Così funziona la giustizia ambientale in Italia. Tutti assolti a Bussi. Ma la situazione è drammatica.

La sentenza del processo davanti alla Corte d’Assise di Chieti riguardante la mega discarica di Bussi ha assolto tutti i 19 amministratori della Montedison dal reato doloso di avvelenamento delle acque mentre quello di disastro ambientale è stato derubricato in colposo e, quindi, dichiarato prescritto. Nessun pericolo per la salute pubblica, secondo il tribunale. Invece gli ultimi 56 campionamenti dell’Agenzia regionale tutela ambiente misurano 20 parametri oltre i limiti di legge, la diossina tipo Seveso è 200 volte oltre i limiti sulle sponde del fiume Pescara, l’esacloroetano supera di 584 volte, il tetracloroetano di 1.740 volte, il mercurio è entrato nella catena alimentare. I veleni sono sprofondati nell’acqua di falda a 80 metri mentre nella Valle del Pescara vivono mezzo milione di persone. 

Introdurre nel codice penale il reato specifico di omicidio sul lavoro.

E’ la proposta di legge di Casson, Barozzino e Airaudo al Senato. D’accordissimo. Anche se non è che manchino le leggi in Italia, il problema è che la magistratura non le applica. Quando è dolo derubrica a colpa e quindi a prescrizione. Quando, come per l’ecocidio della Solvay di Spinetta Marengo, è “avvelenamento doloso della falda” (16 anni) derubrica a disastro colposo innominato (2 anni) ecc.

Clicca qui Riccardo Chiari “Omicidio sul lavoro. Nuovo reato contro le stragi bianche”.

Questa volta l’esplosione della raffineria non ha inquinato l’aria.

Grazie alla forte pioggia… ha inquinato la falda. Tre scoppi da luglio all’Eni di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia). Ancora secretati dalla magistratura i rilievi Arpa di dicembre. Gli avvelenamenti, compresi gli sversamenti dell’oleodotto, si riversano in Piemonte: tortonese, Valle Scrivia.
Clicca qui Claudio Bressani “Dopo il rogo, divampa la polemica”.
Clicca qui Maria Teresa Marchese “Seri interrogativi su come viene gestita la sicurezza”

ADOTTA LO STRISCIONE!

I Comitati di Base della Valle Bormida aspettano il tuo slogan in difesa della Falda Acquifera! Con i più belli saranno realizzati striscioni che saranno consegnati direttamente a casa tua pronti per essere esposti! Dal 13 febbraio ogni giorno pubblicheranno le foto degli striscioni realizzati. Compila il FORM che trovi al seguente Link.

Clicca qui il video “Adotta uno striscione”

Manifestazione regionale contro le grandi opere.

Organizzata da No dal Molin, Comitati contro le grandi opere per la difesa dei Beni comuni. Piazza Matteotti – Vicenza ore 15,30 sabato 21 gennaio. Stop alla devastazione dei territori e al saccheggio dei beni comuni! Contro le guerre, le basi e le spese militari! Per l’acqua bene comune! Una sola grande opera: casa, reddito, diritti per tutti/e!

Occuparsi di una discarica e non di Solvay è come preoccuparsi della pagliuzza nell’occhio piuttosto che della trave.

