Casale Monferrato reagisce alla vergognosa sentenza Eternit della Cassazione.

Anche con varie iniziative e proposte. Le richieste precise sono contenute in un’ordine del consiglio comunale e in una lettera condivisa dall’assemblea dell’Afeva, associazione familiari e vittime amianto. Il nodi dei finanziamenti delle bonifiche, del tribunale cittadino e dell’ospedale. Creazione di un pool di magistrati specializzati. Sostegno all’Unità funzionale per il mesotelioma. L’impegno del governo a costituirsi parte civile. Infine il dettaglio dei progetti per Casale da includere in un piano nazionale ed europeo.
Clicca qui Silvana Mossano “Si farà anche un convegno per illustrare le cure anche sperimentali.”

Chi ha nascosto i bidoni con Cesio sotto terra a Bosco Marengo se non la Sogin?

L’area di Fabbricazioni Nucleari in cui sono stati illegalmente interrati i bidoni è all’interno del sedime di proprietà Sogin, tra due reti di sicurezza, controllata giorno e notte con sorveglianza armata. Perchè sono stati nascosti? Dopo il primo rinvenimento ne sono stati trovati altri? Con quali contenuti? Il sindaco ha interessato la Procura? La Magistratura ha aperto un fascicolo?
Clicca qui un intervento di Giulio Armano.
Clicca qui La Stampa “Presenza diffusa di fusti interrati nell’area dell’ex FN”

Che riflessi ha la recente strategia Opec sulla vendita dello stabilimento di Spinetta Marengo.

La manovra sui prezzi del petrolio potrebbe cacciare Solvay in un “cul de sac”: svalutare ulteriormente il prezzo di vendita dello stabilimento proprio mentre i possibili acquirenti (Dow Chemical in testa) mostrano meno interesse a causa dei gravami ambientali che pesano sull’area della Fraschetta alessandrina e che Solvay non affronta risparmiando sugli investimenti della bonifica. Auspicabile un intervento dei sindacati.
Clicca qui il nostro (secondo) campanello di allarme.
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E se la sentenza Solvay si ispirasse alla sentenza Eternit?

Il pool di avvocati della multinazionale belga ci sta studiando. Ha incominciato, con tanto di appello ai giurati popolari in Corte di Assise ad Alessandria, a contrapporre il diritto alla giustizia. Obbiettivo far saltare l’imputazione dell’art. 439 c.p.p.: “Chiunque avvelena acque destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per consumo, è punito con la reclusione non inferiore a 15 anni”. Sarebbe la prima condanna in Italia, dicono. Continua

Clicca qui La Stampa “La difesa della Solvay. Accuse? Pregiudizi. Solvay è innocente”
Clicca qui Il Piccolo “Polo chimico: quel duro attacco all’accusa”
Clicca qui Alessandrianews “Processo polo chimico. Solvay torna a puntare il dito contro Ausimont e enti”
Clicca qui Pennatagliente “Il diritto come strumento di giustizia anche per Solvay”
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Dimissioni di Claudio Lombardi assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria?

Dovrebbe dimettersi dopo che la Giunta ha bocciato in Consiglio la mozione 5Stelle che (ri)proponeva la proposta dell’Osservatorio ambientale della Fraschetta e della collegata Indagine epidemiologica? Stima della persona e dignità del ruolo.
Clicca qui il comunicato stampa di Medicina democratica
Clicca qui il comunicato stampa del Movimento 5 Stelle
Clicca qui Il Piccolo “Niente Osservatorio? Lombardi si dimetta”
Clicca qui Corriereal “Osservatorio ambientale della Fraschetta: l’assessore Lombardi si dimetta”
Clicca qui I cittadini prima di tutto “Claudio Lombardi dovrebbe dimettersi da assessore”
“E’ sbagliato chiedere le dimissioni di Lombardi”: clicca qui Pierluigi Cavalchini
“Dovrebbe dimettersi anche Cavalchini”: clicca qui la replica di Lino Balza

Solvay è innocente: vittima di un intrigo internazionale. Svelato il giallo in Corte di Assise di Alessandria: tutti i nomi dei congiurati.

