Cosa aspettano i cittadini a dimettere questo sindaco tossico nocivo?

L’avevamo consigliato nella prima assemblea pubblica: clicca qui (8 settembre 2010). Infatti ora, in cambio di 8.000 euro all’anno (equivalente a circa a 1 centesimo al giorno per abitante) il sindaco di Predosa Giancarlo Sardi ha ritirato il ricorso al Tar contro la famigerata centrale “a biomasse”. In più è l’unico sindaco che non si è schierato contro la discarica Riccoboni di Sezzadio che inquinerebbe la gigantesca falda acquifera.
Clicca qui il commento avvelenato del Comitato Vivere a Predosa. 

Costa troppo migliorare l’impianto a biomasse

Il Comitato “Vivere a Predosa” non ha ancora ricevuto risposta dalla ditta Cavanna alla richiesta di modifiche all’impianto biomasse per ridurre le emissioni inquinanti (ossido di azoto) e i rumori. Resta dunque attivo il ricorso al Tar che sarà discusso l’8 maggio.

Il Gruppo Mossi&Ghisolfi dice è tutto normale, inevitabile e non dannoso.

Ghisolfi, l’industriale PD tortonese, aveva tentato di piazzarla a Rivalta Scrivia, ma l’avevamo impedita. Aveva così rifilato la raffineria “Beta Renewables” (etanolo da biomasse) a Crescentino (VC). Dopo appena un mese dall’inaugurazione in pompa magna, la salute dei cittadini è già in pericolo per le polveri sottili ecc. oltre i limiti di legge (134 microgrammi al metro cubo!).

La (in)Giustizia favorisce i prepotenti e inquinatori.‏

Il Tar del Piemonte è uscito dal letargo e ha fissato l’udienza… per l’8 maggio 2014. A quattro anni dall’avvio della lotta organizzata dal comitato “Vivere a Predosa” anche con il ricorso amministrativo! Nel frattempo la centrale a biomasse è addirittura entrata in funzione, con le sue irregolarità e inquinamenti denunciati.

Agrocarburanti come crimine contro l’umanità

Vittorio Ghisolfi, presidente del Gruppo Mossi & Ghisolfi, è uno che mente sapendo di mentire. Afferma (su La Stampa) che l’impianto a Rivalta Scrivia, che gli abbiamo impedito di costruire in quanto crimine contro l’umanità, avrebbe prodotto bioetanolo utilizzando vegetali di scarto senza sottrarre terreno all’agricoltura per alimentazione.

amministrazioni piemontesi contro lombarde

Stop temporaneo alla centrale a biomasse di Casei Gerola (sorgo e legnami) dopo l’opposizione dei comitati e il ricorso al Tar di sei Comuni della Bassa Valle Scrivia. L’alternativa dei Comitati è la produzione di biogas senza combustione.

wanted sindaco vivo

Il Comitato Vivere a Predosa presenterà istanza affinchè venga fissata l’udienza di discussione del ricorso al Tar contro la centrale a biomasse, autorizzata dalla Provincia e addirittura in inquinante attività. Il Comune aderirà, ovvero presenterà domanda cautelativa viste le emissioni in atmosfera, oppure il sindaco Sardi ancora una volta sarà latitante e complice?

cornuti e mazziati

Ennesima fregatura della sindaco di Bosco Marengo ai propri cittadini. Per favorire la centrale a biogas ha firmato una convenzione che prevede il teleriscaldamento per le scuole, sapendo di non avere i soldi per realizzare la condotta.

importante sentenza del tar del piemonte

Bocciando la centrale a biomasse (195 Kw), il TAR del Piemonte ha accolto il ricorso del Comitato di Carrosio annullando l’autorizzazione della Provincia, ed impiegando motivazioni che si richiamano esplicitamente a quello che abbiamo sempre affermato per la centrale di Predosa.
 Questa sentenza (clicca qui) è un ottimo grimaldello per riprendere con più forza la battaglia a Predosa; infatti il TAR sostiene che si debbano rispettare i principi (di cui la Provincia si è sempre fregata) del bilancio ambientale (la diminuzione dell’inquinamento) e della cogenerazione (elettricità + riscaldamento).

o mangi la minestra o….

Tutti d’accordo a favore del pirogasificatore a Voltaggio, ambientalisti compresi. Invece trattasi della riedizione della centrale a biomasse che brucia legname e vegetali (un domani: rifiuti), inquinando (comunque): clicca qui la bocciatura referendaria in Valle d’Aosta. La ditta proponente aveva avvertito: o mangiate la minestra (il pirogasificatore, 980 Kw) o saltate dalla finestra (il precedente progetto di biomasse approvato anche da Consiglio di Stato, 3 Mw).

sarebbe la più grande d’italia

Il Comune di Castelnuovo Scrivia ha avviato ricorso al Tar contro l’inquinante centrale a biomasse di sorgo a Casei Gerola (la più grande d’Italia). Spese ripartite con Isola Sant’Antonio, Guazzora, Molino dei Torti, Alzano Scrivia, Pontecurone.

