I vaccini anti-Covid e le persone con sindrome di Down.

«Abbiamo bisogno di dati più numerosi e affidabili sul Covid e sul relativo vaccino nelle persone con sindrome di Down»: per questo, dopo quello lanciato lo scorso anno sull’impatto della pandemia nei confronti delle persone con sindrome di Down, l’organizzazione internazionale di ricercatori sulla sindrome di Down T21RS ne ha ora lanciato uno, di semplice compilazione, dedicato appunto al vaccino (continua…)

Le informazioni No Tav dalla Valsusa.

LA NEWSLETTER di Doriella&Renato  (clicca qui) È POSTATA OGNI GIOVEDÌ, SU TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE “SOTTO IL MOLOCH”:  https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/ . Inoltre è reperibile sul nostro Sito e trasmessa tramite la nostra Lista.

RADIO NO TAV va in onda ogni giovedì ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/ ; potete contattare la redazione al numero 3770862441 attivo durante il programma https://gancio.cisti.org/radioblackout.org/shows/radionotav/

Pfas, tetracloruro di carbonio e cloroformio dal colabrodo cancerogeno di Solvay.

Stante l’immobilismo complice delle amministrazioni comunali e provinciali che si “bevono” i comunicati stampa e depliant della Solvay che falsamente negano il proprio inquinamento o lo attribuiscono  alla passata gestione Ausimont, dovrebbe intervenire la Procura e avviando finalmente il processo per disastro ambientale e omessa bonifica sempre più in violazione della sentenza della Cassazione. A tacere l’inquinamento atmosferico.

Infatti, altro che bonifica e barriera idraulica: si aggrava l’inquinamento delle acque e dei pozzi della Fraschetta causato dalla Solvay di Spinetta Marengo. Sono i risultati di ottobre delle analisi ARPA di alcune sostanze contenute nelle acque della falda acquifera che fluisce al di sotto della piana che circonda il Polo Chimico e si estende  verso Alessandria per  raggiungere le colline di Pietramarazzi e Montecastello, passando dentro e sotto il Bormida.  Si tratta delle analisi dei principali solventi organo alogenati quali tetracloruro di carbonio e cloroformio, sostanze tossiche e cancerogene in concentrazioni sempre più elevate:  per le quali i limiti  ISS e CSC ora  sono superati nell’acqua di falda interna allo stabilimento fino a 1.000 volte per il tetracloruro di carbonio e fino a 1.400 volte per il cloroformio. Ma la concentrazione dei due inquinanti  è sempre più elevata anche all’esterno e ora supera di decine di volte il limite  anche nei pozzi di controllo più lontani, quelli oltre all’abitato di Castelceriolo, e riguarda non solo la falda superficiale ma interessa anche le falde più profonde. L’inquinamento delle  falde acquifere si è aggravato dalla presenza di PFAS, sostanze parimenti se non più pericolose dei solventi clorurati, dei fluorurati e del cromo esavalente.

Ne derivano  due  considerazioni principali. Anzitutto gli aumenti in falda di cloroformio sono la  prova  del verificarsi di perdite importanti dagli impianti e dell’inefficacia del contenimento della barriera idraulica, il presunto dispositivo concepito per non far fuoriuscire inquinanti dal Polo Chimico. Altra considerazione  riguarda il divieto di  utilizzo dell’acqua di falda finora  circoscritto ad un’area di modeste dimensioni a ridosso del polo chimico ed imposto con ordinanza comunale nel 2009.  Alla luce dei controlli di ARPA il divieto dovrebbe essere esteso ben oltre, quanto meno fino alle porte di Alessandria verso ovest e alle colline delimitate dal fiume Tanaro verso nord. Stante l’immobilismo complice delle amministrazioni, dovrebbe intervenire la Procura.

Clicca qui la relazione di Legambiente.

Ma c’è di più e di peggio: l’acqua tossica e cancerogena viene impunemente prelevata per irrigare le coltivazioni. Leggi il successivo articolo sul Sito.

I campi irrigati con cloroformio, tetracloruro e pfas.