Un complotto internazionale ordito dai poteri forti della chimica, dei supermercati e della politica, per impedirle di denunciare i veri colpevoli della catastrofe ambientale di Spinetta Marengo, e per impedirle di bonificare l’altrui avvelenamento doloso delle falde acquifere. Regista finale della congiura: il pubblico ministero. L’ombra della massoneria. Continua
Clicca qui La Stampa “La mia solidarietà al pm Ghio”
Clicca qui La Stampa “Solvay? Le accuse sono tutto un falso”
Clicca qui Il Piccolo “Un complotto contro Solvay. La dura arringa della difesa”
Clicca qui Pennatagliente “Regista finale del complotto: il pubblico ministero”
Clicca qui Alessandrianews “Accuse false per difendere interessi particolari”

Italia infame: strage Eternit = 3000 morti, nessun colpevole! VERGOGNA!!!!!!!!!!

Con la Cassazione nel ruolo di Ponzio Pilato, che “annulla la condanna per disastro doloso (18 anni) e il risarcimento (93 milioni) al magnate svizzero del cemento, per intervenuta prescrizione”.Con i parenti delle vittime annichiliti e con il dolore rinnovato .
Con le numerose associazioni italiane (Associazione Famiglie Vittime Amianto, AIEA, Medicina Democratica, Cobas) e straniere (ADVARM- francese; ABREA- brasiliana, inglesi, belghe) denuncianti il “sistema Italia” che lascia impuniti i crimini padronali, reiterando così la licenza di uccidere (vedi smaltimento rifiuti industriali affidati alle mafie; cicli chimico- petrolchimico-siderurgico-cementiero-costruzioni-rifiuti urbani).
Con la beffa della condanna alle spese legali di Inail+Inps, parti civili nel processo: i 280 milioni di prestazioni-cure forniti da Inail ai lavoratori colpiti da mesotelioma non si recuperano più.

Clicca qui il comunicato stampa di Medicina democraticaClicca qui “E’ finita così con un’altra vergogna!!!”
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Ancora a bagno in Valle Scrivia.

Clicca qui Antonello Brunetti: …Da ieri sera, gli alberi dell’amore non ci sono più e in futuro per dare alle scolaresche, che spesso venivano in visita in questa zona, un’idea della loro imponenza e bellezza, dovremo invitarli a guardare questo albero centenario così come è stato ritratto da Bruno De Faveri per la copertina del calendario comunale 2014.

Al Tav Terzo Valico i soldi. Ai pendolari le frane.

Con i finanziamenti della grande opera – costosa inutile e dannosa– si metterebbe in sicurezza dalle alluvioni l’intero Appennino ligure piemontese. Antonello Brunetti e Mario Bavastro dell’AFA, amici delle ferrovie e dell’ambiente: “L’unica grande opera urgente è quella delle tante opere di prevenzione del dissesto, di manutenzione e miglioramento delle linee esistenti. Anche le imprese avrebbero maggiore lavoro, più qualificato e duraturo”.

Clicca qui Il Fatto Quotidiano

Alluvioni, fenomeni metereologici inconsueti che stanno diventando la norma.

Clicca qui Pennatagliente
 Clicca qui Agoramagazine “Le alluvioni uccidono e si spendono soldi per la TAV”

