Durante la II guerra mondiale la Thyssen e la Krupp, non ancora fuse, fecero enormi profitti grazie alle commesse bellica, ad esempio producevano i migliori Panzer tedeschi. Clicca qui.
Categoria: Morti sul lavoro
“Morire di amianto” Un dramma prevedibile, una strage prevenibile.
Presentazione del libro di Pietro Barbieri, 23 gennaio a Genova Biblioteca Centrale Berio – Via del Seminario, 16 – Sala Lignea, ore 16,30. Sarà presente Claudio Calabresi, medico del lavoro. La sala contiene posti limitati, perciò prenotarsi a palidda@unige.it
Lavoro per vivere non per morire.
12° anniversario della strage alla ThyssenKrupp: 7 operai bruciati vivi. A Torino presidio e assemblea per salute e sicurezza sul lavoro: è un massacro quotidiano. Clicca qui.
Ennesima orrenda strage da fuochi artificiali.
Dobbiamo ripetere per la ennesima volta: mettere immediatamente al bando la produzione e la commercializzazione di fuochi artificiali. Clicca qui Vito Totire.
69esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.
Il 12 ottobre promossa dall’Amnil Associazione Nazionale dei mutilati e invalidi del lavoro. Manifestazione nazionale a Palermo. La strage nel 2018 conta 600mila infortuni e 1.133 morti bianche. Nel 2019 tre morti al giorno. Il governo promette assunzioni nell’Ispettorato di vigilanza.
Questo nuovo governo vuole fare un piano strategico contro gli infortuni sul lavoro?
Ma chi se ne occupa? La persona giusta c’è: Raffaele Guariniello, il magistrato che in Italia ha più indagato su malattie e infortuni mortali, dall’Eternit ala Thyssenkrupp. Non è una questione di norme: ne abbiamo e i reati sono sanzionati. Non funziona neanche aumentare le ammende. Il problema è l’organizzazione della giustizia (basta prescrizioni) e soprattutto una Procura nazionale della sicurezza del lavoro, che proprio Guariniello reclama da anni. Nonché ci vorrebbe una revisione del Testo unico sul lavoro, e un ministero o quanto meno un dipartimento della presidenza del consiglio. Clicca qui.
Nei primi 8 mesi dell’anno 475 morti sul lavoro.
L’ Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro in 12 anni di monitoraggio ha contato oltre 17.000 morti. Clicca qui.
Taglio dei fondi sulla sicurezza del lavoro.
Per fare uno sconto fiscale agli imprenditori sono stati ridotti gli incentivi a migliorare la sicurezza sul lavoro, mentre rischiano di essere tagliati i rimborsi in caso di infortunio. Clicca qui.
Tutti assolti anche in Appello per l’amianto dell’Alfa Romeo.
Nessuna condanna per ex vertici ed ex manager di Fiat, Alfa Romeo e Lancia, imputati per una quindicina di casi di operai morti per forme tumorali provocate dall’esposizione all’amianto negli stabilimenti dell’Alfa Romeo di Arese. L’assoluzione è in linea con tutti gli altri verdetti di giudici e corti milanesi, da Pirelli a Falck, dalla Breda alla Franco Tosi all’Enel di Turbigo ecc.
La nuova direttiva cancerogeni.
Sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni, ha aperto un acceso dibattito tra tecnici, medici e parti sociali. Clicca qui.
Incidenti sul lavoro: sempre più vittime e invalidità permanente.
Nel Primo Maggio della disoccupazione rammentiamo che gli infortuni nel lavoro sono aumentati quasi del 2% provocando sempre più vittime e persone con invalidità permanente (continua…)
Ambiente e salute: sindacati e industriali di concerto premiano… gli industriali inquinatori.
Federchimica, Farmindustria e i sindacati (Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil) celebrano la “Giornata nazionale sicurezza, salute, ambiente” premiando addirittura azienda condannate per disastro ambientale. Clicca qui.
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro.
L’unico sito in Italia che monitora i morti sul lavoro. Sono stati 704 nel 2018. Con i morti sulle strade e in itinere arriviamo a oltre 1450 lavoratori morti per infortuni. Mai così tanti dal 2008. Nel primo mese del 2019 sono già 61. Clicca qui
Il maggior numero di morti bianche dal 2008.
Lo rileva l’Osservatorio indipendente di Bologna, correggendo i dati Inail. Clicca qui Roberto Rotunno.
L’unica linea adeguata per la prevenzione e la difesa della salute è esautorare l’INAIL.