Legge di iniziativa popolare rifiuti zero

Clicca qui l’invito del Comitato Promotore Nazionale Legge iniziativa popolare Zero Waste – Rifiuti Zero per disincentivare l’incenerimento di rifiuti e biomasse e invece incentivare l’industria del riciclo/recupero. ASSEMBLEA NAZIONALE Sabato 15 Dicembre ore 10 – ROMA Università La Sapienza – Sala Levi

Cosa aspettate a cacciare a pedate questo sindaco

Se clicchi qui puoi leggere l’opuscolo preparato dal Comitato Vivere a Predosa che si batte su la centrale a biomasse, su l’impianto rifiuti, su la centrale a biogas e su la discarica di Sezzadio.
L’impegno del Comitato è encomiabile sia sul piano tecnico-scientifico che su quello della partecipazione popolare. L’unico appunto che gli si può addebitare è che non ha fatto della cacciata di questo sindaco scandaloso la propria priorità assoluta.

una centrale in meno

l’Alpha Trading è stata costretta a rinunciare a costruire a Carbonara Scrivia la centrale a olio vegetale (colza, girasole, soia, 998 kw) a rischio di ossidi di azoto, monossido di carbonio, acido cloridrico ecc.

una buona ragione per non votare matteo renzi

Almeno una buona ragione c’è per gli ambientalisti: l’entusiastico elogio che il finto sindaco di Firenze in finto arrivo su camper ad Alessandria ha dedicato a Guido Ghisolfi, noto miliardario esponente del PD alessandrino ma imprenditore soprattutto famigerato per aver tentato di affibbiare a Rivalta Scrivia un maxi impianto di etanolo da agrocombustibili.

vogliono trasformare predosa in pattumiera

A Predosa la centrale a biomasse funziona e puzza alla grande, grazie alle cialtronerie di Comune, Provincia e Regione. Ma la lotta del Comitato continua per revocare l’autorizzazione: clicca qui. Inizia nel contempo una nuova vertenza per la Grassano (ditta del gruppo Riccoboni che tratta rifiuti speciali) che ha richiesto di quintuplicare le attività e naturalmente il solito Sindaco ha concesso tutto senza batter ciglio: clicca qui.

la provincia più realista del re

Perfino la ditta stessa si è resa conto dell’assurdità della maxi centrale a biomasse legnose di Voltaggio (15 Mw) generosamente autorizzata dalla Provincia ma oggetto di ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comitato, e ha riproposto un impianto inferiore a 1 Mw.

l’assessore ha chiuso un occhio

Il maxi impianto a biomasse legnose di Predosa è illegittimo a maggior ragione perchè la Regione ha confermato l’esigenza di un raccordo ferroviario. Dunque è illegittima l’autorizzazione della Provincia, contro la quale il Comitato ha presentato ricorso al Tar. Il raccordo è infatti condizione imprescindibile per la legittimità del progetto, condizione vincolante per la sua realizzazione. Invece l’impianto (progettato dal figlio dell’assessore Rava) è già in funzione con le sue polveri sottili mentre il raccordo non esiste.

speriamo che il vento tiri da un’altra parte

Casal Cermelli ammorba i rioni di Pista e Cristo con un impianto di produzione di energia elettrica a compostaggio di rifiuti organici provenienti da varie regioni italiane. Non è un grosso problema, dice Enrico Bastianino sindaco di Casalcermelli. Non pare essere un grosso problema neanche per la sindaco di Alessandria, in quanto abita in un diverso rione. Non così invece per gli abitanti costretti a tappare porte e finestre.

pubblicità mossi ghisolfi

Pubblicità a tappeto di Mossi Ghisolfi per un distributore a Tortona (primo in Piemonte e secondo in Italia) di benzina definita “bio”. In realtà la miscela di benzina e “bio”etanolo (10-15%) è ricavata da coltivazioni di canna che soppiantano le colture agricole alimentari. E a parte il fatto che ha una resa termodinamica inferiore del 30% rispetto alla benzina normale. Intanto Mossi Ghisolfi, dopo aver tentato il colpaccio a Rivalta Scrivia, riuscitogli poi a Crescentino (VC), ora aggredisce addirittura il Brasile con un impianto di bioetanolo (65.000 tonnellate) che -sostiene l’azienda, malgrado il nostro scetticismo- non provocherà disboscamenti della foresta ma utilizzerà solo scarti di lavorazione della canna da zucchero.