Mentre si contano morti e danni per le alluvioni, spendete milioni per opere inutili come Tav Terzo Valico e ponte Meier. È vero che assistiamo a fenomeni metereologici inconsueti che stanno diventando la norma. Tutto ciò dovuto al cambiamento climatico che sta coinvolgendo il nostro Pianeta che è conseguenza di politiche economiche globali inadeguate e scorrette. Questo mese è entrato in vigore il Decreto Legge denominato Sblocca Italia,
esso persevera lo scempio edilizio e la cementificazione dei nostri territori. Il governo italiano in questo è aiutato anche dall’Europa, che finanzia le grandi opere, come ad esempio il Terzo Valico e il ponte Meier. La città di Alessandria riceve 12 milioni di euro e si dovrà impegnare con altrettanti (chissà come farà?!) per la costruzione del nuovo ponte, sorgerà al posto del ponte Cittadella, abbattuto nel 2009 anche se incolpevole dell’alluvione del ’94. Come scrive Barbara Spinelli, scorrono fiumi di denaro pubblico destinato a opere il più delle volte inutili e spesso devastanti, quando mancano i soldi per la difesa del suolo dalle esondazioni, per la Protezione civile, per la sanità, per un abitare dignitoso, per i servizi essenziali. E così la pioggia diventa alluvione. La mancanza di manutenzione ordinaria al territorio rende ormai questo fenomeno normale. Invece occorrono investimenti e buon governo e rifiutare ulteriori sprechi in grandi opere. Investire nella messa in sicurezza del nostro territorio dotandolo di piani capaci di gestire le emergenze diverse a seconda dei luoghi, dovute anche ai cambiamenti climatici, basta scorciatoie per gestirle, si avviino provvedimenti per la manutenzione delle strade, delle scuole, delle ferrovie, degli ospedali e si renda il terreno libero dalla cementificazione che lo ha reso impermeabile con il recupero delle aree abbandonante e non curate e si fermi un’urbanizzazione incontrollata che sta distruggendo campagna e boschi, fonti di guadagno e corruzione e infiltrazione mafiosa. Dopo più di 4000 morti per alluvione dal 1966 anno dell’alluvione di Firenze, passando per quelli di Alessandria nel 1994, ancora oggi si muore, il rischio esiste ancora ed è alto, troppo alto, Medicina democratica movimento di lotta per la salute afferma nella sua filosofia che il rischio per la salute dei cittadini deve essere zero quindi chiede così come ha sempre fatto, che il governo prenda provvedimenti come richiesti da più parti perchè questo costituirebbe non solo una cospicua fonte di lavoro, ma un rispetto tra istituzioni e cittadini. Dunque azzeri il TAV. Uno Stato che abdica ai propri doveri per consentire profitti, incurante della salute dei suoi cittadini, rischia di aprire voragini non solo nel tessuto urbano, ma anche nella propria democrazia.

E’ tutta colpa dei giornali.

Sta succedendo per l’Eternit e per la Solvay. Quando i colpevoli sentono odore di condanna se la prendono con l’opinione pubblica, i giornali, le vittime che ci sono lamentate troppo. Dopo la condanna se la prenderanno con i giudici. Gli avvocati sono pagati per questo.
Clicca qui La Stampa: “Giudici del caso Eternit condizionati dai media. Secondo il magnate svizzero. Approda in Cassazione il processo celebrato a Torino con le condanne nei primi due gradi di giudizio”

Le vittime dell’ecocidio di Spinetta Marengo: De Laguiche, Cogliati e compagnia bella di Solvay, sapete dove dovete mettervela la vostra “solidale umana pietà”?

In Corte d’Assise di Alessandria , il difensore dell’amministratore delegato di Solvay dà lezioni morali alle parti civili, si rivolge direttamente alle vittime, lavoratori e cittadini, ammalati ed eredi dei defunti: Umana solidale pietà, ma non posso non esprimere tutto il mio disagio morale nei vostri confronti per le vostre (immorali) richieste di risarcimento, trascinati come siete stati da burattinai (immorali avvocati, immorale PM), qui in quest’aula a mettere in scena (immorali) teatrini del dolore, sceneggiate di vedove e orfani, recital di lacrime e sofferenze, per morti e malattie attribuite a Solvay per inesistenti esposizioni da ipotetiche acque avvelenate, malattie e morti inesistenti e inventate, attribuibili a cause naturali. Continua 
Clicca qui Il Piccolo “Al processo Solvay le carte alla difesa”

Clicca qui La Stampa “Solvay: avvelenamento falda? No, è uno scenario enfatizzato”
Clicca qui Pennatagliente

Lettera ai Caraibi. All’egregio mica tanto monsieur De Laguiche.

