Ambiente delitto perfetto. Pene dimezzate all’equipaggio per la strage al porto di Genova.

Per i 9 morti della torre piloti su cui si schiantò la carretta del mare Jolly Nero, priva di condizioni di sicurezza minime. Ennesima assoluzione di un amministratore delegato: il PM aveva chiesto 17 anni per l’AD della società armatrice Messina per aver dolosamente ignorato le ripetute avarie del motore e dei comandi. Vergogna: hanno gridato i parenti delle vittime.

Ancora liberi i manager condannati per il rogo Thyssenkrupp.

Persero la vita sette operai impegnati in quel turno di notte sulla linea 5 dell’acciaieria. Al divampare delle fiamme, frequenti su quell’impianto, erano intervenuti con gli estintori e i manicotti che però non funzionarono. L’azienda aveva deciso da tempo di tagliare sulle spese sulla prevenzione e sulla sicurezza: quello stabilimento doveva chiudere in vista della concentrazione di tutte le l’attività nella sede di Terni. (continua)

Introdurre nel codice penale il reato specifico di omicidio sul lavoro.

E’ la proposta di legge di Casson, Barozzino e Airaudo al Senato. D’accordissimo. Anche se non è che manchino le leggi in Italia, il problema è che la magistratura non le applica. Quando è dolo derubrica a colpa e quindi a prescrizione. Quando, come per l’ecocidio della Solvay di Spinetta Marengo, è “avvelenamento doloso della falda” (16 anni) derubrica a disastro colposo innominato (2 anni) ecc.

Clicca qui Riccardo Chiari “Omicidio sul lavoro. Nuovo reato contro le stragi bianche”.

Morti sul lavoro: un bollettino di guerra.

Soprattutto nell’edilizia. Nei primi nove mesi del 2016 i decessi nei cantieri sono aumentati del 27% rispetto allo stesso periodo del 2015. CGIL CISL UIL aggiungono che le vittime over 60 sono più che raddoppiate, dato che segnala l’invecchiamento delle persone in attività e che non sarà invertito dalla legge di stabilità. In più il nuovo codice degli appalti non ha abolito il criterio delle gare al
massimo ribasso perciò le imprese continuano a risparmiare sulla sicurezza per essere competitive.

Proponiamo Solvay al premio di bontà Livio Tempesta.

L’operaio ci ha rimesso una mano. L’apparecchiatura avrebbe dovuto avere un sistema per bloccare automaticamente i due rulli roventi nell’intervento di manutenzione. Invece c’era solo una protezione. L’operaio autolesionista l’ha manomessa forzatamente. Per colpa sua è andato a finire nei guai il povero direttore, che uno dei soliti Pubblici Ministeri ha imputato per lesioni colpose. L’azienda, invece di licenziare l’operaio per la sua grave scorrettezza, gli ha magnanimamente regalato dei soldi come risarcimento. Per sdebitarsi l’operaio ha ritirato la parte civile. Commosso da tanta generosità il tribunale ha assolto il direttore.

Clicca qui La Stampa “Infortunio alla Solvay. Il direttore è stato assolto”

Di lavoro si muore, mentre i sindacati vanno in crociera.

Dopo le recenti tragedie, i metalmeccanici hanno dichiarato un’ora di sciopero contro le morti sul lavoro: oltre mille morti l’anno e migliaia di invalidi. I sindacati confederali neppure un minuto. Intanto Raffaele Bonanni, ex segretario CISL, è andato in pensione con 336.000 euro l’anno, anche grazie a trucchetti con gli scatti di anzianità. Stesso scherzetto fatto da Guglielmo Epifani, ex segretario CGIL. Intanto i sindacalisti UIL vanno in crociera extralusso… a discutere blocchi contrattuali e politiche previdenziali.
Clicca qui Salvatore Cannavò su Il Fatto.

Ormai gli incidenti alla Solvay di Spinetta Marengo sono talmente frequenti che non fanno più notizia.