A un titolo a cinque colonne (es. La Stampa/Piero Bottino) “Una discarica alla mercè del Bormida” riferita alla cava “Clara e Buona”, dovrebbe in proporzione corrispondere un intero giornale dedicato allo stato attuale della falda sottostante la Fraschetta. Semmai è il Bormida, e non solo, alla mercè della Solvay. Si comprende che i giornali preferiscono non disturbare i grossi padroni dell’inquinamento, tanto più perché lo fanno i politici e gli amministratori pubblici, si comprende un po’ meno che la popolazione tenda ad esorcizzare i pericoli più gravi cercando di ignorarli (ma non affrontandoli), non si comprende affatto che Associazioni ambientaliste e Comitati si sparpaglino a difendere ciascuno l’innaffiatoio del proprio orticello. Ma che senso ha impedire a Spinetta Marengo l’ipotetico inquinamento della falda dai rifiuti del Tav Terzo Valico, quando questa falda è già ai livelli massimi di inquinamento? Come minimo, mentre ci si batte per impedire il peggioramento dell’amianto, ci si batta per conseguire la bonifica della falda (ammesso e non concesso che non stia diventando irreversibile), altrimenti il Terzo Valico aggiungerebbe un cucchiaino al lago di veleni ben più potenti e pericolosi. Analoghe considerazioni valgono per la grande lotta dei Comitati della Valle Bormida. O ci si mette in testa che la falda è unica, che la battaglia deve essere unica, che l’unione fa la forza, altrimenti sono tutte battaglie perdenti e inutili. Tutte le battaglie sono perdenti se non si affronta la bonifica della Solvay di Spinetta Marengo. Non lo dico io, lo ammette la sentenza della Corte di Assise di Alessandria che svolge una analisi esemplare dello stato di inquinamento… per poi non trarne le conseguenze sul piano delle condanne ai veri responsabili (piuttosto che ai pesci minori). Vediamo in breve cosa ebbe sanzionato in sentenza la Corte (clicca qui) sottolineando che oggi l’avvelenamento della falda è rimasto tale, anzi aggravato, nell’indifferenza e nell’inerzia delle autorità pubbliche e della politica, compresi gli organi di informazione e ahimè partedel mondo ambientalista. Aggiungiamo, a tragico corollario, la superficialità della classe politica alessandrina che si occupa, giustamente, del “Registro Tumori” senza rendersi però conto che esso è solo una parte dell’ “Indagine epidemiologica”, dunque uno strumento monco, insufficiente. Così come sarebbe monca una indagine epidemiologica limitata al solo Comune di Alessandria (che comunque non c’è). Quando finalmente i Comuni della Fraschetta si faranno carico (soldi alla mano, non chiacchiere) delle dettagliate proposte, che tutti hanno ricevuto da Medicina democratica, per una Indagine epidemiologica della Fraschetta, sarà sempre tardi. Sarà sempre tardi quando si muoverà l’assessore del Comune capoluogo, che abbiamo investito del compito di raccordo intercomunale.
Clicca qui i commenti su Corriereal 
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Contro le privatizzazioni, a difesa delle sorgenti e dell’acqua.

Il Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua organizza una Assemblea pubblica per opporci alla mega-privatizzazione che interessa l’acqua delle sette regioni del Centro Sud Italia, la cui mega-gestione sarebbe affidata a multinazionali quali Acea, Suez, Veolia, con il beneplacito di affaristi/teorici/politicanti dell’investire. Nel resto d’Italia, come si sa, la gestione dell’acqua delle restanti regioni andrà alle utility del Nord ( Iren, Hera, A2A, altri). Clicca qui

Tav Terzo Valico amianto ovunque: Alessandria, Arquata Scrivia, Fraconalto, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia.

Trovato ovunque e sparso dappertutto: nel deposito Libarna di Serravalle (che sappiamo però estendersi anche sul comune di Arquata), nel deposito di Pozzolo (Cascina Romanellotta), nel deposito di Novi (alla Pieve, a ridosso del centro abitato) e ad Alessandria (Cascina Clara e Cascina Buona, molto vicino ai pozzi che riforniscono l’acquedotto).. Ma nessun sindaco ha avvisato la popolazione. Nel giro di un mese siamo passati dagli arresti dei vertici di COCIV al ritrovamento di amianto nel silenzio generale delle Istituzioni, eventi che avevamo ampiamente previsto e segnalato. Clicca qui NoTav Terzo Valico. 

Presidio dei Comitati davanti alla sede della Provincia.

Il rischio per la falda che alimenta gli acquedotti permane anche dopo il ridimensionamento del progetto Grassano Riccoboni.

Clicca qui il duro commento di Lelio Moricone Presidente del Comitato Vivere a Predosa
Clicca qui Giampiero Carbone ” Conferenza dei servizi: Recupero rifiuti a Predosa”.

Amianto del Terzo Valico ad Alessandria.

I fautori del Terzo Valico sono contenti.
Clicca qui il comunicato del Comitato Alessandria Nuova Terra Dei Fuochi
Sono riusciti a far partire una grande opera inutile stando alla larga dai confronti pubblici sulla necessità della stessa. Anche perché quando il confronto è capitato casualmente non ne sono usciti bene (clicca qui).
Sono anche riusciti ad affidare il ruolo di controllore a chi realizza l’opera. Ovvero Cociv (che poi significa Impregilo) i cui massimi dirigenti sono riusciti a ricoprire contemporaneamente 3 ruoli: controllori, controllati e carcerati. Un record. Sono stati molti i casi in cui qualcuno si è trovato a ricoprire 2 di quei ruoli, ma ricoprirli tutti e 3 contemporaneamente è un fatto rarissimo. Possiamo ben dire che con il Terzo Valico la politica italiana ha superato se stessa.
A preoccupare molto però sono le conseguenze, perché:

Peccato (1) che le terre da scavo del Terzo Valico siano ricche di amianto e che quelle terre finiscano in gran parte in zone densamente abitate (circa il 40% nel comune di Alessandria).

