesotelioma.

Dopo la condanna di luglio (5 anni e 1 mese) Carlo De Benedetti è imputato, col fratello e altri 16 indagati, per ulteriori 11 morti all’Olivetti di Ivrea. Se i processi si tenessero ad Alessandria i vertici societari non avrebbero nulla da temere, Solvay docet.

Processo Eternit Bis. Prescrizioni se l’imputazione di omicidio sarà colposa invece che dolosa.

Deciderà la giudice gup Federica Bompieri. Per i difensori di Schmidheiny non c’è stato nessun omicidio doloso, neppure nella forma eventuale, al massimo colpa cosciente. Si ripeterà la desolante conclusione del processo Solvay di Spinetta Marengo?

Aggiungeremo un altro delitto, consumato nelle aule giudiziarie, in appendice allo scandaloso capitolo “Eternit uno” sul libro “Ambiente Delitto Perfetto“? ( Per riceverlo: indirizzo postale tramite mail a linobalzamedicinadem@gmail.com, con sottoscrizioni – interamente devolute a No Tav e Ricerca Mesotelioma- su Banca Prossima filiale di Alessandria IBAN IT18Y0335901600100000140862).
Clicca qui Silvana Mossano “A Torino prosegue l’udienza preliminare dell’Eternit Bis per 285 morti di amianto. Gli avvocati di Schmidheiny: non fu omicidio volontario”.