Le autorità tacciono. Al più i giornali attendono di pubblicare la velina della direzione (clicca qui) che minimizza l’inquinamento del territorio (ovviamente circoscritto) e le condizioni di salute delle vittime (ovviamente buone e soddisfacenti).

Clicca qui La Stampa: nessuna notizia.
Clicca qui Pennatagliente “Povera la libertà di stampa ad Alessandria”
Clicca qui Quotidiano Piemontese “Rilascio di fluoro nello stabilimento chimico di Spinetta nell’alessandrino”
Clicca qui Il Piccolo “Solvay: dimessi dall’ospedale i cinque lavoratori colpiti da una fuoriuscita di gas”
Clicca qui Corrieal “Perdita di gas alla Solvay di Spinetta, cinque lavoratori al pronto soccorso”
Clicca qui Alessandrianews “Fuga di gas alla Solvay: dimessi tutti i lavoratori coinvolti”
Clicca qui Radio Gold “Cinque lavoratori del polo chimico portati in ospedale dopo fuoriuscita di gas da una valvola”

Lavoratori turnisti e rischi alla salute legati al sonno.

Il sonno influenza direttamente le patologie cardiache. L’alterazione dei ritmi circadiani nelle lavoratrici turniste aumenta il rischio di tumore della mammella ( alla base la riduzione della secrezione di melatonina a causa della luce, che innesca un meccanismo complesso che agisce sulla secrezione di prolattina).

Clicca qui Giovanni Costa “Tutela della salute della donna lavoratrice”
Clicca qui Nature Communications “Un approccio di sistema genomica è stato utilizzato per analizzare modelli di espressione genica nei pazienti con insufficienza cardiaca”

E’ in rete la rivista di Medicina democratica www.lavoroesalute.org.

Ø Lotta o assuefazione al pensiero dominante? Ø Malati cronici. Lo stato delle cose in Piemonte Ø Da Rifonda salute. Agenzia stampa PRC Ø Welfare aziendale e finanziamenti privati per l’edilizia sanitariaØ La truffa della sanità integrativaØ Lo scempio della sanità. Convegno usb Ø Perchè i giovani non protestano?Ø Pubblico impiego/testimonianza. Elogio del posto fisso e di chi ce l’ha Ø La crisi della professione infermieristica Ø Foto d’interni. Sempre meno e sempre meno pagati Ø Smart Working, ovvero il cottimo nell’era digitale Ø Le responsabilità dei lavoratori in materia di sicurezzaØ Libro “ambiente delitto perfetto” Ø Interessi economici finanziari e ricerca in ambiente e salute:Ø Psicosi, individui e società Ø Insegnanti, stress, emozioni, immunità e malattia Ø Monologo di un etilista. RaccontoØ Psichiatria. Campagna: “e tu slegalo subito”Ø La sindrome dell’impunità Ø La mal’aria politica e ambientale che tira a Torino.

E i politici scoprirono l’acqua calda dopo l’ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo.

Manca il piano di emergenza. Ma se è da trenta anni che l’abbiamo rivendicato dentro l’Osservatorio ambientale della Fraschetta! Ma se nel 2002 denunciammo subito che quello approvato era fasullo! Ma se ancora l’anno scorso il Consiglio comunale di Alessandria ha bocciato la Mozione dei 5Stelle! E’ una classe politica senza pudore.
Clicca qui Massimo Putzu “La città senza piano di emergenza. Scaduto da 10 anni riguarda come comportarsi all’esterno del polo chimico. Il dato preoccupante emerso durante la Commissione comunale ambiente” 

Come è possibile che gli infortuni diminuiscono ma non quelli gravi?

Forse perchè gli infortuni brevi vengono derubricati a malattie (a carico Inps!) e non denunciati all’Inail al fine di risparmiare sui premi . Questa risposta non ha avuto il coraggio di darsela l’Università di Alessandria per l’indagine commissionata dalla CGIL.
Clicca qui Piero Bottino “Ricerca dell’Ateneo Avogadro sui dati provinciali. Diminuiti gli infortuni ma non quelli gravi. La crisi? Irrilevante. Lo studio innovativo realizzato con l’input della Cgil. 