Al processo Solvay in Corte di Assise di Alessandria l’avvocato Domenico Pulitanò in una epica arringa di otto ore mi ha degnato, per quantità e intensità di citazioni, quale nemico numero due, dopo il pubblico ministero Riccardo Ghio. In effetti, nella mia altrettanto lunga testimonianza, avevo dimostrato che il suo assistito, lei Bernard de Laguiche, non era imputato solo per la carica di amministratore delegato né per il teorema “non poteva non sapere”, degli arcinoti archivi “segreti” ad esempio, o delle denunce penali per i muri che trasudavano cromo dal suolo ad esempio, bensì per la sua conoscenza diretta e documentata dell’inquinamento dello stabilimento di Spinetta Marengo, in particolare della falda acquifera sottostante: cocktail di 21 veleni tossici e cancerogeni. Infatti, nel dicembre 2002 in occasione della discesa in pompa magna del magnate belga (sempre lei) alla Confindustria di Alessandria, pasticcini e champagne, le avevo inviato tramite fax alla sede di Bollate una lettera di denuncia ambientale pubblicata da tutti i giornali…
Continua..

Clicca qui: J’accuse. La testimonianza di Lino Balza al processo.
Clicca qui: Il video della testimonianza
Clicca qui: la lettera aperta a De Laguiche del 2002.

Clicca qui La Stampa “Non sapeva? Ma se gliel’avevo scritto!”

Clicca qui Corriereal
Clicca qui Pennatagliente

Sono dei pazzi i giudici della Corte di Assise di Alessandria se confermano la condanna di quel pazzo del Pubblico ministero per Spinetta Marengo. Parola di Ausimont e Solvay.

E continuano gli scaricabarili. Scaricabarile uno: Solvay avrebbe a scatola chiusa comprato l’Ausimont senza sapere che era una mela marcia, neppure chiedendosi perché costava un tozzo di pane; sprovveduta ingenua è stata raggirata. Scaricabarile due: Ausimont avrebbe venduto (sprovvedutamente per un tozzo di pane) un gioiello di fabbrica ma Solvay l’ha trasformato in una mela marcia.
Versione PM: Non c’è soluzione di continuità dolosa tra Ausimont e Solvay: piena consapevolezza dei due colossi chimici che la mela era marcia e bisognava tenerla nascosta per continuare a risparmiare e fare soldi.
Continua…

Clicca qui La Stampa “I difensori di Ausimont attaccano il metodo della pubblica accusa. Non c’è stato avvelenamento. Richieste di pena? Esagerate”
Clicca qui Il Piccolo “Non c’è pericolo per la salute e le acque sempre potabili”
Clicca qui Alessandrianews “Contro Ausimont nessuna prova”

Gli eredi del Premio Attila 2004 Marcellino Gavio grandi finanziatori di Matteo Renzi.

Contendono il secondo posto all’altro alessandrino Guido Ghisolfi, impreditore politico PD.  Cene di finanziamento crownfunding con intrattenimento del premier: offerta minima 1.000 euro. Brut Ferrari ecc. Prenotatevi.  Ci sono ancora sedie libere.

Post Scriptum. Overbooking. Tutto esaurito: oltre mille gli imprenditori e finanzieri prenotati, portafoglio alla mano. We’re sorry…Siamo spiacenti…

Clicca qui il Premio.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano “La dinastia Gavio”

I soldi del TAV Terzo Valico ai paesi colpiti dall’alluvione. Ma il governo dice no.