Peccato (2) che tenere sotto controllo tutto quell’amianto, ammesso che sia possibile, faccia lievitare di parecchio i costi del Terzo Valico.

Peccato (3) che a decidere se è necessario spendere molto di più per la salute dei cittadini sia lo stesso che deve tirare fuori i soldi, ovvero Cociv.

Peccato (4) che in una tale situazione i cittadini possono solo sperare che i dirigenti del controllore/controllato Cociv si mettano una mano sulla coscienza

Peccato (5) che l’arresto dei dirigenti di Cociv non dia indicazioni favorevoli sulla coscienza degli interessati.

Per questo in Alessandria sono stati previsti una serie di incontri per vedere di uscire da questa situazione, a partire dalla richiesta di fermare immediatamente il Terzo Valico dirottandone le risorse sui terremoti passati e futuri. I prossimi sono:

10/11 giovedì ore 21: Spinetta Marengo, via Ardizzona 1

salone della Parrocchia di Bettale

14/11 lunedì ore 21: via Bonardi 13 (rione Cristo)

salone della Parrocchia S. Baudolino

18/11 venerdì ore 21: via Verona 116, Casa di Quartiere

24/11 giovedì ore 21: via De Gasperi (rione Pista)

salone Parrocchia S. Paolo

La Procura indaga sulla Provincia mentre a Sezzadio alzano le barricate.

Impedito l’accesso ai tecnici sui terreni. Il presidio proseguirà 24 ore su 24 per non consentire gli espropri. Intanto tira aria di bufera sulla Provincia: si apre l’inchiesta sulle autorizzazioni rilasciate all’avvio della discarica sopra le falde acquifere. Perquisizioni e interrogatori.

Clicca qui Giampiero Carbone “Sezzadio, un mese sulle barricate”.
Clicca qui Il Piccolo “Si sta indagando sul settore cave”.
Clicca qui Monica Gasparini “Carabinieri in Provincia, sequestrati i documenti”.

Ma Solvay di Spinetta Marengo non c’entra niente con cromo esavalente e solventi nella falda sotto Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo?

I due siti distano 8 chilometri l’uno dall’altro in linea di falda.
Clicca qui La Stampa “Cromo e veleni nella falda sotto FN di Bosco. Scoperti durante lo smantellamento. Caccia a chi ha inquinato”

Il sindaco di Sezzadio è come don Abbondio: se il coraggio non ce l’hai, non te lo puoi dare.

Troppo forte il richiamo della foresta del proprio partito (PD). Clicca qui il comunicato dei Comitati di base della Valbormida dopo l’assemblea di Sezzadio.
I libri “Ambiente Delitto Perfetto” messi a disposizione dalla Sezione hanno fruttato altre 165 euro interamente devoluti ai Comitati.
Clicca qui Giampiero Carbone “Nuova discarica a Sezzadio? Non siamo una pattumiera. In paese già altre due progetti sui rifiuti”
Clicca qui Daniela Terragni “Calano i sindaci del No. Anche Buffa contestato”

La Regione in soccorso a Riccoboni Grassano e Provincia contro la Valle Bormida.

Continuano ad essere tutelati gli interessi ed i guadagni dei privati a scapito della preziosa falda acquifera in un territorio ad alto rischio ambientale.
Clicca qui il comunicato stampa dei sindaci di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Capriata d’Orba, Cassine, Castelnuovo Bormida, Castelspina, Cavatore ,Cremolino, Gamalero, Melazzo, Molare, Morsasco, Orsara, Bormida, Ricaldone, Rivalta Bormida, Sezzadio, Strevi, Terzo.
Clicca qui il tradimento dei sindaci di Bistagno, Grognardo, Visone, Spigno, Cartosio e Montechiaro.
Assemblea a Sezzadio giovedì 22 settembre.

La sindaca vende Alessandria al Cociv nonostante l’amianto.