Come dimostrano le immagini, con motopompe e pozzi, senza nessun controllo e intervento amministrativo e giudiziario, i contadini della Fraschetta per irrigare le coltivazioni  stanno prelevando l’acqua contaminata in falda superficiale e profonda dalla Solvay di Spinetta Marengo.  L’ordinanza del Comune di Alessandria lo vieterebbe fin dal 26 giugno 2009: da allora la zona off limits si è sempre più estesa all’esterno del polo chimico. Il divieto, di prelievi per qualunque uso domestico e irriguo, è ancor più inderogabile dopo la sentenza della Cassazione per disastro ambientale e omessa bonifica. Il paradosso (doloso) è che molti campi  sono di proprietà di Solvay che li dà in affitto. Interverrà qualcuno dopo la presente denuncia?

Clicca qui le immagini nel servizio de  Il Piccolo.

Un altro tumore da PFAS.

Cancro al fegato. Clicca qui la storia di Antonio. Come lui altri sei colleghi di lavoro. Malgrado avessero (ovvero: poichè avevano) valori altissimi di Pfas nel sangue, l’azienda non aveva consegnato loro le analisi.

I tumori a Spinetta sono  fino al 50% superiori rispetto al resto della città.

Clicca: su Limiti zero Pfas nel sangue: non si discute!

Quale strategia Solvay per i polimeri fluorurati di Spinetta.

Costruire di nuovo a Spinetta Marengo un impianto di acido fluoridrico? O farne a meno?  Perplessità aveva suscitato la cessione a Fluorsid da parte di Solvay Specialty Polymers Italy  dello stabilimento di Porto Marghera, per decenni fornitore esclusivo di acido fluoridrico anidro al complesso  di Spinetta Marengo, quale materia prima principale per la produzione di polimeri fluorurati, core business della multinazionale belga. Perplessità accresciute perché Fluorsid a sua volta si è immediatamente sbarazzata di Porto Marghera addirittura con un compratore completamente estraneo al comparto chimico: la  londinese Blantyre Capital Limited, una  società d’investimento per hotel e immobili. La quale, anzi, è specialista “value-add” nel rilevare aree da  proprietà  in situazioni di stress finanziario. Come peraltro avvenuto proprio a Venezia  per il  complesso residenziale sullisola del Tronchetto. A farla breve, se l’operazione finale è speculativa, se Blantyre non ha ragione di tenere in vita Marghera, se Marghera non lo producesse più: da chi Alessandria si approvvigionerebbe l’acido fluoridrico? Considerando che è una materia prima  con pochi produttori in Europa e soggetta a molte restrizioni per il suo pericolosissimo  trasporto. Ci si chiede, anche se a pensare male si fa peccato, quale è per Spinetta la strategia di Solvay che nel 2018 si sbarazza di  Marghera? Costruire di nuovo a Spinetta Marengo un impianto di acido fluoridrico? O farne a meno?

Cresce la povertà e il governo aumenta le spese militari.

Il governo italiano fa la sua di parte nella spartizione del mondo, nel rafforzare l’economia di guerra, nella difesa di un sistema economico che è letale per lo sviluppo e il progresso sociale. In Italia oggi, secondo i dati ISTAT, vivono in condizioni di povertà assoluta “poco più di due milioni di famiglie (7,7% del totale da 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di individui (9,4% da 7,7%)”. Ciò significa che quasi il 10% della popolazione italiana non ha le risorse sufficienti per condurre una vita che possa definirsi accettabile. Per non parlare poi del Meridione in cui il tasso di povertà supera il 42 %. Eppure Draghi programma l’aumento delle spese militari, secondo il Recovery Fund… continua

Tribunale Internazionale sui Diritti della Natura – sessioni di Glasgow.

Clicca qui per firmare la  petizione internazionale per la creazione di un Tribunale Internazionale sulla Giustizia Climatica ed i diritti della  Natura, proposta contenuta nella Dichiarazione dei Popoli sul Clima e la Madre Terra a conclusine del Summit dei Popoli di Cochabamba del 2010. La sessione del Tribunale,  in occasione della COP di Glasgow, verterà su due tematiche: le false soluzioni ai cambiamenti climatici e l’ecocidio in Amazzonia, clicca qui.

