Tra le migliaia di stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria presenti in Europa, l’Arpac – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania e l’European Environment Agency hanno stimato che l’area di Pomigliano d’Arco è tra le tre aree più inquinate in Europa centrale per media giornaliera.
Per capire il livello d’inquinamento è presente una legenda sul sito di Aqicn in cui si presentano cinque colori che rappresentano l’indice di qualità dell’aria: buono (verde), moderato (giallo), malsano per gruppi sensibili (arancione), malsano (fucsia), molto malsano (viola) e pericoloso (vinaccia).
L’area di Pomigliano d’Arco (secondo i valori attuali ndr.) presenta un valore numerico di media pari a 187 ma, in meno di un’ora, l’indice è salito a 201.
Con i suoi 42mila abitanti circa, Pomigliano d’Arco è un comune della città metropolitana di Napoli famoso per il suo polo industriale, tra i più grandi e sviluppati dell’Italia meridionale. Nell’area industriale sono presenti, tra gli altri, lo stabilimento Gian Battista Vico di Stellantis, il centro Elasis, lo stabilimento della Leonardo (ex Alenia Aermacchi) e quello dell’Avio (General Electric), oltre ad aver ospitato negli anni sessanta il primo aeroporto della
Da sottolineare che vicino l’area di Pomigliano c’è anche il polo industriale di Acerra. Entrambe le zone, sembrerebbero – secondo i dati – le principali artefici dei livelli inquinati dell’aria in Campania.