Invece CGIL-CISL-UIL insistono nella loro linea masochista e il “ceto politico” marcia da sempre unito (con qualche eccezione)… nel negare la prevenzione e perfino i risarcimenti per i danni subiti.
Un intervento polemico di Vito Totire, portavoce di AEA associazione esposti amianto: clicca qui.
Sicurezza sul lavoro: è sempre strage.
Nei primi 8 mesi del 2018: morti 713 lavoratori (3 al giorno) e 419.400 casi di infortunio. Malattie professionali nel 2017 sono state 40.219. Completamente trascurata la formazione del personale per la prevenzione del rischio. A Bologna, prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (clicca qui).
2° Rapporto ANMIL sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro.
L’ Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro per contribuire a promuovere la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali a dieci anni dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 81/08. (continua…)
In 10 anni 13.000 vittime sul lavoro.
Un eccidio senza fine. Clicca qui Diego Bossi: un bilancio dopo 10anni dal decreto legislativo 81/08.
Morti di lavoro: cosa possiamo fare.
Tre interventi di natura economica che avrebbero effetti immediati in materia di prevenzione. Clicca qui Gianni Alioti.
Basta morti sul lavoro e per il lavoro.
1° maggio festa di disoccupazione precariato morti.
450 morti nei primi 4 mesi del 2018, in aumento rispetto al 2017, soprattutto nell’edilizia (+ 22%) e non per effetto di un maggior numero di occupati bensì del numero delle ore lavorate ovvero degli straordinari, ma anche per l’invecchiamento della forza lavoro ovvero per disoccupazione giovanile, infine per lavoro in nero.
Tre morti al giorno, oltre 2.000 infortuni e 40.000 nuove situazioni di invalidità permanente all’anno, senza contare i numeri della “strage silenziosa” legata alle varie malattie professionali.
Sono le cifre drammatiche che caratterizzano nel nostro Paese il fenomeno degli infortuni sul lavoro e per renderle sempre più visibili e note all’opinione pubblica, oltre 5.000 persone marceranno a Teramo, in uno degli eventi promossi dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro). (continua…)
MOrTEDISON e altri cavalieri dell’Apocalisse.
Una mostra e altre iniziative e le riflessioni di Gianni Sartori a 30 anni dall’esplosione. Clicca qui.
Neoschiavitų, mortalitā, malattie al lavoro (e fuori).
I morti sul lavoro o per il lavoro o dal lavoro sono molti di più ma non sono riconosciuti tali dalle statistiche. Si muore dentro e fuori dai luoghi di lavoro: l’insicurezza non è solo dei lavoratori ma di tutti e la lotta contro essa deve essere di lavoratori e della popolazione. Clicca qui Salvatore Palidda.
Amministratori e dirigenti della Tirreno Power a processo.
Disastro ambientale e sanitario per l’ex centrale a carbone di Vado Ligure: 427 morti “anomale, oltre 2mila ricoveri “sospetti”.
Morti bianche: non servono comunicati indignati, né Primi maggio, bensì lotte nelle fabbriche e nei territori.
Ancora impuniti i manager tedeschi della Thyssen-Krupp.
Benchè la Corte di Appello di Torino avesse ridotto le pene per omicidio doloso riconosciute dal Tribunale in lievi condanne per omicidio colposo: 9 anni e 8 mesi, riducibili ad un massimo di 5 anni in Germania, dove fanno melina giudiziaria e i colpevoli restano liberi. 7 operai erano bruciati vivi nel lontano 2007.
Aumentano i morti sul lavoro, diminuiscono i controlli.
Favorite dal Jobs Act, per risparmiare i costi diminuite anche nel 2017 le ispezioni per scovare violazioni alla sicurezza e lavoro nero. Mille morti all’anno per omicidi bianchi. 3,7 milioni di occupati irregolari. Anche per il 2018 il nuovo ente del governo, Ispettorato nazionale del lavoro, è contestato come efficacia da Inps, Inail e sindacati.
Ennesimo incidente sul lavoro in Lombardia, appena seppelliti i quattro operai della Lamina di Milano.
Ustionati gravemente gli operai e intossicati anche i cittadini di Bulgarograsso (Como). All’esplosione dei serbatoi solventi dell’Ecosfera intervenute dieci squadre di vigili del fuoco, dodici ambulanze e l’elisoccorso.