Ma un mondo libero dalla violenza è un mondo migliore per tutti e tutte.

È una brutta pagina per la tutela dei diritti umani delle minoranze discriminate nel nostro Paese la bocciatura avvenuta in Senato del cosiddetto “Disegno di Legge Zan” (“Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”). Ma in ogni caso continueremo sempre a denunciare e a combattere la violenza e tutte le forme di oppressione dovunque la individueremo, perché un mondo libero dalla violenza è un mondo migliore per tutti e tutte» (continua…)

In Valsusa si estendono le aree di interesse strategico del TAV.

Nuovo attacco del governo al Movimento No Tav e a tutti gli abitanti della Val Susa: La Commissione Trasporti della Camera ha approvato un emendamento presentato da Roberto Rosso, vicepresidente di Forza Italia, che ha l’obiettivo di estendere ad altri sette Comuni la qualifica di aree di interesse strategico per procedere con i lavori del Tav. Clicca qui.

Per un cammino radicalmente ecologista e non violento.

Un contributo al dibattito che attualmente infiamma e spacca la società: necessario un pensiero critico sulla pervasività degli interessi economici e politici nella medicina e nella sanità, sull’invadenza del digitale e delle tecnologie del controllo, sul mito della crescita economica infinita, sulla deriva scientista che si accanisce contro visioni del mondo e approcci di cura considerati non conformi. Clicca qui.

Nati avvelenati?

Contaminazione ambientale e danni alla salute. Al Convegno, contributi scientifici di rilievo: Prof. Amerigo Zona (Dip. Ambiente e Salute, Istituto Superiore di Sanità), Dot.ssa Vitalia Murgia, (pediatra ISDE Italia), Prof. Gianni Tamino (Comitato Scientifico, ISDE Italia), Dott.ssa Lucia Magagnato (pediatra, Venezia), Dott. Paolo Regini (pediatra, Venezia), Dott. Siro Valmassoni (anestesista, ISDE Italia).

Le grandi marche eliminano i Pfas dall’abbigliamento mentre Solvay pretende di produrli a Spinetta Marengo.

Intanto, come possiamo difenderci? Clicca qui.

The North Face, Vans, Supreme e Timberland hanno appena annunciato di eliminare dai loro prodotti le sostanze per- e polifluoroalchiliche, i ben più noti PFAS o “sostanze chimiche per sempre”.

Particolari caratteristiche fisico-chimiche come la repellenza ad acqua e a grassi, la stabilità termica e la tensioattività,  le rendono molto utili in un ampio campo di applicazioni industriali, nonché in tantissimi prodotti di uso quotidiano, proprio come i tessuti impermeabili. Purtroppo però, il loro impatto ambientale è tutt’altro che trascurabile: PFOA, C6O4, ADV risultano essere chimicamente stabili nell’ambiente e resistenti ai tipici processi di degradazione, riuscendo a persistere nel suolo, nell’aria e nell’acqua anche per anni.

Molti studi hanno attestato la pericolosità dei PFAS per la salute dell’uomo. Sappiamo che sono interferenti endocrini, cioè che alterano i processi ormonali all’interno dell’organismo, con pesanti conseguenze sullo sviluppo, sul comportamento e sulla fertilità; favoriscono inoltre l’insorgenza di malattie della tiroide e del metabolismo (come obesità e diabete di tipo 2. Oltre a questo, sono considerate sostanze cancerogene, con un’influenza sull’insorgenza di patologie come il tumore ai reni o ai testicoli. Tra le conseguenze legate all’esposizione ai PFAS, infine, ci sono anche ipertensione, colite ulcerosa, colesterolo. In tutti questi casi, non si tratta di effetti immediati: molto spesso le malattie si manifestano anche dopo anni dall’esposizione a queste sostanze nocive.