Sicurezza sul lavoro: conosci i tuoi diritti.

IN QUESTO NUMERO:
Guariniello: la sentenza sul Liceo Darwin e le responsabilità nella scuola
Jobs Act: il Governo abolisce la formazione al cambio di mansione
Lavoratore autonomo: chi è e che attività può svolgere
– Domande e risposte sul ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
– Lavoro in solitudine: il rischio del luogo di lavoro e dello stress
– Datore di lavoro: la non delegabilità delle scelte di politica aziendale
Clicca qui 

Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?

Rivendichiamo l’intervento pubblico del Comune e dell’ASL di Alessandria: analisi del sangue ai lavoratori e alla popolazione a rischio. ADV C6O4 e PFOA sono sostanze tossico nocive e sospette cancerogene, dunque di estremo pericolo per la salute. Allarme anche tra i consumatori.

Clicca qui Documento inviato a Comune, ASL, ARPA, Regione, CGIL, CISL, UIL.
Clicca qui Corriereal “Comune di Alessandria e Asl immobili sul fronte indagine epidemiologica in Fraschetta.”
Clicca qui Alessandria Post “Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?
Clicca qui diAlessandria “Il documento inviato da Medicina democratica al Sindaco”
Clicca qui Pennatagliente “Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?”
Clicca qui Alessandrianews “Analisi del sangue sui lavoratori del polo chimico”
Clicca qui Enrico Sozzetti “I sindacati e la chimica della Solvay. Medicina democratica rilancia l’allarme per la presenza di alcune sostanze” 

Visite periodiche effettuate al di fuori dell’orario di lavoro.

Nella rubrica di Marco Spezia (clicca qui) anche:
Sovraccarico biomeccanico: controllo rapido della postazione di lavoro
Cassazione: confermate le condanne per il crollo al Liceo Darwin
La valutazione del rischio sismico nei luoghi di lavoro
Cancro ai polmoni: a rischiare di più sono i muratori
INAIL: la sicurezza e la gestione dei rifiuti contenenti amianto
Le misure comportamentali in situazione di emergenza.

SICUREZZA SUL LAVORO.

IN QUESTO NUMERO:

– Periodicità delle visite mediche per addetti videoterminale
– ILVA: muore un altro lavoratore in un impianto sotto sequestro
– Le reazioni dei padroni, fra articolo 18 e precariato diffuso
– Cassazione: legittimo il rifiuto del dipendente comunale di prestare servizio al di fuori dell’orario di lavoro
– Conoscere e prevenire i rischi dell’esposizione lavorativa ai raggi ultravioletti
– Approvate le modifiche al Titolo V della Costituzione
– Dopo sei anni notificato alla Commissione Europea il D.Lgs.81/08
Clicca qui.

La rubrica di Marco Spezia sulla sicurezza sul lavoro.

In questo numero (clicca qui): − Richiesta di messa a norma di attrezzatura di lavoro − Taranto: 21% in più di mortalità infantile rispetto alla media − Cantieri stradali: standard organizzativi e gestione delle emergenze − Le macchine in edilizia: il processo di valutazione dei rischi − Imparare dagli errori: quando a infortunarsi è una lavoratrice − Movimentazione manuale: soluzioni operative per la grande distribuzione − CD compilation “Sicurezza sul lavoro – Know your rights!”: Linea – Luce sul cantiere.

In questo numero di Sicurezza sul lavoro.

– Il ruolo del RLS nella riunione periodica ex articolo 35 del D.Lgs.81/08 – Seconda parte
– Si continua a morire sul lavoro, nell’indifferenza generale
– Condanne per i responsabili di 30 anni di morti da amianto al’Ilva di Taranto
– Criteri per la riduzione del rischio incendio
– Come avviene il riconoscimento di una malattia professionale
– Check list dei fattori ambientali nell’interazione uomo-macchina
– Procedure operative per raccolta dei rifiuti

Clicca qui.

 

Sicurezza sul lavoro. Consapevolezza dei diritti dei lavoratori.