La vita degli operai vale zero. (2)
Altre stragi in fabbrica. Clicca qui il commento di Raffaele Guariniello dopo la tragedia alla Lamina di Milano: in governo non fornisce risorse per prevenzione e sicurezza, anzi le taglie, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro è ancora sulla carta, in ordine sparso Ministero, Inl, Inps e Inail. Eppure almeno due terzi delle aziende sono irregolari. Se ci sarà ripresa economica aumenterà il trend di morti bianche. Nei primi undici mesi 2017: 2.000 infortuni in più, e più morti : 1.121. In dieci anni le vittime sul lavoro sono state 13.000. Una strage.
La vita degli operai vale zero. (1)
La sentenza cassazione assolve i vertici Pirelli per i morti di amianto. Clicca qui il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
ILVA. La battaglia in corso con il Governo.
Incontro pubblico promosso dallo Slai cobas e dalla Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro e la salute sul territorio. Clicca qui Pennatagliente
Dalla parte dei lavoratori dell’Ilva.
La vendita dell’Ilva al miglior offerente si traduce in un attacco pesante ai lavoratori: 6.000 operai in esubero. Questo è il conto presentato dal gruppo Arcelor Mittal, vincitore della gara d’acquisto. Gli stessi operai sfruttati per decenni e falcidiati dai tumori si vedono ora minacciati dalla privazione del lavoro. I licenziamenti come “risarcimento” delle morti. Se poi i sindacati vorranno ridurre gli “esuberi”, dovranno accettare l’abbattimento dei salari. Non è tutto. (continua)
Infortuni sul lavoro a go go.
Inail tra gennaio e agosto: 422mila incidenti sul lavoro (+1.3%), 682 mortali (+4,8%).
Morti e infortuni sul lavoro in aumento.
Nel primo trimestre 2017 sono stati denunciati circa 161.100 infortuni (+5,9%), di cui 190 per incidenti mortali (+ 8%).
Ambiente delitto perfetto. Pene dimezzate all’equipaggio per la strage al porto di Genova.
Per i 9 morti della torre piloti su cui si schiantò la carretta del mare Jolly Nero, priva di condizioni di sicurezza minime. Ennesima assoluzione di un amministratore delegato: il PM aveva chiesto 17 anni per l’AD della società armatrice Messina per aver dolosamente ignorato le ripetute avarie del motore e dei comandi. Vergogna: hanno gridato i parenti delle vittime.
Ancora liberi i manager condannati per il rogo Thyssenkrupp.
Persero la vita sette operai impegnati in quel turno di notte sulla linea 5 dell’acciaieria. Al divampare delle fiamme, frequenti su quell’impianto, erano intervenuti con gli estintori e i manicotti che però non funzionarono. L’azienda aveva deciso da tempo di tagliare sulle spese sulla prevenzione e sulla sicurezza: quello stabilimento doveva chiudere in vista della concentrazione di tutte le l’attività nella sede di Terni. (continua)
In aumento i morti sul lavoro.
127 decessi (+ 33,7%) nei primi due mesi del 2017. In crescita anche gli infortuni: 98.275 (+ 1,9%). Ci avviamo a superare i mille morti e i 700mila infortuni l’anno. Incivile un Paese che non fa prevenzione.
Introdurre nel codice penale il reato specifico di omicidio sul lavoro.
E’ la proposta di legge di Casson, Barozzino e Airaudo al Senato. D’accordissimo. Anche se non è che manchino le leggi in Italia, il problema è che la magistratura non le applica. Quando è dolo derubrica a colpa e quindi a prescrizione. Quando, come per l’ecocidio della Solvay di Spinetta Marengo, è “avvelenamento doloso della falda” (16 anni) derubrica a disastro colposo innominato (2 anni) ecc.
Clicca qui Riccardo Chiari “Omicidio sul lavoro. Nuovo reato contro le stragi bianche”.
Tutti morti di cancro i calciatori dell’ILVA.
La Carbonara, Ripiano, Papalia, De Tuglio, Andrisani e Guarino, Catapano, Casile, D’Alò, De Gennaro, Capozza. Era la formazione dell’ILVA Football Club. Sono tutti morti di cancro.
Tutti protagonisti di interminabili partite sulla terra battuta del vecchio campo Tamburi, nell’omonimo quartiere di Taranto,a poche decine di metri dall’acciaieria. Vicino, troppo vicino alla fabbrica dei veleni.
Morti sul lavoro: un bollettino di guerra.
Soprattutto nell’edilizia. Nei primi nove mesi del 2016 i decessi nei cantieri sono aumentati del 27% rispetto allo stesso periodo del 2015. CGIL CISL UIL aggiungono che le vittime over 60 sono più che raddoppiate, dato che segnala l’invecchiamento delle persone in attività e che non sarà invertito dalla legge di stabilità. In più il nuovo codice degli appalti non ha abolito il criterio delle gare al
massimo ribasso perciò le imprese continuano a risparmiare sulla sicurezza per essere competitive.
