Il treno ad alta lentezza Torino-Lione.

Ideato negli anni novanta, progettato negli anni duemila, a che punto è oggi il Tav Torino-Lione? Clicca qui. Del tunnel di base, due canne di 57,5 chilometri ciascuna da Susa (Italia) a Saint-Jean-de-Maurienne (Francia), sono stati realizzati soltanto 10,5 chilometri su 115, tutti in territorio francese. Zero in territorio italiano. Intanto sono state compiute opere accessorie sui due versanti, in Italia è stata completata la galleria geognostica di 7 chilometri a Chiomonte. Secondo i dati di Telt, la società pubblica italo-francese che deve realizzare l’opera, tra Francia e Italia oggi sono aperti nove cantieri, con circa 1.200 addetti (oltre ai militari). In Italia: uno a Chiomonte (per lo scavo delle nicchie del tunnel geognostico della Maddalena), uno a San Didero (per la realizzazione del nuovo autoporto della Val di Susa,) e uno a Salbertrand (per la pulizia dell’area che ospiterà la fabbrica per il trattamento dei materiali di scavo).

I costi. Per il tunnel di base, finanziato a metà dall’Unione europea e a metà da Italia e Francia, si prevede un costo di 9,6 miliardi di euro. A oggi sono stati spesi e impegnati per l’opera circa 6,6 miliardi. Poi ci sono i costi delle due tratte nazionali, italiana e francese, per accedere al tunnel, sulle quali gravano molte incertezze sui finanziamenti. In questi trent’anni, il  movimento No-Tav ha dimostrato l’enorme sperpero dei soldi pubblici nella “grande opera”, la sua sostanziale inutilità (non c’è e non ci sarà né un traffico merci né un traffico passeggeri che giustifichino gli investimenti previsti) e sta lottando contro la devastazione ambientale della Valle Susa, a fronte di migliaia di militari inviati dai vari governi.