A cura di Marco Spezia. In questo numero (clicca qui):

– Ricorso da parte dei lavoratori alla Autorità competente e segnalazione ai superiori in caso di mancato adempimento agli obblighi normativi

– 24 aprile: presidio a Roma per la sentenza della cassazione sul processo Thyssenkrupp

– Piattaforme di Lavoro Elevabili: la gestione delle emergenze

– L’importanza di una viabilità sicura in azienda

– Storie di infortunio: senza via di scampo

– Amianto: quali discariche possono accettarlo?

Sicurezza sul lavoro.

A cura di Marco Spezia. In questo numero (clicca qui):

– Norme di lavoro in sicurezza per attività di pulizia industriale

– La petizione di Peacelink riguardante il Disegno di Legge 1345 sui reati ambientali

– I nuovi volti della lotta di classe

– Il Decreto del Fare e le nuove semplificazioni

– Edilizia scolastica: cosa bisogna fare urgentemente

– ThyssenKrupp: le pene sono da rideterminare

Al Lavoro Peggio Che In Guerra

(anche se non sei pagato altrettanto e non ti chiamano eroe)

COSA DICONO LE STATISTICHE UFFICIALI:
– nel 2009: 1.050 morti, 790 mila infortuni, 34.646 nuovi casi di malattie professionali
– dal primo gennaio: 602 morti, 602.824 infortuni, 15.070 nuovi invalidi
COSA DICONO GOVERNO E IMPRESE:
– gli infortuni sono in calo del 7,5%
– il 25% dei mortali avviene sulla strada (infortuni in itinere) e quindi si tratta di incidenti stradali”
COSA NON DICONO:
– nel 2009 la produzione industriale è calata di quasi il 20% ( meno lavoro-meno infortuni)
– il lavoro nero è aumentato (chi non è assicurato non denuncia gli infortuni)
– molte aziende mascherano gli infortuni con le ferie o con la malattia
– le omesse denunce sono in aumento come la forza delle aziende grazie al ricatto della delocalizzazione
– gli infortuni in itinere colpiscono camionisti, rappresentanti, operai dei cantieri stradali, pendolari; quindi, di infortuni sul lavoro si tratta
– di lavoro si muore perché di precarietà si vive . Due operai morti su tre sono precari. E gli immigrati pagano un prezzo altissimo
E SOPRATTUTTO NON DICONO CHE:
– il prezzo della vita vale meno della produzione
– i controlli, invece di essere rafforzati, vengono indeboliti
– chi si ribella al lavoro rischioso, subisce sanzioni disciplinari e non è tutelato da chi dovrebbe difenderlo

Processo Thyssenkrupp

Proseguono a Torino le udienze per l’eccidio del 6 dicembre 2007 alla Thyssenkrupp, processo al quale Medicina democratica si è costituita parte civile. Nella recente udienza il pm Raffaele Guariniello ha messo sotto accusa, nell’ambito del secondo filone di inchiesta, cinque ispettori dello Spresal per “soppressione di atti”; si tratta di: Gianni Buratti, il medico che dirigeva il servizio, ora in pensione; Carmelo Baeli, ingegnere; Ugo Moratti, Francesco Novello e Antonio Barone, ispettori. Lo Spresal è il servizio della Asl che si occupa di sicurezza sul lavoro: questi “signori” sono sotto accusa per aver consegnato alla Procura soltanto una parte dei verbali di ispezione che erano stati loro richiesti; non solo, ma l’altra nuova accusa è quella di “falso”, per aver volutamente omesso di segnalare delle manchevolezze aziendali, in un caso in concorso con Cosimo Cafueri, il responsabile sicurezza dell’azienda ora a giudizio nel processo principale. Si apprende, inoltre, che la Guardia di Finanza ha pedinato e fotografato alcuni funzionari Thyssenkrupp che si incontravano con gli operai, nei locali pubblici, alla vigilia delle loro deposizioni; da questo deriva che le posizioni di taluni testimoni – ultimo in ordine di comparizione Andrea Cortazzi, vicedirettore dello stabilimento torinese – si aggravano, dovendo rispondere di “falsa testimonianza” per aiutare i padroni assassini.