Bocciata la proposta del Movimento Cinque Stelle in Senato. Due miliardi per interventi di prevenzione e difesa del suolo: per il PD Daniele Borioli erano troppi. Dunque niente, restano destinati ad una grand’opera inutile e dannosa.
Clicca qui La Stampa: “Bocciata la proposta dei grillini.”

Tera e Aqua novembre 2014.

Se clicchi qui: ecco Tera e Aqua di ottobre-novembre 2014
pag.1 Basta cemento e tangenti, cambiamo la nostra regione
pagg.2 e 3 La vera politica, fatta dal basso
pagg.4 e 5 Palantina 2014: 27 anni a difesa del Cansiglio
pag.6 Lettere aperte ai Comitati e al M5Stelle
pag.7 Porto Tolle: fine di un incubo; Lupi in Lessinia
pag.8 Poesie, Ri-libri, Diamo una mano a TeA,
Hai letto Gaia? se clicchi qui trovi copertina e il ricchissimo indice del numero di autunno (su TeA a pg.8 il modo per riceverla)

Amianto e scorie chimiche sotto L’Oda di Arquata Scrivia. Truffa all’INPS?

Abbiamo divulgato la lettera di denuncia dei lavoratori. Scavate accanto ai binari. La Procura ha aperto una inchiesta.
Clicca qui Giampiero Carbone: “Veleni interrati sotto l’officina. La società si occupa di manutenzione ferroviaria. Segnalazione a Procura e Asl.
Clicca qui La Stampa: “Veleni sotto l’Oda di Arquata? Presto disporremo i controlli”.
In una lettera a La Stampa, tendente a difendere “appassionatamente” la sua azienda, Manuel Carbajal Diaz, referenziato sindacalista e consigliere comunale di Arquata, si lascia sfuggire una ammissione decisiva o una denuncia di truffa all’INPS: “Con la legge 257 del 1992 i lavoratori ODA hanno avuto il riconoscimento dei contributi figurativi ai fini della pensione, per esposizione all’amianto”. Vuoi vedere che ne beneficia anche Carbajal, pur negando di avere mai dall’83 visto una fibra di amianto in azienda!

Tipico caso di malagiustizia.

Dopo 15 anni e la condanna ad Alessandria in primo grado per omicidio colposo, la Corte di appello di Torino ha dichiarato estinto il reato per prescrizione. La vittima era nel frattempo morta nel 2001 per mesotelioma pleurico contratto per amianto nella lavanderia dell’ospedale psichiatrico. L’unico del tre colpevoli nel frattempo non deceduto, Giuseppe Vignolo, già onorevole della Repubblica, ha ricevuto il plauso del suo difensore: “E’ sempre stato un prestigioso uomo politico molto sensibile ai problemi dei lavoratori per i quali ha lottato dando lustro alla città”.
Clicca qui La Stampa: “Amianto in lavanderia allo Psichiatrico. Un’operaia morì, ma non c’è colpevole”. 

Alessandria sempre al primo posto nella classifica dell’inquinamento urbano.

Morti e malattie per la popolazione. Responsabile il traffico. E sempre più necessario l’intervento della Magistratura.
Clicca qui Il Piccolo: “L’aria è sempre pesante. A causa delle polveri sottili.”
Clicca qui Enrico Sozzetti: “Alessandria continua sempre a respirare una brutta aria. Sempre al primo posto nella classifica degli inquinanti”.

Piattaforma piemontese di lotta all’amianto.

Sarà presentata il 28 ottobre dai sindacati. Modello esportabile in tutte le regioni, sperando che diventi linea guida nazionale. Infatti il Piano Nazionale Amianto, approvato dalla Conferenza governativa di Venezia nel 2012, è ancora bloccato al ministero dell’Ambiente. Poco importa al governo che nel 2012 sono stati segnalati ben 1.464 casi di mesoteliomi (216 in Piemonte), dopo i 15.845 diagnosticati dal 1993 al 2008. Poco importa che 600.000 lavoratori in Italia (25.000 in Piemonte) hanno fatto domanda di riconoscimento all’Inail.