Come dimostrano le foto, presso la cava Clara e Buona gestita dalla ditta Allara coinvolta all’interno dell’operazione Triangolo per traffico illecito di rifiuti che ha portato ad arresti, sequestri ed interdittive anche di personaggi legati alla ‘ndrangheta, i lavori sono incominciati e il cartello affisso al cancello è inequivocabile. Clicca qui NoTav Terzo Valico

Terza sagra itinerante della zucca.

La festa è un’occasione per riflettere sull’ambiente, sul territorio e sulle politiche sostenibili per la sua gestione: dall’offerta di cibi sani e prodotti con un’agricoltura buona per l’ambiente, dalla distribuzione dell’acqua pubblica, all’utilizzo dei materiali compostabili, alla riduzione dei rifiuti e alla loro raccolta differenziata. Clicca qui il Circolo Legambiente Val Lemme.

Di nuovo emergenza all’acquedotto di Novi Ligure.

L’acqua manca o esce color marrone. L’approvvigionamento dal torrente Scrivia è sempre a rischio. Gestione Acqua replica: non ci sono i soldi per sistemare la vecchia rete idrica e per le alternative del pozzo in Lomellina e l’interconnessione dei pozzi di Predosa.

Tutti in piazza contro Rita Rossa, che resta irremovibile.

Non revoca l’autorizzazione della discarica di Sezzadio nè si dimette da presidente della provincia.
Clicca qui il video dell’intervento di Medicina democratica davanti a Palazzo Rosso.
Clicca qui Miriam Massone “Il corteo ad Alessandria. Il popolo col naso blu difende terra e acqua. Marcia bipartisan: sindaci, notav ed ecologisti.
Clicca qui La Stampa “Una questione aperta dal 2012. Consiglio di Stato e 3 ricorso al Tar. L’ultima spiaggia per bloccare l’iter”.
Clicca qui Daniela Terragni “Rita torna indietro. Protesta pacifica del popolo dell’acqua. Alessandria invasa da trattori e manifestanti di tutta la provincia”.
Clicca qui Il SecoloXIX “L’urlo dei duemila: l’acqua non si tocca. Corteo di cittadini, famiglie, agricoltori e sindaci”.

Imponente manifestazione ad Alessandria contro la Provincia. Rita Rossa vattene.‏


I Comitati e i Sindaci della Valle Bormida guidano la protesta delle popolazioni che difendono la nostra falda acquifera dalle grinfie dei politici e delle multinazionali.

Clicca qui il testo dell’intervento di Lino Balza “Rossa, non sarai più tu la sindaco/presidente di Alessandria”
Clicca qui Giampiero Carbone “Con i trattori in piazza per la falda”
Clicca qui La Stampa “L’urlo dei duemila: l’acqua non si tocca” 

Acqua non potabile a Novi Ligure.‏

Asl rinviene coliformi ed escherichia coli. La notizia tenuta nascosta per non oscurare l’immagine della città durante la “Festa dell’acqua“. In arrivo le cisterne e i sacchetti d’acqua.
Clicca qui Gino Fortunato “Emergenza idrica a Novi durante la festa dell’acqua. Presenza di colibatteri.”

I Comitati di Base della Valle Bormida silurano Rita Rossa, invisa anche al suo partito.

A sostegno dei Comitati saranno devolute le sottoscrizioni di coloro che faranno richiesta a b.tartaglione@tiscali.it  del libro “Delitto Ambiente Perfetto”.

Clicca qui Pennatagliente “Importante manifestazione sabato 11 giugno ad Alessandria”
Clicca qui Daniela Terragni “Conferenza dei servizi. Aspettando il Tar”

Clicca qui Gampiero Carbone “Presidio di protesta alla conferenza dei servizi”

Sabato 11 giugno marcia NoTav Terzo Valico ad Alessandria.

Partenza alle ore 16 da viale della Repubblica, davanti al teatro Comunale chiuso nel 2010 per la presenza di amianto e riaperto solo pochi mesi fa dopo la bonifica. La manifestazione contro la Provincia è organizzata dai Comitati di base e dai Sindaci della Valle Bormida per difendere la falda acquifera di Sezzadio-Predosa dal progetto della discarica di smarino amiantifero del famigerato tunnel. I cittadini della valle lanciano un appello ai comitati che in provincia difendono l’ambiente, il territorio e la salute. Continua