Medicina democratica al convegno internazionale “Come ridurre i rischi di disastri sanitari-ambientali ed economici nel mondo mediterraneo”.
28-30 settembre a Genova, Palazzo San Giorgio. Tra i relatori Lino Balza: “Da Seveso a Spinetta Marengo: quali differenze”.
Clicca qui il programma dei lavori.
Di lavoro si muore, mentre i sindacati vanno in crociera.
Dopo le recenti tragedie, i metalmeccanici hanno dichiarato un’ora di sciopero contro le morti sul lavoro: oltre mille morti l’anno e migliaia di invalidi. I sindacati confederali neppure un minuto. Intanto Raffaele Bonanni, ex segretario CISL, è andato in pensione con 336.000 euro l’anno, anche grazie a trucchetti con gli scatti di anzianità. Stesso scherzetto fatto da Guglielmo Epifani, ex segretario CGIL. Intanto i sindacalisti UIL vanno in crociera extralusso… a discutere blocchi contrattuali e politiche previdenziali.
Clicca qui Salvatore Cannavò su Il Fatto.
I procedimenti penali per i tumori professionali: Giustizia o Ingiustizia?
Convegno al SENATO DELLA REPUBBLICA venerdì 23 settembre 2016. Tra i relatori Barbara Tartaglione.
Clicca qui il programma dei lavori.
Preoccupante aumento delle denunce di infortuni sul lavoro.
Secondo gli ultimi dati prodotti dall’INAIL, sono 7.400 in più, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli infortuni sul lavoro denunciati nei primi cinque mesi del 2016. (continua…)
1° Maggio senza festa: morti sul lavoro +16%.
Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Parte il tour dal 28 aprile al 17 giugno: 4.000 chilometri. Prima tappa a Monfalcone (Gorizia) in omaggio alle migliaia di vittime da amianto. Clicca qui le tabelle 2015 degli infortuni e delle malattie professionali denunciati, quelli mortali in aumento rispetto al 2014.
Lavoratori turnisti e rischi alla salute legati al sonno.
Il sonno influenza direttamente le patologie cardiache. L’alterazione dei ritmi circadiani nelle lavoratrici turniste aumenta il rischio di tumore della mammella ( alla base la riduzione della secrezione di melatonina a causa della luce, che innesca un meccanismo complesso che agisce sulla secrezione di prolattina).
Clicca qui Giovanni Costa “Tutela della salute della donna lavoratrice”
Clicca qui Nature Communications “Un approccio di sistema genomica è stato utilizzato per analizzare modelli di espressione genica nei pazienti con insufficienza cardiaca”
E’ uscito l’ultimo numero di “Lavoro e Salute”, periodico di Medicina democratica.
Clicca qui L’indice: Ricchi e poveri: immaginario comune contro il sindacato? – Il governo conferma che solo i ricchi potranno curarsi – Ma quale appropriatezza – Flash dal Piemonte – newsletter PRC – La marcia per la salute – Malapolitica in Piemonte – 12 punti per progettare il futuro del SSN – Sanità: le bugie di Renzi, le ambiguità dei medici e i poveri senza cure – Responsabilità professionale. Chi decide le Linee Guida? – Intervista sulle vaccinazioni – TTIP: minaccia per ambiente, salute e lavoro – I soldi ci sono – Potenti, dunque delinquenti – Maledetta reperibilità – Sicurezza sul lavoro. Leggi per non farti male. Manuale CGIL – Morti sul lavoro. Eroi senza volto – Guida per malattie professionali – Come muore un Infermiere, il suicidio tra l’indifferenza – Il TSO non è un mandato di cattura – Scuola e salute – Apatia e società. SOS passioni – Internet. Un mondo di bufale – Che male c’è se metto “mi piace”? – Monologo di un etilista – Un ragionamento su droga e società – Congresso md –
Aumentano gli infortuni sul lavoro anche se diminuiscono i lavoratori.
Già 988 morti nei primi dieci mesi del 2015 (+ 18,6% rispetto al 2014). Il paradosso del basso numero di infortuni dichiarati a fronte dell’alto numero di morti accertati conferma il peggioramento complessivo della sicurezza sul lavoro oltre all’aumento di lavoratori irregolari e all’omertà nei cantieri edilizi e nei campi.