biogas da letame: Frugarolo contro Bosco

“Occuperemo la strada provinciale”. La centrale a biogas da letame approvata dal comune di Bosco Marengo è contestata dai cittadini del coinvolto Frugarolo che aderiscono in massa alla petizione alla Provincia, a cui spetta l’ultima parola. Invano il titolare dell’impianto assicura che i dolciumi della Mangini (37 dipendenti) non puzzeranno di letame.

l’alternativa alla centrale

In alternativa alla centrale a biomasse di Casei Gerola al confine piemontese, il Comitato della Bassa Valle Scrivia propone un impianto anaerobico con biomasse (5 mgw) per produrre biogas metano.

centrale a biomasse peggio dell’inceneritore

Sette comuni dell’alessandrino e della Bassa Valle Scrivia, Castelnuovo Scrivia in testa, si stanno opponendo con forza alla costruzione di una gigantesca centrale a biomasse da 49,95 megawatt che produrrà elettricità bruciando, ogni anno, 110.000 tonnellate di sorgo e di legno. Clicca qui il giudizio di Federico Valerio, direttore del settore Ambiente al Centro tumori di Genova.

comuni antagonisti sul biogas

Il Comune di Bosco Marengo approva per Quattrocascine la centrale elettrica a biogas da liquami e letame (999 kW). Si aggiunge a quella già esistente Cascina Vecchia e alle tre della vicina Casalcermelli. E una terza incombe. Però il sindaco di Frugarolo, paese direttamente coinvolto dall’inquinamento, minaccia ricorso al Tar.

funghi avvelenati a bosco marengo

Senza farsi distrarre dal “fungo” atomico di Fabbricazioni nucleari, gli attivisti si preoccupano delle Centrali che come funghi proliferano a Bosco Marengo. In discussione al Tar il progetto presso la tenuta agricola San Michele. Dove a poca distanza è autorizzato l’impianto a biomasse da liquami di allevamento. Intanto a Quattrocascine sta per arrivare una centrale elettrica da 999 Kw sempre alimentata da letame.

quattro anni di lotte in val lemme

Le lotte dei Comitati del Forum dell’Alta Val Lemme da quattro anni stanno bloccando la centrale a biomasse (15 Mw) di Voltaggio anche con ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Ma l’azienda non demorde.

la centrale biomasse a casei gerola

A Casei Gerola, 5 chilometri da Castelnuovo Scrivia, si vuole costruire una maxi centrale a biomasse (50 megawatt) su un’area agricola di 155 mila metri quadri, bruciando sorgo e biomasse per 100.000 tonnellate trasportate ogni giorno da 70 camion, oltre alle ceneri di combustione non finite in atmosfera e in falda.
Clicca qui le valutazioni sul progetto.

allarme centrale a sorgo

Si tratterebbe di una centrale elettrica a biomassa (sorgo) da realizzare nel comune di Casei Gerola, nei terreni prospicienti la già attiva centrale elettrica di Torremenapace e ai confini con i Comuni di Molino, Alzano e Castelnuovo Scrivia. Una pazzia? Clicca qui.

allarme per centrale a fanghi

Preoccupato per una centrale elettrica a biomasse agricole a Cassine, in alternativa un consigliere comunale propone di bruciare… fanghi reflui e scarti di produzione. Dalla padella alla brace.

patto scellerato tra rava figlio/ sardi sindaco/ rava padre

Il patto scellerato tra Rava figlio progettista con sindaco di Predosa e Rava padre assessore Provincia, per una inquinante centrale biomasse osteggiata dalla popolazione, registra un nuovo atto: l’illegittima agibilità all’impianto concessa a fine anno dal famigerato sindaco. Per fermare l’impianto, il Comitato ha segnalato le violazioni a Regione Piemonte e Arpa, ha chiesto alla Provincia di Alessandria la revoca dell’autorizzazione, nonchè ha esposto il reato a Noe Carabinieri e Procura della Repubblica.
Clicca qui il comunicato stampa del comitato Vivere a Predosa

i cittadini si battono in val lemme

Il Comitato della Val Lemme farà ricorso al Tar o al Capo di Stato contro l’autorizzazione della Provincia alla centrale a biomasse ( 1,5 Mw) della Tre Colli a Carrosio, paese già sommerso di polveri sottili. Favorevole il Comune, contraria la Comunità montana. La Valle rischia due centrali: quella di Voltaggio (15Mw) è per ora bloccata dal ricorso al Consiglio di Stato.